Sapevano che i loro genitori non l’avrebbero presa bene l’idea del loro trasferimento.

Che cosa farete? Dove andrete?

Era stata dura insistere, tenere duro, stare zitti, sapere di meritarsi in un certo senso quel terzo grado, dover glissare sulle domande riguardanti l’università, i passaporti, i soldi….

Però ce la stavano facendo. Finalmente stavano per partire. L’indomani ci sarebbe stata la partenza.

Era sera tardi e Sam e Dean stavano guardando la televisione in salotto. Volevano godersi quella casa fino all’ultimo.

Mary e John irruppero nel salotto all’improvviso. Mary aveva gli occhi lucidi e Sam e Dean ebbero paura che avrebbe fatto una scenata o sarebbe scoppiata a piangere o tutte e due le cose.


Quello che successe però, li sorprese.

Mary si toccò la pancia, accarezzandola, sorridendo, commossa.

“Mamma!” dissero Sam e Dean sconvolti.

Andarono ad abbracciarla, piangendo a dirotto.

La loro mamma aspettava un altro bambino!

John era commosso e faceva fatica a trattenere la commozione.

“Se…se è un maschio, vorrei chiamarlo Adam.” Disse Mary, asciugandosi le lacrime.

“Verremmo a trovarlo. Lo promettiamo.” Disse Sam.
 
 
 


L’indomani, Mary e John, felici di quella novità, che avevano scoperto la sera prima, erano molto più comprensivi con Sam e Dean e li aiutavano volentieri a sistemare le loro ultime cose in macchina.

“Vi prego. state attenti.” Disse Mary, abbracciandoli forte.

“Sono contento che siete insieme. Bada sempre a tuo fratello e prenditi cura di lui.” Disse John.

“Lo farò…e voi…prendetevi cura di nostro fratello.” Disse Dean, commosso.

“Come sai che sarà un maschio?” chiese John.

“Istinto.” Disse Dean, facendo un occhiolino.
 
 



Quando partirono con l’impala, si girarono per un momento a guardare i loro genitori. Mary continuava ad accarezzarsi la pancia e John la cingeva teneramente in un abbraccio.

“Sai, Sammy, ho l’impressione che mamma e papà non sentiranno la nostra mancanza.” Disse Dean, abbracciandoselo teneramente.

Sammy sorrise, cingendogli lo stomaco con un braccio.

“Voglio che tu mi ascolti, Sammy. In questa nuova vita potremmo trovare di tutto e forse a volte sarà dura. Potrebbe esserci orrore, sangue e morte, e io non voglio per nessun motivo che questa mia scelta ti faccia soffrire, quindi facciamo un patto. Se ci imbarchiamo in questa vita, tu dovrai sempre dirmi ogni cosa che ti farà soffire e se qualche volta tutto questo sarà troppo per te e avessi bisogno che ci prendessimo una vacanza…semplicemente dimmelo, ok? Anche se dovese essere una vacanza di mesi. Se dovessi stufarti, dimmelo. Se dovessi un giorno decidere che vuoi partire una sera per Las Vegas e fare bagordi tutta la notte con sesso e gioco d’azzardo e divertirci, dimmelo. Se qualcosa dovesse essere troppo pericoloso o troppo in tutti i sensi, dimmelo. Questa deve essere una scelta, ma non una catena, quindi semplicemente, dimmi tutto, ok? Non voglio che tu debba mai stare male.”


“Wow, che dire….che tutto questo suona come un matrimonio?” chiese Sam, accarezzandolo.

“In un certo senso, lo è sempre stato.” Disse Dean, accarezzandolo a sua volta.

“Dean….sì, sì, sì, tutto quello che vuoi, perché a me basta essere con te, per essere felice. È stato sempre così.”

“È stato sempre così anche per me, Sammy.”
 
 
 
 
 
 
 
*

Erano passati alcuni mesi e Sam e Dean erano di ritorno dal bunker dei letterati dove avevano chiacchierato allegramente con i membri, molti dei quali erano diventati loro amici e dove spesso erano anche ospiti lì.  Avevano passato una giornata bellissima, leggendo libri su libri su leggende e fiabe locali e si erano particolarmente divertiti ed entusiasmati.

Erano usciti che era sera tardi e mentre rincasavano in un temporaneo motel, una telefonata in piena notte, dal numero di casa dei loro genitori, li allarmò.

“Pronto? Che succede?” chiese Sam, allarmato.

“Sono due gemelli!!! Due maschi, Sam!!!” disse la voce eccitata di Mary.


“Due…maschi…” disse Sam, boccheggiando, mentre anche a Dean sembrava mancare temporaneamente l’aria.


John si intrufolò prepotentemente nella conversazione.

“A quanto pare il nostro destino è continuare a sfornare gemelli, ma lo prendiamo molto sul serio!” disse ridendo.

