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Autore: 24maggio2011    24/04/2015    2 recensioni
Questa è la storia di due fratelli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. Sono i figli di un avvocato: Derek Hale e di un dottore: Stiles Stilinski. Laura, appena quattordicenne, Thomas, appena dodicenne. Laura e Thomas non hanno neppure una sola goccia dello stesso sangue, nelle vene, ma si amano esattamente nella stessa e identica maniera e l'uno non vive senza l'altro. Riusciranno, Stiles e Derek, a prendersi cura di loro e a sopportare i capricci di due ragazzi in piena adolescenza?
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ATTENZIONE: Questo, è una specie di esperimento. Sto unendo la mia primissima storia: "Laura Hale-Stilinski." alla mia seconda, legata a questa famiglia: "Ti ricordi?" Ci saranno più capitoli e molte modifiche. Scritta in maniera molto differente e unita in un unica storia. AVVERTENZA: La seguente storia, puo' essere letta, anche senza la lettura delle precedenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 - Era solo un sogno.

Sono passati chissà quanti mesi, forse uno o anche due anni ormai da quando Derek e Stiles scoprirono che i loro figli fumavano una sigaretta dietro l'altra e bevevano caffè! Laura ha ormai diciotto anni mentre Thomas ne ha quasi diciassette. Sei settimane fa, nel compimento della sua maggiore età, Laura si donò corpo ed anima a Lucas per la prima volta. Per la prima volta in tutti i sensi. Fu il momento più bello e dolce della sua vita. Il dolore presto lasciò posto al piacere e tutti erano felici e contenti.
 
Tranne oggi.

Erano le diciotto e cinquantacinque ormai e dei figli nemmeno l'ombra. Stiles era a lavoro, aveva il turno di notte e toccava a Derek prendersene cura. Li chiama ma non rispondono e sta iniziando a preoccuparsi quando finalmente sente le chiavi nella serratura. Tira un sospiro di sollievo e si prepara a sgridarli per essere arrivati in ritardo senza avvisare e per non aver risposto al cellulare.
- Dove diavolo eravate? - Strilla Derek.
- Dov'è tuo fratello? - Chiede Derek notando l'assenza del figlio. Laura è con le spalle alla porta.
- E ciao anche a te papà. Non lo so dov'è ok?! Non è che adesso solo perchè è mio fratello dobbiamo fare tutto in sincrono! - Strilla furiosa Laura. Quel che Derek non sa, è che oggi la figlia ha passato la giornata a litigare con il fratello! E' stata la loro prima vera litigata e adesso, lei, ne sta soffrendo così si sfoga con la prima persona che gli capita a tiro che sicuramente è la più sbagliata al momento.
- Abbassa quella voce all'istante e dimmi cos'hai! - La riprende Derek.
- Non ho un accidente di niente. Lasciami stare! - Strilla Laura tentando di andare nella sua stanza ma Derek l'afferra con dolcezza per un braccio costringendola a rimanere sul posto.
- Ti ho detto di abbassare quella voce e no, non ti lascio stare Laura. Cos'è successo? - Chiede Derek.
- Papà, senti... ti voglio bene, ok? Tanto. Ma non sono affari tuoi! - Strilla ancora Laura. In quel momento Thomas apre la porta di casa che sbatte sulla schiena a Laura.
- E levati dalle pal**! - Strilla Thomas in direzione della sorella.
- Se magari tuo padre mi lascerebbe stare riuscirei anche a levarmi di qui razza di idiota. 
- Si ciao. - Dice Thomas dandogli le spalle agitando un braccio in una chiara voglia di mandarla a quel paese.
- Fermo li tu e andate in cucina tutti e due, dobbiamo parlare! - Ordina Derek fermando il figlio.
- Ok, perchè non parlate voi due? Io non ho niente da dire. - Dice Laura.
- Già nemmeno io. Papà, mi lasci andare? - Chiede Thomas.
- No! E' ora di cena. A tavola e così mi spiegate anche cosa avete stasera e dove siete stati tutto questo tempo.

I figli sbuffano e dopo essersi lavati le mani si mettono a tavola. 
Uno faccia all'altro. Di solito si sedevano uno fianco all'altro.

