27/12/2008
5 recensioni ... AMO SOLO
TE ...
Capitolo 1: Una brutta
decisione
"Non
ci saranno altre chiacchiere inutili! Sposerai Neji! Che tu lo voglia o
no" quelle parole pronunciate così seccamente da suo padre,
colpirono dritte al cuore Hinata... Lei sposare Neji? Suo cugino?
Perchè..?
Quanto avrebbe voluto sentirsi dire che era uno scherzo, che non era vero ciò che le sue orecchie avevano udito.. Ma suo padre non aveva mai scherzato con lei.
Hiashi Hyuga. Un uomo severo e piuttosto freddo soprattutto con la sua primogenita. Perchè l'aveva sempre considerata una fallita, non degna di essere l'erede del clan e per questo lui era capace di decidere anche della vita di sua figlia.
"Non è giusto.." mormorò a voce fin troppo bassa la ragazza mentre sentiva le lacrime che cercavano di sgorgare dai suoi bellissimi occhi.
Non voleva, era questa la verità.
"Padre, perchè?" chiese trattenendo il pianto.
"Perchè l'ho deciso io e perchè nonostante Neji faccia parte della Casata cadetta è molto più adatto di te per mandare avanti il clan e lo sai bene" sibilò freddamente l'uomo.
Quanto avrebbe voluto ribattere. Ma Hinata Hyuga a diciasette anni non era capace di contrastare suo padre. E di questo se ne vergognava. Nonostante tutte le lacrime che le aveva fatto versare soprattutto quando era più piccola, lei non era mai riuscita a dirgli per una sola volta: "della mia vita decido io".
Aveva sopportato ogni cosa spregevole. Aveva sopportato tutto.
Ma questo non poteva accettarlo.. Lei non amava Neji e non avrebbe passato tutta la sua vita accanto ad una persona per cui non provava nulla.
Cercò di farsi forza, di alzare la testa e aprir bocca ma non riuscì a fare niente di tutto ciò. Rimase in ginocchio con la testa china mentre una piccola lacrima solitaria si faceva strada sulla sua guancia. Come al solito gliela stava dando vinta..
E un solo nome rimbombava nella sua testa. "Naruto.. Naruto.. Naruto.." sembrava un eco. Ma quello era il nome della persona che amava persino più della vita. La persona per cui avrebbe rischiato la sua di vita senza pensarci due volte. Colui che le faceva battere il cuore da chissà quanto tempo e che era stato capace di farla cambiare in meglio.. Se mai doveva passare l'esistenza con qualcuno di certo avrebbe scelto lui. Ma non aveva mai avuto il coraggio di confessarle i suoi sentimenti. Troppo timida per farlo.
"Le nozze avverranno qualche giorno dopo il compimento del tuo diciottesimo compleanno. Precisamente il primo gennaio. Neji sa già tutto e non ha replicato, è d'accordo con me. Tra sei mesi esatti tu e lui sarete marito e moglie" spiegò Hiashi mentre la ragazza l'ascoltava in silenzio.
"Ho ancora sei mesi.." pensò Hinata stringendo i pugni.
Ma che suo cugino fosse d'accordo era una cosa piuttosto ovvia. Sebbene qualche anno fa covasse una sorta di odio nei confronti della Casata principale e di Hinata in particolare, aveva sempre desiderato poterne far parte. E qual era il modo migliore se non sposare la diretta erede?
La fragile ragazza sentì altre lacrime ma fece di tutto per nasconderle al padre.
Voleva andare via e restare sola.
Alzò un pugno e si asciugò le guance. Quando alzò gli occhi sperava che non si notasse il dolore che traspariva da essi e si alzò in piedi. In segno di rispetto fece un breve inchino ma non aprì bocca affatto. Fece per andarsene ma il padre la bloccò dicendo: "Non hai niente da dire?"
Il tono con cui le pose quella domanda irritò ancora di più la giovane.
"Non voglio sposare Neji.." disse con tutto il coraggio che possedeva e dando le spalle ad Hiashi.
"Cos'hai detto?" domandò l'uomo con una nota d'ira nella voce. Non era stato contraddetto neanche una volta dalla sua prima figlia. E non sarebbe mai più successo!
"Hai sentito bene! Io non lo amo e non lo sposerò! Non puoi costringermi!" urlò Hinata voltandosi verso di lui con sguardo deciso. Sapeva di averla combinata grossa ma c'era posto per una sola persona nel suo cuore. E lei aveva le idee piuttosto chiare di chi fosse a doverlo occupare. Non sapeva da dove arrivasse tutta quell'improvvisa forza d'animo. "Forse è Naruto a darmela.. Come sempre. Mi basta pensarlo che divento un'altra.." disse la Hyuga tra sé e sé.
