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Autore: rekichan    28/12/2008    13 recensioni
«Mamma cos’è quello?»
«Una tazza di latte e zucchero.»
«Posso assaggiare?»
«No, piccola. Tu devi bere il latte e zucchero che ti porterà il ragazzo con cui passerai il resto della tua vita.»
«E come farò a riconoscerlo?»
«Se è la persona giusta, ti porterà una tazza di latte e zucchero.»
Una settimana dopo, Hitomi Hyuuga morì. [Come non detto, inserite coppie shounen ai]
Genere: Romantico, Commedia, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Casa delle Shirakawa

Capitolo Speciale

Note iniziali:

Non voglio bruciarmi la sorpresa, ma parliamo un secondo della trama di questo capitolo.

È uno speciale, per la precisione il numero speciale del Para Para citato nei precedenti capitoli.

Ha un genere diverso dalla trama principale: è una fan fiction comica che si può considerare come una one shot a parte, rispetto allo svolgimento reale dei fatti, anche se alcune cose qui citate verranno poi riprese nel corso normale dell’opera.

Quindi, prendetela un po’ all’acqua di rose; un po’ seriamente; un po’ come volete.

Per questo ho ritenuto opportuno inserire gli avvertimenti sottostanti, come se fosse una storia nella storia.

Dal prossimo capitolo, la storia riprenderà i binari normali, esattamente dal punto in cui l’abbiamo lasciata.

Prego le Yaoi Fan di non offendersi: sapete bene che lo sono anche io, ma qua mi sono divertita parecchio a prendere in giro alcuni dei nostri comportamenti esagerati. E non dite che non abbiamo comportamenti esagerati, perché vi si allunga il naso. So benissimo che basta vedere un ragazzo fare a cazzotti con un altro per esaltarvi e urlare: «E’ amore! È amore!».

Lo faccio anche io.

Con questo, ci risentiamo a fine fan fiction.

Personaggi/Pairing: ShisuiItachi; SasuNaru; Sasu…SasuBoh XD!
Avvertimenti: AU; OOC; Shonen ai
Genere: Comico; Commedia; Demenziale
Credits:

Personaggi © Masashi Kishimoto

Citazioni varie dalle fic di:

Suzako ©; Ainsel ©, sotto autorizzazione delle autrici.

Dante Alighieri ©, senza autorizzazione, in quanto deceduto.

Gli OC sono © delle rispettive controparti esistenti. Utilizzate senza autorizzazione, ovviamente. Mica volevo bruciarmi l’effetto sorpresa.

La redazione era riunita per l’edizione speciale del Para Para di quell’anno.

Questo numero, il più atteso dall’intera scolaresca, era l’unico trattato al di fuori dello spirito giornalistico.

Diciamo che si orientava verso i gossip.

Pura e nuda cronaca rosa.

Difatti, trattava delle coppie che avevano fatto la storia della scuola.

La composizione di tale numero era – per tradizione – avvolta dal mistero.

Non si sa dove, come e perché (soprattutto perché!) le Shirakawa traessero le loro informazioni.

Resta il fatto che ci riuscivano e che i poveri intervistati dovevano rispondere sinceramente ad ogni domanda.

Senza “se” e senza “ma”.

Dovevano.

Ovviamente, ne uscivano traumatizzati.

Sempre.

Per questo la creazione del “Para Para Special Couple” era una vera e propria agonia, sia per le redattrici, sia per gli intervistati.

Il punto non era la preparazione. Era l’attesa; la ricerca estenuante di chi conosceva a fondo gli interessati; il placcaggio per i corridoi; la raccolta di foto; la raccolta fondi – no, quella no-; …tutto!

Tanto più che quell’anno, la minaccia era stata inconfutabile, perché quando le Shirakawa promettono una bomba, la scuola comincia il lavoro di rinforzo delle fondamenta.

Anche perché, sarà atomica.

All’idrogeno per la precisione.

Ma andiamo a vedere la bozza dell’articolo, là dove il correttore di bozze risulta essere una figura arcana, probabilmente leggendaria, fuori dall’ordine spazio-temporale della realtà.

In fondo, quando mai al liceo Shitou la metafisica non ha regnato incontrastata?

Scantinato del Liceo Shitou.

H: 23.58

Para Para Special Couple

La coppia che scoppia!

Salve a tutti, stimatissimi lettori, e benvenuti all’edizione Special Couple del vostro giornale scolastico preferito.

Come se ce ne fossero altri.

Sappiamo che non aspettavate altro da un anno a questa parte; che la maggior parte delle vostre giovani vite ruota attorno alla stesura e all’attesa di questa meravigliosa edizione speciale.

Ebbene: eccola.

Quest’anno abbiamo deciso di elargirvi - dall’alto della nostra giornalistica onniscienza – una vera e propria chicca.

La creme de la creme.

L’apoteosi del lovelove!

Ciò che del lovelove ha steso i comandamenti, la commissione legislativa, quella costituzionale e anche il senato!

Una specie di dittatura, insomma.

La coppia che ha fatto la libidine di tutte le ragazze di questo mondo.

Specie delle yaoi fan.

La coppia che ha fatto lo yaoi.

Coloro che hanno riempito da soli l’intero web con le loro foto, le loro storie e i loro innumerevoli fan club.

No, non stiamo parlando del SasuNaru.

Neanche del SasuNeji.

Neppure del SakuSasu.

Se vi state chiedendo: «Perché Sakura è prima di Sasuke?», sappiate che l’Uchiha non può essere seme con Sakura.

E che sì: è una coppia yaoi.

Non parliamo neanche del SasuHina.

Ops. Questa è etero.

Sasuke è la donna.

Comunque, per una volta, non parleremo di Sasuke Uchiha (il fatto che ciò è appena accaduto è un dettaglio irrilevante che voi non avete notato.).

Bensì, di loro.

Shisui e Itachi Uchiha.

Vi presentiamo, dopo una breve introduzione, una serie di interviste a numerosi testimoni oculari che hanno visto nascere e crescere (e non ancora morire), la loro storia d’amore.

La tenera love story tra i due cugini, è cominciata sin dalla più tenera età.

Se qualcuno sa quanti anni aveva Itachi quando è nato, lo comunichi in redazione. Shisui, in compenso, ne aveva tre.

Il primo testimone di questa passione crescente con gli anni, è stata l’ostetrica.

No, scusate. Lei no.

Volevamo dire la ghiacciaia dove, per la prima di tante – ma davvero tante - volte, è stata consumata la loro vicendevole pulsione fisico-spirituale.

Purtroppo, la ghiacciaia si è rifiutata di rilasciare interviste e ci ha scacciate con un secco – oserei dire gelido: «No comment.», a causa del quale la mattonella dell’angolo riporta segni evidenti di cerchiettamento.

Tanto era di casa Uchiha.

Pertanto, necessitiamo di fare le nostre domande al secondo testimone oculare dell’avvenimento, meglio noto a tutti voi come: “il portatore dei mali del mondo” (Non Pandora. Lei è una donna. Inioranti!).

Ebbene sì. Stiamo parlando di Sasuke Uchiha.

Lo sappiamo. Abbiamo detto che non c’entrava.

Ma questa è un’emergenza e il buco di Itachi ormai è largo, quindi uno più uno meno…(coff… perdonate la caduta di stile.)

Sasuke Uchiha: un’infanzia tormentata all’insegna del lovelove

Gli intervistati sono riuniti a circolo. Le luci si spengono.

Solo una rimane puntata sul primo testimone.

Sasuke Uchiha, così terribilmente emo con i capelli neri che ricadono in morbide ciocche lungo il viso; gli occhi d’ossidiana intrisi di dolore e sofferenza, mentre la mente si crogiola nei terribili ricordi della sua tormentata infanzia…

«Akane Shirakawa, cosa stai scrivendo?»

«Assolutamente niente, Sasuke. – Akane accavalla le gambe. Aiko si aggiusta gli occhiali sottili sul naso. Sorridono gentili verso l’Uchiha. – Avanti, raccontaci.»

«Mi astengo da queste cazzate.»

«Sasuke, nessuno di noi voleva partecipare. Non fare i capricci.»

È Sakura Haruno a parlare. Cara ragazza, sempre pronta a difendere il suo tormentato amore…

«A me non dispiace.»

«Nessuno ha chiesto la tua opinione, Uzumaki!»

Permetteteci un commento: Sasuke ringhia in modo così fesciòn!

Specie se contro il suo amato fratellastro.

Un delizioso ringhio pieno d’amore e di passione.

Aw.

Andiamo avanti.

La luce rimane puntata su Sasuke, illuminando i delicati lineamenti e tratteggiando il bel volto di ombre scure.

Apre le labbra morbide per parlare e, dopo un sospiro così emosamente rassegnato, inizia il suo racconto.

Suspance.

Sasuke tace. Aiko fa ticchettare la penna sul blocco. Akane scatta qualche foto, poi sospira.

«Ahimé! È troppo geloso di suo fratello per parlare della sua relazione col cugino. A quanto pare dovremo avvisare lo Yaoi Fan Club di questi nuovi e inaspettati risvolti sentimentali del nostro caro Sas…»

«Sette anni. – un ringhio. Le due Shirakawa si voltano all’unisono verso di lui; gli occhi brillano assatanati. – Avevo sette anni, quando…»

«Sasuke racconta per bene.»