- Ok, mi dite che avete!? - Chiede Derek dolcemente.
- No! - Strillano in coro i due fratelli con i nervi a fior di pelle non riuscendo però a guardare negli occhi il padre.
- Oook! - Dice esasperato Derek, accendendo la tv e guardandola senza rumori in sottofondo per la prima volta. Per stasera, è così. 

Stanno mangiando e Laura non leva gli occhi di dosso dal suo fratellino mentre a stento trattiene le lacrime.

- Vuoi una foto? - Sbotta Thomas.
- Io non.. pensala come vuoi! - Sbotta Laura iniziando a sparecchiare.
- Non c'è nulla da pensare Laura. Ci sono i fatti che mostrano le cose. E se io, adesso sto litigando con la mia ragazza è solo colpa tua! - Strilla Thomas.
- Certo, perchè come al solito tu credi ai cretini dei tuoi amici. Non gli ho detto una parola a Camilla. Stupido! Non ti tradirei mai. - Strilla a sua volta Laura, mentre gli occhi iniziano a pizzicare e a diventar rossi. Ma perchè suo fratello non capisce?
- Beh, l'hai fatto invece. - Urla Thomas alzandosi dal tavolo e agitando le mani avvicinandosi alla sorella. 

Derek è sorpreso ma sta finalmente capendo qualcosa e preferisce che si urlino contro per poi far pace piuttosto che non dirsi nulla e tenersi il muso a vicenda.

- Io non ho fatto un accidente di niente. - Urla Laura.
- Si invece. Eri l'unica a sapere che quella sotto specie di ragazza ci provava con me. - Dice Thomas. O meglio, urla.
- Per la milionesima volta: non ho detto nulla a Camilla. Ti ha visto lei, oggi, con i suoi stessi occhi in bagno quando quella li ti accarezzava il viso e ti dava tanti baci nella guancia. Tu se ne sembravi felice e Cami è scappata via piangendo. - Urla Laura. 

Dopo quella confessione, Thomas lascia cadere a terra il bicchiere di vetro che teneva tra le mani e inizia a piangere silenziosamente. Se l'è presa con la sorella tutto il giorno quando in realtà lei non centrava nulla.

- Ecco! Appunto. - Dice Derek iniziando a raccogliere i cocci di vetro. Laura e Thomas invece sono immobili. Si guardano negli occhi cercando conforto l'un l'altro e piangono. Poi le lacrime di Laura si fanno rumorose e china la testa per sfogare la sua rabbia. Thomas si avvicina e la abbraccia mentre Laura lo stringe forte! Questo è il loro modo di farsi perdonare e Derek, tutto contento, sorride.
- Finalmente! Avete finito si? - Chiede dolcemente Derek! I figli annuiscono rimanendo ancora abbracciati.
- Farò finta di dimenticarmi che siete arrivati in ritardo senza avvisare e di come mi avete risposto prima solo se mi date un bacino. - Scherza Derek picchiettandosi con le dita le guance richiedendo un bacio dai figli che non tarda ad arrivare. Ovviamente non solo uno.
Si misero a letto e si svegliarono l'indomani. Thomas aveva fatto pace con Camilla e lui e Laura, erano più felici che mai.

E' mattina ormai a Beacon Hills e il sole splende sereno! Stiles e Derek sono a lavoro e Laura e Thomas a letto. Oggi non avevano scuola e nonostante Laura sia felice che abbia fatto pace con suo fratello, un dubbio gli stringe un nodo allo stomaco e decide di verificare. Approfittando che Thomas dormisse ancora profondamente nella sua stanza e che i genitori non siano in casa, si alza dal letto, prende un respiro profondo, apre il suo zainetto e da esso estrae il test di gravidanza che teneva nascosto dalla sera prima.

Mentre a stento trattiene le lacrime, va in bagno, si chiude dentro, legge attentamente il foglietto illustrativo, non che servisse infondo dato che era la figlia di un dottore e poi, lo fa. Tutto stava andando secondo i piani fino a che Thomas non si mise a sbattere forte i pugni sulla porta chiusa perchè bisognoso del bagno il più presto possibile. Senza pensarci esce e fa entrare il fratello dimenticandosi il test sulla superficie piana della lavatrice e ricordandosene solo dopo. Quando Thomas, nero dalla rabbia, uscì dal bagno con quel test tra le mani.
- E' troppo chiedere cosa cavolo ci fa un test di gravidanza con esito positivo sulla superficie piana della nostra lavatrice quando tu, in casa, sei l'unica donna? - Domanda furioso Thomas mentre si appunta mentalmente di andare a dirgliene quattro a quel tonto di suo cognato.

