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Autore: Shieru_Senpai    25/04/2015    0 recensioni
" che noia. " sussurrò vicino all'orecchio di Minho.
" non dica così, padroncino. "
" sono stanco di assaggiare tè. Voglio vedere qualcosa che mi stupisca. "
E al termine di quelle parole il ragazzo che li raggiunse attirò la loro attenzione.
Taemin prese la rosa bianca tra le dita e accarezzandone i petali con assoluta tranquillità, disse, semplicemente.
" Il tuo nome. "
" Kim Jonghyun." non c’era alcun tipo di esitazione, non c’era né paura né timore a parlare con lui.
" Benvenuto nella residenza del casato Phantomhive. "
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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II

 

14 : 52

Il tempo era passato velocemente e Jonghyun non aveva fatto altro che ripassare e perfezionare cose che già sapeva fare. L’arte del saper preparare un tè, così come  cucinare un piatto perfetto non era affatto un problema per lui, era bravo quasi quanto Minho. Lo stesso valeva per l’arte riguardante i Nihon teien.
Fu quando tornarono in cucina che iniziò il divertimento ; ogni tanto si lanciavano occhiatine di sfida e rendevano alcuni esercizi, delle vere e proprie gare a chi cucinava meglio, a chi era effettivamente il migliore. I ‘giudici’ erano Key e Jinki che ammiravano i due lavorare gli alimenti con le labbra schiuse, stupiti. Jinki si sentì piccolo piccolo perché alla fine quello era il suo lavoro, non quello di quei due matti.

“ assaggiate. ”
ubbidirono. ( non che avessero molta altra scelta. )

“ dio.. è delizioso.. ” commentò Jinki leccandosi le labbra come a voler sentire ancora quel sapore davvero perfetto.

 “ decidete, qual è meglio? ” chiese Jonghyun guardando con sguardo fermo Key, che iniziò a sentirsi a disagio sotto quei grandi occhi.

“ mi piacciono tanto entrambi. ” non bastava, i due maggiordomi li stavano consumando con gli occhi
“ ma.. ma quello di Minho è il più buono. ” aggiunse Jinki.

“ a me piace.. quello di Jonghyun. ” quest’ultimo sorrise.

I due si guardarono, negli occhi. Jonghyun aveva il capo appena alzato verso l’alto data l’altezza di Minho e non poté fare a meno di sospirare.

“ è un pareggio. ”

 

“ scusate se vi interrompo ma.. penso che il signorino abbia finito da molto di mangiare, contando che sono le tre. ” Mey Rin aveva appena fatto il suo ingresso nella grande e bella cucina. Jonghyun sbiancò, era compito suo andare a ritirare il vassoio dalla camera di Taemin, quel giorno. Minho sorrise.

“ quindi tu.. ”

“ su, ora sei ben allenato. Vai a prendere il vassoio, muoviti. ” finito di parlare, Minho gli diede una leggera spintarella per incoraggiarlo.

 

15 : 15

 

- Toc toc.

Zero, neanche una parola.

“ Taemin, posso? ”

“ Entra. ”

Il corpo di Taemin era ancora accucciato tra le coperte ; aveva delle ciocche che gli ricadevano sulla fronte ed era girato verso il muro, tenendo una mano sul proprio ventre.

“ Sta male? ”

“ Non farlo più, Jonghyun. ”

“ Cosa.. ”

“ Mi hai chiamato per nome. Non devi. ”

Jonghyun sospirò piano prendendo il vassoio da sopra il comodino.

“ Spero lei possa accettare le mie più risentite scuse, padrone. ”

“ Mh.. ”

“ Tolgo il disturbo, riposi bene. ”

Non fece in tempo a dire altro che quando si girò per poterlo guardare.. lui non c’era più. La porta socchiusa e una rosa bianca al posto del vassoio. Incredibile..

 

16 : 40

 

“ Jonghyun, sai giocare a scacchi? ”

Ora erano entrambi nell’ufficio del più piccolo. Il maggiordomo vestito di nero, con una rosa bianca nel taschino era davanti a lui : piedi uniti e schiena dritta.

“ No, mi dispiace. ”

“ Peccato, Jonghyun, peccato. ” accennò un sorriso, nulla a che fare con un sorriso dolce.

“ Imparerò, per lei. ”
Taemin si limitò ad annuire.

“ Signorino, c’è Lizzy, al piano di sotto. ” Minho aveva appena aperto la porta dopo aver bussato con tocchi lievi. Un lungo sospiro uscì dalle labbra di Taemin che si passò lentamente la mano tra i capelli. In ogni caso non aveva altra scelta e si alzò lentamente lasciando il suo stesso studio, occupato a pensare a cosa Lizzy potesse volere.

( Ufficio Taemin. )

“ ti stai comportando bene, Jonghyun? ”

“ mi comporto sempre bene, Minho. ”

“ durerai poco. ”

“ tu credi? L’estate deve ancora iniziare. ”

Un sorriso beffardo, sulle labbra di Minho e Jonghyun se ne preoccupò, ma non lo lasciò a vedere minimamente.

 

( Piani inferiori. )

“ MINNIE ! ” la sua vocina stridula era irritante, socchiuse gli occhi mentre quella figura sorridente gli correva incontro stringendo le braccia intorno al suo collo.

“ Lizzy, come stai? ” la lasciò fare, senza ricambiare l’abbraccio.

“ benissimo, Minnie, tu come stai? Ti fai sempre più stupendo, aah. ”

“ beh.. grazie. ” come si sentiva in imbarazzo con lei, non succedeva con nessuno. Non sapeva bene come comportarsi. Erano fidanzati, ma non per scelta loro, solo che Lizzy ci  credeva davvero, credeva in Taemin e lo amava, a modo suo.

