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Autore: Letizia25    26/04/2015    8 recensioni
«Qual è la ragione di tutto questo?»
Lei fa per rispondergli, con le parole sulla punta della lingua. Ma proprio in quel momento, dalla camera vicino a loro si sente riecheggiare una risata, una risata di un ragazzo biondo che sta a cuore ad entrambi.
«Lui. Lui è l’unica ragione. Lo è sempre stato e per sempre lo sarà. Non posso permettermi di perderlo, non adesso, non quando posso rimediare a tutto il dolore che ho causato ad entrambi. È troppo importante per me.»
*
Da quando Letizia è tornata a New York, sono passati due lunghissimi mesi.
Lei si è rifatta una vita, ma dall’altra parte dell’Oceano qualcuno non ha dimenticato niente.
Una festa a sorpresa porterà tante novità a galla, e anche tanti problemi, facendo incrinare ogni rapporto.
Poi il destino gioca le sue carte.
Letizia si troverà a lottare per far rimanere vivi quei ricordi che l’hanno salvata, farà di tutto pur di farli riaffiorare e finalmente capirà cosa vuole davvero.
Troverà la sua unica ragione.
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=1hwVDTRBxpE&feature=youtu.be
*
Sequel della mia long Ovunque sei. La trovate sul mio profilo, buona lettura ;).
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Just us'
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Attenzione please. Scrivo anche qui così sono sicura che lo leggerete ;)
Allora, volevo dirvi che per tutto maggio posterò OGNI DUE SETTIMANE.
Perchè ho troppe cose da fare, e non riuscirei a fare tutto altrimenti.
Scusate :(. Buona lettura <3

 
18 . Halo
 
 
Hit me like a ray of sun
Burning through my darkest night
You’re the only one that I want

Think I’m addicted to your light
I swore I’d never fall again
 
Beyoncé – Halo
 
Intanto i giorni trascorrono lenti, e il rapporto tra Luke e Letizia sta diventando sempre più profondo. Entrambi stanno cominciando a notare quanto l’altro stia diventando sempre più importante, ogni giorno che passa. Non riescono a stare divisi per troppo tempo, è come se perdessero una parte di sé quando sono lontani, anche se per poco. Lo notano ogni volta che si dividono, specialmente quando la mora va allo studio di registrazione.
E sì, alla fine Letizia ha detto a Luke che lavoro fa e che è loro fan. Non sa ancora spiegarsi come mai non glielo abbia spiegato prima. Forse era perché lui non avrebbe ricordato comunque? Oppure era un’altra paura che non sarebbe mai riuscita a spiegarsi?
Era successo qualche giorno prima del pomeriggio a pattinare sul ghiaccio con gli altri. Luke stava rovistando tra gli scaffali del mobile bianco del salotto, per cercare qualche cosa da ascoltare, per riempire quel silenzio che proprio non riusciva a sopportare. Alla fine aveva trovato una scatola strapiena di CD. Musica classica, rock, punk e… Tutti quelli dei 5 Seconds of Summer più due dischi che avevano sulla copertina le foto ed il nome della ragazza mora di cui era ospite.
Non aveva sentito i passi di Letizia fino a che lei non gli si era avvicinata in silenzio. E avrebbe voluto fargli un piccolo scherzo, se l’espressione del ragazzo l’avesse trattenuta dal suo intento.
«Hai forse qualcosa da dirmi?» le aveva chiesto, mostrandole i CD.
E lei aveva capito subito. Senza aggiungere altro, lo aveva fatto sedere sul divano e gli aveva spiegato come stanno le cose.
«Per i tuoi CD, non credo debba dirti poi molto, anche perché hai notato i poster in camera mia.» aveva iniziato, facendogli subito spuntare un sorriso sincero sul viso, perché era vero: Luke li aveva notati sì, ma in realtà non ci aveva dato poi molta importanza, era come se facessero parte del colore del muro, niente di più.