Laura singhiozza disperata e invece di rispondergli, gli getta le braccia al collo. In un primo momento Thomas era restio ad abbracciarla ma si sciolse come neve al sole poco dopo e se la strinse in un abbraccio.

- Ti sto abbracciando solo perchè odio quando piangi ma voglio una risposta. - Ordina Thomas.
- Quel test che tieni tra le mani non è abbastanza come risposta? - Chiede tra le lacrime, Laura.
- E' sicuro?
- Non del tutto ma penso di si. E' un po' che ho questo dubbio!
- Io ne ho un altro.. da quand'è che tu e quel pirla vi rotolate sotto le lenzuola?
- Dal giorno del mio diciottesimo compleanno!
- Sei settimane e non mi hai detto niente? Complimenti sorellina.
- Adesso che facciamo?
- Andiamo in ospedale.
- Non penso proprio.
- Oh si, invece.
- Thomas, in ospedale c'è papà.
- Ma va, sai che novità! In ospedale c'è papà, si. Ma papà è un medico generale e non ho mai sentito che frequenti ginecologia!
- E se qualcuno gli dice che siamo stati li?
- Non possono. Segreto professionale! Ricordi?
- Ho tanta paura fratellino! - Singhiozza Laura provando ad abbracciarlo un altra volta ma questa volta, Thomas la respinge.
- Dopo! Adesso sono arrabbiato. Andiamo!

Laura decide di dargli ascolto. Sa bene com'è suo fratello da arrabbiato e poi di quei test non ci si può mai fidare veramente! Chiudono casa e a piedi, si dirigono in ospedale nel silenzio più assoluto. Laura a mordersi le unghie e a trattenere le lacrime, mentre Thomas con la schiena ben dritta, le mani in tasca e l'aria da duro. La sua rabbia visibile pure a chilometri di distanza!

In ospedale, c'era la calma piatta. Una signora aveva appena chiamato l'ascensore e dopo una breve occhiata veloce all'atrio e aver visto che il loro papà non era nelle vicinanze, corrono in ascensore, schiacciano il piano quattro e si dirigono nel reparto di ginecologia. Alla receptionist c'era una ragazza con un casino di treccine nei capelli tinti di nero, blu e qualche sfumatura di viola, un piercing nel sopracciglio e le labbra colorate di un rossetto viola scuro che masticava una chewingum alla fragola e che schiacciava svelta quanto distrattamente i tasti del computer con le dita tinte di nero.
- Voi siete i figli del Dottor Stilinski? - Domanda lei. Laura, impaurita si stringe a suo fratello.
- Si. Abbiamo appuntamento con la dottoressa Erika Reyes. - Risponde Thomas.
- Siamo in dolce attesa? Vostro padre lo sa che sta per diventare nonno?
- Non sono affari che la riguardano. Mio padre non lo sa e non lo deve sapere al momento, visto che non si sa nulla! Poi lei ha il diritto al segreto professionale. - Dice prontamente e bruscamente, Thomas. Sia mai che osino prendere in giro la sua sorellina.
- Tranquilli, non parlerò. Indipendentemente dal segreto professionale, questo non è affar mio. La dottoressa vi aspetta! - Li rassicura la ragazza.

Thomas e Laura si avviano dalla ginecologa che li riconosce subito.

- Ma che cavolo, ce l'abbiamo scritto in fronte che siamo i figli del Dottor Stilinski? - Strilla impaurita, Laura.
- Laura, avanti dimmi che succede. - La invita con gentilezza, la dottoressa. Ma Laura non riesce a parlare e lo fa Thomas al posto suo!
- Ha un ritardo di circa due settimane. Sei settimane fa è stata la sua prima volta e prima che faccia domande, sono stati attenti, attentissimi a detta sua e io credo a mia sorella. Questa mattina ha fatto il test ed è uscito positivo ma siccome non ci si può mai fidare di questi cosi, volevamo una conferma. Lei ovviamente non dirà nulla a nostro padre, vero?
- Laura ormai è maggiorenne ma se c'è un bimbo dentro la pancia di tua sorella, è meglio che gli e lo diciate. Se volete posso aiutarvi! Comunque di questo non parliamone ora. Pensiamoci in un secondo momento! Laura, tesoro stenditi nel lettino per favore.
- Thomas! - Lo chiama in un sussurro Laura allungandogli la mano per farsela stringere.
- Sono qui piccola mia, sono qui. - Sussurra Thomas stringendogli la mano, accarezzandogli i capelli e dandogli un bacio sulla fronte mentre sorride alla bella Dottoressa.

