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Autore: VirgyIzzy93    27/04/2015    0 recensioni
Quando le tre sorelle si ritrovano a dover affrontare lo stregone Nicholas, che vuole impossessarsi dei loro poteri, tornano nel passato per impedire a mamma Patty di fare il patto con lo stregone. Quando tutto sembra sistemato, Phoebe lascia un biglietto avvertendo la madre del pericolo che avrebbe corso il giorno della sua morte. Quel gesto avrà sulle sorelle delle conseguenze molto pericolose. Ma loro, come al solito sapranno gestire i loro problemi.
Genere: Comico, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati giorni dall’ultima volta in cui Piper aveva visto Leo. L’aveva visto sparire davanti ai suoi occhi, come spesso accadeva, ma con la paura nel cuore di non rivederlo mai più. Lo aveva chiamato, aveva urlato il suo nome più volte, anche durante il sonno, ma era stato inutile. Lui non era apparso nemmeno una volta davanti a lei.
Una sera Piper era seduta sulla sedia a dondolo in soffitta, avvolta in una coperta di lana. Aveva le occhiaie e le borse sotto gli occhi, piangeva di continuo, dormiva poco e mangiava altrettanto poco.
-Piper – disse Patty che l’aveva cercata per tutta casa. Erano da sole in casa. Phoebe era in giro con alcune amiche, mentre Prue era ancora a lavoro per un progetto che stava completando con la casa d’aste.
-Tesoro, ma cosa fai in soffitta al buio e da sola? –
-Lo hanno mandato via – sussurrò la ragazza con voce tremante. Stava piangendo e a Patty, sentire la voce di sua figlia così ferita e inzuppata di dolore, fece male come una coltellata nel cuore.
-Non puoi saperlo, solo lassù sanno cos’è successo. Magari ha altri impegni, ma se foste in pericolo di vita lo manderebbero di corsa da voi –
-No, non è così. Io lo so che lo hanno punito perché mi ha baciata. Perché lo ha fatto? –
-Perché ti ama Piper. Ed è difficile vedere la propria amata soffrire e non avere la tentazione di baciarla per farla stare meglio. Non prendertela con lui, lui troverà il modo di tornare da te – Patty era così sicura di quello che diceva, non aveva la ben che minima esitazione. Era certa che Leo sarebbe tornato da Piper, per proteggerla e proteggere le sue sorelle, ma anche per amarla ancora.
Piper si alzò e andò verso il baule che conteneva oggetti per pozioni ed incantesimi e tirò fuori alcune candele e le mise in cerchio sul tavolino accendendole con dei fiammiferi.
-Piper, cosa stai facendo? – chiese sua madre preoccupata –Non vorrai evocarlo, vero? –
-Voglio evocare la nonna. Non.. non Leo – la voce era sempre cupa, ma ora non piangeva. Era tornata la Piper che avrebbe lottato fino a sputare sangue per ciò che era giusto. E ora riteneva giusto sapere cosa avessero deciso i potenti Anziani per Leo.
-La nonna? – chiese Patty stupita.
-Sì, lei saprà cos’è accaduto a Leo –
Si sedette al tavolino e recitò l’incantesimo:
- Evoco col canto antico
La persona che ora dico
Penelope Halliwell qui apparirà
Tornando per poco dall’aldilà –
 
-Piper – disse nonna Penny apparendo dal nulla –Devi smetterla di punirti –
-Non voglio più punirmi. Ti ho evocato per questo, nonna. Devi dirmi che cosa sai. Dov’è Leo, hanno intenzione di togliergli la nostra custodia permanentemente o è solo una punizione temporanea? Cosa sta succedendo? – la ragazza aveva lo sguardo ferito e furente. Rosso e bruciante dalle calde lacrime che le avevano rigato il viso da un’intera lunga settimana.
-Io non ne ho idea, tesoro. So solo che lo hanno richiamato per parlare del vostro bacio e che lo hanno giudicato. Parlavano di togliergli le ali per alcuni mesi o di.. renderlo umano ma cancellargli anche la memoria. Per poi riaverlo tra loro tra qualche mese, in ogni caso. Come punizione –
-Come? Quindi Leo ora potrebbe essere ovunque senza poteri o ovunque senza memoria e poteri? –
In quell’istante entrò in soffitta Phoebe, che aveva sentito le voci ed era salita per vedere cosa stava succedendo.
-Piper, come mai hai evocato la nonna? – domandò.
-Sì, Piper. È così. E.. la cosa che mi spezza di più il cuore è non poterti aiutare più di così –
La ragazza annuì. Salutò la nonna e spense le candele, facendola scomparire. Poi scese le scale, con fare deciso e feroce.
-Piper, vorresti spiegarmi cos’è successo invece di correre di sotto con quell’espressione da assassina sul volto? – Phoebe era terrorizzata, non aveva mai visto la sorella così furiosa.
-Lo hanno punito – disse Piper raccontando tutto alla sorella. Phoebe più ascoltava le parole di Piper più aveva paura.
-Ed ora cosa vorresti fare? – le domandò, cercando di capire le intenzioni di sua sorella. Aveva bisogno dell’aiuto di Prue.
-Voglio scrivere un incantesimo che mi aiuti a rintracciarlo. Anche se ha perso i poteri sarà pur da qualche parte –
-Ma se avesse anche perso la memoria? – chiese Phoebe.
-Troveremo il modo di salvarlo. Ha perso tutto per causa mia. Devo aiutarlo Phoebe. E dopo riprenderemo le nostre vite di sempre. Lui il nostro Angelo Bianco e noi le sue protette. Fine della storia. Volterò pagina e andrò avanti, cercando di trovare l’amore altrove –
Phoebe rimase spiazzata da quella dichiarazione di Piper.