Perché ogni volta che va in camera della mora è così: non riesce a staccarle gli occhi di dosso, come se lei fosse tutto il suo mondo. Non riesce a fare altro, neppure se lo volesse, come se quella ragazza minuta avesse dentro di sé delle calamite così potenti che riescono ad attirarlo a lei, sempre e comunque.
Anche lei aveva sorriso, rincuorata da quella reazione ed aveva continuato a spiegare.
«Beh, essere cantante è sempre stato il mio sogno, fin da quando ero piccola. E se non ci fosse stata Keli a supportarmi, a quest’ora non sarei dove sono adesso, non vi avrei mai conosciuto.»
E una volta finito il racconto lo aveva portato con sé allo studio di registrazione, facendogli conoscere tutti i suoi collaboratori. Non ci sarebbe mai riuscita da sola, se Carlos non avesse retto la parte, se non avesse fatto finta di conoscerlo per la prima volta. Ancora adesso lo ringrazia per l’immenso aiuto che le ha dato.
Luke ha preso bene la cosa. Non è arrabbiato con Letizia, come lei invece si aspettava. Semplicemente, è rimasto parecchio sorpreso di scoprire che aveva un altro punto in comune con quella ragazza di cui proprio non riesce a fare a meno. Non si è arrabbiato perché ha imparato che – dopo aver litigato con i suoi migliori amici, che tuttavia non ha ancora perdonato – se una persona omette qualcosa per il nostro bene, non bisogna fargliene una colpa, non sempre. C’è rimasto un po’ male, quello è vero, del fatto che lei si sia aperta a lui dopo tutto questo tempo. Ormai sono due mesi che convivono, e sapere che sta iniziando ad aprirsi con lui solo adesso, lo abbatte e lo elettrizza al tempo stesso.
Che poi, si sente abbattuto per un qualcosa che non riesce a spiegarsi. Forse semplicemente perché vorrebbe che Letizia si fidasse di lui, vorrebbe che lo considerasse qualcuno con cui potersi sfogare senza problemi.
Però non vuole forzarla. Pian piano sta iniziando a capire che ha i suoi tempi per far diventare qualcuno parte della sua vita. E non gli importa se ci vorrà parecchio, se il risultato sarà poter conoscerla più a fondo. Perché alla fine è questo ciò che vuole: conoscere di più e meglio quella ragazza che gli riempie le giornate, gli occhi, i pensieri, il cuore.
E si sente anche elettrizzato proprio per questo motivo: Letizia lo sta lasciando entrare nella sua vita. E lui non avrebbe potuto chiedere un regalo migliore di questo, nonostante i suoi ricordi che si stanno ancora nascondendo bene da qualche parte.
Intanto la convivenza procede bene, passo dopo passo, non potrebbero mai lamentarsi. Certo, a volte discutono, per il bagno e la doccia, per il disordine in giro, per la musica troppo alta, per i film da vedere. Ma alla fine tutto finisce in un sorriso, in un bacio sulla fronte o sulla guancia ed in uno di quegli abbracci che nessuno dei due potrebbe mai rifiutare.
E non potrebbero davvero chiedere niente di meglio, anche se i ricordi di Luke ancora non si sono decisi a tornare a galla, per mettere a posto tutte le cose in sospeso, specie i loro sentimenti.
Che poi, questo per quanto riguarda Luke, perché Letizia non ha bisogno di avere ulteriori prove, di ulteriori certezze. Lo sente in ogni singola cellula del suo corpo, nel cuore, in ogni singola parte di sé, che ama Luke più di qualsiasi altra cosa, più di qualsiasi altra persona al mondo. Lo sa che senza di lui lei non sarebbe niente, che la sua vita non sarebbe niente. Luke è l’unico che riesce a farla sentire a casa, è l’unico che riesce a strapparle un sorriso in ogni occasione, è stato e sarà sempre l’ancora su cui potrà fare affidamento, in ogni caso. Perché senza di lui, Letizia proprio non riesce a stare, senza quegli occhi chiari che le fanno toccare il cielo con un dito, senza quella voce che la rassicura ogni volta che ha bisogno, senza quelle mani che la sfiorano ogni volta con una dolcezza ed una delicatezza tali da far quasi paura. Semplicemente, non potrebbe mai stare senza l’altra parte del suo cuore, quella che Luke ha preso quasi senza permesso e che lei gli ha donato con tutto l’amore di cui è capace.