Nella stanza c'è silenzio! Forse fin troppo e Thomas non ce la fa proprio più.

- Avanti Dottoressa! Questo silenzio è già durato abbastanza. Quello stupido test si è sbagliato si o no? - Sbotta Thomas. La dottoressa sospira e poi risponde.
- Allora: Laura, Thomas... quello stupido test non si è sbagliato! Stai per diventare mamma, Laura e tu stai per diventare zio, Thomas! Ma... c'è un ma! C'è un problema. Io sono solo una ginecologa e nonostante conosco già la diagnosi, ho bisogno di un consulto da parte di un medico di chirurgia generale. E ve lo assicuro, in questo ospedale, il migliore è proprio vostro padre! Devo chiamarlo per forza.
- No, no, no, no, no. - Strilla e singhiozza Laura arpionandosi al petto di Thomas.
- Shh, Laura datti una calmata. Perchè ha bisogno di un consulto? C'è qualcosa che non va?
- Si. Scusate ragazzi, torno subito! - La dottoressa si allontana e li lascia soli.
- Ho paura, Thomas! Ho paura da morire, non puoi capire. Papà... papà non può saperlo!
- Stai tranquilla! Andrà tutto bene.
- Io non posso dirglielo! Non posso. Lo deluderei troppo! Diglielo tu per favore. - Singhiozza Laura nascondendosi in bagno.

Poco dopo entra la Dottoressa e accende le luci.

- Dov'è Laura? 
- In bagno. Appena sale mio padre, toccherà a me dare la notizia.
- Bhe, è questo che fanno i fratelli!
- Ci vorrà molto?
- Per l'arrivo di tuo padre, intendi?
- Si.
- No, non molto. Sarà qui a momenti! Sei pronto?
- Non lo so.
- Forza Thomas! Tuo padre è di animo buono, andrà tutto bene.
- Ma cosa c'è che non va in mia sorella? La sua gravidanza è a rischio?
- Molto ma non posso dirti altro al momento. Adesso dovrai dire a tuo padre, che tua sorella aspetta un bambino. Poi, il resto verrà da se!

Thomas, terrorizzato, annuisce con poca convinzione e poco dopo, Stiles Stilinski, Medico Chirurgo di Medicina Generale entra nel reparto di Ginecologia e poi nello studio della Dottoressa Erika Reyes! Stiles, in un primo momento, colmo di stanchezza e ignaro di tutto non si accorge della presenza del suo bambino, saluta la dottoressa ma poi un particolare cattura la sua attenzione! Ha già visto quel giubbino. E' quello del suo bambino. Schiude di poco le labbra e sta qualche secondo in silenzio, inarca un sopracciglio e poi si gira dalla parte opposta dove vede Thomas. Thomas che non gli da nemmeno il tempo di dire A che già, da le sue spiegazioni!
- Hei Doc! Non preoccuparti, non sono incinto e nemmeno Camilla se è quello che stai pensando! - Dice frettolosamente Thomas dandogli un bacio nella guancia e sorridendo divertito quando lo sente sospirare di sollievo.
- Ciao anche a te, amore mio. Allora dimmi, cosa ci fai qui?
- Cosa ci faccio qui... si, emh, ecco io, ci sarebbe una cosa che dovrei dirti.
- Dimmela.
- E' difficile!
- Amore, sai che puoi dirmi tutto.
- Ok, ma siediti perchè la notizia probabilmente ti manderà in stato di shock. - Borbotta Thomas mettendogli le mani sulle spalle e facendolo sedere dove prima, sedeva lui.
- Addirittura?
- Sorridi! La cosa mi rassicura.
- THOMAS! - Si fa serio, Stiles. Sa che c'è qualcosa!
- E adesso sei arrabbiato, perfetto! Lo fai sempre: passi dal chiamarmi amore mio, al chiamarmi solo amore e poi finisci per chiamarmi per nome e strilli!
- Sto per dire di nuovo il tuo nome.
- Ok, Dottoressa, chiami giù al pronto soccorso e dica che sta per arrivare il Dottor Stilinski stroncato da un arresto cardiaco, per favore!