«Infatti!»

Numerose proteste si alzano dalla folla assetata di notizie. Sasuke riprende fiato e, rassegnato, comincia il suo tragico racconto.

«Molti dicono che vorrebbero avere la mia vita. Dicono che sono bello, intelligente, con una ragazza stupenda e una famiglia che mi adora. Non ho mai compreso il perché di tutto questo entusiasmo. Mia madre se ne è andata di casa quando io avevo solo tre mesi ed è rimasta incinta di Naruto; sono perseguitato da due giornaliste terrificanti che vedono rapporti ambigui tra me e qualsiasi persona di sesso maschile mi si avvicini… ah, grazie. – Il bidello offre un bicchier d’acqua a Sasuke. Si odono gridolini di sottofondo che suonano molto come: «Yaoi! Yaoi!». Sasuke sospira rassegnato. – Dicevo…il mio fratellastro – Naruto, appunto – sembra provarci perennemente con me; mio padre, sconsolato quando ha scoperto che Itachi è gay, mi ha infilato in un matrimonio combinato che non ho il coraggio di rifiutare, ma che mi preclude la vita con la persona che amo. Tirate le somme, mi chiedo…perché tutti mi ritengono fortunato?»

«È invidia del pene, Sasuke. È invidia del pene.»

Asserisce Akane, seria.

«Sorella, quello era Freud.»

«Quindi Sasuke non ha il pene?»

«Dovremo chiederlo a Naruto.»

«Beh, anche se non ha il pene, di sicuro ha un bel culo.»

«Dovremo chiedere anche questo a Naruto.»

«Ma anche Naruto ha un bel culo! E non penso che Sasuke se lo voglia far sfuggire così.»

«Ma Sasuke non è gay, a quanto dice.»

«No, ma magari è ghei. O forse Gai

«Ma non ha i sopracciglion…»

«Shirakawa smettetela.»

Le due si girano in simultanea verso l’Uchiha, con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

«Vuoi dire che hai deciso finalmente di uscire dai veli della tua emosa persona e ammettere la tua omosessualità, Sasuke?»

«Volete la storia della ghiacciaia o no?»

Le due annuiscono.

«Allora tacete.»

Silenzio, poi una voce di sottofondo.

«Comunque ha glissato.»

«…La prima volta che ho avuto coscienza della storia tra Itachi e Shisui, è stato alla tenera età di sette anni. Un martellante tum-tum mi impediva di addormentarmi. Neanche la presenza del mio peluche preferito, un volpino che papà mi ha regalato quando avevo solo un anno, riusciva a tranquillizzarmi. Così, coraggio alla mano, ho abbandonato la mia cameretta e mi sono avventurato per i perigliosi corridoi di casa Uchiha alla ricerca di mio fratello.

Ho bussato più volte alla sua porta, ma non apriva nessuno. Nel frattempo, i rumori si facevano sempre più inquietanti. Adesso, ai colpi, si alternavano degli: “Ooooh”, e degli: “Aaaah” e anche dei: “Di più! Di più!”. Ho stretto forte Kitsune a me…»

«Hai chiamato un peluche di volpe, Kitsune, Sasuke?»

Sospiro.

«Sì.»

«Che fantasia per i nomi.»

«Come chiamare un serpente Snake.»

«Già, solo un idiota potrebbe farlo.»

Due colpi di tosse giungono da un punto oscurato della sala. Nessuna illuminazione ci fornisce la terribile visione delle persone radunate lì, ma sappiamo che sono i partecipanti più esaltati.

«Dicevo. Ho stretto forte il mio peluche e, raddrizzati gli occhiali, sono andato verso il rumore…»

«Che bambino coraggioso, Akane!»

«Già! Un vero eroe!»

«…Proveniva dal piano inferiore. – continua Sasuke, con tono di voce che preannuncia una crisi premestruale - Scesi le scale e, una volta giunto a destinazione, mi trovai di fronte alla scena più raccapricciante della mia vita.»

Movimento giunge dal punto oscurato della stanza. Qualche voce.

«Silenzio che ora arriva il meglio!»

«Insomma, Yume stai zitta. Rovini la suspance.»

«Non è colpa mia! È Yoko che mi ha acciaccato il piede!»

«Ma se io sono vicino a Shichan

«Allora chi è che…»

«Ragazze fate silenzio, o non continua.»

Sasuke rabbrividisce, intuendo chi e cosa si cela nell’oscurità. Sa che è meglio dar loro quello che vogliono e nel modo migliore possibile, in modo da non divenire lui stesso vittima sacrificale.

«Shisui stava…beh, ai miei occhi di bambino sembrava semplicemente che stesse abbracciando mio fratello, seduto sulla ghiacciaia. Quello che non capivo era perché Itachi si agitasse tanto, né perché fossero completamente nudi. Fatto sta che non riuscii a distogliere lo sguardo, troppo shockato alla vista di quei corpi che si muovevano simultaneamente e di mio fratello, che, fino a quel giorno, avevo considerato il mio punto di riferimento, con… quell’espressione…gaudente, ecco. L’ultima volta che lo avevo visto così felice era stato quando, a Natale, Tou-san gli aveva comprato la casa di Barbie.

Ma la cosa che non comprenderò mai, non è tanto il loro rapporto – ormai ci sono abituato -; neanche i loro costumi da carota e coniglietto; e neppure quelli di Itachi da Gothic Lolita o simili. No. La cosa che per me rimane, ed è tutt’ora un’incognita è: perché sulla ghiacciaia?»

Cala il silenzio. Qualche singhiozzo commosso.

Le Shirakawa spengono, soddisfatte, il registratore; tolgono l’effetto: “lampi e tuoni” e si ritirano per deliberare.

Ahinoi, cari ed affezionati lettori! L’interrogativo di Sasuke è destinato a rimanere senza risposta. Ma adesso lasciamo stare il nostro emo preferito e dirottiamo la nostra attenzione verso il secondo intervistato.

Lui è il deus ex machina della faccenda!

Il fornitore di ben metà DNA della persona di Itachi!

L’uomo che ha messo lo sperma, i soldi e anche i permessi per saltare il doposcuola!

Colui che si è dimostrato tanto chiuso mentalmente verso le ambigue attività del figlio minore, quanto si è dimostrato aperto verso le oculate scelte di vita del maggiore!

Stiamo parlando di lui!

Signori e signore, ecco a voi: Fugaku Uchiha!

Fugaku Uchiha: l’illusione di normalità che ancora permane.

Il faro, da Sasuke, si sposta verso la persona di un uomo sulla cinquantina.

I capelli scuri incorniciano il volto dai lineamenti marcati, appena segnati da qualche ruga di preoccupazione e d’anzianità.

Come i suoi figli, anche Fugaku sembra emanare quell’aura austera che tiene tutti a distanza, facendone comprendere l’autorevole ed autoritaria autorevolezza auspicante ausili di au

«Aiko, perché hai smesso di scrivere?»

«Ho finito le parole che iniziano per AU.»

«Stai scrivendo un’Alternative Universe su Fugaku Uchiha?»

«Si potrebbe fare.»

Fugaku si fissa intorno spaesato. Lui non voleva essere lì. Lo avevano trascinato in quella stanza con la forza.

D’ora in poi non si sarebbe mai fidato di due adolescenti apparentemente innocue, sorelle dell’insegnante di pattinaggio di Sasuke e sue compagne di scuola.

Mai più.

Dirige lo sguardo terreo verso il figlio. È ancora traumatizzato dalle scottanti rivelazioni di questo.

Infine, schiude le labbra per parlare.

«…la ghiacciaia?»

Sasuke annuisce.

«…yaoi?»

Sasuke annuisce di nuovo.

«…Alternative Universe?»

Risposta nuovamente affermativa.

«…SasuNaru?»

«Tou-san, lascia perdere.»

Si affretta a rimarcare Sasuke, mentre Naruto si accomoda sulle sue ginocchia, posando casti (?) baci sul collo.

«Sasuke… dove siamo finiti?»

«Nei sotterranei della mia scuola.»

Panico. E lui che aveva sempre pensato che il liceo Shitou fosse un istituto serio e responsabile. Invece…

Cosa erano tutte quelle parole strane? E quelle persone? Aveva paura. Voleva tornare a casa.

«Si calmi, Fukagu-san! Deve solo rispondere alle loro domande! È facilissimo, sa?»

Esordisce Naruto; un sorriso a trentadue denti sul volto e una generosa pacca sulla spalla.

Cosa voleva ora il figlio della sua ex-moglie? Cosa? Perché era lì? Cosa volevano sapere di Itachi e Shisui? E, soprattutto, dov’erano i suoi calmanti?

«Bene, signor Uchiha… - comincia Akane. – Lasci che gli spieghi la situazione: stiamo facendo un numero speciale del giornale d’istituto sull’amore che intercorre tra suo figlio Itachi e suo nipote Shisui.»

«Quale amore? Io non ne so niente!»

«Bugiardo.»