Tra i due, in realtà, è proprio il biondo che deve fare i conti con i propri sentimenti. Sentimenti che ancora non riesce a capire, nonostante tutto quel tempo trascorso insieme alla ragazza. Perché almeno di una cosa è assolutamente sicuro: non ha mai provato per nessun altro le stesse cose che sente quando è con quella ragazza mora, quando parla con lei, quando la abbraccia, quando le bacia la pelle, quando la coccola, quando pensa a lei, quando parla di lei. Sensazioni, emozioni che lo investono del tutto ogni volta senza lasciargli via di scampo. E la cosa buffa è che lui non tira indietro, anzi. Accoglie tutto con uno strano piacere nel cuore, un piacere che lo fa sorridere ogni volta, che gli fa battere forte quello strano e pazzo organo nel petto. Ancora non riesce a capire cosa provi per Letizia. Solo di una cosa è sicuro: lei è veramente troppo importante e non vorrebbe perderla, mai, per nessun motivo al mondo.
 
«Dove diamine stiamo andando?» chiede il biondo per l’ennesima volta, la mano stretta a quella della mora e loro che sono scesi da una decina di minuti buoni da un taxi, dopo un viaggio di quasi un’ora a causa del traffico. Avrebbero anche potuto prendere la metropolitana, ma le fan chi le avrebbe trattenute nel vederli?
È pomeriggio inoltrato e si gela, a causa del vento freddo che soffia incessantemente dalla mattina. Le strade sono piene di macchine e le persone corrono sui marciapiedi, quasi fossero formiche al lavoro.
«Lo scoprirai presto, non preoccuparti.» risponde lei, con il sorriso sulle labbra e con il cuore che batte lievemente più forte del solito. Ha preso quella decisione giorni prima, ed ora che vuole metterla in pratica, l’ansia sta iniziando a divorarle lo stomaco. Non sa se sia una buona idea o meno. L’unica cosa che sa è che vuole che Luke entri completamente nella sua vita, per quanto entrambi possano permetterselo. Perché quei ricordi ancora non si sono decisi ad arrivare, e quel silenzio, quella mancanza la sta stancando, sta stancando tutti loro, che proprio non sanno più come fare.
A vederli da fuori, sembrano i sei ragazzi di sei mesi prima – Luke ha finalmente ripreso a riparlare un po’ con i ragazzi, anche se il perdono è ancora lontano – ma solo loro sanno che non è così. Solo loro sanno quanto sia dura vivere con una parte di loro, della loro storia, di tutto quello che hanno passato insieme, che manca, come se gliel’avessero amputata, senza il loro permesso.
Ecco perché Letizia ha preso quella decisione, e non vuole mollare, non adesso che con Luke le cose stanno andando bene, anche se sa che presto dovranno salutarsi – benché spera con tutto il cuore che il loro addio sia più un arrivederci e che arrivi il più tardi possibile.
Attraversano la strada di corsa ed entrano a Green – Wood, dove Letizia vuole mostrare una cosa molto particolare a quel ragazzo che non potrebbe mai sostituire con nessun altro.
«Leti, sto iniziando a preoccuparmi. Cosa cavolo vuoi fare?» le chiede ancora Luke, che passo dopo passo sta capendo in che luogo siano. Solo che ancora non capisce il senso del silenzio da parte della mora. Cosa gli sta nascondendo?
«Fidati di me e smettila di fare domande. Non manca molto.» gli spiega lei, con un sorriso timido sulle labbra mentre svolta a destra, tirando con sé un ragazzo biondo un po’ riluttante.
