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Autore: Arya Rossa    23/04/2015    2 recensioni
okay, è un'idea abbastanza assurda, ma non scrivevo su Game of thrones da un pezzo e mi mancava, così ho deciso di scrivere questa... cosa: mi sono chiesta, se i personaggi di GoT si ritrovassero nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts?
è tutto ambientato dopo la prima guerra magica ma prima di Harry e ci sono quasi tutti i personaggi di game of thrones ed anche alcuni della storia originale, più un po' di Jon/Ygritte e di Arya/Gendry (le mie OTP) per rendere tutto più... 'alla me'
Genere: Comico, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti, Ygritte
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Il preside annunciò la decisione presa stesso il giorno dopo, più precisamente durante il pranzo.
Non nominò affatto il torneo tremaghi, si limitò ad una molto più sana bugia, affermando che per una semplice visita sarebbero arrivati entro una settimana alcuni alunni di altre scuole, più precisamente Durmstrang e Beauxbatox per circa sette giorni.
Arya era una dei 4 alunni che sapevano la verità, cioè che, se tutto fosse andato bene, entro la fine dell’anno qualcuno sarebbe andato via con il trofeo del torneo. Inoltre, secondo i suoi calcoli, gli ospiti sarebbero arrivati proprio nei giorni in cui si sarebbe tenuta la prima partita di quidditch dell’anno.
Daenerys era più agitata rispetto alla sera prima. Probabilmente sentirsi dire una cosa da un caposcuola, un alunno, era diverso dal sentirlo annunciare dal preside. Arya le toccò il braccio con fare affettuoso. “Hei, stai bene? Non hai toccato cibo”
“Si, tutto bene, semplicemente non ho molta fame. Sai, due ore di pozioni stancano parecchio”
“Già, pensa che io ho appena finito la lezione di storia della magia con Varys”
“Sai che è stato lui a raccomandare Tyrion Lannister?”
“Lo sospettavo, ma sai bene che quando qualcosa la dice tutta la scuola non c’è garanzia che sia la verità”
“Se non sai chi ha messo in giro la voce è normale che non ci credi”
“Specialmente se consideri che la maggior parte delle volte a mettere in giro le voci è mia sorella” Daenerys si mise a ridere ed Arya fece lo stesso.
“Si, hai ragione”
“Sai, quello li… Varys non me la racconta giusta, è sempre a sussurrare ed a parlottare chissà cosa con Tyrion, ed è più sveglio di quanto non faccia credere. Dubito che insegnare storia della magia sia il suo scopo, così come non credo che Lannister sia venuto qui per rune antiche… c’è qualcosa che veramente non mi torna”
“Tu vedi complotti ovunque da quando…” si bloccò all’improvviso.
Arya non poté far altro che abbassare lo sguardo. “Sai, non è una parolaccia, dillo pure”
“Da quando… tuo fratello e i tuoi genitori sono morti”
“Sono stati uccisi Dany. È ben diverso”
“Ripeto, vedi complotti ovunque, gli insegnanti di Hogwarts sono controllati da Silente, siamo perfettamente al sicuro. O dubiti anche di lui?”
“Non ho detto questo, cambiamo argomento?”
“Come vuoi, hai visto che oggi c’è la torta al cioccolato?”
Arya si sentì costretta a tirare un sorriso, ora era lei quella depressa, ma almeno aveva distratto Daenerys dal pensiero del fratello.
Dopo le lezioni pomeridiane Arya decise di andare a riposare nel dormitorio, facendo probabilmente arrabbiare Susan siccome aveva un altro allenamento, ma poco importava.
Una volta scesa nei sotterranei, incontrò Gendry. La ragazza alzò gli occhi al cielo, abbastanza stupita, e poi incrociò le braccia, abbastanza irritata. “Che ci fai qui?”
“Ciao anche a te, sei dolcissima oggi milady, hai mangiato pane e zucchero?”
Perché continuava a chiamarla in quel modo idiota? Forse perché lei si ostinava a vestirsi da uomo… “Si vede è? Puoi rispondere alla mia domanda?”
“Si dice per favore” continuò con una faccia imbecille.
“Non rompere!”
“Diciamo solo che mi serve la mappa”
“Di già? È passato più o meno un giorno da quando ti ho chiesto i codici o sbaglio? Perché?”
“Il solito motivo”
“Dispetti ai serpeverde?”
“No, stavolta ai corvonero”
“Come ti pare” prese la bacchetta e gli fece un incantesimo, facendolo diventare sordo per qualche secondo. Giusto il tempo di dire la parola d’ordine e trascinarlo dentro. Lui naturalmente poi iniziò ad urlare. “Ti dovrei ammazzare Arya, tu lo conosci il nostro codice! Perché io non posso sapere il tuo?”
“Io ho i miei informatori, procurati i tuoi”
“Come ti pare, comunque, tu che ne pensi del torneo tremaghi?”
La ragazza si sarebbe strozzata se avesse avuto qualcosa in bocca. “Cosa? E tu che diamine ne sai?”
