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Autore: nini_maw    22/04/2015    4 recensioni
(FanFiction Interattiva - iscrizioni chiuse)
Un burrone, all'interno ci sono la vita e la morte, più quest'ultima a dire la verità. Sei pronto a uccidere i tuoi amici per poter vivere? Sai affrontare queste perdite, o ti lasci andare? Conosci quanto sei disposto a dare e affronta questo bagno di sangue.
Salve a tutti! Sto provando a scrivere una FF interattiva, solo un po' diversa dal solito, fatevi sentire!
Nini
Genere: Azione, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
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Un tonfo.

Un attimo dopo aver inghiottito il boccone, Jack si era accasciato a terra, il respiro irregolare. "Cosa... cosa...? Rispondi, rispondimi! Che ti succede?!" La voce rotta dal pianto di Théo che gli si era fiondato subito addosso. Shauni aveva trattenuto il fiato fino a quel momento, ora era era incredula, le mani a coprire la bocca. Di tutti i presenti perchè proprio Jack? Perchè proprio lui? Si sentì il cuore pesare, era stata lei, lei e la sua fretta a condannare quel povero ragazzo, che a breve li avrebbe lasciati.

"No... no... non è possibile. Jack... Jack cos'hai...? Ti prego rispondimi, parla! Jack!" Il capo del biondo poggiato sul grembo, gli occhi pieni di lacrime, Théo non riusciva a crederci, come poteva essere successo? Perchè c'era del veleno nel piatto di Jack? Un pensiero veloce, un solo nome: Joseph. Doveva aver macchinato tutto lui per forza, a partire da quando avevano parlato.

"Th-Théo..." Cercò di dire Jack, ma il castano tentò di convincerlo, invano, a non parlare. "P-perchè... perchè piangi, per-perchè... sei qu-qui...? Tu... a-avevi det-detto... che... che..." La voce smorzata, ma decisa a continuare. Théo puntò gli occhi in quelli di Jack, cosa aveva combinato? Si era lasciato illudere da false parole, ed ora che Jack stava morendo non poteva fare nulla. Non avevano chiarito, non avevano proprio parlato. Perchè ora stava accadendo tutto questo? Théo maledisse il fato, il mondo e tutta quella vita. "Jack, ascolta, tu, cioè, è colpa mia, tutta colpa mia. Non sarebbe dovuto succedere niente di tutto questo. Scusami, scusami..." Singhiozzava Théo, ma il biondo sorrise debolmente, chiedendo: "Al-allora... n-non... ce l'hai... con m-me...?" Il ragazzo scosse il capo, passando il palmo della mano lungo la guancia del biondo. "B-bene... io... mi mancherai... ad-addio... Théo... ci rin-rincontreremo... un giorno... fo-forse..." E con queste parole Jack chiuse gli occhi, una mano stretta in quella del castano, l'altra sul diario.

Un disegno cadde a terra a faccia in giù, e Jack non vide mai più la luce.

"No, no, no... Jack, Jack no. Non te ne andare... Jack... cosa faccio io ora? Cosa?!" Esclamò disperato Théo. Poi, un'idea. Non seppe mai se ne fosse davvero valsa la pena oppure no. Fatto sta che, prese il piatto di Jack, portandosi il suo cibo alla bocca. I tentativi di Cerise di fermarlo furono inutili, la ragazza non riusciva a credere ai propri occhi, tutto quello che stava accadendo era assurdo. Théo non sentiva ragioni, voleva solo andare dal suo Jack, a farsi perdonare. E inoltre, prima o poi sarebbe morto comunque, no? Tanto valeva smettere di soffrire subito. Un attimo prima di ingoiare Théo pensò a quando, da ragazzino, aveva tentato il suicidio, la storia si ripeteva, ma stavolta niente lo avrebbe lasciato scappare dalla morte, che lo accolse mentre il ricordo delle labbra del biondo poggiate sulle sue gli lasciava donare un ultimo sorriso a Jack.