"Come osi alzare la voce con me stupida ragazzina?!"
La mora si ritrovò suo padre davanti senza neanche riuscire a dire nulla. Lo schiaffò arrivò forte e preciso sul volto della ragazza che rimase di sasso. Il colpo appena ricevuto bruciava insistentemente e faceva male ma ciò che più provocava dolore a Hinata era quello che sentiva dentro di sé.
Si allontanò di scatto, si voltò e si avviò a passo spedito fuori dalla stanza senza neanche rivolgere uno sguardo a quell'uomo che l'aveva cresciuta malamente e disprezzata.
Quando si ritrovò finalmente fuori cominciò a correre il più veloce possibile. Più si allontanava da lì e più sarebbe stata meglio. Ecco cosa aveva ottenuto cercando di affermare la sua voglia di reagire contro suo padre. Adesso era costretta a sposare Neji... E se ciò che Hiashi le aveva detto era vero, cioè che suo cugino voleva sposarla, non c'era davvero nessuna possibilità. Non avrebbe realizzato il suo sogno. Mai avrebbe detto a Naruto quello che provava per lui e mai lui sarebbe stato suo. Perchè i suoi sentimenti dovevano essere sempre soffocati?
La ragazza cominciò a piangere sommessamente e singhiozzando. Non ce la faceva più. Doveva sfogarsi in qualche modo. Si fermò alcuni minuti, cercando di calmarsi.
Quando finalmente ci riuscì anche se minimamente, ricominciò a camminare per le vie del villaggio. Di tornare a casa non se ne parlava proprio.
Molta gente la salutò ma lei non ci fece caso. Era troppo scossa. Solo quando si sentì afferrare per un braccio ritornò presente alla realtà.
"Hinata stai bene? Mi sembri strana.."
Quella voce così bella.. L'avrebbe riconosciuta tra mille. Quegli occhi blu come zaffiri in cui si stava riflettendo proprio in quel preciso istante.. Era lui, il suo amore.
"N-naruto.." non sapeva cosa gli avrebbe detto ma in quel momento era l'ultima persona che pensava di vedere. Arrossì violentemente.
"Stai bene?" domandò il biondo, trattenendola ancora.
La Hyuga decise di mentire. Lui non poteva aiutarla infondo. Sarebbe stato peggio...
"Si.. Ero solo soprappensiero.." rispose.
"Sicura? Perchè se c'è qualcosa che non va lo sai che puoi dirmelo" disse Naruto, sorridendole dolcemente. E la lasciò andare.
Hinata sentì una tristezza infinita che la pervadeva da capo a piedi. Ecco uno dei tanti motivi per cui amava quel ragazzo.. Non solo era bello da mozzare il fiato, ma era dolce e altruista in un modo così raro da non poter fare a meno di rimanerne ammaliati.
"Va tutto bene Naruto.. Non ti preoccupare per me. Adesso devo andare, scusami. Ci vediamo.." affermò la mora con gentilezza. Poi si rimise a correre e dopo qualche minuto pianse nuovamente. Voleva rimanere da sola..
Quando finalmente fu capace di trovare un luogo isolato si sedette contro il tronco di un albero poggiando la testa sulle ginocchia e continuò a singhiozzare. Rimase per un bel pezzo in quel modo ma fu in grado di riflettere molto.
Quando, dopo un tempo che parve infinito, decise di alzarsi sentì le gambe intorpidite e gli occhi che bruciavano. Alla fine però, era riuscita a giungere ad una sola conclusione. Per ora l'unica cosa che poteva fare era parlare con Neji. Dunque, doveva trovarlo subito..
Nota dell'autrice: Salve a tutti!! Rieccomi con una nuova fanfiction! Sinceramente non ho molto da dire.. E' la prima long-fic che sto per scrivere incentrata principalmente su Naruto e Hinata. *.* Ma nonostante sia il mio pairing preferito in Naruto non è detto che finisca con questa coppia. Potrebbe essere anche una Neji/Hina. Oppure potrebbe diventare un triangolo.. O ancora Neji potrebbe stare con Tenten.. Beh.. Tutto dipenderà da cosa deciderò successivamente. ^^" Spero che come primo capitolo vi sia piaciuto, è un pò cortino perchè era giusto per dare un'introduzione vera e propria. Spero tanto che qualcuno lasci qualche recensione così deciderò anche se continuarla oppure lasciarla perdere!!
