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Autore: Psiche_delia    26/04/2015    3 recensioni
Un giorno una scrittrice amatoriale che si perdeva le parole per strada, lesse una frase:
"Non sei fregato veramente, finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla". Indubbiamente qualcuno a cui raccontare la storia, la loro storia, ce l'avevo e di questo non ho mai potuto ringraziarvi abbastanza, ma per la buona storia.. Beh qualcuno deve aiutarmi a renderla tale, e quel qualcuno siete voi!
Io sono Psiche e questa è "Tu sei il protagonista", la mia storia, la vostra storia, la storia di Mika e Demian!
Buona Lettura!
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Morgan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi hanno rapito, giuro che sono stata rapita da una schiera di my little pony inferociti. Ok  non ho scuse per questa lunghissima pausa, ma avete presente il blocco dello scrittore? Beh altro che blocco il mio era un vero e proprio muro di cemento armato rinforzato in titanio. Eh niente ogni volta che cercavo di mettere due lettere in riga, finivo per scrivere tante di quelle cretinate che alla fine ne uscivo con una pagina bianca e un martello pneumatico infilato nel cervello… non è una bella immagine lo so! Anyway, non so ancora se il muro della scrittrice di cemento armato e rinforzato in titanio l’abbia abbattuto, anche perché sto scrivendo queste cretinate che spero vivamente che leggiate altrimenti mi sentirei abbastanza inutile… che tristezza.
No davvero non ho uno stralcio di idea in testa per questo nuovo capitolo, volevo far fare bunga bunga, boom boom boom, fiki fiki o come volete chiamarlo voi, tra i due protagonisti ma mi rendo conto che le mie nozioni in materia sono scarsissime quindi se durante il capitolo mi venisse la malsana idea di inserire una scena lemon… beh mi affiderò alle innumerevoli fanfiction slash che ho letto “non prendetemi per una pazza psicopatica vi prego, io amo le slash”  ma leggere è un conto e scrivere è un altro, me ne rendo conto dal fatto che sto scrivendo come un alpaca incinta di 8 gemelli maschi, cosa che non ha senso e che ho inserito per dirvi che ci sono frasi che scrivo completamente prive di grammatica come questa, e frasi in cui metto talmente tante virgole che se dovessi fare davvero una pausa per ognuna non riuscirei a completare il capitolo neanche in tempo per la prossima eclissi.

Bene ora che ho completato il mio soliloquio o sproloquio o monologo… mi vergogno a dirlo ma non ho mai capito la differenza e ora non mi va di cercare su internet… inizierò a scrivere questo capitolo.
Benissimo spero che non vi faccia schifo, spero che qualcuno si ricordi la storia, spero che almeno una mini recensione riuscirò ad ottenerla.
Un ultimissima cosa! Mi sono completamente dimentica dei concorrenti che ho fatto uscire dal programma quindi chiedo venia per qualunque strafalcione io stia per scrivere!
Ho finito!!
OPSiche_delia