Celiano le due Shirakawa.

Infine, Aiko si alza in piedi; una luce satanica brilla da dietro gli occhiali.

«Fukagu Uchiha! Sappiamo che suo figlio Itachi è gay! Ci dica come ha vissuto questa situazione. Ora. Altrimenti…»

«Altrimenti?»

«Altrimenti potremmo rendere pubblica anche la relazione che intercorre tra Sasuke e il suo amato fratellastro.»

«Ma non è giusto! Lui non parla e ci vado di mezzo io? E poi di quale relazione state cianciando?»

«Non sai che le colpe dei padri ricadono sui figli, Sasuke-kun?»

Afferma Akane, sghignazzando.

«E ti dice niente: compleanno di Ino, vodka alla pesca, webcam in camera della Yamanaka?»

«Non è successo niente quella sera!»

«Come fai a dirlo? Eri ubriaco!»

Sasuke sposta lo sguardo verso Naruto, in cerca di conferme. Naruto ridacchia, compiaciuto, con gli occhi che brillano immersi in un ricordo particolarmente piacevole. L’Uchiha avvampa e decide che l’ignoranza, in fondo, è un bene.

«Tou-san…dì loro quello che vogliono, ti prego! La mia vita non sopporterà altri traumi!»

Un padre non può negare ai figli il proprio soccorso, specie se richiesto così ampiamente.

Se poi il figlio in questione è notoriamente instabile, ha lo sguardo da pazzo e impugna un tritacarne, di sicuro non gli si può rifiutare nulla.

«Io… - la voce di Fugaku viene rotta dai singhiozzi ebbri di felicità dell’uomo. – …Itachi non mi ha mai dato modo di sospettare della sua omosessualità. È vero, Mikoto era solita vestirlo con camicette rosa quando era piccolo, e il suo primo giocattolo è stato una Barbie. Ma non ho mai compreso questa sua tendenza. Era un bambino normale e, quando la madre se ne è andata, il fatto che stesse sempre in compagnia del cugino… beh, mi sembrava un fattore positivo. In fondo, mi ripetevo, aveva una figura materna nella zia e Shisui era per lui come un fratello maggiore.»

«Non c’era niente, parte le camice rosa scelte da sua moglie, che potesse indicare l’omosessualità latente?»

«No, nulla. A Natale e ai compleanni gli piaceva ricevere regali come tutti i bambini. Adorava le Barbie. Ricordo la sua gioia quando gli ho regalato la Casa di Barbie, il cavallo di Barbie, la carrozza di Barbie. Davvero. Non mi sono mai preoccupato che potesse essere gay. D’altronde, lui non ha mai fatto nulla che potesse farmi sospettare della cosa. Anche quando faceva accoppiare Ken e Ken, invece di Ken e Barbie, o quando si metteva lo smalto, o quando alla recita scolastica ha voluto interpretare la principessa, solo perché il cugino aveva il ruolo di principe…insomma, era un bambino normale.»

«Lei ha mai pensato di farsi vedere da uno psichiatra?»

«No, mai.»

«Bene, lo prenda in considerazione.»

«Eh?»

«Vada avanti, signor Uchiha.»

«Insomma… quando Itachi, a sedici anni compiuti, mi si è presentato di fronte, mano nella mano col cugino e dichiarando, con un sorriso: “Tou-san, io e Shisui siamo fidanzati.”… Ricordo solo che ho avvertito il peso della mia inettitudine come padre sulle spalle. Ma non potevo distruggere la loro felicità. Itachi aveva perso la madre a causa mia, potevo negargli anche quella gioia dalla vita? Rammento di essermi girato verso Sasuke, che allora aveva solo undici anni, e di avergli rivolto uno sguardo implorante come a dire: “Tu non diventerai mai come tuo fratello, vero figliolo?”.»

«E Sasuke?»

«Beh, la sua occhiata è stata a metà tra il disgustato e il rassegnato. Penso che la risposta che mi voleva dare fosse: “Neanche morto.”»

«Condoglianze, allora.»

Ridacchia Aiko, mentre Akane scatta un’altra foto a Sasuke che tenta di urlare:

«Io non sono gay!»

Naturalmente, le sue proteste vengono bloccate da Naruto.

Come, non vi è dato saperlo. Immaginate liberamente ciò che più si aggrada alla vostra fantasia.

«In conclusione, signor Uchiha?»

«Beh… mio figlio Itachi. Ecco… secondo me non è gay… – silenzio. Tutti fissano Fugaku, poi la porta, aspettandosi l’ingresso della neuro da un momento all’altro. Qualcuno l’avrà pur chiamata, no? - …lui è solo speciale.»

Cari lettori che attraverso centomila perigli siete giunti a questa picciola vigilia, considerate la vostra semenza! Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza!

Naturalmente, la “virtute” l’avete persa da tempo, pertanto noi possiamo fornirvi solo “canoscenza”.

«Come?», vi chiederete voi innocenti fanciulli che pendono dalle nostre labbra come Naruto da parti non meglio precisate di Sasuke.

Ebbene, andando ad intervistare la dolce metà dei cromosomi di Itachi!

Colei che ha causato più traumi a Sasuke di Naruto, Itachi, Shisui, Sakura messi insieme!

Colei a cui il nostro giornale deve tutto, perché senza di lei Sasuke non sarebbe così emo e, diciamolo, accanirsi solo su Neji non darebbe gusto.

Qualcuno leghi Sasuke, per favore, non vogliamo subire le sue urla isteriche.

Sì, le manette sono nell’angolo. Sei un tesoro, Naruto.

Dicevamo.

Ecco a voi…

Rullo di tamburi, un faro viene puntato sull’occupante della sedia di fronte a quella di Sasuke.

Questi si agita sulla propria, a cui è stato saldamente legato. Per nostra fortuna, Naruto ha avuto anche la precauzione di tappargli la bocca con… ehm. Vi interessa sul serio saperlo? Beh, ovviamente con un bavaglio a pallini rosa e gialli.

…Mikoto Uchiha in Uzumaki!

Mikoto Uchiha: Shisui e Itachi? Una sola parola: Wooow!

Ai nostri occhi attoniti, si presenta una donna di rara bellezza; lunghi e lucenti capelli corvini ricadono morbidi fino a metà schiena; gli occhi scuri sono pervi di dolcezza e le labbra morbide appaiono piegate in un sorriso condiscendente, mentre le Shirakawa si accingono a sottoporla alle loro luciferine domande.

«Una persona così disponibile è davvero la madre di Sasuke, Aiko?»

«Stento a crederlo, nee-san.»

«Anche io.»

«Beh, i lineamenti sono quelli.»

«Femminei?»

«Esatto!»

Un mugugno proviene dalla direzione della sedia di Sasuke. Le sue offese vengono filtrate dal bavaglio a pallini.

Ah! Per chi fosse interessato, sappiate che il bavaglio ha l’orlo verde mela!

«Bene, signora Uzumaki. Lei come ha vissuto l’omosessualità di Itachi?»

Mikoto assetta garbatamente le mani sulle ginocchia; riflette un secondo, poi parla, con voce morbida e suadente:

«Ah, ricordo il giorno in cui Itachi si è presentato da me per confidarmi la sua relazione con Shisui. Era una tiepida mattina di luglio; il sole splendeva, Naruto era andato a giocare ai giardini con Sakura e Sasuke…- sospira, nel ricordare i bei tempi andati, quando il suo secondogenito non era ancora diventato l’emo cinico e bastardo che è adesso. - …Itachi, allora undicenne, è venuto a trovarmi. Aveva lo sguardo basso e il visetto tutto rosso. L’ho fatto accomodare e…»

«Undici anni?»

Fugaku Uchiha, evidentemente ripresosi dallo shock dell’intervista, balza in piedi.

«Tuo figlio era gay già ad undici anni e tu non me lo hai detto?»

«Fugaku, è nostro figlio. E comunque pensavo che lo sapessi.»

«Lui non me l’ha mai detto.»

Fugaku scandisce bene le parole. È shockato; attonito. Depresso.

Si dirige verso l’angolino e comincia a dondolare su se stesso, in piena crisi emo.

Ora sappiamo da chi ha preso Sasuke che, dopo quest’affermazione, ha deciso di occupare l’altro angolo.

Quanto a noi, ignoreremo i borbottii del signor Uchiha («Io ho tentato di essere un buon padre. L’ho cresciuto; l’ho allevato… e lui parla più con sua madre che con me!»), e torneremo al racconto della signora Uzumaki.

«Dicevo… abbiamo cominciato a parlare del più e del meno. Sapete, le cose che si dicono tra madre e figlio. – risatina. – Vestiti, trucco… cose normali, insomma. – Questa famiglia ha uno strano concetto di normalità. – Finché non siamo passati all’argomento fatidico.»

«Mi lasci indovinare… - ipotizza Akane. – …ragazzi?»

«Esatto. È stato allora che Itachi mi ha confidato il suo amore spassionato per il cugino. Oh! Ero allibita! Non riuscivo a credere alle mie orecchie!»

«E la sua reazione? Quale è stata?»

«Dunque… - Mikoto ci pensa un attimo, poi sorride. – Beh, ho fatto subito capire ad Itachi come la pensavo. In modo anche molto sintetico.»