La Dottoressa ridacchia divertita.

- Thomas sto perdendo la pazienza.
- Ok ok, sta calmo! Come vuoi che te lo dico? 
- In che senso come vuoi che te lo dico? Cosa devi dirmi?
- Quel che devo dirti ora te lo dico, si, ma intendo se lo vuoi sapere per così dire a tappe o di getto.
- Di getto! Lo sai che mi stai facendo arrabbiare? Ho del lavoro da fare io.
- Già, come cavolo vuoi! Laura è incinta di due settimane! - La butta li, Thomas.

Come previsto, Stiles entra in trans e suo figlio pensa che due minuti siano più che sufficienti per digerire la notizia che tra poco meno di nove mesi diventerà nonno. Lo chiama uno, due, tre e quattro volte ma il Dottore non da segni di vita e preso dalla paura, Thomas lo scrolla forte per le spalle urlandogli contro.
- PAPA' RIPRENDITI CA***! - Sbotta Thomas. Stiles si riprende un poco e poi domanda una cosa alla sua collega.
- E' vero?
- Purtroppo si.
- Dopo parleremo della parolaccia che hai detto! Adesso, cosa più importante... dimmi dov'è tua sorella! - Ordina Stiles. Thomas deglutisce a vuoto e non risponde.

Stiles si riprende del tutto e si rende conto che in realtà conosce i suoi figli più delle sue tasche. Sa che Thomas non gli dirà mai dove sia adesso Laura e sa che Laura si è nascosta nel bagno. Detto fatto! Si alza, guarda furioso il suo bambino senza un apparente motivo e si dirige alla porta che da sul bagno. Come previsto, ovviamente Laura è li a singhiozzare disperata dalla paura. Non gli dice una parola, la guarda con un pizzico di rabbia e delusione negli occhi e prendendola per un braccio la porta fuori dal bagno e la fa sedere in quella famosa sedia. Ormai mancava solo Derek e poi, tutti si sarebbero seduti li.
- Papà.. - Singhiozza guardandolo negli occhi e prova a dire qualcosa, Laura! Sa che la sfuriata è vicina e si, ha paura di quella di Derek, ma come ha paura di quella di Stiles, proprio non c'è paragone. Se potesse si metterebbe sotto terra pur di non sentirlo gridare e di non leggere in quei suoi dolci occhi la delusione che ha di lei. Lo ama, lo ama da morire e odia litigare con lui! Mentre con Derek è un litigare continuo, con Stiles è un evento più unico che raro.
- NON DIRE UNA PAROLA! Tu adesso stai zitta e lasci parlare me. - Ordina ed urla furioso, Stiles. Le vene del collo gli pulsano velocemente e in viso diventa rosso più del pomodoro, chiaro segno che ha del tutto perso la pazienza. 

Vedendo Laura singhiozzare come una bambina e tenersi una mano sulla pancia in un gesto istintivo di protezione, Thomas decide di intervenire. Va da sua sorella e l'abbraccia per farla calmare e osserva suo padre che in questo momento si sta mordendo talmente tanto forte le labbra, fino a farle sanguinare. Anche per lui non è facile alzare così tanto la voce contro la sua bambina! Ma, per l'appunto è la SUA BAMBINA e adesso, se lo vorrà, diventerà mamma. Ma da come la vede tenersi la pancia, capisce che si, sua figlia quel bambino lo vuole e lui non potrà impedirglielo. Non lo dirà mai a nessuno ma già si vede nonno, a cambiare di nuovo pannolini, fare latte e pappine, le notti insonne e tutto il resto.
La voce urlante di suo figlio, però, lo porta di nuovo con i piedi per terra.

- Papà smettila di urlarle contro! Mi dici a che serve?
- Serve a me serve, Thomas. Ok? Perchè preferisco urlare contro a lei che andare da Lucas a dirgliene quattro o anche cinque o sei se preferisci! 
- Papà, Lucas non c'entra niente. L'abbiamo fatto insieme! - Strilla senza volere, Laura.
- TI HO DETTO DI STARE ZITTA! - Urla e ordina Stiles. 