Demian POV

Non so cosa mi prende, mi sono rincretinito di punto in bianco! Sorrido come una ragazzina che ha appena dato il suo primo bacio a un ragazzo più grande di lei, ok forse ho inserito troppi dettagli ma il succo è questo, Dio mi sento ridicolo. Dopo quel piccolo discorso costruttivo su vicini e boom boom boom siamo rimasti nel letto, io vergognosamente spalmato su di lui e Mika che tiene posata una mano sotto il mio sedere e una sulla schiena, si sta talmente tanto comodi in questa posizione che non mi passa neanche per l’anticamera del cervello di spostarmici. Sposto leggermente la gamba in avanti e.. non l’avessi mai fatto con quello spostamento i nostri bacini si scontrano, provocandomi una lieve scossa nel basso ventre, anche Mika deve essersene accorto perchè sento che sta trattenendo il respiro. –Se ci tieni to my mental health, smettila di struscirti su di me- mi scappa un sorriso, non solamente per la parola sbagliata ma anche perché so che lui mi desidera quanto io desidero lui, ma ancora non riusciamo ad andare più infondo di così. –Hei libanese me la spieghi questa cosa?- lui mi guarda con la fonte corrugata. –Perché non riusciamo ad approfondire il nostro.. emh rapporto?- perché mi sento come se fossi una verginella pudica che sta per farlo per la prima volta? Vedo che corruga la fronte ancora di più.
Ma come non era migliorato con l’italiano? –Sveglia gigante di un inglese perché non riusciamo a fare sesso?- forse ero stato troppo diretto perché lo vedo arrossire di botto.. ma andiamo con tutte le canzoni a sfondo sessuale che ha scritto si scandalizza per così poco? –Andiamo non fare la verginella pudica che non ti si addice affatto-  sorrido, lo so mi sto divertendo un sacco a prenderlo in giro, lui sembra mettere il broncio. –Enough, non sembro una verginella pudica- Evvai ha imparato parole nuove! Se non fossi già rincretinito di mio mi sarei stretto la mano da solo. –Oh andiamo darling non dirmi che la parola sesso ti imbarazza perché la mia autostima potrebbe abbassarsi- credo di averlo punto sul vivo perché appena finisco di pronunciare queste parole, ribalta le posizioni e con un colpa di fianchi mi ritrovo un vatusso a cavalcioni sullo stomaco. –Now vedi chi è la verginella- senza che io possa ribattere, le sue mani mi prendono la testa per far combaciare le nostre labbra, quello che ci scambiamo è un bacio profondo, inserisco le mie mani nei suoi ricci e lo sento stringersi sempre di più a me, sospiro, gli schiocchi dei nostri baci rimbombano per tutta la stanza fino a quando Mika non decide di aver torturato abbastanza le mie labbra, alzando leggermente il viso dal mio, inizia a sbottonare uno per uno i bottoni della mia camicia lasciando carezze e scie di baci umidi ad ogni bottone tolto dall’asola, il mio corpo inizia a pompare sangue per tutto il corpo ed ogni bottone è una scarica di puro piacere al basso ventre, continuando ad accarezzarmi il busto e le spalle mi toglie la camicia, ricominciando la sua lenta tortura lentamente dal collo, quando poi morde una parte particolarmente delicata dietro l’orecchio, cerco di trattenere un gemito inutilmente, socchiudendo gli occhi. –Oh oh ho trovato something- riapro gli occhi fulminandolo, dannazione quel suo sguardo non posso reggerlo, gli occhi leggermente socchiusi e le sue labbra semi aperte e con un ghigno a deformarle. –Zitto Babbo Natale e continua- lo vedo sorridere mentre continua  quelle lenta ed agonizzante tortura.

Chiudo gli occhi per godermi ogni attimo di quelle labbra, poi non le sento più. Apro gli occhi e mi rendo conto che Mika si è fermato e ora mi sta guardando torturandosi il labbro inferiore con i denti. –Beh?- gli faccio leggermente scazzato dal suo stop improvviso. Lui sorride per poi chinarsi verso di me e scostandomi un ciuffo ribelle dal viso. –You’re beautiful you know?- e il mio cuore si scalda un pochino di più, non glie l’ho mai detto ma sentirlo parlare in inglese con quel tono di voce misto tra sensualità e dolcezza mi fa impazzire adoro quando parla inglese con me, perché è la sua lingua madre e ciò significa che con me si sente a casa. Scuto leggermente la testa sorridendo invertendo le posizioni e mettendomi sopra di lui. –Tu sei bellissimo cazzo!- dico prima di baciarlo per poi scendere sul suo collo.

Sentirlo gemere solo per dei semplici baci è eccitazione pura, liquida, che mi score nelle vene e che fa pompare sangue al cervello e a qualcos’altro, accarezzando ogni lembo di pelle che posso, gli sfilo la t-shirt tirandola verso l’alto, senza rendermene conto Mika mi sfila i pantaloni del suo pigiama che mi aveva prestato la sera prima, notando che i suoi già hanno fatto una brutta fine sul pavimento. –Quando li hai tolti?- mormoro rituffandomi a baciare e toccare quei leggieri addominali, -Ah, p-prima- sapere di averlo eccitato solo con dei baci mi fa capire quanto sia preso da me in questo momento e quanto io sia felice di questo.  Scendo sempre più giù fino ad arrivare all’elastico dei boxer che a quanto vedo sono strani quanto colui che li indossa e sorrido. –Mi prendi in giro Mika? Anche i boxer a forma di pacco regalo?- lui riapre gli occhi leggermente socchiusi per poi borbottare qualcosa in inglese.. o era francese? – Holy shit! You're out of your mind- sbotta sempre in inglese, cerco di non scoppiare a ridere, è talmente preso da non riuscire a selezionare la parola italiano nel google traduttore che ha in quella fottuta testa. –Keep calm bambi- mi fulmina con lo sguardo, prima di strabuzzare gli occhi, le mie mani stanno accarezzando le sue gambe lentamente salendo e scendendo in un lieve massaggio che piano piano sale sempre di più, fino ad arrivare fino all’interno coscia, dove lo sento ansimare sempre più pesantemente. –D-Demian- mormora con il fiato corto. –I hate you- ridacchio divertito, amo farlo impazzire due metri  e una coscia di Taylor Swift di uomo completamente alla mia mercè.