«Ovvero?»

«Una sola parola… - prende fiato, prima di emettere un suono ondulatorio; morbido e sinuoso che si snoda come un serpente nell’aere. – WoOow!»

Ah, lettori! Quali perle d’amore materno! Quanta poesia si cela dietro cotante parole.

Siamo commosse, davvero. Mikoto è stata una testimonianza prezios…

«Io vi dico che sta sopra lui!»

«Non è possibile! Insomma, li hai guardati bene?»

«No! No! E no! Il seme è lui

Le voci continuano a provenire dall’angolo buio.

Una foto scivola via dalle mani delle belve inferocite, finendo, casualmente, tra le mani di Fukagu Uchiha.

È evidentemente un fotomontaggio, visto che lui non ha mai incontrato – perlomeno, non in quei termini - la persona a cui appare strettamente abbracciato e intento in atteggiamenti languidi.

Tuttavia, il risultato è realistico e ciò va ancora di più a gravare sulla sua già fragile e disturbata psiche.

«Tou-san… - commenta Sasuke, raccogliendo una foto e aggiustandosi gli occhiali sul naso. Quando si è tolto il bavaglio? Tutti cercano con lo sguardo Naruto, trovandolo legato in un angolo della stanza. Non si riesce a comprendere se è vestito o meno. - …non sapevo che avevi una relazione con il marito di Mikoto. Lei lo sa?»

«Io non ho nessuna relazione con…»

«Oh, dovrò chiedere a Minato di farmi il filmino…»

È il serafico commento di Mikoto, visibilmente scossa da questa mancanza dell’attuale marito.

«Mi…Mikoto…»

Uno stuolo di ragazze si fionda sulla signora Uchiha in Uzumaki, travolgendola di urla isteriche del tipo: «Mi adotti, la prego!», o: «Mi faccia l’autografo.».

Solo una forza potentissima riesce a richiamare indietro le pazze inferocite. Quella forza, prende il nome di:

ShisuiItachi

Esatto, riprendiamo l’intervista, ansiose zollette di zucchero assetate di gossip!

Indi per cui, andiamo a puntare il faro su colei che, per prima, ha compreso le doti (fisiche) di Naruto Uzumaki! Colei che si è trovata, suo malgrado, immersa nella famiglia più emo, fesciòn, e yaoi del mondo! Stiamo parlando di...

…Hinata Hyuuga!

Hinata Hyuuga: una bambola di ghiaccio immersa nell’abisso dell’ingenuità.

Silenzio in sala; la piccola Hinata arrossisce di fronte alla luce abbagliante della lampada che fa risaltare i suoi lineamenti delicati.

I grandi occhi azzurro ghiaccio scattano nervosamente, cercando un punto sicuro in cui posarsi senza parere imbarazzati.

Infine, Akane Shirakawa pone la fatidica domanda:

«Hinata, tu hai conosciuto quest’anno Itachi e Shisui. Come ti è sembrato il loro rapporto?»

«Beh… - la voce della piccola Hinata riempie il silenzio della stanza. Arrossisce graziosamente, ma Sasuke è troppo occupato a tenere legato Naruto per accorgersene. - … Shisui-san ed Itachi-san sono due persone molto gradevoli. Sempre gentili ed educati, sebbene abbiano dei gusti un po’… strani, ecco.»

«E che gusti!»

Commenta una voce proveniente dall’ormai conosciuto angolino buio.

«Già fossero tutti così i gusti dei ragazzi! Mi ci fionderei a pesce!»

«Peccato che i migliori siano sempre tutti occupati.»

«Già, e se non sono occupati, sono gay.»

«E questo sarebbe un problema?»

Le ragazze si guardano tra loro; una luce malvagia brilla nei loro occhi che risplendono nell’oscurità.

La risposta la possiamo intuire dallo sguardo satanico che lanciano a Sasuke - comodamente seduto di fronte a un Naruto ancora legato -, che sta sadicamente punzecchiando il fratellastro.

Appena questi percepisce gli sguardi, si volta di colpo, balbettando una patetica e surreale giustificazione:

«Non è come sembra…»

«Certo, Sasuke. L’importante è esserne convinti. Procedi pure, Hinata. Cosa intendi per: “gusti strani”?»

«Ecco… ad esempio, i vestiti. Ogni tanto ho visto Itachi-san vestito da coniglietto, mentre Shisui-san indossava un bizzarro costume da carota. Deve piacergli molto recitare, perché ne hanno veramente tanti di travestimenti. Spero che un giorno mi facciano assistere ad una loro rappresentazione.»

«Ho il sospetto che questa sarà l’intervista più difficile, Aiko.»

«Già, nee-chan. Già. Hinata, ignora Sasuke che sta correndo per scappare dalle ragazze. No, non ti curare del fatto che lo hanno spogliato. Non sente freddo. La sofferenza fa parte del suo essere emo. Vai avanti.»

«Beh, una cosa c’è da dire: si adorano. La famiglia Uchiha è molto unita, da questo punto di vista…»

«Quale punto di vista?»

Una delle ragazze spunta fuori dall’ombra, ma viene prontamente trascinata indietro.

«Pilika, dovresti calmarti. Seriamente. Falla finire di parlare.»

«Voglio dello yaoi. Ho bisogno di yaoi. Datemi lo yaoi!»

«Questo è un bisogno sano e normale. Lo avrai, ma porta pazienza.»

«No! Non capite! SasuNaru, NaruSasu…ormai non ha più importanza, ma datemelo!»

«Forse posso scrivergli una fanfiction crack pairing… stavo pensando ad una FugakuSasuke…»

«No!»

L’urlo si propaga come un sol uomo verso la povera creatura avventata che ha osato sconvolgere il delicato equilibrio mentale delle presenti.

«Ma sempre Uchihacest è…»

Piagnucola la sventurata.

«Tifa, portale via. Pilika ha bisogno di una trasfusione e Mikky deve riprendersi dalla sua mania di scrivere su ogni cosa che si muova. Scusate l’interruzione! Continuate pure!»

Hinata fissa sconvolta le due ragazze che vengono portate via. Una di loro è in evidente stato di astinenza; l’altra digita freneticamente qualcosa sul proprio cellulare.

Sta per andare a chiedere se stanno bene, ma viene bloccata e costretta a continuare il racconto.

«Ricordo una sera che siamo andati tutti insieme al cinema, io, Sasuke-san, Itachi-san e Shisui-san. Avevamo preso molte caramelle. Itachi stava guidando e, di tanto in tanto, Shisui-san lo imboccava con i dolcetti. – respiro. Fa un secondo mente locale. – Ad un certo punto, gli ha passato una caramella alla fragola. Itachi-san ha rifiutato e Shisui-san, allora, gliene ha porta un’altra, chiedendogli: “Alla banana?”.

Non so con precisione cosa sia scattato nella mente di Itachi-san. Però deve aver avuto un malore, perché si è gettato subito addosso al cugino. L’unica cosa che non mi è chiara, è perché avesse la testa in mezzo alle sue gambe… - qualcuno sghignazza, mormorando un: «Eh, lo sappiamo noi perché.». – Ma ciò che mi ha sorpresa, è stata la reazione di Sasuke-san. A quanto pareva, voleva partecipare anche lui a quella dimostrazione d’amore familiare, perché si lanciato in avanti, cadendo riverso addosso ad Itachi-san, urlando una frase piena di bisogno; di desiderio… ecco, suonava molto come una richiesta…»

«E che cos’ha detto?»

«Mi vergogno…»

«Su, non fare la timida.»

«Beh, ha urlato: “Cazzo! Itachi! Cazzo!… - urletti deliziati. Qualcuno urla: «Threesome!». Gli arriva in risposta un severo: «Linnie, dovremo fare qualcosa per questa tua fissa, lo sai?» - …il volante!”»

Hinata conclude. Tutti si girano verso Sasuke che, nel frattempo, è riuscito a recuperare almeno i propri pantaloni e a rimettere i suoi a Naruto, anche lui spogliato dalle implacabili fanghérls.

«Certo che tu sai come rovinare i momenti romantici, eh?»

Sbotta Aiko, non senza intimare, con un cenno della mano, ad Akane di scattare una fotografia dei due fratellastri mezzi nudi.

«Che ho fatto stavolta?»

Domanda l’Uchiha, non comprendendo il motivo di tanta ostilità nei suoi confronti.

Stavolta non c’entra assolutamente nulla! Stava soltanto preservando la propria castità!

«Sei sempre il solito.»

Sbuffa Aiko.

«Già, non permetti mai a nessuno di divertirsi. - Concorda Akane, prima di rivolgersi nuovamente alla piccola Hyuuga. – Per concludere, Hinata? Cosa ne pensi di Shisui e Itachi?»

«Sono… - arrossisce. - …sono pucchosi, ecco. Ma… io sinceramente… preferisco…»

«Ehi, Hinata! Sai che sei proprio carina quando arrossisci?»

Urla Naruto dal fondo sala, comodamente seduto sulle gambe di Sasuke dopo averlo buttato a terra.

Finalmente qualcuno l’ha notata.