E lui alla fine cede, si lascia guidare, tenendo ben salda la mano di quella ragazza mora nella sua. Senza rendersene conto, inizia ad accarezzare il dorso della sua mano con il pollice, piano, lentamente, sfiorando appena la pelle liscia.
Letizia a quel tocco si irrigidisce un po’, ma fa finta di nulla e cerca di coprire il rossore che le sta tingendo le guance. Perché le mancano quei piccoli gesti tra loro. Cioè, non il gesto in sé, perché Luke la coccola ogni volta che può e lei è veramente felice, sul serio, non si sarebbe mai aspettata niente di tutto questo. Quello che tuttavia manca è il sentimento che faceva nascere quel gesto, un sentimento troppo importante che i ricordi hanno pensato bene di far sparire con loro.
Alza la testa, la mora, e cerca di non pensare altre cose tristi, ‘ché ha bisogno di essere forte per quel qualcosa con cui avrà a che fare a breve.
Camminano in silenzio. Ed è buffa come cosa, perché a volte non riescono mai a stare zitti, altre volte invece sono così silenziosi che spesso gli altri si preoccupano. Ma Luke e Letizia sono così, amano sia il silenzio che la confusione, l’eccitazione e la tranquillità. Perché sanno – anche se ancora non riescono a spiegarsi come – quando è il momento di fare una cosa oppure un’altra. Stanno imparando cosa serva all’altro tra un’espressione e l’altra, si stanno conoscendo. E quell’alternanza di parole e di silenzio ne è la prova. Perché adesso nessuno dei due ha bisogno di parlare. È una cosa strana, ma lo sentono dentro, come se le loro mani unite facessero da ponte ai loro pensieri e ai loro sentimenti.
Calpestano l’erba scura, attenti a non scivolare. E intanto le loro mani non la smettono di tenersi strette.
Letizia aguzza un attimo la vista e poi sorride, notando quella lastra di granito nero lucido che spicca non lontano da dove sono loro, sotto quella quercia su cui si appoggia ogni volta che va lì.
Non appena sono davanti alla lapide, Luke sgrana gli occhi per la sorpresa.
Amanda Rossi. Richard Hyle.
Sono questi i nomi che legge sulla lapide scura, sono i genitori di Letizia le persone che vede nella fotografia.
E subito si da del cretino, del coglione cronico. Perché durante tutti questi mesi non ha fatto altro che preoccuparsi di se stesso, dei suoi ricordi, dei suoi problemi. Ha sempre e solo messo se stesso al primo posto nella sua scala delle priorità, lasciando tutto il resto, comprese le persone che ama, indietro.
Non si è mai chiesto perché Letizia viva da sola, non ha mai fatto domande, semplicemente perché non ci ha pensato, come non ha mai notato sul serio i poster nella stanza della mora. Non ha mai notato niente di niente, preso com’era a piangersi addosso, a scaricare sui suoi stessi amici la rabbia, la tristezza e la frustrazione.
Sono un egoista. Soltanto questo riesce a pensare, mentre la presa della mora sulla sua mano si fa sempre più forte, quasi avesse bisogno di un sostegno a cui potersi tenere salda per non cadere.
«Vieni Luke, ti racconto una storia.» gli dice, con voce flebile, mentre si siede sotto la quercia e Luke prende posto accanto a lei, preoccupato a causa di quello sguardo perso, triste, spento che ha catturato quegli occhi scuri che lo fanno sentire sempre a suo agio. Le passa un braccio sulle spalle e la stringe a sé, la stringe forte, quasi avesse paura che lei possa andarsene, come se potesse scivolargli via dalle dita senza che lui possa fare niente per tenerla ancora un po’ con sé.
Letizia prende un respiro, un altro ancora. E intanto il cuore batte forte.
Un altro respiro. E gli occhi iniziano a pizzicare per le lacrime che stanno cercando di uscire.
Un altro respiro. E le mani cominciano a tremare, e non solo per il freddo.
Un altro respiro ancora. E racconta a Luke ancora una volta dei suoi genitori.