Un bacione e buone feste a tutti!! ^^
Ci vediamo al prossimo capitolo (se la continuerò!)
Quanto avrebbe voluto sentirsi dire che era uno scherzo, che non era vero ciò che le sue orecchie avevano udito.. Ma suo padre non aveva mai scherzato con lei.
Hiashi Hyuga. Un uomo severo e piuttosto freddo soprattutto con la sua primogenita. Perchè l'aveva sempre considerata una fallita, non degna di essere l'erede del clan e per questo lui era capace di decidere anche della vita di sua figlia.
"Non è giusto.." mormorò a voce fin troppo bassa la ragazza mentre sentiva le lacrime che cercavano di sgorgare dai suoi bellissimi occhi.
Non voleva, era questa la verità.
"Padre, perchè?" chiese trattenendo il pianto.
"Perchè l'ho deciso io e perchè nonostante Neji faccia parte della Casata cadetta è molto più adatto di te per mandare avanti il clan e lo sai bene" sibilò freddamente l'uomo.
Quanto avrebbe voluto ribattere. Ma Hinata Hyuga a diciasette anni non era capace di contrastare suo padre. E di questo se ne vergognava. Nonostante tutte le lacrime che le aveva fatto versare soprattutto quando era più piccola, lei non era mai riuscita a dirgli per una sola volta: "della mia vita decido io".
Aveva sopportato ogni cosa spregevole. Aveva sopportato tutto.
Ma questo non poteva accettarlo.. Lei non amava Neji e non avrebbe passato tutta la sua vita accanto ad una persona per cui non provava nulla.
Cercò di farsi forza, di alzare la testa e aprir bocca ma non riuscì a fare niente di tutto ciò. Rimase in ginocchio con la testa china mentre una piccola lacrima solitaria si faceva strada sulla sua guancia. Come al solito gliela stava dando vinta..
E un solo nome rimbombava nella sua testa. "Naruto.. Naruto.. Naruto.." sembrava un eco. Ma quello era il nome della persona che amava persino più della vita. La persona per cui avrebbe rischiato la sua di vita senza pensarci due volte. Colui che le faceva battere il cuore da chissà quanto tempo e che era stato capace di farla cambiare in meglio.. Se mai doveva passare l'esistenza con qualcuno di certo avrebbe scelto lui. Ma non aveva mai avuto il coraggio di confessarle i suoi sentimenti. Troppo timida per farlo.
"Le nozze avverranno qualche giorno dopo il compimento del tuo diciottesimo compleanno. Precisamente il primo gennaio. Neji sa già tutto e non ha replicato, è d'accordo con me. Tra sei mesi esatti tu e lui sarete marito e moglie" spiegò Hiashi mentre la ragazza l'ascoltava in silenzio.
"Ho ancora sei mesi.." pensò Hinata stringendo i pugni.
Ma che suo cugino fosse d'accordo era una cosa piuttosto ovvia. Sebbene qualche anno fa covasse una sorta di odio nei confronti della Casata principale e di Hinata in particolare, aveva sempre desiderato poterne far parte. E qual era il modo migliore se non sposare la diretta erede?
La fragile ragazza sentì altre lacrime ma fece di tutto per nasconderle al padre.
Voleva andare via e restare sola.
Alzò un pugno e si asciugò le guance. Quando alzò gli occhi sperava che non si notasse il dolore che traspariva da essi e si alzò in piedi. In segno di rispetto fece un breve inchino ma non aprì bocca affatto. Fece per andarsene ma il padre la bloccò dicendo: "Non hai niente da dire?"
Il tono con cui le pose quella domanda irritò ancora di più la giovane.
"Non voglio sposare Neji.." disse con tutto il coraggio che possedeva e dando le spalle ad Hiashi.
"Cos'hai detto?" domandò l'uomo con una nota d'ira nella voce. Non era stato contraddetto neanche una volta dalla sua prima figlia. E non sarebbe mai più successo!
"Hai sentito bene! Io non lo amo e non lo sposerò! Non puoi costringermi!" urlò Hinata voltandosi verso di lui con sguardo deciso. Sapeva di averla combinata grossa ma c'era posto per una sola persona nel suo cuore. E lei aveva le idee piuttosto chiare di chi fosse a doverlo occupare. Non sapeva da dove arrivasse tutta quell'improvvisa forza d'animo. "Forse è Naruto a darmela.. Come sempre. Mi basta pensarlo che divento un'altra.." disse la Hyuga tra sé e sé.