-Vogliamo scartare questo bel regalo?- soffio nel suo orecchio, lo sento mugugnare un assenso mentre sento la sua erezione pompare sulla mia coscia nuda. Sorrido è tempo di terminare i giochi. Gli tolgo lentamente i boxer liberando la sua intimità lo sento sospirare e mi rendo conto di quanto io l’abbia torturato, si vendicherà.. ooh sì che lo farà. Mi sfilo anche io i boxer e la mia espressione cambia di punto in bianco, ora sono serio e preoccupato che non voglia la stessa cosa che voglio io. Mika sembra capire le mie paure perché apre completamente gli occhi e mi tira su accarezzandomi il viso. –I love you.. e volio quello che vuole te- il mio cuore si riempie di gioia, non rispondo non abbiamo bisogno di parole e sono felice che mi abbia parlato con il suo italiano un po’ sgrammaticato.

Lo bacio, con passione, con amore, lo bacio trasmettendogli tutta la sicurezza e l’affetto che provo per lui, poi continuando ad accarezzarlo lo giro con la pancia rivolta verso il materasso e continuo ad accarezzare la sua schiena e i suoi fianchi per farlo rilassare. –Relax Micheal i’m here-  sento la sua schiena tendersi per poi rilassarsi un pochino. Prendo il lubrificante e il preservativo, indosso il secondo e uso il primo per far sentire a Mika meno dolore possibile. Lo sento sospirare pesantemente e mi chiedo perché tutta questa agitazione, ma non mi sembra il caso di parlare.  

Mika’s Pov

Sospiro pesantemente, non voglio mostrargli la mia ansia ma sono agitato, molto agitato  non so spiegarmi neanche io il perché. Lo sento trafficare con il lubrificante e lo ringrazio mentalmente per l’uso di quell’oggetto, sento qualcosa intrufolarsi nella mia apertura e mugolo, è una sensazione sgradevole non normale il mio corpo si deve abituare a quell’intrusione, quando lo fa però Demian introduce un altro dito facendomi tendere ancora di più, lo sento abbassarsi e con l’altra mano accarezzarmi la nuca e giocando un po’ con i miei ricci, gli sono molto grato per la sua dolcezza, poi lo sento sospirare e togliere le dita. E’ arrivato il momento trattengo il respiro mentre Demian mi circonda la vita con un braccio per tirami su e farmi aderire al suo petto, mentre sento premere il suo bacino verso di me. Sento un dolore lancinante e affondo la testa nel cuscino artigliando le coperte con le man, fa male cazzo tanto male. Sento le sue labbra sulle mie spalle e sul mio collo, non è andato in profondità e ho paura di scoprire cosa si provi se lo facesse, sono teso molto e il dolore non accenna a diminuire. – Just breath- sussurra vicina al mio orecchio accarezzandomi e baciandomi la nuca. Faccio un respiro profondo come mi ha consigliato e cerco di distendere i muscoli. Il dolore piano piano diminuisce e gli accarezzo una mano per dargli il via libera, lui avanza sempre di più distendo la schiena e respiro ora il piacere sta sopraggiungendo e mentre le spinte si fanno sempre più decise ho dimenticato anche cosa sia il dolore, sento Demian gemere con me mentre mi accarezza l’addome e lascia dei baci e dei morsi sulle mie spalle e sul collo che non aiutano a mantenere il controllo, poi lo sento toccare quel punto e urlo, urlo perché l’emozione e il piacere sono troppo forti, urlo perché tenermi dentro quelle sensazioni mi farebbero scoppiare, mentre sento Demian ansimare forte e ringhiare mentre aumenta le spinte toccando ripetutamente quel punto. Non so quanto sia passato, un anno un minuto, un secondo ma ad un tratto il piacere esplode cogliendoci insieme. Lo sento accasciarsi ansimante ancora dentro di me. Quelle sensazioni, quel piacere, io non le avevo mai provate con nessuno.