A quanto pare non deve esserci abituata, perché è svenuta.

Ah, i casi della vita!

Ma adesso, cari e appassionati lettori, siamo arrivati al culmine dell’intervista.

Dopo aver analizzato l’emosa esperienza di Sasuke; i turbamenti di Fugaku; l’esaltazione ammirabile di Mikoto e l’ingenua consapevolezza di Hinata, dirottiamoci verso coloro che conoscono alla perfezione Shisui e Itachi.

Sì, signori. Come sapete, ogni rappresentazione, per aver successo, ha bisogno di un pubblico.

E chi, meglio di loro? Chi avrebbe potuto dedicare tutta la propria esistenza ad osannare questa libidinosa coppia? Chi, se non coloro che muovono segretamente le fila dello Shitou?

Sì, cari lettori! Stiamo parlando di loro.

Coloro che, finalmente, hanno deciso di aprirci le porte del loro mondo segreto, in modo da scoprire tutti i risvolti sul cest più bello del mondo.

Loro sono…

Un fulmine cade al centro della stanza. Le fondamenta della scuola tremano, mentre il vento comincia ad ululare all’esterno.

Le losche figure nascoste nell’ombra si fanno avanti, sotto la luce azzurrina dei tuoni.

Naruto trema, abbracciando forte Sasuke che, prontamente, ricambia, spinto in special modo da un brivido gelido lungo la schiena.

Poi, si ricorda di fronte a chi si stanno abbracciando, e scansa bruscamente il fratellastro.

Ma ormai è troppo tardi.

«Oh! Guardate che carini, si sono abbracciati!»

«Già, sono così… così…»

«Pucchosi

Esordiscono tutte insieme, lanciando urletti esagitati. Qualcuna è prossima all’orgasmo, altre scattano foto. Alcune, più minacciose, prendono appunti su ogni cosa che gli capiti a tiro: fazzoletti, bloc notes, pareti della scuola, guancia dell’amica…

Sì, tesorini. Stiamo parlando delle…

…YAOI FANGIRLS.

Yaoi Fan Club: una vita trascorsa alla ricerca dell’illuminazione (a luci rosse).

Prima tappa: ingresso allo yaoi fan club

Le due Shirakawa vengono bendate. Nessuno deve conoscere l’ubicazione del club più terrificante della storia dello Shitou.

È una ragazza ad accompagnarle; capelli corti e neri; occhi nocciola sormontati da occhiali dalla montatura fine e tutta l’intenzione encomiabile di far loro da guida.

«Prego, da questa parte.»

Indica, naturalmente non pensando che, essendo bendate, non possono vedere dove vanno.

Ma questi sono dettagli, perché chiunque si lasci guidare dall’amore per lo yaoi, rintraccerà la sede del club con gli occhi dello spirito.

Un po’ della serie: “Va dove ti porta il pairing”, ecco.

Le giornaliste sentono rumori di chiavi, lucchetti e saracinesche che si alzano.

La guida digita un codice su una piastrella luminosa; l’ultima porta si apre. Entrano. Si richiude.

Le Shirakawa vengono sbendate.

Davanti a loro, si prospetta uno scenario apocalittico.

La prima sala che appare ai loro occhi meravigliati e liberati dalla prigionia della benda è l’atrio, ove troneggia un’enorme tavola rotonda.

Si chiedono dove sia Re Artù e cavalieri, ma la guida si rifiuta di rispondere.

Su ogni sedia, è presente un nome in codice che indica l’iscritta al club. Nomi strani e arcani, tipo: Thrin89; Kikka; Ladyvale; ecc… ; due pareti, sono tappezzate di foto di ragazzi intenti in effusioni più o meno caste; una di queste, per la precisione quella frontale, è coperta da un pesante sipario di velluto rosso; la quarta, quella da cui sono entrate, presenta oltre all’ingresso, quattro porte con relative scritte: Fanfiction; Doujinshi; Laboratorio di Fotografia; Laboratorio di Glottologia.

Numerose ragazze sono sedute al tavolo. Ad un occhio attento, potrebbero sembrare fanciulle normali, ma la loro frenetica attività le tradisce.

Chi scrive, chi disegna… tutte lavorano con sguardo allucinato alle proprie creazioni. La guida non fa una piega, si limita a sorridere pacatamente di fronte all’espressione stupita delle Shirakawa.

«Benvenute nello yaoi fan club.»

Notano, però, due gruppetti agli angoli (quali angoli?) del tavolo: su di loro grava una nube temporalesca.

Chiedono spiegazioni alla guida che si volta verso Akane, fissandola perplessa.

Per lei è così chiaro e logico che sia così; è talmente abituata a questa realtà che non può essere il contrario.

Indica i membri dei gruppi e i nomi sulle sedie.

Nel gruppo di destra, troviamo elementi come: Kurenai88 e Rei_murai; del gruppo di sinistra fanno parte gentaglia dello stampo di Kodamy – momentaneamente assente – e Miyuk.

«Allora?»

La guida sbuffa, prorompendo in un: «Mh.» infastidito, prima di schiarirsi la voce e parlare:

«Tifano Crack Pairing – indica il gruppo a destra - …e NaruSasu

Conclude, indicando le sedie a sinistra, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

A questo punto, le Shirakawa domandano cosa ci sia dietro le porte. In particolare, la sezione Doujinshi e Fanfiction le interessa parecchio, ma proprio lì la guida proibisce loro di entrare.

«E’ materiale top secret. – afferma, con tono deciso. – Non possiamo ancora divulgarlo.»

In compenso, si siede su una sedia che porta inciso il nick di rekichan e fa accomodare Akane e Aiko in due posti appartenenti rispettivamente ad una certa suzako e ad una tale Lady Antares Degona Lienan.

Una volta accomodatesi, cominciano:

«Allora – parte Akane – quando è nato lo yaoi fan club?»

«Da sempre. C’era quando ho iniziato la scuola. C’era quando l’ho finita. Ci sarà sempre, perché lo yaoi non morirà mai.»

Le due Shirakawa si domandano quanti anni abbia la guida e, soprattutto, perché sia ancora lì se ha terminato gli studi ma, si sa!, le Yaoi fan possono questo ed altro; perfino superare i limiti spazio-temporali che la natura ha imposto ai comuni mortali. Quindi, andiamo avanti.

«E… Shisui e Itachi?»

Gli occhi della guida si illuminano.

«Ah, loro… - sospira – Sono stati la miglior coppia Yaoi mai passata per lo Shitou. Fanservice a non finire. Itachi frequentava le medie qui vicino e per tre anni siamo state deliziate dalle loro scenette in cortile. Purtroppo, il materiale del tempo trascorso è andato distrutto per la maggior parte…»

Aggiunge, con rammarico.

«E quanto è rimasto?»

«Poca roba…- altro sospiro. – due o tremila GB di foto; altrettanti di video… due sgabuzzini di poster a grandezza gigante e questa… - indica la tenda rossa a tutta parete dietro di lei. – Capirete che non basta a soddisfare le esigenze di tutte noi.»

«Ovviamente – celia Aiko, prendendo appunti. – E… cosa c’è dietro la tenda?»

«Oh, solo una piccola foto…»

La guida tira un cordone rosso e il sipario si solleva, mostrando di fronte agli occhi attoniti delle Shirakawa l’ottava meraviglia del mondo.

Un aitante ragazzo, di circa vent’anni, stringe la vita di un altrettanto avvenente fanciullo, ancora nel fiore della pubertà.

I loro occhi si incrociano; azzurro ghiaccio nel nero più scuro della notte; le gote del più giovane sono teneramente imporporate, mentre una pioggia di petali rossi cade su di loro; le labbra protese come a chiedere un bacio…

Tutto questo, in una gigantografia a tutta parete.

Aiko sobbalza, emettendo un gridolino eccitato. Akane scatta fotografie alla foto.

La guida sospira, ammaliata come al solito dall’estatica visione.

Poi, parla:

«Era il ballo di fine anno. – mormora. – I sedici anni di Itachi. Shisui aveva finito il Liceo l’anno precedente. Il giovane Itachi era triste, solo e abbattuto. Numerose ragazze e altrettanto numerosi ragazzi avevano avuto l’ardire di invitarlo a ballare, ma lui aveva declinato tutte le proposte, restando da solo. Tutti noi ci chiedevamo con chi avrebbe ballato per sopperire alla mancanza dell’amato quando…- fa una pausa, riprendendo fiato. - …le luci divennero soffuse; la musica si spense… un giovane aveva fatto il suo ingresso nella sala. Era alto; bellissimo e con gli occhi color del ghiaccio fissi sul piccolo Itachi. Lo smoking fasciava alla perfezione il fisico snello e le spalle ampie; passo dopo passo, con incedere elegante e regale, si è avvicinato a lui e gli si è inchinato davanti, invitandolo a danzare.»

Le Shirakawa rimangono ammutolite, di fronte all’enfasi del racconto.

Gli sembra quasi di sentire la musica romantica che si diffonde nell’aria; di cogliere la tensione erotica che i due ragazzi si scambiano con un solo sguardo; la mano di Itachi che si poggia candidamente su quella di Shisui, prima di cominciare a danzare sotto una pioggia di rose; le Yaoi fans appollaiate su una scala a lanciare i suddetti petali…

Ah! Che pathos! Che leggiadria! Che…lovelove!