Ed ogni parola è come un coltello dalla lama affilata per Luke. Un coltello che si diverte ad infierire su una ferita già aperta e non ancora rimarginata del tutto. Ascolta tutto attentamente, senza fare una piega, lasciando che Letizia si sfoghi con lui, lasciando che le lacrime le solchino le guance, lasciando che la ragazza si apra con lui, rendendolo partecipe anche di quella parte della sua vita. Una parte che lo lascia spiazzato, inerme, svuotato di qualsiasi cosa.
Perché per lui è inconcepibile una cosa simile. Non riesce a pensare che la vita possa essere così ingiusta con tutte quelle persone che meriterebbero solo il meglio, invece si ritrovano ad annaspare tra le macerie di una vita andata in frantumi. Non riesce a credere che Letizia abbia sopportato tutto questo. Certo, c’erano Keli, Rose, sua zia e tantissime altre persone. Persone che, tuttavia, non avrebbero mai potuto riempire completamente quel vuoto lasciato dalla mancanza dei suoi genitori.
Non sa cosa dire. Non riesce a trovare le parole giuste. Anche perché le parole, in casi come questi, servono a poco. Sono i fatti quelli che dimostrano quanto si tiene veramente alla persona che ci sta davanti. Le parole sono interessanti, belle se sapute metter in un certo modo. Ma pur sempre parole rimangono e ben presto si dissolvono. Sono i gesti quelli che contano, sono i gesti ciò che rimane impresso nella memoria e nel cuore di una persona.
Si limita a stringerla ancora più forte e la culla, sperando che questo possa bastare per mandar via quella tristezza da quegli occhi scuri, che lui vuole vedere felici e luminosi, sempre.
E, come un fulmine che divide il cielo di notte, un ricordo si fa strada nei suoi pensieri.
 
«Lei si sta fidando completamente di te, altrimenti non ti avrebbe mai detto niente anche se ti avesse voluto un bene immenso.»
 
Una frase che sa di aver già sentito. Una frase detta da una ragazza bionda, ma di cui non riesce proprio a identificare i lineamenti del viso. Un brivido gli percorre la schiena, mentre un sorriso si impossessa delle sue labbra. Non sa come mai, ma sente che quelle parole sono perfette per la situazione in cui si trova adesso con Letizia, e sul serio non avrebbe potuto chiedere niente di meglio – benché non voglia che lei stia male in alcun modo – lei che lo rende partecipe della sua vita, lei che si sta fidando di lui. Letizia si aggrappa a Luke come la prima volta, come se solo lui avesse il potere di mandar via la nostalgia e la tristezza con la sua sola presenza. Si asciuga gli occhi. Aveva pensato che parlarne ancora una volta con lui non avrebbe portato la stessa conseguenza, ma evidentemente si era sbagliata. In fondo i suoi genitori le mancano come il primo giorno e, anche se fa male, ormai riesce a sopportare abbastanza la loro assenza, nonostante la nostalgia.
Alza la testa un attimo, e subito i suoi occhi incontrano quelli chiari e luminosi di Luke, che le sorride dolce e le dà una mano per rimettersi in piedi, senza dire niente. Una volta che sono nuovamente uno davanti all’altro, Luke le sorride ancora una volta e le accarezza il viso, dolcemente, quasi avesse paura di farle male, quasi temesse di vederla dissolversi piano piano.
«Grazie.» le dice, la voce così bassa che sembra un soffio di vento.
Le lo guarda, non riuscendo a capire, mentre il cuore ha ripreso un ritmo abbastanza regolare nel suo petto.
«Grazie per ogni volta che mi permetti di entrare nella tua vita.»
E a quelle parole si ritrovano a sorridersi, rincuorati dal fatto di sapere che, qualsiasi cosa accada, ci saranno sempre l’uno per l’altra.
Si incamminano verso casa, con le mani nuovamente legate tra loro, con i cuori che battono un po’ più veloci del solito. E loro uniti in un modo diverso, ancora più profondo e più intimo di prima.