Poi, triste si appoggia al lettino della stanza e si copre il viso con le mani mentre poco dopo se le passa tra i capelli.

- Dottor Stilinski, comunque mi serve davvero un consulto! C'è qualcosa che non va. La vede questa pallina qui? *
- Si, è una ciste. 
- Dobbiamo levarla, Dottore. Subito! Il bambino o bambina che sia è ancora molto piccolo e se la leviamo adesso, non ci saranno problemi.
- Nessuna complicazione?
- Le complicazioni le avrà sua figlia se non si leva questa ciste, Dottor Stilinski! Sinceramente dovrebbe ringraziare che sua figlia sia venuta qui a fare questa ecografia altrimenti non l'avreste mai scoperta e a lungo andare, la ciste si sarebbe fatta sempre più grande. La decisione sta a...
- COME STA IL MIO BAMBINO? - Li interrompe Laura.
- Se faremo l'intervento il bambino starà bene. *
- Ok, tutto questo è ai limiti del ridicolo ma prepari l'intervento Dottoressa Reyes, subito per favore!
- Quanto a te, Laura... sarai tu stessa a dirlo a tuo padre! - Dice gelido Stiles uscendo da quella stanza che iniziava a diventare soffocante, sbattendo la porta.

Sono passate tre ore ormai e l'intervento, tra poco avrà inizio. Laura e Stiles, inevitabilmente hanno già fatto pace e adesso Stiles se la coccola come non mai e gli asciuga le lacrime, promettendogli che andrà tutto bene.
- Salva il mio bambino, papà. - Gli chiede in un sussurro Laura un secondo prima di crollare in un sonno profondo dovuto all'anestesia. Nella sua testa, il ricordo di poco prima mentre baciava Lucas che era ignaro di tutto, il ricordo mentre accarezzava Thomas, dava un bacio nella guancia alla sua cognatina Camilla e abbracciava Derek, gli diceva di volergli bene e gli chiedeva scusa. Derek non seppe per quale motivo la sua bambina gli stava chiedendo scusa perchè Stiles, già pronto per operarla insieme alla Dottoressa Reyes, la portava via.

Stiles singhiozza e una volta assicuratosi che l'anestesia avesse fatto effetto, inizia l'intervento.

Un intervento che in realtà, non finì mai perchè Laura Hale-Stilinski si svegliò urlando nel bel mezzo della notte svegliando suo padre e suo fratello ed anche mezza Beacon Hills. Era solo un sogno!
- Laura, amore mio ma che hai?! Tranquilla vita mia. Era solo un sogno, sta tranquilla! Non piangere, respira e smettila di tremare. C'è papà qui! - Sussurra Derek stringendosela forte a se. Non appena l'ha sentita gridare di paura, è scattato sull'attenti e l'ha raggiunta in tempi record! Così come Thomas che tutto assonnato e con i capelli sparati si sta ancora chiedendo cosa cavolo abbia sognato la babba di sua sorella.
- Papà! - Singhiozza Laura nascondendo il viso nel collo del suo papà e abbracciandoselo forte, respirando a pieni polmoni il suo profumo dolce e l'odore di casa sua.
- Sono qui, vita. Sono qui! Con calma... riesci a dirmi cos'è che ti ha spaventato così tanto?
- Si infatti nana. Hai svegliato mezza Beacon Hills!
- Scusatemi.
- Che c'è? - Domanda alzando di qualche ottava la voce Thomas allo sguardo truce di Derek.
- Ignora tuo fratello amore e di tutto a papà tuo. - Dice Derek dopo aver sospirato.
- Ok ma non iniziare ad arrabbiarti! E' solo un sogno, per l'appunto.
- Dimmi.
- Ho sognato che ero incinta ma che dovevo operarmi e nel bel mezzo dell'operazione mi svegliavo dall'anestesia. Papà provava a tranquillizzarmi invano e così ho urlato. Ho urlato forte e a quanto pare mi sono svegliata.
- AHAHAHHAHAHAHA! Tu sei fuori di testa.
- Thomas, mi sembrava troppo reale. Papà la pianti di guardarmi così? Non sono incinta.
- Lo voglio ben sperare signorina. - Dice severo Derek. La sua bambina, incinta? Se già la cosa lo disturba in un sogno, figurarsi nella realtà.
- PAPAAAA'. - Strillano all'unisono e sconvolti, i due fratelli!
- Cavolo volete. Io vado a bere dell'acqua, filate nel lettone che sono le due di notte e tra poco dovrebbe tornare papà. - Ordina dolcemente Derek baciando i suoi cuccioli e avvicinandosi alla porta della stanza di Laura per scendere in cucina.
- Papà? - Lo chiamano i suoi figli.
- E'. - Risponde distrattamente Derek strofinandosi gli occhi dal sonno e sbadigliando sonoramente.
- Porta dell'acqua anche a noi.
- Ma è mai possibile che i figli più viziati della storia devo averli io? - Borbotta Derek sorridendo e scendendo in cucina.