«E non è tutto. – aggiunge la guida. – Seguitemi!»

Seconda tappa: Laboratorio di fotografia

La guida apre la prima porta.

Immediatamente, le Shirakawa si trovano catapultate in un mondo colorato e fantastico.

No, non stiamo parlando del Paese delle Meraviglie di Alice. No, neanche dell’Isola che non c’è. No! Quante volte devo ripetervi che non siamo finiti neanche nella camera di Deidara?

Insomma, il luogo a loro mostrato è molto meglio!

Le pareti sono tappezzate di foto di ragazzi in pose languide. Svariate immagini ritraggono Sasuke mentre viene imboccato da Naruto; o mentre lo tiene in braccio o…

«Come fate ad avere quella foto?»

Urla Sasuke, alla vista di una fotografia che non sarebbe mai dovuta esistere.

Le Shirakawa fissano perplesse l’immagine: Sasuke dorme con Naruto appoggiato a sé. I due ragazzi stanno chiaramente dividendo il letto. La foto è stata appena sviluppata.

«Oh, questa foto risale a qualche giorno fa, quando Sasuke è andato a dormire a casa di Naruto. - Asserisce la guida, gongolante. Afferra delicatamente la foto, mostrandola alle due giornaliste. - Non sono adorabili?»

«Sasuke, allora è vero che hai certe tendenze.»

Commenta Aiko, spostando lo sguardo dalla foto all’Uchiha.

«E noi che ci divertivamo solo a prenderti in giro.»

Continua Akane.

«Abbiamo solo dormito!»

«Ovviamente, mica come al quindicesimo compleanno di Ino Yamanaka.»

Sasuke si volta verso la guida, fulminandola con lo sguardo. La ragazza fa la vaga, mentre un film molto eloquente viene proiettato sulla parete alle sue spalle.

L’Uchiha sbianca, deglutendo. Non ricorda assolutamente niente di ciò che accaduto quella sera, né di quando e come sia stato girato quel filmino. Ma, come ha sempre sostenuto, l’ignoranza è una virtù da mantenere il più a lungo possibile, quindi tenta di corrompere l’addetta alla proiezione ad interrompere il filmato.

«Cosa vuoi in cambio?»

Sibila ad una ragazza mora, con indosso una maglietta recante il nick di Venia.

Questa ghigna.

«Cosa sei disposto ad offrire?»

«Tutto, ma interrompi questo video.»

Ahinoi, Sasuke dovrebbe imparare che non si deve mai promettere una cosa ad una yaoi fan.

Perlomeno, se si tiene alla salute del proprio fondoschiena.

A Venia, infatti, si illuminano gli occhi.

«Tutto, tutto?»

Sasuke annuisce. E solo dopo comprende di aver fatto l’errore più grande della sua vita.

Infatti, la ragazza chiama immediatamente Naruto, costringendo i due in una stanza adiacente e scusandosi con le Shirakawa.

«Perdonatemi, ma il lavoro mi attende.»

Annuncia, sparendo dietro la porta con i due ragazzi.

La guida non pare sconvolta.

«Quella è Venia, la nostra cameraman di fiducia.»

«Intuivamo.»

Confermano le Shirakawa, mentre la guida si siede di fronte ad un computer, aprendo una cartella che va sotto il nome di: “coppie”.

Agli occhi delle Shirakawa si apre la più grande raccolta di immagini al mondo.

La suddetta cartella, ne contiene all’incirca un altro centinaio. Tutti gli studenti della scuola sono stati bene o male accoppiati tra di loro e, su ciascuno, esiste un dossier dettagliato con tanto di foto.

«Qui abbiamo le ChojiShika; le GaiLee… ultimamente abbiamo delle ragazze che si stanno interessando alle GaaraLee. Avete presente Gaara, il piccoletto emo del primo anno? Bene, lui. Ah! Qui abbiamo le SasukeNeji. – la guida apre una cartella, contenente un’infinita serie di scatti raffiguranti i due ragazzi in ogni momento della giornata. – Stateira a volte esagera. – commenta, storcendo il naso – Quella dove Sasuke vomita addosso a Neji in pulman la poteva risparmiare, ma si sa! Ognuna ha le sue fissazioni. Ah, qui ci sono le ShinoKankuro… avete visto come sono carini insieme? Ormai fanno coppia fissa, anche se per un certo periodo… - apre un’altra cartella - …andavano di moda le ShinoKiba. Oh, abbiamo anche una sezione yuri...»

Le Shirakawa lasciando scorrere perplesse lo sguardo sulle coppie yuri della scuola. Ce ne è per tutti: SakuraIno; SakuraHinata; InoHinata…

«E… quella?»

La guida spegne il computer, proprio mentre il mouse stava evidenziando una cartella molto particolare.

«Ops, saltata la corrente. Che peccato. In quest’altro computer…»

La ragazza passa ad un altro computer, mentre le Shirakawa celano con signorilità un brivido lungo la schiena, causato dalla scoperta dell’esistenza del pairing: AkaneAiko.

Fatto sta che, da quel momento, cominciano a guardarsi intorno, improvvisamente terrorizzate da eventuali bagliori nascosti. Non sia mai fossero flash fotografici.

«Questo pc contiene interamente immagini ShisuiItachi. Se volete accomodarvi…»

Le due Shirakawa si siedono, ancora leggermente inquietate.

Subito, la guida mostra loro l’intero archivio di immagini raccolte dallo yaoi fan club sui due Uchiha. Di fronte agli occhi attoniti delle due giornaliste, sfilano abbracci; baci; occhi che si fissano languidi traboccando amore da ogni singolo millimetro di cristallino…

Per loro è impossibile non lasciarsi coinvolgere dal lovelove che impregna quelle foto; impossibile trovare le parole per descrivere la reazione di fronte a tale espressione di amore e devozione…

Insomma, il rischio di annegare nella propria bava è tale che la guida deve chiudere il file abbastanza rapidamente e accendere i deumidificatori.

«Beh, qua dentro abbiamo finito. – commenta, pulendosi le labbra con un fazzoletto. – Se volete seguirmi…»

Terza tappa: laboratorio di glottologia.

Le Shirakawa entrano nell’ultima stanza a loro concesso di visitare.

Differentemente dalle altre, questa non presenta poster, né foto appese alle pareti.

Le mura, infatti, sono coperte interamente da maestosi impianti di registrazione; ad un tavolo circolare, varie ragazze appaiono impegnate nella decifrazione di grafici incomprensibili ai più.

I loro nomi spiccano in scarlatto sulla maglia nera che indossano: LadyKokatorimon; Nanoda; Capitatapercaso; RuKiA e Nightmare.

La guida fa loro cenno di seguirla. Attraversano la stanza, raggiungendo una ragazza impegnata con un enorme apparecchio.

Una bobina continua a girare ripetutamente nei grandi dischi di fronte a lei; una linea verde, simile a quella di un elettrocardiogramma, si dipana ripetutamente sullo schermo di fronte a lei.

Scatto. Ripetizione degli stessi segni. Si stampa un grafico.

Il processo riprende.

«Vi presento Kei_saiyu. – annuncia la guida. Scuote la ragazza che non parve averla minimamente udita. Questa si gira, scoccandole un’occhiata seccata. Indi, si toglie le cuffie isolanti, lanciando uno sguardo infastidito alle due giornaliste. – È la nostra programmatrice di fiducia. Al momento sta lavorando ad un progetto indispensabile per il nostro club

«Interessante.»

Commenta Aiko. Akane scatta una foto.

«A cosa stai lavorando, Kei?»

La ragazza assume improvvisamente un’aria professionale. Ruba gli occhiali alla guida, zittendo le sue proteste con un: «Tanto tu non ci vedi lo stesso.», e gli inforca per darsi una parvenza di serietà.

Ovviamente il tentativo fallisce miseramente, ma questo non ci interessa.

«Dunque. Abbiamo scoperto di recente che, quando Itachi scorge Shisui in lontananza, emette un verso particolare. – indica il grafico sullo schermo. – Questo è un suono ondulatorio che rispetta quasi perfettamente la curva di Gauss per quanto riguarda l’effetto parabolico. Come potete vedere dal grafico, il suo movimento ondulatorio descrive alla perfezione una vibrazione di…»

«Ok, ma… in sintesi?»

Kei sbuffa, infastidita da cotanta ignoranza. Lancia un’occhiata seccata alla guida che, con un cenno del capo, le lascia comprendere la propria comprensione.

Come si fa a non afferrare concetti così semplici… Insomma, è come dire che nessuno si è accorto che a Tobi piace il giallo, che Itachi e Shisui stanno insieme, che Sasuke è gay…

«Per voi profane, dovrebbe suonare all’incirca come: “WoOow”»

Le Shirakawa annuiscono. Adesso hanno compreso e concordano con loro che è veramente un suono arcano e misterioso che lascia aperte mille e più supposizioni.