Demian si distende accanto a me  e mi abbraccia. –Grazie- mi sussurra dolcemente. –For what?- gli chiedo rilassato e con un sorriso stampato sulle labbra. –Per essere te- sento il cuore pompare sangue sempre più velocemente e sorrido, questa è la cosa più dolce che mi abbiano mai detto.
-I love you- mormoro emozionato. –Me too Micheal-
 
Pov Demian

Non so se sono ancora perfettamente sveglio, sento soltanto un gran freddo e un braccio caldo che mi circonda la schiena, poi capisco, ho freddo perché ho addosso solo un lenzuolo a Dicembre e ho un braccio caldo intorno alla schiena perché ho fatto l’amore con il ragazzo migliore del mendo. Sorrido rivivendo i  momenti di quella mattina, e lo guardo dormire, domandandomi se si può provare tanto amore per una sola persona. Quando dorme Mika è ancora più bello, e mi rendo conto che quando ci siamo addormentati l’ho scoperto prendendomi tutto il lenzuolo, vedo infatti la sua schiena nuda, e le fossette alla fine di questa talmente bella che mi verrebbe da posarci le dita, il lenzuolo poi copre il suo sedere coprendo anche una sua gamba e lasciando scoperta l’altra, noto infatti che sta tenendo il lenzuolo con una mano infilata sotto alla sua pancia, mi chiedo se stia scomodo in questa posizione, con un braccio così e l’altro intorno a me mentre la sua testa è rivolta verso la finestra.

Sono passati solo pochi minuti quando lo sento mugugnare e muoversi nel sonno rannicchiandosi verso di me lasciando che il lenzuolo lo scopra del tutto, sorrido, sembra un bambino che cerca calore dalla mamma. Tolgo il suo braccio dalla mia vita e mi alzo avvicinandomi all’armadio e tirandone fuori una coperta, indosso i boxer e la parte sotto del pigiama per poi coprire lui con la coperta.

Scendo giù in cucina, ormai era inutile rimanere nel letto, anche se sarei rimasto ore ad osservare quella meraviglia dormire, do un occhiata all’orologio e noto che sono le quattro passate di pomeriggio, abbiamo dormito tutta la mattina e mi rendo conto di avere un certo languorino.

Quando sto per addentare il panino che mi ero fatto con le poche cose che il cantante ha in frigo (davvero poche, mi chiedo come possa sopravvivere) sento il campanello suonare. Mi chiedo sempre perché ogni volta che sto mangiando suoni sempre qualcosa. Sbuffando mi dirigo verso la porta, noncurante che la casa non sia mia, quando la apro mi trovo davanti un Morgan incavolato nero seguito da Irene e Luca, quando però si accorgono che ad aprirgli la porta sono io e non Mika si bloccano e mi fissano.

Mi rendo conto di non essere presentabile, noto Irene spostare lo sguardo da tutte le parti tranne che sul mio petto nudo e Morgan intimarle con uno sguardo di non fare apprezzamenti, mentre Luca mi guarda a bocca aperta. La scena sarebbe abbastanza esilarante se io non fossi appunto io e in questa situazione.
Non so in effetti quanto tempo sia passato prima che Morgan giri il viso rabbioso (di nuovo) verso di me. –Ah allora sei qui, almeno non ho dovuto chiamare nessuno per denunciare la tua scomparsa razza di ragazzino senza cervello- strabuzzo gli occhi, Morgan non mi aveva mai parlato in questo modo, l’ho fatto davvero arrabbiare. –I-io senti Morgan..- cerco di spiegare ma lui mi ferma. –Morgan un cazzo, porca puttana Demian non puoi uscire dal loft quando cazzo ti pare senza avvisarmi per giunta!
Sono il tuo coach e se dovesse succederti qualcosa la colpa sarebbe la mia- Bene anzi, non bene è davvero arrabbiato.

Rimaniamo così per un po’, Morgan che mi guarda come se mi volesse far evaporare in un soffio e io che lo guardo intimorito, quando sentiamo dei passi scendere le scale. Mika appare in soggiorno con i capelli tutti spettinati con indosso soltanto i boxer, strofinandosi gli occhi con un pugno. Non si è ancora accorto di noi, e quando finalmente riesce a metterci a fuoco sobbalza. –Oh.. Goodmorning?- domanda confuso notando le facce di tutti. Cerco di trattenere le risate mentre vedo Irene diventare tutta rossa e tossire ripetutamente, mentre Luca fa uno strano fischio di apprezzamento. –Hai capito il giudice- lo fulmino con lo sguardo mentre Morgan ci sta letteralmente intimando di andarci a vestire con lo sguardo. –Non che non apprezzi il panorama, ma potreste mettervi qualcosa di un po’ più coprente addosso per favore?- sentiamo dire da Irene ancora rossa in volto. 