Letizia riesce a vedere solo il cielo scuro di quella notte senza stelle, mentre da sottofondo il traffico newyorkese ancora si fa sentire, nonostante sia passata la mezzanotte. Vede bene le luminare che illuminano le strade, i lampioni, le luci ancora accese in qualche casa non troppo lontana.
Sospira, passandosi la mano sul viso. Non riesce a chiudere occhio anche se sono andati a letto presto.
Dopo esser tornati dal cimitero, non hanno fatto molto. Hanno cenato con quel che c’era in frigo e poi avevano visto un film, seduti accanto, su uno dei due divani blu. Lui l’aveva tenuta stretta, il braccio posato sulle spalle della mora. L’aveva coccolata e lei si era sentita quasi stesse per toccare il cielo con un dito.
Sorride, la mora, al ricordo della mano di Luke tra i suoi capelli, del movimento regolare e calmante del petto del ragazzo, del cuore del biondo che lei percepiva battere fortissimo sotto il tessuto della felpa scura. Le sembra ancora strano il fatto che, nonostante tutto, sia riuscita a parlare ancora una volta a Luke dei suoi genitori e, nonostante l’ondata di tristezza che l’aveva assalita nelle ultime ore, adesso sta meglio. E tutto questo solo e grazie a quel ragazzo biondo di cui è irrimediabilmente innamorata.
Sospira ancora una volta e si siede sul letto. Tanto non riuscirebbe a dormire comunque. E, senza neppure farlo apposta, i suoi pensieri vanno a finire su Luke. Starà dormendo adesso? Oppure sarà sveglio come lei?
Non si risponde. Semplicemente, si alza, con il cuore che batte troppo forte per l’emozione. Perché le stanno tornando alla mente tutte le volte che lei si rifugiava in camera del biondo quando erano a Sydney – vuoi perché non riusciva a dormire, vuoi perché voleva vederlo – e si ritrova a sorridere, ammettendo che adesso sta andando da lui per gli stessi motivi.
Apre la porta della camera di Luke piano, lentamente, perché non vuole svegliarlo. Solo che il cuore le balza dritto in gola per la sorpresa. Perché il ragazzo è in piedi, davanti alla finestra, con lo sguardo così serio che subito la ragazza si preoccupa per lui.
«Luke?» lo chiama, con la voce più simile ad un sussurro. Un sussurro che il biondo riesce a sentire comunque, e si volta, facendo incontrare i suoi occhi azzurri con quelli scuri e marroni di Letizia, che gli sorride timida, restando sulla porta, senza sapere cosa fare di preciso.
«Non riesci a dormire?» chiede ancora lei, perché quel silenzio ora come ora proprio non riesce a sopportarlo.
Lui annuisce. «A quanto vedo, neppure tu.» commenta, avvicinandosi e sorridendole.
«Mi hai beccata.» risponde la mora, con il sorriso sulle labbra, a causa di quella vicinanza con il biondo.
Lui sposta un attimo lo sguardo sul letto, poi lo riporta per un secondo sulla figura della ragazza, per poi lasciarlo infine rivolto a terra. Non sa se quello che sta per chiedere possa turbarla o meno. Solo che vorrebbe passare ancora un po’ di tempo con lei e, perché no, magari potersi anche svegliare con lei la mattina dopo.
«Ti va di farmi compagnia?» le chiede, titubante, sperando che accetti. Anche se gli suona strano il fatto di chiederglielo. Insomma, entrambi sono sempre andati nella camera dell’altro a qualsiasi momento della giornata. Perché adesso deve essere diverso?
Preferisce non pensarci, per godersi quel momento senza pensieri fastidiosi nella testa.
Letizia non dice niente. Si limita ad andargli vicino, fermandosi solo quando tra i loro volti ci sono solo pochissimo centimetri. Il cuore le batte veramente forte, ancora scosso a causa dei ricordi della sua permanenza in Australia.