«La nostra domanda è: a cosa serve? – continua Kei – Un richiamo che il proprio uke lancia al seme? Vuol dire: “sbattimi”; “prendimi”; “fammi tuo” o cos’altro? La differenza è fondamentale per noi!»

«Quante storie per un versetto senza senso.»

La guida, Kei, le Shirakawa e le altre yaoifan presenti in sala si girano di scatto verso l’intruso.

Rimangono allibite nel trovarsi di fronte Sasuke Uchiha, con un enorme sacco di yuta sulle spalle pieno di quelle che sembrano foto e videocassette.

Ma la sorpresa non è tanto il fatto che l’Uchiha si trovi lì, quanto la sua affermazione.

Un versetto senza senso.

E se fosse…?

«Un versetto senza senso…»

Commenta LadyKokatorimon, rigirandosi la frase fra le labbra. Lo stesso fanno le altre ragazze, prima che i loro volti si illuminino di un immenso sorriso.

Sasuke indietreggia. Quando una yaoi fan è felice, di solito significa che sta per rendere infelice lui.

Inoltre, si rende conto che è proprio nella tana del lupo.

Ma ormai è troppo tardi.

«Sasuke! – urlano in coro, deliziate. – Un versetto senza senso! Sei un genio!»

«Già! – conferma Kei, soddisfatta. – Un versetto senza senso che l’uke usa per risultare più pucchoso di fronte al suo seme! Ma tu come fai a saperlo?»

«Te lo fa Naruto, eh?»

Domanda maliziosamente RuKiA, dando una gomitata complice a Sasuke.

Akane scatta foto all’eroe del giorno. Vede già i titoli del prossimo numero: “Uchiha Sasuke risolve il mistero millenario dello Yaoi Fan Club: pura e semplice casualità o prova tangibile della sua omosessualità latente?”.

Sasuke scuote il capo.

«No. Naruto fa: WuuOuuW

Spiega. Improvvisamente nella sala cala il silenzio e numerose paia di occhi lo fissano sbigottite.

«E tu come lo sai?»

Domandano in coro le voci esaltate delle fanciulle, improvvisamente assetate di notizie.

C’è una regola che ogni uomo deve imparare, quando ha a che fare con una yaoi fan: mai – mai! – lasciar supporre di sapere qualche segreto su un altro ragazzo.

La mente della ragazza in questione comincia ad elaborare l’informazione, aggiungendovi svariati particolari mai detti e frutto solo della sua fervida fantasia ma che, nella sua testa, diventano improvvisamente attendibili quanto la realtà stessa.

Per farvi un esempio, se Piero dice: «A Gianni piace la marmellata alle fragole.», la yaoi fan non penserà mai: «Ah, te l’ha detto lui?».

No! Il ragionamento della fanciulla è molto più complesso. Inizierà a chiedersi come ha fatto Piero a scoprirlo, quali sofferenze psicologiche implica la passione di Gianni per la marmellata e, soprattutto, come usa la marmellata di fragole. Perché ovviamente non può semplicemente piacergli come alimento.

E poi perché dirlo proprio a Piero? Se era una cosa da poco conto poteva dirla a chiunque!

Magari il suo amore per tale marmellata è dovuto al trauma infantile del padre che lo molestava sessualmente; o della madre che lo ha venduto ad un bordello…

La conclusione di tale ragionamento, sarà: Piero era a casa di Gianni. I genitori erano usciti e stavano facendo merenda. Casualmente, Piero aveva portato la marmellata di fragole: il modo sensuale di Piero di mangiare tale marmellata ha spinto Gianni a confessargli il suo passato tragico. Da lì, si è sviluppata una crescente tensione sessuale – d’altro canto già presente fra i due dalla più tenera infanzia, solo che non se ne erano ancora resi conto – che ha portato Piero a baciare il volto di Gianni, coperto da marmellata, fino a giungere alle labbra rosse e turgide come due boccioli di rosa. Dopo la ritrosia iniziale di Gianni, hanno lasciato libero sfogo alla reciproca passione, consumando il loro amore sul divano del salotto e utilizzando la marmellata di fragole per rendere più vivace il loro rapporto. Ovviamente, dopo si sono messi insieme e mantengono la loro relazione segreta. Se Piero mi ha fornito quest’informazione, vuol dire che vuole che io sappia della loro storia.

In base a tale ragionamento, risponderà all’affermazione di Piero: «A Gianni piace la marmellata alle fragole», con un sentito: «Oh! E da quanto state insieme?»

Naturalmente Piero, che non è una yaoi fan e non si rende conto di cosa ha scatenato, cercherà di negare, ma sarà inutile, perché da quel momento lei sarà fervidamente convinta che stiano insieme e tutto ciò che Piero dirà e farà per dimostrarle il contrario servirà solo ad accrescere la certezza di quel rapporto.

In sintesi, la regola primaria con una yaoi fan è: non parlare mai di altri ragazzi in sua presenza, neanche se è di vitale importanza.

Specie se, come Sasuke Uchiha, sei già nel loro mirino da molto, molto, molto, molto tempo.

Il ragazzo comprende il proprio errore. È il panico.

«Ehm…»

Gli occhi neri saettano per la stanza cercando una via di fuga, ma è circondato. Cominciano a sudargli le mani; il sacco gli sfugge dalle dita. Fa in tempo a recuperarlo, ma una foto sfugge.

Aiko la raccoglie.

«Sasuke, che ci fai con tutte quelle foto di te e Naruto?»

«Oltretutto… che ci fate nudi in camera di Ino Yamanaka?»

«Quello è un peluche di Hello Kitty?»

L’Uchiha si fa paonazzo. Strappa la foto dalle mani di Aiko, rimettendola nel sacco.

Svelto come un ladro, se lo ricarica in spalla e, con voce imbarazzata, annuncia:

«Io… Ehm… Devo andare!»

Detto questo, si defila, lasciando le yaoi fan a ciarlare sull’accaduto, mentre le due Shirakawa si ripromettono di indagare meglio sulla già citata festa dei quindici anni di Ino Yamanaka. Chissà che non venga fuori un altarino che Uchiha cerca di tenergli nascosto.

«Nah. – commenta la guida, mentre lasciano il laboratorio. – Purtroppo Sasuke era ubriaco e non si ricorda niente. Ma se volete il SasuNaru come Coppia Speciale per il numero del prossimo anno, siamo pronte a fornirvi tutto il materiale che volete

Cari lettori, come ogni anno, questo numero si avvia alla sua conclusione.

Sì, sappiamo che attenderete con ansia il prossimo, ma non temete! Ancora non abbiamo finito!

«Ancora no? Per quanto avete intenzione di tenerci qui?»

Ovviamente, Sasuke deve sempre rovinare i momenti di maggior pathos.

Quel ragazzo non sa proprio quando deve stare zitto. Dovremmo incaricare Naruto di zittirlo.

Certo Naruto, puoi utilizzare il metodo che preferisci. No, non c’è problema se è vietato ai minori: non ci piace la censura.

Certo che puoi trascinarlo in camera! Ecco, bravi… andate, mentre noi concludiamo il numero con una chicca per i nostri lettori!

Esatto gente, le sorprese non sono ancora finite! Difatti, dopo aver svelato il trascorsi infantili da voyer di Sasuke; la demenza precoce di Fugaku; l’ingenuità ossessiva di Hinata; la saggezza di Mikoto; e il sadico divertimento delle yaoi fan girl, andiamo a parlare direttamente con i protagonisti del nostro numero.

Sì, avete indovinato! Abbiamo qui in sala niente poco di meno che…

Shisui e Itachi: il profumatissimo, coloratissimo, morbidissimo, fragrantissimo, delicatissimo, fiore dell’aMMMMMMMMMMore!

La sala si fa nuovamente buia. Rimane tale per qualche minuto poi il soffitto si apre.

Nello scantinato dello Shitou, cala una palla da discoteca che proietta in giro luci iridescenti, illuminando l’angusto spazio.

Da qualche parte, in un angolo, Sasuke e Naruto sembrano interrompere bruscamente qualcosa. L’Uchiha recupera gli occhiali, mentre una delle due figure, in piedi sulla sfera, urla:

«Otooto! Era ora che ti dessi da fare con Naruto! Ciao otooto due!»

Saluta, con un cenno della mano.

Naruto ricambia con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia ed in mano gli occhiali del fratello.

Nel frattempo, la sfera si blocca. I due ragazzi saltano giù con un movimento fluido; le camice bianche svolazzano nell’aria; il vento porta alle narici dei presenti il delicato aroma dei loro balsami e dei…

«Yayyyyyyyyyyyy! SHISUI E ITACHI!»

…dei ferormoni, of course.

Gli sguardi dei presenti sono tutti puntati su di loro: la coppia del secolo; la leggenda vivente.

Parecchie yaoi fan girl svengono: per loro erano delle icone viste solo in foto. I membri più anziani del club si inchinano di fronte alle loro divinità; qualcuna è caduta in estasi contemplativa di fronte al sorriso di Shisui e allo scintillio malizioso nei suoi occhi color ghiaccio mentre abbraccia l’amante di fronte a tutti.

Itachi alza il braccio, salutando l’orda delle fan e sorridendo ai flash delle macchinette fotografiche.

