08 - Shopping
Sakamaki e Toudou non
erano abituati ad interessarsi alle faccende di casa: il lavoro prendeva loro
troppo tempo e non riuscivano ad occuparsi di cose come la spesa e le pulizie,
quindi di solito le delegavano ad inservienti di fiducia ben pagati. Un giorno
però il domestico che si occupava di fare gli acquisti per loro si ammalò.
Togurou subito iniziò a pensare a chi mandare al suo posto, ma il suo fidanzato
lo fermò prontamente.
-Senti, perché oggi non
usciamo prima dal lavoro ed andiamo noi due a fare la spesa?
Lo scienziato guardò il
suo datore di lavoro con aria perpelssa.
-Noi? E perché?
Il presidente non
trattenne un piccolo sorriso.
-Non ho mai fatto questo
genere di acquisti, sono curioso di provare!
Quelle parole sorpresero
un po’ Sakamaki: anche lui veniva da una famiglia ricca ed abbastanza
importante, ma più di una volta si era ritrovato a fare una spesa generica da
solo. Però Heikichi non era solo il presidente dell’El
Dorado, ma anche il figlio del presidente precedente,
quindi riflettendo Togurou arrivò alla conclusione che quella possibilità non
era tanto strana. E lui proprio non riusciva a dire di no a Toudou.
-E va bene, andremo noi se
ci tieni tanto.
Il presidente fece un
cenno di approvazione ed andò subito a sistemare i loro impegni in modo di
avere un po’ di tempo a fine giornata per sbrigare quella faccenda, senza però
dire niente al consiglio su quello che sarebbero andati a fare. Sakamaki sapeva
bene il perché: per la sua sicurezza, Heikichi era praticamente costretto
a girare con una scorta ventiquattro ore su ventiquattro e, sebbene l’uomo
sapesse che era per il suo bene ed ormai era abituato a quella situazione, a
volte gli riusciva difficile sopportarla. Quel pomeriggio il presidente non
voleva restrizioni e per lo scienziato significava solo una cosa: che la
sicurezza del suo fidanzato dipendeva solo da lui. La cosa lo rendeva
certamente un po’ nervoso, ma era abbastanza abile sia con le armi da fuoco che
nel combattimento corpo a corpo e mai avrebbe permesso a qualcuno di fare del
male a Toudou, non mentre lui era presente. Ma, giusto per non correre rischi,
alzò il livello di attenzione dei robot di sicurezza del centro commerciale
dove sarebbero andati. A fine giornata Togurou si presentò nel giardino sul
retro del loro quartier generale: sarebbero usciti da lì per non farsi
scoprire. Poco dopo Heikichi lo raggiunse e Sakamaki lo accolse con un sorriso.
-Eccoti. Pronto per questa
piccola avventura?
Il presidente baciò il suo
compagno, anche se era parecchio seccato dal tono scherzoso dell’altro.
-Smettila di prendermi in
giro, non tutti hanno avuto la tua fortuna in quanto a libertà.
Lo scienziato rimase
sbigottito di fronte a quell’affermazione: lui aveva sempre pensato a quelle
faccende solo come un peso da delegare ad altri, ma la possibilità di farle era
una cosa che a Toudou non era mai stata data. Sì, la vita era stata buona
con lui: gli aveva permesso di fare molte cose che ad altri non erano permesse,
aveva avuto un’esistenza agiata ed un futuro praticamente assicurato, ma spesso
Sakamaki se lo dimenticava. Togurou raggiunse il suo fidanzato, che si era già
avviato verso l’uscita, e lo strinse a sé, baciandolo con più passione.
-Hai ragione, scusami.
Dai, andiamo…
Dopo i due raggiunsero la
macchina e fecero quello che si erano prefissati: Heikichi si divertì un sacco
essendo per lui un’esperienza del tutto nuova, mentre Sakamaki si sentì un po’
a disagio a causa della gente che li guardava stupefatti, ma col passare del
tempo iniziò ad ignorarli. Arrivati alla cassa, la coppia ebbe la solita
discussione su chi avrebbe dovuto pagare, facendo quasi venire una crisi di
panico alla cassiera che li stava servendo. Finita quella faccenda, Toudou
insistette per far un giro in tutti i negozi presenti nel centro commerciale e
il suo fidanzato fu felice di accontentarlo, finendo per essere praticamente
gli ultimi clienti ad andarsene. Felici e soddisfatti, i due ritornarono a
casa. Dopo aver messo a posto i loro acquisti, la coppia si concesse un po’ di
riposo sul divano. Heikichi era ancora elettrizzato per l’esperienza appena
fatta ed il suo fidanzato lo notava perfettamente.
-E’ stato divertente,
dovremmo rifarlo qualche volta!
-Qualche volta quando,
Heikichi?
-Che ne dici di una volta
al mese?
-Una volta ogni due mesi.
Il presidente si
corrucciò.
-Cosa c’è, non ti è
piaciuto?
L’altro gli accarezzò il
viso, sorridendo.
-No, non fraintendermi.
Oggi è stata una giornata stupenda, è la ramanzina che ci farà il consiglio
domani che non mi va di ripetere ogni mese.
Toudou sospirò, constatando
che il suo compagno aveva ragione, ma subito tornò a sorridere.
-E va bene, una volta ogni
due mesi sarà perfetto.
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Angolino rotondo
E Lau
ce la fa anche stavolta. Al pelo, ma ce la fa anche sta volta. Scusatemi, sono
abbastanza presa da Homestuck ed ho trascurato un po’
la scrittura. E mi sono distratta anche con un prompt
così particolare ed un pochino ostico da usare per questa coppia, ma spero vi
sia piaciuta comunque questa shot!
Alla
settimana prossima,
-Lau