«Non importa chiedere Luke.» gli risponde sincera, attirando su di sé lo sguardo sorpreso del biondo. Perché lui lo sa che non ha bisogno di domandare, non ha bisogno di aver paura. Perché implicitamente entrambi sanno di poter prendere dall’altro qualsiasi cosa di cui abbiano bisogno: affetto, tempo, pensieri, sogni… E forse anche qualcosa di più.
Luke sorride, rincuorato dalla risposta. E, per una volta, lascia che siano l’istinto e le sue emozioni a prevale.
Prende Letizia per la vita facendola alzare un po’ da terra, per poi farla stendere sul letto, esattamente sotto di sé. La mora lancia un piccolo grido, divertita, e presa alla sprovvista dal gesto del biondo, perché proprio non si sarebbe mai aspettata una mossa simile da lui – per lo meno, dal Luke senza ricordi. Cosa sta succedendo?
Non ha tempo di pensare a lungo alla risposta giusta, perché Luke poggia la fronte sulla sua e fa sfiorare le punte dei loro nasi, facendo sì che i loro respiri si mescolino, secondo dopo secondo, diventando presto un unico lieve soffio d’aria, che accarezza dolcemente i loro visi, facendoli rabbrividire, facendo battere i loro cuori così forte nei loro petti, quasi dovessero esplodere da un momento all’altro.
Non si dicono niente. Ora come ora le parole sarebbero del tutto superflue. Si accontentano di stare così, vicini, uniti da quel contatto un po’ speciale, più profondo, che scombussola ogni loro sentimento, ogni loro emozione. Un contatto che va a toccare ogni singola corda dei loro cuori, facendoli fremere come mai prima d’ora era successo.
Letizia si ritrova a pensare a quanto profondamente Luke sia entrato nella sua vita, a quanto l’abbia cambiata, giorno dopo giorno, senza accorgersene. Perché le aveva curato quelle ferite che volevano restarle sul cuore, con pazienza, con affetto, senza chiedere niente in cambio. Aveva costruito dei muri attorno a sé, per non far vedere agli altri che pian piano stava crollando. Muri che solo lui era riuscito ad abbattere completamente, proteggendola, liberandola ed amandola come mai nessuno prima di lui aveva mai fatto. Si era insinuato nel suo cuore lentamente, riempiendo ogni singolo spazio vuoto, colmandola, facendola sentire viva come mai era successo prima, come se ad un tratto si fosse svegliata da un brutto sogno durato una vita intera. Era diventato il suo angelo, la sua ancora in mezzo a quel mare di dolore e di tristezza in cui si era ritrovata senza volerlo, spinta dal destino che aveva deciso di testare la sua resistenza, la sua forza di fronte a così tanti ostacoli. Era diventato una presenza costante nella sua vita, anche quando avevano ripreso le loro strade, consci a malincuore che non si sarebbero mai più rivisti, almeno fino a che il destino non aveva fatto in modo e maniera di farli ritrovare. Era stato l’unico a cui lei avesse permesso di prendere tutto di se stessa, gli si era donata completamente, senza alcuna riserva, ripagata da quell’amore intenso e meraviglioso che solo lui era in grado di donarle. Per lei, quel ragazzo che adesso la sta osservando, la sta coccolando con una dolcezza senza pari, è e rimarrà sempre il centro di tutto il suo mondo, qualsiasi cosa accada. Lo ama, solo questo le basta.
Luke cerca di godersi ogni singolo istante di quella vicinanza nuova, tutta da scoprire. Sente bene i loro cuori che battono forte, quasi fossero dei tamburi. E non riesce a non sorridere, perchè non si sarebbe mai immaginato di voler trovarsi in una situazione simile con qualcuno.
Ma lo sa che Letizia non è un semplice qualcuno, lo sa che lei è diversa a tutto il resto, lo sa che lei è speciale, unica, importante. Lo sente fin dentro le ossa, quasi fosse parte di lui, come se fosse una delle pochissime certezze a cui può tenersi in quel periodo pieno di dubbi e di paure.
