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Autore: Mammolits    26/04/2015    0 recensioni
Joseph, un ragazzo escluso dal mondo
Katrina, una ragazza che scappa da un uomo.
ma le loro vite si intrecciano, e joseph scopre di non essere solo, presto grazie all'amore della ragazza tornera a far parte del branco che ha sempre sognato, smettendo di sentirsi in colpa per il passato, ma vivendo per un ottimo minuto.
ma per ottenere tutto ciò per prima cosa deve raggiungere un proprio obbiettivo. La vendetta.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Joseph è un ragazzo. Il suo sogno? Una famiglia. Mentre correva tra i boschi, mantenendo il suo essere controllato, pensava, sognava, come sarebbe stato essere normale...da sempre aveva odiato ciò che era, perché fu proprio quello a impedirgli di avere una vita consueta dalla morte dei suoi genitori causata da un cacciatore, fu quel suo essere che lo obbligo a rimanere solo a girovagare per il bosco cacciando per sopravvivere…lui non voleva tanto, ma una volta, solo una volta, si sarebbe accontentato, tornare a casa a trovare una madre che lo invitava a tavola con un bacio, e un padre che leggeva il giornale durante la colazione. Come faceva una persona abbandonata a se stessa a sapere queste cose? Perché questo suo desiderio veniva alimentato sempre di più dalle famiglie che lui andava a “guardare”
Ma quella sera decise di non andare in citta…decise di voler andare in mezzo al bosco, dove andava sempre con i suoi genitori, dio quanto gli mancavano, ma basta piagnucolarsi, questo non li avrebbe riportati da lui, ma presto li avrebbe vendicati. Dal momento della loro morte i suoi occhi non vedevano altro che il volto del loro carnefice, per sempre i suoi sogni saranno perseguitati dalla cicatrice che segnava quel volto. Il suo desiderio di sangue era forte, amplificato dalla sua natura selvaggia di lupo.
Iniziando a correre si trasformo, ormai sapeva a memoria ogni singola zona del bosco, conosceva ogni pianta, ogni fiore, d'altronde era casa sua…dopo pochi minuti di corsa le sue orecchie udirono l’infrangersi del acqua contro le rocce come una piccola cascata, o il percorso di un torrente, infatti proprio di quello si trattava…in mezzo agli alberi cera questo torrente, e li intorno si trovavano spesso degli animali intenti ad abbeverarsi, li lui ci andava con i suoi genitori per studiare i movimenti degli animali, o anche solo a sdraiarsi e rilassarsi al rumore del acqua che si scontrava contro le rocce, con in cinguettare degli uccellini e il rumore della natura ma quella sera cera qualcosa di diverso… non cerano animali, allora rimase dietro a degli alberi intento a studiare qualche movimento, tanto se il nemico era un umano prima o poi si sarebbe mosso, mentre lui sarebbe potuto rimanere fermo anche ore intere, tanto si era già cibato, allora rimase li, allerta, con le orecchie al indietro e i denti già scoperti, pronto ad attaccare il nemico, chiunque esso fosse.
Ma ciò che vide lo sorprese: una ragazza mano nella mano con una bambina. Cosa ci facevano sole nel bosco? Rimase fermo…la più grande si mise in ginocchio sulla riva del torrente e, mettendo le mano a coppa, le riempi d’acqua per poi porle alla bambina che bevve come se non bevesse da moltissimo tempo…ripeté ciò altre tre volte, poi tocco a lei. Joseph nel frattempo ritornò umano, e si fece avanti, le ragazze non erano pericolose, e di certo avrebbe saputo difendersi da una femmina
“chi siete?” chiese subito, senza presentarsi, senza avvisare la sua presenza…d'altronde sarebbero state parole inutili, e lui non aveva voglia di perdere tempo
La bambina più piccola cacciò un urlo, e andò a rifugiarsi dietro alla ragazza che dalla sorpresa e dalla paura non riuscì a dire niente
“allora? Ti ho chiesto chi sei, non hai la voce per rispondermi?” insistette lui spazientito per il silenzio di loro, intanto si mise a osservarle meglio, la ragazza avrà avuto più o meno la sua età, capelli neri legati in una treccia, e grandi occhi marroni, magra e alta, indossava una semplice canottiera con un giubbotto estivo, e dei jeans strappati, la bambina invece aveva i capelli lunghi e castani, legati in una coda, con un pupazzo stretto a se, delle panta nere e una maglietta semplice
“h-ho la voce. Mi chiamo Katrina, lei è mia sorella Selena…e tu invece chi sei? E perché sei solo in un bosco?” gli rispose lei cercando di nascondere la paura, d'altronde si trovava dinnanzi un ragazzo sporco con addosso solo dei pantaloni, certo…era un bel ragazzo, con occhi verdi, capelli corti e castani, e un corpo che sembrava il risultato di tanto esercizio fisico ma aveva uno sguardo spento, spento e solo, era il ragazzo più triste che lei abbia mai visto.
“io ci vivo, ma a voi non vi ho mai visto…qua vicino, da dove venite?” mentre parlava si diresse verso l’altra sponda del torrente, sedendosi su una roccia senza mai smettere di osservare la ragazza, Katrina,  era la prima volta che lui parlava con una ragazza  e non sapeva bene cosa doveva dire, d'altronde avendo vissuto per molto tempo da solo si era scordato com’era stare in compagnia
“ io e mia sorella siamo veniamo da…non lo sappiamo. Stiamo scappando da giorniormai” gli rispose con una voce carica di sofferenza guardando per terra, del resto la scomparsa dei loro genitori non era lontana, erano passati pochi giorni dal quando quel essere li rapì lasciandole  sole“…i nostri genitori sono stati rapiti da una persona, non sappiamo chi sia, ma mi ricordo il viso, o meglio mi ricordo che il viso era segnato da una cicatrice”  continuò lei stringendo a se la sorella che al ricordo si era messa a piangere.
A  quelle parole il viso di Joseph divento di ghiaccio.

   
 
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