Io e Mika ci dirigiamo velocemente verso la sua camera, dove io indosso i miei vestiti e lui una tuta, quando scendiamo di sotto troviamo gli ospiti seduti sul divano in silenzio. Non so perché ma questa cosa mi preoccupa.  Mi scambio uno sguardo confuso con Mika che mi guarda con un espressione molto simile alla mia. Quando ci sediamo sul divano davanti a quello dei tre il silenzio diventa assordante.
-Demian, lo so che queste non sono state delle settimane facili-  inizia Morgan con un tono leggermente più calmo. –Ma lo show sta per finire, e tu non puoi sgattaiolare via dal loft a notte fonda e dirigerti qui.- lo guardo senza capire, lui sospira. –Girano delle voci Demian, delle voci che parlano di una vostra ipotetica relazione- Mi si gela il sangue nelle vene, non può essere vero! Siamo stati sempre attenti,  mai passi avvenati in pubblico niente, come hanno potuto sapere una cosa simile? –Se per caso dovessero uscire delle foto oh non lo so qualcuno dello staff dovesse vedervi è la fine Dem, potrebbero squalificare la band e mettere nei guai Mika, io so come vanno queste cose, ci sono già passato, se pensano che Mika ti sta aiutando nel concorso, non chiederebbero neanche spiegazioni e la vostra carriera sarebbe rovinata.. rovinata per sempre- non riesco a parlare, faccio fatica a respirare. Ha ragione.. fottutamente ragione, con il mio comportamento sto mettendo a rischio la band, non ci rimetto solo io ma tutti e non posso permettermelo, ma non posso neanche stare lontano da Mika, Cristo ho appena scoperto quello che provo per lui non posso lasciarlo! Sento qualcosa accarezzarmi il braccio, vedo lo sguardo di Mika fissarmi preoccupato, devo essere rimasto in questo stato catatonico per un po’.
-I-io non volevo creare problemi alla band- esclamo,  non è da me essere nel panico cazzo perché non mi riprendo? Dov’è finito Nicholas-cuore-di-ghiaccio? –Lo sappiamo Dem, tutti noi lo sappiamo- mi guarda con apprensione Irene, scostandosi i lunghi capelli biondi da viso –Ma non possiamo rischiare capisci? Ne va del nostro futuro- e poi capisco, capisco dallo sguardo che si scambia con Morgan che anche loro in questo momento stanno soffrendo, neanche loro possono farsi vedere in giro e la frustrazione attecchisce dentro di me.
-Hai ragione Irene, Morgan scusami per il mio comportamento- ammetto guardandolo negli occhi. Lui annuisce per poi fare segno a lei e a Luca che non la smette di sorridere a  me e a Mika  e se ne vanno, di botto cos’ come sono arrivati.

La rabbia prende possesso di me, mi alzo rabbioso e prendo a calci il divano. Diavolo, come ho fatto ad essere così stupido da rischiare di far eliminare la mia squadra, la mia band! Sono un egoista. Mika si alza preoccupato e mi stringe le braccia intorno, cercando di calmarmi, ma non voglio essere calmo, voglio fare a pezzi ogni cosa, è talmente ingiusto! Perché un attimo prima sto toccando il cielo con un dito e un attimo dopo devo veder crollare tutta la mia felicità in un batter di ciglia? –Hei, hei keep calm- mi sussurra all’orecchio. –Keep calm un cazzo! E parla italiano porca puttana.- esplodo prendendomela con lui, ma Mika non sembra offeso, anzi mi stringe sempre di più verso il suo petto. –Si, scusa me, te deve stare tranquillo, supereremo tutto together- mi sussurra lentamente in un orecchio. –Ti amo, e niente ci separerà- mi calmo un po’ e sfogo la mia rabbia bagnandogli la t-shirt, sono lacrime di frustrazione quelle e lui lo sa. –Shh, stop crying, così tu  uccidi me- faccio un ultimo singhiozzo per poi strofinare il viso sul suo petto e stringere trai pugni la sua maglietta. –Dimmi che non ci dobbiamo separare ancora, dimmi che sei mio e che non mi lascerai.- mormoro ancora con le lacrima agli occhi. –I’ll never leave you alone- sospiro, avevo bisogno di sentirmelo dire.

Ho Mika, ho tutto ciò d cui mi serve.
   
 
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