Un disegno cadde a terra a faccia in giù, e Théo non vide mai più la luce.


-2-
"Assassini." Una parola e Cerise si era tuffata in acqua, allontanandosi in fretta e senza voltarsi indietro. Voleva mettere più distanza possibile fra lei e i suoi nemici. Non aveva ancora analizzato bene ciò che era accaduto. Aveva bisogno di solitudine. Poche bracciate ed era a riva, si spinse oltre correndo, finendo, così, tutte le energie. Quando si sentì abbastanza al sicuro si lasciò scivolare a terra distrutta. "Cos'è una condanna? Ho fatto qualcosa a un qualche ente superiore che si sta vendicando?" Chiese acida, non riusciva a dare un senso a quanto era appena accaduto. Continuava a rivedere Jack e Théo accanto a lei, quando all'inizio non si parlavano, quando finalmente avevano fatto pace, quando li aveva beccati a baciarsi, quando aveva visto la rabbia dell'uno sull'altro, e infine, quando erano morti, vicini vicini. Cerise strinse i pugni fino a lasciare il segno delle unghie sul palmo. Perchè proprio loro? Ora era da sola. Vincere l'unico obiettivo.


-3-
"Ma guarda un po', sono morti. Doveva esserci qualcosa nel cibo a quanto pare." Disse Joseph con aria sarcastica, indicando i corpi dei due ragazzi. Shauni non respirava più, le gambe non la reggevano, non riusciva a guardare da nessuna parte. In parte ciò era dovuto al senso di colpa, in parte alla fobia per i cadaveri. Poi incontrò lo sguardo di Stephen, era vuoto. Completamente vuoto, come se tutte le emozioni fossero state risucchiate al suo interno e una maschera di gesso avesse preso il loro posto. Più o meno era così, il ragazzo era rimasto sconvolto dalla morte di Jack e da quella di Théo, tutto in così poco tempo poi. In parte si sentiva responsabile, in parte avrebbe voluto sprofondare, in parte si chiedeva il perchè di tutto, in parte non sapeva minimamente cosa fare. "Dico bene, Shauni?" Chiese dopo una pausa ad effetto Joseph, la ragazza sentì il terreno crollarle sotto i piedi. Era finita, ora Joseph avrebbe rivelato a Stephen che il veleno le apparteneva. "No. Non può saperne nulla. Casualmente dev'essere finito qualcosa nel piatto di Jack. Storia chiusa." La voce piatta di Stephen fece sbuffare il compagno. "I-io... credo che... magari... torniamo nell'area..." Propose Shauni con un filo di voce mentre, con le gambe che tremavano, iniziava ad entrare in acqua. "Ti aiuto io." E subito Stephen le fu accanto, nonostante le parole di Joseph non se la sentiva di lasciarla sola. Quest'ultimo lanciò un ultimo sguardo ai cadaveri ghignando, era stato fin troppo facile.


-1-
I tre ragazzi erano ancora emozionati per aver trovato il pezzo. Ignari di tutto quello che stava accadendo nel resto del burrone, avevano deciso di andare al lago per fare rifornimento la mattina seguente. Nel frattempo si erano sistemati su un altro albero. Naturalmente salire era stato persino più difficile che scendere per Jenny, ma alla fine ce l'avevano fatta, e ora riposavano. "Ti fa meno male, vero?" La voce di Felicity riscosse Jenny, che annuì piano in risposta. "Allora Glen è stato davvero bravo!" Esclamò entusiasta la bionda, facendo subito ribattere la compagna: "Sì, ma non facciamogli montare la testa. Sono anche io ad avere un fisico pazzesco, ammettiamolo." Il ragazzo inarcò un sopracciglio, indicando lo zaino dei medicinali con la testa e facendo sbuffare Jenny. "Non è il momento di pensarci, secondo me siamo in vantaggio sugli altri, ancora un ultimo sforzo, ovvero l'ultimo pezzo, e siamo salvi. Che cosa pazzesca, no?!" Disse Glen ad un tratto, gli occhi persi nel cielo. Innumerevoli stelle illuminavano quella distesa blu senza fine. Al ragazzo venne in mente Shauni, ma subito cancellò l'immagine della ragazza, era da innamorati sdolcinati pensare le ragazze guardando il cielo. Felicity diede una gomitata a Jenny, che stava osservando l'espressione sognante sul volto del compagno. "Dimmi Fel...?" Chiese piano la rossa. "Le stelle, sono bellissime." Sussurrò la ragazza, a quel punto anche Jenny alzò lo sguardo rimanendo estasiata. "Davvero bellissime."


