Sulle
ali della libertà
Occhi
chiusi, braccia aperte e lasciarsi andare completamente ai sensi.
Cercare di
svuotare la mente non è facile ma, se stai ascoltando una leggera
melodia
nostalgica, puoi semplicemente mettere in pausa quei pensieri che ti
angosciano
da un’intera vita. Una pausa che vorresti durasse in eterno per
lasciare libero
spazio ad altri pensieri che si configurano nel tuo spazio personale,
quelle
immagini che prendono forma dai sogni che sono sempre stati chiusi nel
tuo
cassetto. E sorridi, mentre una lacrima di commozione scende solitaria,
percorrendo l’intera lunghezza delle tue guance morbide e rese più
fresche
dalla brezza che le accarezza lentamente e dolcemente. E senti un colpo
nel
petto: è il tuo cuore che ha accelerato i suoi battiti, come se stesse
bussando
alla porta della tua mente, dicendoti “io sono qui”.
Come
biasimarlo?
Quante
delusioni e quante umiliazioni ha dovuto sopportare. Quante le volte in
cui hai
addirittura creduto che smettesse di battere, a causa di quel dolore
immenso
che sembrava squarciarlo, dividendolo in due.
Apri le
braccia e pensi a quanto possa essere bello lasciarsi andare a quella
libertà
di essere felice. Una libertà che è sconosciuta a moltissimi e che un
gran
numero di genti ricerca.
Una
libertà che possiede delle ali e che può guidarti lontano, lasciandoti
in balia
del vento e solo di ciò che hai davanti a te.
E, sulle
quelle ali, non ti guarderesti più indietro, libereresti la tua mente e
sorrideresti.
Di nuovo
ad occhi chiusi, percorreresti quel sentiero che tu stesso stai
creando, senza
nemmeno accennare a quello che hai lasciato.
E ti
dirigeresti decisa verso quel cielo che sta salutando il sole, al
tramonto.