“ Miinnie ! Quando mi porti a fare un giro? ”

“ io.. beh.. ”

“ oh.. Minnie. Sai che tra tre giorni è il mio compleanno, vero? ”

“ Certamente. ” mentì.

“ aah, lo sapevo io ! Minnie, Minnie ! che faremo, poi? ” agitazione.

“ ..è una sorpresa. ”

“ ma allora è vero che mi hai preso qualcosa ! Minnie, sono felice che mi pensi. ”

Si sforzò di fare un ‘sorriso’ ma Lizzy non lo notò : il suo sguardo si era perso dietro Taemin, che non capiva che guardasse. Allora si girò ; Jonghyun.

“ c – chi è quello? ”

“ un secondo maggiordomo, si chiama Jonghyun. ”

Quest’ultimo sorrise e si avvicinò alla ragazza che prese delicatamente per mano e si inchinò davanti a lei.

“ è un vero onore per me, fare la sua conoscenza Lady Elizabeth. ” lei arrossì. Quando lui le lasciò la mano lei continuò a guardarlo, sembrava persa. Taemin sentì lo stomaco rivoltarsi, e cercò di catturare l’attenzione della ragazza.

“ Lizzy, ora vai a casa, su. Ci vediamo il giorno del tuo compleanno, qui. ” e le prese la mano, portandola con se fino al portone.

“ .. no dai aspetta ! voglio restare ancora un po’ a parlare con te e .. con lui.. ”

Ma Taemin fu più veloce e quando vide il padre di Lizzy avvicinarsi per portarla a casa lo salutò con un breve gesto del capo e si allontanò da lei, chiudendo la porta.

“ Padroncino, non dovrebbe trattare così una Lady. ”

Lo fulminò con lo sguardo ; Jonghyun si morse il labbro inferiore, doveva tacere.

“ Padroncino, è pronto il tè. ” E seguendo la voce lontana di Minho, Taemin lasciò i piani inferiori salendo la grande scalinata, seguito da Jonghyun a pochi scalini sotto rispetto a lui.

 

 

17 : 00

 

Taemin sorseggiava tranquillo riflettendo su cosa poteva fare per terminare quella giornata a dir poco noiosa.

 

“ Jonghyun, vieni qui. ”

Il maggiordomo restò in piedi nonostante avesse una sedia libera proprio di fianco e osservò il giovane che si prese qualche minuto prima di iniziare a parlare.

“ Dove le prendi? ”

“ A cosa si riferisce? ”

“ A quelle rose, dove le prendi? ” e allungando la mano verso il piattino ( dove prima era poggiata la tazzina di tè ) prese la rosa bianca lasciata dal maggiordomo. Ogni volta che Jonghyun metteva mani in qualcosa lasciava una rosa bianca.

“ Sono le mie rose. ”

“ Dove le tieni nascoste? Nella tua stanza? ”

“ io non nascondo nulla, padroncino.”

“ Menti.  ”

Sulle labbra di Jonghyun comparve un sorrisino beffardo, e Taemin affinò gli occhi, riducendoli a due piccole fessure.

“ Ha finito di bere? ”

Taemin lasciò la tazzina, si alzò e uscì dalla stanza.

 

20 : 50

 

La cena era finita già da tempo e Taemin era pronto per andare a letto, si sentiva stanco. Non ci mise molto a raggiungerlo il secondo maggiordomo, che entrò dopo aver bussato più volte ( senza aver ricevuto risposta. )


“ Ti stavo aspettando. ”

“ Sono qui, padroncino. ”


“ Ho sonno, non perdere tempo. ” il solito tono severo.
Jonghyun ubbidì avvicinandosi al ragazzino seduto sul bordo del letto e alzando il cuscino prese il suo pigiama accuratamente piegato.

Si chinò subito dopo davanti a Taemin che neanche lo guardava. Iniziò a sbottonare i bottoni della sua camicia bianca con una calma snervante per il più piccolo, che ogni tanto sospirava, scocciato. Invece Jonghyun era abbastanza interessato. I suoi occhioni grandi erano concentrati sui propri movimenti ; una volta sbottonata del tutto la lasciò scivolare sul letto con un gesto gentile delle sue grandi mani. Taemin rabbrividì. La sua stanza non era tra le più calde, il maggiordomo iniziò ad osservare il petto del ragazzo muoversi lentamente a seconda del suo respiro, mentre gli infilava la maglia.  Aveva solo sfiorato la sua pelle fredda, liscia e bianchissima. Tolte le scarpe fece uguale con i calzini e i pantaloni, che li lasciò cadere delicatamente sul pavimento mentre si allungava per prendere il pezzo inferiore. Si sentì a disagio, il minore, di solito era Minho a cambiarlo ; in più Jonghyun aveva un modo di fare diverso, lo osservava e lo scrutava in ogni parte del corpo che gli scopriva, e questo gli dava fastidio. Una volta nel letto il maggiordomo lo coprì fino al collo e si allontanò per prendere il candelabro con tre candele bianche accese, pronto per uscire dalla stanza.

 

“ Buonanotte, padroncino. ”

“ No, resta. ”

“ come, scusi? ”

“ Resta qui, finché non mi addormento. ”  un mormorio.

Si avvicinò ancora, fino a raggiungere il letto di Taemin, dove si sedette.
Quando il ragazzino socchiuse gli occhi Jonghyun posò una mano sul suo viso, sfiorandogli delicatamente una guancia calda, mentre l’altro era già crollato. 

   
 
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