"Come osi alzare la voce con me stupida ragazzina?!"
La mora si ritrovò suo padre davanti senza neanche riuscire a dire nulla. Lo schiaffò arrivò forte e preciso sul volto della ragazza che rimase di sasso. Il colpo appena ricevuto bruciava insistentemente e faceva male ma ciò che più provocava dolore a Hinata era quello che sentiva dentro di sé.
Si allontanò di scatto, si voltò e si avviò a passo spedito fuori dalla stanza senza neanche rivolgere uno sguardo a quell'uomo che l'aveva cresciuta malamente e disprezzata.
Quando si ritrovò finalmente fuori cominciò a correre il più veloce possibile. Più si allontanava da lì e più sarebbe stata meglio. Ecco cosa aveva ottenuto cercando di affermare la sua voglia di reagire contro suo padre. Adesso era costretta a sposare Neji... E se ciò che Hiashi le aveva detto era vero, cioè che suo cugino voleva sposarla, non c'era davvero nessuna possibilità. Non avrebbe realizzato il suo sogno. Mai avrebbe detto a Naruto quello che provava per lui e mai lui sarebbe stato suo. Perchè i suoi sentimenti dovevano essere sempre soffocati?
La ragazza cominciò a piangere sommessamente e singhiozzando. Non ce la faceva più. Doveva sfogarsi in qualche modo. Si fermò alcuni minuti, cercando di calmarsi.
Quando finalmente ci riuscì anche se minimamente, ricominciò a camminare per le vie del villaggio. Di tornare a casa non se ne parlava proprio.
Molta gente la salutò ma lei non ci fece caso. Era troppo scossa. Solo quando si sentì afferrare per un braccio ritornò presente alla realtà.
"Hinata stai bene? Mi sembri strana.."
Quella voce così bella.. L'avrebbe riconosciuta tra mille. Quegli occhi blu come zaffiri in cui si stava riflettendo proprio in quel preciso istante.. Era lui, il suo amore.
"N-naruto.." non sapeva cosa gli avrebbe detto ma in quel momento era l'ultima persona che pensava di vedere. Arrossì violentemente.
"Stai bene?" domandò il biondo, trattenendola ancora.
La Hyuga decise di mentire. Lui non poteva aiutarla infondo. Sarebbe stato peggio...
"Si.. Ero solo soprappensiero.." rispose.
"Sicura? Perchè se c'è qualcosa che non va lo sai che puoi dirmelo" disse Naruto, sorridendole dolcemente. E la lasciò andare.
Hinata sentì una tristezza infinita che la pervadeva da capo a piedi. Ecco uno dei tanti motivi per cui amava quel ragazzo.. Non solo era bello da mozzare il fiato, ma era dolce e altruista in un modo così raro da non poter fare a meno di rimanerne ammaliati.
"Va tutto bene Naruto.. Non ti preoccupare per me. Adesso devo andare, scusami. Ci vediamo.." affermò la mora con gentilezza. Poi si rimise a correre e dopo qualche minuto pianse nuovamente. Voleva rimanere da sola..
Quando finalmente fu capace di trovare un luogo isolato si sedette contro il tronco di un albero poggiando la testa sulle ginocchia e continuò a singhiozzare. Rimase per un bel pezzo in quel modo ma fu in grado di riflettere molto.
Quando, dopo un tempo che parve infinito, decise di alzarsi sentì le gambe intorpidite e gli occhi che bruciavano. Alla fine però, era riuscita a giungere ad una sola conclusione. Per ora l'unica cosa che poteva fare era parlare con Neji. Dunque, doveva trovarlo subito..
Nota dell'autrice: Salve a tutti!! Rieccomi con una nuova fanfiction! Sinceramente non ho molto da dire.. E' la prima long-fic che sto per scrivere incentrata principalmente su Naruto e Hinata. *.* Ma nonostante sia il mio pairing preferito in Naruto non è detto che finisca con questa coppia. Potrebbe essere anche una Neji/Hina. Oppure potrebbe diventare un triangolo.. O ancora Neji potrebbe stare con Tenten.. Beh.. Tutto dipenderà da cosa deciderò successivamente. ^^" Spero che come primo capitolo vi sia piaciuto, è un pò cortino perchè era giusto per dare un'introduzione vera e propria. Spero tanto che qualcuno lasci qualche recensione così deciderò anche se continuarla oppure lasciarla perdere!!
Un bacione e buone feste a tutti!! ^^
Ci vediamo al prossimo capitolo (se la continuerò!)