La guarda, la osserva rapito, preso da ogni singolo dettaglio di quel viso dai lineamenti dolci: un neo sotto le labbra a sinistra e uno sullo zigomo destro, le venature dorate nell’occhio sinistro, le ciglia lunghe e folte. Si lascia cullare dal battito di quel cuore così maledettamente vicino al proprio, divisi solo dallo strato delle loro maglie. Lascia che la sua mano passi attraverso quei lunghi capelli color dell’ebano.
«Luke, ho sonno.» gli dice piano la ragazza, per non spezzare quella strana atmosfera che li sta avvolgendo delicatamente, arrivando a toccare punti deboli e ancora un po' troppo doloranti.
Il ragazzo annuisce e le accarezza la guancia con le nocche, senza riuscire a dividere i loro occhi.
«Dormi pure. Io resto qui e non me ne vado da nessuna parte.» le sussurra dolce, e lei non ci pensa due volte ad accoccolarsi tra le braccia del biondo, con la fronte poggiata al suo petto e le braccia di lui che la stringono in un abbraccio caldo e mozzafiato. E Letizia si addormenta così, felice, con il cuore che batte forte, batte per tutto quell’amore che sta cercando di contenere.
Luke resta così, per un tempo che gli sembra senza fine, perso ad osservarla, per imprimersi bene nella mente ogni singolo istante, per tenere con sé almeno i ricordi di quel periodo che ha passato con quella ragazza. Ha perso abbastanza e non ha intenzione di perdere altre parti di sé, non più, specialmente se queste parti riguardano la ragazza che sta stringendo a sé quasi fosse il suo più grande tesoro e non volesse lasciarla mai andare.
Solo che ad un tratto i suoi occhi cadono sulle labbra della ragazza, labbra che spesso si è ritrovato ad osservare durante le ultime settimane, analizzandole, studiandole attentamente. Perché non sa come mai, ma sente in fondo al cuore il desiderio di rendere sue quelle labbra, almeno una volta. Il perché lo ignora, proprio non riesce a capire i suoi sentimenti. Sa solo che vorrebbe provare.
Ecco perché avvicina il suo viso a quello della mora. E sta quasi per far sfiorare le loro labbra, quando si ritrae tutt’ad un tratto. Cosa diamine sta facendo? Non può agire così, non può rovinare tutto solo per una stupida voglia, non dopo tutto quello che Letizia ha fatto per lui. Non se lo perdonerebbe mai.
Sospira e scuote la testa per scacciare tutti i brutti pensieri. Stringe ancora di più la ragazza a sé – perché proprio non può sopportare di perderla –, beandosi di quella vicinanza più che gradita, e si lascia preda del sonno.






Letizia
Ciao bella gente! Come state? Spero bene :3.
Scusate questo micorscopico ritardo, ma ieri anche se era festa non ho toccato per niente il PC, povera me.
Ma parliamo del capitolo qui! Mamma mia, quante cosine! Ahahah, Luke davvero è un po' scemo, che non si è mai accorto dei genitori di Leti, povere noi, è bene che ricordi presto, voi che dite? ;) E poi... UN QUASI BACIO *^*. Insomma, questo Luke è pieno di sorprese, e beh, Leti ormai ha una pazienza infinita, piccola stellina mia *^*.
Piccola cosa: volevo ringraziare una mia carissima amica, Sam (Eiriin qui su EFP, di cui vi consiglio caldamente la sua Lashton *^* Ghostly). Questa benedetta ragazza mi ha controllato quasi tutto l'intero capitolo quando avrei solo voluto buttarlo nella spazzatura per riscriverlo da capo. Quindi, grazie mille Sam, perchè credo che adesso questo sia uno dei capitoli migliori di tutta la storia *^*.
Detto questo, ci sentiamo tra due settimane, un bacione immenso e grazie per ogni cosa, sul serio, non avete idea di quanto mi facciate felice! <3
   
 
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