“Ho i miei informatori”
“Ma che spiritoso, inventati le battute tue. Comunque, fammi pensare. Lo sapevamo solo io, Jon, Dany, Bran e i professori. Il mio fratellino non dovrebbe averlo detto a qualcuno, sa mantenere i segreti con tutti tranne che con la famiglia, di conseguenza l’avrà detto a Sansa e se lo sa Sansa… al momento lo sa tutta la scuola vero?”
“Sei davvero sveglia. Tua sorella non sa tenere la bocca chiusa”
“Per questo non le dico mai niente”
“Allora? Che ne pensi del torneo?”
“Penso che l’ultima volta è stato un disastro, parecchie mutilazioni. Se lo faranno, e dico solo se, suppongo che Silente non vorrà rischiare, modificherà le regole”
“È un tipo sveglio, ma dubito che gli altri due presidi accetteranno compromessi, non me la raccontano giusta quei due. Poi sai che si odiano a morte? Perché accettare di vedersi?”
“Non ne ho idea, ma poi perché ristabilire il torneo? Vorrei sapere di chi è stata quest’idea”
“Piacerebbe anche a me” ogni volta che quei due si vedevano c’erano due alternative: o litigavano e si facevano dispetti, o iniziavano a ragionare su qualcosa.
Arya prese la mappa dalla tasca e l’aprì davanti a lui. “Chi stai cercando? No aspetta, fammi indovinare. Hai preso un brutto voto con la Lannister e vuoi fare un dispetto alla figlia Myrcella, a me sta simpatica quella ragazzina, inoltre mio fratello la conosce visto che è una corvonero, non farle dispetti, finirai ancora peggio”
“No, ti sbagli. Non cerco lei”
“Se me lo dici ti aiuto a trovarlo e facciamo prima, non farò la spia, rilassati”
“Bene, Samwell Tarly”
“Sam? È il migliore amico di mio fratello”
“Lo so”
“Perché lo cerchi?”
“Ha rivelato uno scherzo che volevo fare al mio amico Frittella, devo vendicarmi”
“Sensata come cosa, comunque cercalo in biblioteca, adora leggere”
“Giusto” dopo circa cinque minuti lo trovarono, ma non in quella stanza: ancora in sala comune. Si erano scordati che quel giorno la biblioteca era chiusa. Così Gendry fece per uscire sussurrando un “Grazie milady”
Arya in risposta appellò una mela e la usò per tirargliela in testa.
Appena dopo l’uscita del ragazzo lei iniziò a fissare la mappa del malandrino, quando, girando le varie ‘pagine’ vide il la biblioteca interamente vuota, come doveva essere, tranne che per una stanza in cui erano presenti i gemelli Lannister. La ragazza si alzò e corse fuori dal dormitorio rincontrando subito Gendry. “Hei, guarda qui”
“I gemelli stanno insieme, sono fratelli, qual è il problema?”
“Quanto sei idiota! Guarda bene dove sono” si fermò un attimo. “Sbaglio o sono nel reparto proibito?”
“Hai ragione, credevo che oggi neppure i professori potessero entrare. Stanno trasportando delle informazioni”
“Informazioni sugli insegnanti e sugli alunni parecchio importanti, il punto non è questo. Cosa ci fanno quei due nel reparto proibito?”
“Non chiederlo a me, in questa scuola ci sono un po’ troppe persone con un po’ troppi segreti”
“Odio doverti dare ragione”
Arya fece una corsa verso la sala comune dei tassorosso con la mappa al sicuro nella sua tasca posteriore dei jeans. Una volta dentro vide subito la sorella che chiacchierava con le sue amiche mentre si intrecciava i capelli. “Sansa, ti devo parlare”
“Non vedi che sono impegnata?” rispose senza neppure guardarla.
“Va bene, allora signorine tassorosso, volete che vi giochi qualche tiro dei tipi che so fare io? L’ultima volta se non mi sbaglio ho fatto apparire un topo nel letto di qualcuno del secondo anno. Non ricordo chi, sapete com’è, faccio queste cose molto spesso” sorrise, uno di quegli incredibili sorrisi diabolici che avrebbero fatto scappare davvero chiunque, animale persona o cosa.
Tutte e tre le amichette di Sansa colsero il messaggio e se ne andarono. Poi la sorella si alzò e si avvicinò. “Che diamine vuoi?”
“Sansa, tu sai che cosa cazzo vuol dire il termine segreto?” urlò. “Se non lo sai dimmelo, te lo spiego, o magari ti lancio direttamente un dizionario in testa!”
“Di che parli?”
“Il torneo tremaghi! Nessun doveva saperlo!”
“L’ho detto solo ad un paio di amici”
“Naturalmente” cacciò la bacchette e le fece un… piccolo incantesimo. Sapendo quanto la sorella ci tenesse all’aspetto fisico. “Spero che questo ti aiuti a ricordarlo”
“Che hai fatto?” Sansa appellò uno specchio e si guardò, osservando il sopracciglio che le mancava. Poi iniziò ad urlare. “Arya! fammelo riapparire!”
“Ciao ciao”
Scappò via prima che la sorella riuscisse a colpirla con quello specchio.
  
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