-4-
"Ho fino a domani pomeriggio, vero?" Chiese titubante Viktoria a Geoff, che non si degnò di risponderle. "Eddai! Ti prego, smettila di ignorarmi! Non ne posso più!" Sbottò nervosa ad un tratto la ragazza. Il biondo la guardò irato: "perchè dovrei degnarmi di rispondere ad una subdola assassina?" Viktoria sbiancò, lasciandosi cadere a terra, sopraffatta dai ricordi.


La notte porta consiglio. La notte ti rende te stesso. La notte comprende.


"Bensvegliati, bensvegliati ragazzi! Da quando vi ho portati qui sono già morte quattro persone, nessuno di voi ha qualche senso di colpa?" La sadica voce di Chris svegliò i concorrenti da un altoparlante. "Ora, però, ricordiamo i loro nomi. Pam, Peter, Jack e Théo."
"Vi siete rinfrescati la memoria? Spero di sì, perchè ho due cose da comunicare, la prima è che Viktoria ha utilizzato il bonus, rientrerà questo pomeriggio, proprio quando si svolgerà la seconda sfida. Preparatevi." Concluse Chris.


-3-
'Peter?' Pensò Shauni interdetta, poi però ogni pezzo tornò al proprio posto. Joseph manovrava il gioco dall'inizio. In quel momento non era con lei e Stephen, strano. "Senti, le cose successe ieri sera... ecco..." Cercò di dire la ragazza al compagno, che però la zittì con un gesto della mano, aggiungendo: "Non mi interessa. Quel che è stato, è stato." E se fuori appariva così, dentro Stephen era distrutto. Un pochino ce l'aveva con Shauni, ma sapeva che anche Joseph doveva aver combinato qualcosa. La scelta era fra uno dei due, di chi fidarsi? Assorto nei pensieri, quasi non si accorse dell'arrivo di Joseph. "Eccomi qui! Ho pensato di andare a prendere del pesce, avete sentito Chris? Oggi c'è la sfida." Aveva esclamato il ragazzo, poi si avvicinò a Shauni, offrendole il cibo, che la ragazza rifiutò. "Cos'è? Paura di mangiare dopo ieri sera?" Sibilò Joseph con un'occhiata provocante. La ragazza si era fatta forza, aveva prese un grosso respiro e si era alzata esclamando: "No, semplicemente non ho fame." Nemmeno Stephen si degnò di mangiare, lo stomaco bloccato. "Vabè, mangerò io..." Sbuffò Joseph, nascondendo un sorriso maligno e pensando a quanto bene stessero andando le cose.


-2-
Cerise mangiava lentamente una barretta ai cereali, assporando le parole di Chris. Una sfida, l'occasione perfetta per mandare a casa qualcuno. Aveva solo bisogno dell'immunità. Al sentire i nomi dei compagni morti le tornarono in mente i volti di Jack e Théo, ma subito scacciò il pensiero, riflettendo piuttosto su Peter, quando li aveva lasciati? Con uno scatto si tirò a sedere, controllando ancora una volta di aver preso il diario e il libro degli ex compagni. Tirò un sospiro di sollievo quando riconobbe le due copertine al tatto. Insieme alla collana erano le uniche cose a cui tenesse davvero in quel momento. Sistemandosi la camicia la ragazza continuò a camminare verso l'interno della sua area. Doveva andare nell'unico luogo sicuro che ci fosse ancora. E magari mettere qualche trappola, la prudenza non è mai troppa. Pochi secondi, uno scatto, e Cerise era scomparsa all'interno del muro di pietre.