“Papà!!” lo ripresero Sam e Dean scandalizzati, mentre i loro genitori ridevano.

“Pensiamo di chiamarli Adam e Michele.”  Disse Mary.

“Verremmo certamente a conoscere i nostri fratellini.” Disse Sam, mentre delle lacrime di commozione gli rigavano la faccia.

“Oh, tesoro. Siete sempre i benvenuti qua, ogni qual volta voleste tornare! “ disse Mary.

“Comunque, prima che diamo la notizia ai miei genitori, ai tuoi e a Bobby, direi di andare  festeggiare tra di noi. Che ne dici? Ciao, ragazzi, è stato un piacere risentirvi!” disse John, entusiasta.

Sam e Dean fecero appena in tempo a sentire una protesta scandalizzata da parte di Mary di fronte al fatto che John parlasse così davanti ai figli, che sentirono la linea interrompersi.




“Beh, fratellino, che ne diresti di festeggiare anche noi, il ciclo della vita che gira, gira e gira, e che compie cose meravigliose?” gli disse dolcemente Dean, prima che il suo fratellino gli volasse tra le sue braccia, sbaciucchiandoselo.

Dean non si tirò ovviamente indietro e se lo strinse di più su di lui per portarlo nella loro camera da letto in braccio.

Quando poi lo fece cadere sul letto, non passò molto prima che cominciò a strappargli i vestiti di dosso, con un Sam tutt’altro che polemico su quella dolce aggressività.


Si baciarono dolcemente, appassionatamente, romanticamente, languidamente e ferocemente, facendo l’amore, unendo i loro corpi e fondendosi ancora e ancora e ancora.


Gemelli. Lo erano sempre stati e lo sarebbero stati per sempre, ma c’era di più, perché il loro era un gemellaggio d’amore.


Un gemellaggio che li portava in estasi e che avrebbe fatto loro toccare il cielo sempre e per sempre.
 
 
 
 
 













Note dell'autrice: 

è finita!!! Ringrazio tutti quelli che l'hanno seguita, anche solo con una recensione, perchè mi hanno fatto capire che a volte non serve per forza che una fanfiction debba avere una trama per piacere. Sono davvero molto contenta, Non mi aspettavo che piacesse così!  Naturalmente ringrazio le mie fedelissime lettrici Daisy, Cin e Studentessa che hanno seguito questa storia dall'inizio alla fine e ringrazio Iceland, perchè con la sua bellissima storia Twins basata su due gemelli, mi ha fatto venire l'idea per questa fanfiction. Prima d'allora non avrei mai pensato a Sam e Dean come due gemelli! Grazie! Grazie! Grazie!! 

Poi....ritornando al capitolo, devo dire delle cose...

1) Adam!! Noto che lo sto inserendo in sempre più long e la cosa mi preoccupa un pò. Non è che ho segretamente un debole per lui??? Omg! Cose che non avresti mai pensato di avere!!

2) all'inizio avevo pensato solo a un altro figlio per Mary, ma poi, mi dispiaceva che dato che Sam e Dean andavano via, il bambino non avrebbe avuto compagnia e ho pensato...ma facciamole avere due gemelli!!! Anche perchè soprattutto è su quello su cui basa l'intera fanfiction!! E poi così John si può pavoneggiare un pò...della serie: Ho una certa età ma faccio ancora follie a letto ehehe (non posso credere di averlo detto!) 

3) Sam e Dean non sono padroni del bunker, come forse avrete capito, perchè mi piaceva l'idea che avessero compagnia e che non fossero proprio soli...ovviamente mi sarebbe piaciuto anche che il bunker fosse loro, ma sai, se decidi di fare avere loro una cosa, non puoi fargli avere tutto ahhah e poi sono ancora piccoli in questa fanfiction, quindi... meglio non addossare loro troppe responsabilità! Questo però non vuol dire niente, perchè io finisco la fanfiction così...ma voi potete immaginarvi quello che volete, anche che tra qualche mese vanno a viverci...libera interpretazione su quello che succederà in futuro!! 

4) Come si manterranno Sam e Dean? Ecco qui è un pò un problema. Io accenno ai motel e ai passaporti falsi nello scorso capitolo, ma non so se anche in questa versione useranno carte di credito false...certo se vogliono fare i cacciatori, dovranno arrangiarsi, perchè non è un mestiere che da i dindini (soldi)

5) Lo sclero è durato abbastanza mi sa. Sappiate che sclero così solo se sono contenta.No non sono contenta di aver finito la storia, sono solo immersa nel mio stesso fluff che ho scritto.

6) "Sabrina smetti di scrivere prima di sparare altre cazzate!!!" 

7) Grazieeeee di tuttooooo. (No non sto andando via per sempre...ma bo...non so più cosa sto dicendoooooo )