Laura e Thomas alla svelta vanno nella stanza dei genitori, si mettono nel mezzo come sempre e prima che torni Derek, che probabilmente avrà fatto tappa in bagno, Laura fa delle domande a suo fratello.
- Nano, che tu sappia, io e Lucas sei settimane fa abbiamo fatto l'amore?
- Si ed era anche la tua prima volta. Sono ancora arrabbiato per questo!
- Si, ok. E tu ed io, ieri sera ormai vista l'ora.. abbiamo litigato e poi abbiamo fatto pace in cucina mentre papà raccoglieva i cocci di vetro del bicchiere che tu hai fatto involontariamente cadere?
- Si. 
- Allora davvero era tutto solo un sogno!
- Eccomi qui cuccioli! Dai, bevete e a ninna che tra poco avete scuola.

Laura e Thomas si gustarono il loro bel bicchiere d'acqua fresca e poi ricordarono a Derek che tra poco non hanno scuola proprio per niente perchè per quel giorno era chiusa per uno sciopero dei professori e mentre Derek era convinto che dopo un po' di chiacchiere, sarebbe riuscito a farli addormentare, un ora dopo, alle tre del mattino Stiles arriva in casa. Vede la luce della sua camera accesa, sente i suoi figli parlare tranquillamente come nulla fosse e sente suo marito pregarli di dormire e stare zitti o li avrebbe spediti nella loro stanza. Sorride, si toglie la giacca, sale le scale e li raggiunge.
- Ciao amore mio. - Lo saluta felice e stanco da morire, Derek.
- Ciao amore! Allora? Cos'è questa storia che vi fate le coccole senza di me?
- Sto provando a farli addormentare perchè Laura ha avuto un incubo e se non ha svegliato mezza Beacon Hills è un miracolo. Sta di fatto che è passata un ora e ancora sono svegli.
- Su, smettetela adesso! Laura, amore, domani mi dirai cos'hai sognato ma adesso dormi e pure tu amore! Dormite tutti e due. Io vado a mettermi il pigiama e vengo da voi. - Dice dolcemente Stiles baciando con dolcezza i suoi bambini e andando verso il bagno.
- E il mio bacio dov'è? - Strilla imbronciato, Derek. Stiles ride di gusto, torna indietro e gli da un bacio nella guancia.
- La volta in cui lo bacerai sulla bocca davanti a noi, cadrà il finimondo. - Borbottano all'unisono Laura e Thomas. Derek li indica e dice a suo marito che una volta tanto, i loro figli hanno ragione.
- Ve lo potete solo sognare! Tutti e tre. 

La famiglia ride, Stiles si va a mettere il pigiama e poi torna da loro, li abbraccia forte e all'unisono si addormentano.
Laura stretta a Stiles.
Thomas stretto a Derek.

 
Piccolo spazio autrice:
 
Ahah guardate, io per stasera mi limito solo a ringraziare e a dedicare questo capitolo a:
- Amiyli.
- Stilba.

Per aver letto e recensito il capitolo precedente!

A VOI I GIUDIZI :D
Mi sono divertita da morire a scrivere questo capitolo, sappiatelo.


AVVERTENZE: 

DA * AD *, LA DIAGNOSI MEDICA CHE LA NOSTRA ERIKA DA A LAURA, A THOMAS E A STILES IN PRATICA, NON SO QUANTO SIA ATTENDIBILE. MI SERVIVA UN PO' DI TRAGEDIA IN QUEL PEZZO E COSI' HO ESAGERATO CON IL DRAMMA.
AHAH.


Insomma: vi è piaciuto questo capitolo? 
  
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