22/04/2015
2 recensioniI suoi occhi grigi e lucenti come le nuvole di pioggia colpite dal sole d'oriente.
I suoi corti capelli neri sotto le sue dita; neri come la notte e morbidi come petali di un fiore.
Le sue labbra piegate in un ghigno sghembo premute sulle sue, più carnose e calde.
Il suo muscoloso petto premuto contro il suo florido seno, in un accostamento di pelli già visto e sempre nuovo.
Margaret si perdeva tra le sue calde braccia ogni volta che si baciavano e, anche se ormai era normale avere il suo sapore sulle labbra ed il suo odore nelle narici, ogni volta era esattamente come la prima.
E lei non si sarebbe mai stancata di riscoprire il suo calore, il suo sapore ed il suo odore.
Mai...
Aprì gli occhi mentre un raggio di sole le scaldava la pelle del viso.
Allungò gli arti intorpiditi e si guardò attorno, accorgendosi di aver passato la notte nella foresta, a caccia di quella rara e bellissima cerbiatta dal pelo lucido e, probabilmente, morbido.
La kuja si alzò e, osservando le braci spente del fuoco, rivide gli attimi di quel sogno. Era da tanto tempo che non vedeva i suoi occhi grigi ed il suo viso dai tratti morbidi e decisi.
Si chiese se fosse cambiato e cresciuto una volta tornato nell'oceano, nella sua casa; una volta lontano da lei...
Puntò gli occhi cioccolato al cielo, sorridendo al ricordo della promessa che le aveva fatto.
Aveva il suo solito sorriso e la sua solita sicurezza e Margaret era sicura che l'avrebbe mantenuta.
"-Non morirò e presto tornerò. Non ti libererai così facilmente di me, ragazzina-”
Si passò le dita sulle labbra, sorridendo ebete mentre si dirigeva al villaggio.
Di una cosa Margaret era sicura:
Non avrebbe mai dimenticato il suo sapore, le sue parole ed il loro amore.
Quella promessa sarebbe stata scolpita per sempre nel suo cuore e mai cancellata.
-Mai...- sussurrò a fior di labbra mentre le compagne la chiamavano a gran voce.
§§§
Le sue mani curiose che vagavano sul suo petto.
I suoi occhi nocciola brillanti di malizia che lo risucchiavano in un dolce oblio al cioccolato.
I suoi corti capelli biondi più lucenti del sole.
Le sue labbra piegate in un dolce sorriso solo per lui.
Il suo florido petto schiacciato contro il suo torace, con i cuori che scandivano una melodia che solo loro potevano udire.
Law si era subito perso nello sguardo e nel viso di quella curiosa ragazza sempre con la domanda pronta ed una sensualità che non si accorgeva nemmeno di avere.
E lui non avrebbe mai mancato una sola risposta, pur di osservare il suo sorriso ed i suoi occhi attenti e curiosi.
Occhi che lo avevano disarmato con una dolce carezza piena di calore e affetto.
Occhi che non avrebbe dimenticato mai.
Mai...
Come colto da un'improvviso spavento, Law si alzò bruscamente in piedi, con la nodachi pronta ad essere sguainata.
Si accorse di essere solo, tra le mura di quel palazzo in mezzo a quelle lande ghiacciate ed infuocate con la sola compagnia di tanti poveri criceti da laboratorio, di un pazzo e di una donna/uccello saccente.
Si alzò con una smorfia a quei pensieri e, con il volto celato dal bavero alzato del cappotto, si incamminò verso l'ingresso per prendere un po' d'aria fresca.
Le nuvole sempre compatte non accennavano a sparire ed una leggera coltre di fiocchi bianchi inondava tutto di una fredda e vecchia luce.
Allungò la mano libera dal tenere la spada, lasciando che un paio di fiocchi si sciogliessero sul suo palmo caldo.
D'un tratto gli tornarono alla mente gli attimi di quel sogno e si ritrovò a ghignare, ritrovandosi davanti agli occhi il volto sorridente e sereno della bionda amazzone.
Ancora non gli era chiaro come avesse fatto quella ragazza tanto ingenua e pura a scalfire la sua corazza e a trovare un posto nel suo cuore freddo come il ghiaccio e buio come la notte più oscura. Eppure una parte di lui, segreta e nascosta, batteva al ricordo delle sue parole.
“-So che non posso fermarti e non voglio farlo. Ma vedi di tornare sano e salvo!-”
Con un sorriso falso sulle labbra e le lacrime testardamente celate, Margaret lo aveva lasciato partire, certa che la sua promessa sarebbe stata mantenuta.
-Sciocca e ingenua ragazzina...- sbuffò una nuvoletta di vapore, riportando gli occhi al cielo.
Si passò le dita sulle labbra ancora piegate in un ghigno, ritrovandovi sopra il sapore e il calore delle sue morbide e dolci labbra.
Sarebbe sopravvissuto a qualsiasi costo.
Mai sarebbe venuto meno a quella promessa, pur di rivedere i suoi occhi e il suo sorriso e di poter riascoltare la sua voce e la sua risata.
Mai avrebbe dimenticato il calore del suo piccolo e fragile corpo stretto al suo petto.
Mai avrebbe dimenticato il calore che i suoi occhi riuscivano a donargli.
Mai avrebbe abbandonato o distrutto quella promessa.
-Mai...- sussurrò a fior di labbra voltando le spalle alla coltre di neve e rientrando nel palazzo, alla ricerca di un po' di calore.
Angolo dell'autrice
Salve salvino gente! Chi non muore si rivede!
Questa è la prima OS LawMargaret che ho scritto ed è rimasta nel cassetto per un bel po' ma poi (moooooolto poi) ho deciso di pubblicarla!
E ne approfitto per dire un'altra cosa...
AUGURI PIPEEEEEEEERRRRRR!!!!!
Taaaaaanti auguri a teeeeeeee!
Taaaaaanti auguri a teeeeeeee!
Taaaaaanti auguri a Pipeeeeeeer!!!
Taaaaaanti auguri a teeeeeeeeeeeee!
Okay, dopo questa performance *tossicchia* sono certa di aver terminato le cose da dire e posso anche ritirarmi nel mio angolino da scrittrice di obbrobri!
Alla prossima^-^
Baci,
Star