Un gruppetto di ragazze gli si avvicina; una dai lunghi capelli neri picchietta sulla sua spalla.

«Faresti una foto con Sasuke, per favore? Per favoreeeee!»

Supplica, mentre le sue amiche sgranano alla meglio i loro occhi, sperando di far leva sul lato tenero di Itachi.

«Ainsel, Kiki e Princess89ssj non impareranno mai.»

Commenta la guida allo Yaoi Fan Club, beccandosi uno schiaffo in testa da una ragazza bionda al suo fianco, la cui maglia nera della divisa del Club porta dipinto il nome di: Mika-mika.

«Ma se stai palpitando anche tu per avere quella foto! È solo quel briciolo di inesistente dignità che ti è rimasta, e il non voler sostenere il muso di Kei che ti impediscono di andare ad implorare con loro!»

È il caos. Itachi, condiscendente, afferra Sasuke. Ma Naruto non vuole mollarlo e rimane ostinatamente attaccato al piede del fratello, urlando: «E’ mio! Tu hai già Shisui!»

Gridolini eccitati invocano la Threesome; altre, più serie, pretendono il bacio tra Itachi e Sasuke. Altre ancora esigono che i tre fratelli facciano un’orgia di fronte a loro. Sono delle professioniste e non si accontentano di poco.

Una ragazza, Ellie, ancora confusa su ciò che è giusto e sbagliato nella vita, cerca di afferrare Sasuke e trascinarlo verso Hinata che, nel frattempo, si è aggrappata a Sakura in cerca di conforto, ma l’Haruno è troppo concentrata nel conversare con Venia sulle inquadrature migliori per riprendere Sasuke e Naruto mentre sono impegnati in “certe” attività.

«Ho il sospetto che non sia stata una grande idea far venire qui Shisui e Itachi.»

Commenta Aiko, sistemandosi pacatamente gli occhiali sul naso.

«Già. Mi sa che prima dovevamo mandare via lo Yaoi Fan Cl…»

Akane non riesce a terminare la frase. Una forte luce si diffonde nella stanza. È accecante; fastidiosa e, in mezzo a tale bagliore, ci sono loro, impegnati nel più appassionato dei baci.

Shisui si stacca da Itachi, i due si voltano, sorridendo a tutti i presenti.

Quindi, salgono nuovamente sulla sfera iridescente e lasciano la sala, scambiandosi sguardi adoranti e intrisi di lovelove.

Una volta scomparsi, la folla si disperde, commentando l’avvenimento.

Zaza-chan propone di proclamare la giornata festa Nazionale: le altre Yaoi Fans approvano. Anzi, forse è il caso di istituire un nuovo calendario e ripartire dall’anno 0, perché quella è stata senza dubbio la discesa dello Spirito dello Yaoi sulla terra, e chi sono loro per non rispondere alla chiamata?

«Ok… suppongo che… si possa andare a casa.»

Annuncia Aiko, ancora sconvolta dalla visione.

Akane annuisce, in silenzio. Ha l’aria pensierosa e fissa la sorella con una certa perplessità.

«Non hai la sensazione di esserti dimenticata qualcosa?»

«Oddio…»

Aiko sgrana gli occhi, terrorizzata.

«…L’INTERVISTA!»

Ahimé, purtroppo quest’anno non siamo riuscite ad intervistare la coppia protagonista del nostro numero speciale.

Speriamo solo che voi lettori siate rimasti comunque soddisfatti del nostro operato. In caso contrario, vorrà dire che faremo penitenza non prendendo più in giro Sasuke Uchiha e Neji Hyuuga nel nostro giornalino. Ma, siccome sappiamo che voi non lo volete, il numero vi piacerà ugualmente, vero zollette di zucchero ricoperte di caramello?

Bravi.

Vi lasciamo con un avvertimento: stasera, quando sarete coricati nei vostri lettini candidi, pronti a farvi stringere nelle braccia di Morfeo, state attenti.

Lo Yaoi Fan Club indaga anche nel mondo onirico!

Con amore,

A&A Shirakawa.

Filmato inedito.

Rinvenuto nello scantinato del liceo Shitou l’anno seguente, durante la scrittura dell’edizione speciale del Para Para dedicata a Sasuke Uchiha e Naruto Uzumaki.

Fugaku Uchiha è svenuto sul pavimento, in evidente stato catalettico.

A quanto pare, non è abituato alle effusioni fisiche tra il nipote e la Prole Maggiore.

Decisamente quella giornata è stata troppo per lui.

«Oh, si riprenderà.»

Afferma Sasuke, pulendosi gli occhiali sulla camicia.

«Dici?»

Chiede Naruto, punzecchiando Fugaku con un bastoncino.

Sasuke annuisce.

«Mi sono ripreso io dopo l’episodio della ghiacciaia. Lui ha le ossa molto più dure.»

Naruto alza lo sguardo, fissando il fratellastro pensieroso.

«Che c’è?»

«Mi chiedevo… perché proprio sulla ghiacciaia? Cioè… che cos’ha di così speciale?»

«Non ne ho idea. Però nello scantinato ce ne è una…»

«Sasuke…»

«Mh?»

«Ti va se…»

«Spegni la luce.»

«Aaaaaah

Materiale conservato in gran segreto nell’Archivio dello Yaoi Fan Club.

Note dell'Autrice:

Allora, mi sono voluti sette mesi per scrivere questo capitolo speciale.

Sono ventisei pagine di puro delirio, ma devo ammettere che mi sono divertita parecchio a scriverle. Forse più io a scriverle che voi a leggerle, ma dettagli.

In questa spin off sono apparsi diversi personaggi semi-conosciuti. A poco a poco, le ritroveremo anche nella fanfiction, ma sempre e solo come personaggi secondari.

Diciamo che costituiscono un piccolo omaggio a chi, per tanti anni, mi ha seguito nella mia prolifera produzione yaoi.

Ho dato maggior rilievo a quelle che conosco di persona. Non prendetevela, ma è stato assai più facile definire il loro carattere e, quindi, mi sono permessa di mettere in rilievo delle loro piccole fissazioni.

Per il momento, se non siete apparse, non prendetevela. Per mancanza di spazio non potevo inserirvi tutte, quindi mi sono limitata a quelle che ricordavo o che avevano qualche caratteristica particolare.

Chiedo soltanto, a chi legge e gradirebbe essere inserita mano a mano nella trama vera e propria, di farmi sapere se è una yaoi fan o, in alternativa, la sua coppia preferita, così da poter preparare meglio quella che sarà un po’ la sorpresa finale della storia (oltre alla scoperta definitiva del pairing XD).

Chiedo umilmente scusa per essermi arrogata il ruolo di guida nello Yaoi Fan Club, ma non ho resistito alla tentazione di portare le due Shirakawa a spasso per il mondo dello Yaoi. In fondo, quello che sa Akane sullo Yaoi glielo abbiamo insegnato io ed Aiko. Vero Akane?

Ora, i ringraziamenti:

A Mika-mika: che ha ideato e cominciato a scrivere questa storia insieme a me, dopo la vicenda delle caramelle alla fragola e banana sul pullman (secondo me l’autista è ancora in terapia intensiva); per aver ideato il verso di Itachi (oh, mia lovelove!), per aver ideato quello di Naruto e per la ghiacciaia.

A Aiko&Akane Shirakawa, aka Lady Antares Degona Lienan&suzako: per essere le mie giornaliste preferite, ma se Akane non la smette di minacciarmi con la macchinetta fotografica gliela brucio (L).

A Kei_saiyu: per… per… perché ti ho infilata nei ringraziamenti? Ah, sì! Per aver dato il “sonoro” al verso di Naruto (mi squaglio ogni volta che lo fa <3); per essersi subita le mie prese in giro sulla pista da pattinaggio sul ghiaccio; per essere riuscita a pattinare sul ghiaccio XD; per la Caramell dance ballata per la strada; per gli assalti in ascensore e per rubarmi gli occhiali quando meno me lo aspetto. Che cosa te ne fai, poi? Hai 11/10 di vista tu! Lasciami le mie povere lenti sul naso! Ah, anche per guidarmi quando dimentico di mettermi i suddetti occhiali e la vista mi si affatica a tal punto che non vedo più dove vado XD. Per starmi accanto ogni giorno della mia vita.

A Ainsel: per essere venuta anche tu a pattinare, anche se non sapevi farlo. Per piangere insieme a me quando vengono nominate le Shirakawa; per essere così ambiguamente Hyuuga <3.

Alla mia parrucchiera: perché mi ha rifatto i capelli a culo di papera e ha accettato di rifarmi la tinta nera, scatenando l’inferno in famiglia (L).

A tutte voi: per avermi sostenuto nel mio lavoro di fiction writer, commentando i miei lavori, correggendoli o, semplicemente, leggendoli. Grazie.

Ah! Guardate cos’ho trovato su internet:

È stupenda*O*! Il prototipo della fan girl! Chi è come lei alzi la mano! *alza la propria, zompettando sulla sedia*

Un saluto a tutte voi <3

*Una Reki piuttosto saltellante per i propri capelli sasukosi e per il capodanno imminente.*

   
 
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