-4-
"Veloce Viktoria, raccatta la tua roba, dobbiamo iniziare a trasferirti!" La voce di Chris si intrufolò prepotente nei sogni della ragazza, svegliandola. Geoff era rimasto nel suo angolo tutto il tempo. Iniziava a sentirsi in colpa, un pochino gli dispiaceva per Viktoria, era stata fregata da Joseph, eppure ciò non toglieva che avesse ucciso Peter a tradimento. Ma nonostante tutto, meritava davvero quel suo atteggiamento? "Senti, non ce la faccio a trattarti sempre così, quindi una cosa te la dirò. Non farti imbrogliare, Viktoria ricordati sempre di usare la TUA testa, non quella di Joseph." Le parole di  Geoff colpirono Viktoria come uno schiaffo.


-1-
"Conduttore deficiente. Dimmi tu se è il modo. Bha." Borbottava Jenny zoppicando. Guardare le stelle per buona parte non aveva giovato a  nessuno dei tre. "Ancora una sfida?! Ma non mi va di votare!" Si lamentava Felicity saltellando da un piede all'altro accanto alla compagna. "Oddio Fel! Fermati un attimo, mi gira la testa!" Jenny era alquanto nervosa, con quel poco di sonno una sfida non ci voleva proprio. A quelle perole Felicity interruppe i saltelli, e gurdò la compagna con un espressione triste. Subito Jenny le si avvicnò, scompigliandole i capelli con la mano, non le piaceva vederla imbronciata. Glen sbuffò, non amava particolarmente quegli scambi affettivi fra le due. E inoltre ora dovevano prepararsi alla sfida, avrebbero dovuto impegnarsi. "Muovetevi, nella sosta al lago mangeremo e sistemermo le provviste, in più dovrò dare un'occhiata al taglio." Decretò il ragazzo, lo zaino già in spalla. "Eccoci, eccoci..." Borbottò Jenny al pensiero della ferita. "Pensate un po'! Magari siamo così fortunati da trovare anche l'ultimo pezzo!" Esclamò entusiasta Felicity seguendo i due compagni con piccoli saltelli a piè pari.



-Ore 11.22, Sala degli Schermi-
Chris era comodamente seduto a sorseggiare del succo di pomodoro, i pensieri si rincorrevano. 'Cercate cercate, combattete, scannatevi, vincete, perdete. Regalatemi colpi di scena. Ma sappiate che solo uno esce da qui. Toglietevi dalla mente di salvarvi, perchè io non ho mai messo tre pezzi di puzzle in ogni area.'










ANGOLO AUTRICE

Allora, inizio col dire che con questo capitolo ho davvero combattuto. 
Le idee erano già ben edefinite, ma non riuscivo a scrivere, e poi, sono combattuta a causa di Théo.
Mi scuso infinitamente con Diego, anche se ne abbiamo già parlato.
Non mi piace come l'ho reso e poi la sua dipartita magari è uscita male. 
Mi spiace per Jack, d'altronde era uno dei miei OC, ma prima o poi sarà il turno di tutti, no?
La morte che ho deciso per questi due mi ha lasciata senza parole, però mi intrigava troppo.
Scusatemi, magari proprio non ve li aspettavate questi due a lasciarci, insieme per giunta!
Per quanto riguarda Viktoria, prometto che dal prossimo capitolo sarà più presente.
Ho qualche dubbio riguardo Glen e Stephen, vi sarei grata se mi comunicaste le vostre impressioni.
Sto cercando di approfondire Shauni e Joseph, come per sopra, vi sarei molto grata se lasciaste commenti.
Altro da dire? Spero che nonostante tutto non sia uscito uno schifo.
Inoltre mi scuso per la lunghezza minima del capitolo, cercherò di farmi perdonare.
Alla prossima (non so quando riuscirò a scrivere, ho due gite e questo fine settimana non ci sono).
Nini





  
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