-Tesoro, non puoi rinunciare al vostro amore solo perché lo impongono loro. Lotta per lui se è lui che vuoi. Lotta per ottenere tutto ciò che vuoi, loro dovranno ascoltarti e ti ascolteranno se sarete pronti a tutto per lottare –
-Io ero pronta a tutto Phoebe, ma invece di farci fare un tentativo o di provare a darci modo di spiegare i nostri punti di vista hanno preferito punirlo togliendogli tutto ciò che ha – urlò esasperata Piper. Prima di Leo, aveva avuto solo ragazzi che le avevano spezzato il cuore, l’avevano trattata male, o non erano ciò che credeva. Come Jeremy, lo stregone. Ma invece in Leo aveva trovato un appoggio, un punto di forza, una chiave per accedere al vero amore. E per la prima volta era davvero innamorata e consapevole di ciò che voleva. Ma le regole, erano ferree. Nessun Angelo Bianco poteva avere relazioni sentimentali con le proprie protette o con delle Streghe, comunque.
Piper prese carta e penna e cominciò a scrivere un incantesimo. Nel frattempo Phoebe era andata a prendere la cartina della California e il ciondolo di cristallo per rintracciare Leo, aiutandosi con una camicia lasciata dal ragazzo in camera di Piper. Per sicurezza aveva portato anche il quadrante degli spiriti, per farsi dire dove trovare Leo.
Mentre Phoebe posava gli oggetti sul tavolo e Piper scriveva concentrata il suo incantesimo, Patty preparava ai fornelli delle calde tisane per tutte loro. In quell’istante entrò Prue in casa. Mancava un quarto a mezzanotte.
-Ciao a tutte – disse entrando sorridente. Vide l’espressione di furia e dolore sul viso di Piper e di rassegnazione e spavento su quelli di mamma Patty e Phoebe e si fermò.
-Okay, volevo raccontarvi la mia serata faticosa ma molto bella a lavoro, ma credo che non sia il caso. È successo qualcosa? Hanno mandato via Leo? – chiese accarezzando dolcemente la testa alla sorella.
-È quello che stiamo cercando di scoprire. Piper ha evocato la nonna per sapere cosa stesse succedendo lassù e lei le ha detto che ha sentito che o lo mandavano altrove togliendogli le ali, o lo mandavano altrove togliendogli sia le ali che la memoria. Sono entrambe punizioni temporanee, si tratterebbe di qualche mese. Ma Piper vuole risolvere il problema prima, facendo tornare Leo il nostro Angelo Bianco e voltando pagina a livello sentimentale – rispose Phoebe, con tono dimesso e gli occhi stanchi e agitati.
Prue sgranò gli occhi, non poteva credere che Piper si arrendesse così, senza lottare. Lei non si sarebbe arresa facilmente con Andy.
-Piper è il primo ragazzo che ami realmente e che ricambia totalmente senza averti mai mentito. Non puoi lasciare che tutto vada a rotoli in questo modo –
-Non posso neanche permettere che lui perda tutto per causa mia. Ho già deciso Prue e non cambierò idea. È l’unica soluzione possibile –
-Piper, secondo me le tue sorelle hanno ragione. Dopo stregoni, idioti e quant’altro meriti felicità in amore – Patty era preoccupata che la decisione di sua figlia potesse prendere una brutta piega. Aveva paura che le sofferenze a cui sarebbe andata in contro sarebbero state maggiori. E soprattutto aveva paura che se fosse riuscita nell’intento di ritrovare Leo e fargli ritornare la memoria e convincere i potenti Anziani a ridargli le ali, se poi fossero ricaduti nell’inganno del loro seducente sentimento che li univa, li avrebbero puniti entrambi con maggiore severità. E questo la terrorizzava più che mai. Era convinta che se avesse provato a lottare, avrebbe sofferto meno e avrebbe ottenuto risultati maggiori con minori sofferenze.
-Lo so che merito felicità, ma evidentemente non posso averla con Leo. Rimane però il fatto che sta a me salvarlo, dato che si trova in questa situazione per causa mia. Phoebe, perché hai portato il cristallo? Se non ha più i poteri, non servirà a nulla –
-Beh, tentar non nuoce, giusto? – rispose la sorella minore. Prese il ciondolo di cristallo e comincio a rotearlo sopra la cartina della California, tenendo in mano la camicia di Leo. Si concentrò più del normale, aspettò minuti e minuti, ma il ciondolo non captava alcun segnale di Leo. Nemmeno una misera traccia di lieve magia.
Prue, decisa ad aiutare Piper tanto quando Phoebe, prese il quadrante degli spiriti e domandò:
-Dove si trova Leo? – la punta del quadrante, cominciò a muoversi in direzione della prima lettera: -L, poi si spostò verso la seconda lettera –O, si mosse ancora verso la –S, ed infine segnò una -T.
-Perso – disse Prue –grazie dell’aiuto, spiriti – era così arrabbiata con gli Anziani. Perché dovevano far soffrire Leo e Piper in quella maniera?
-Non è perso. Lo ritroveremo. Ho finito l’incantesimo. Phoebe prepara il tavolino in soffitta con incenso di sandalo e candele alla cannella, Prue tu trovami sul Libro delle Ombre qualsiasi informazione sul recupero della memoria. Mamma mi aiuteresti a preparare una pozione? Serve per l’incantesimo –
Nessuna di loro, ne Phoebe, ne Prue, ne tantomeno Patty aveva mai visto Piper così decisa, dura e furiosa. E questo era ciò che più le spaventava. Ma volevano che lei avesse ciò che desiderava, così senza discutere ognuna di loro fece ciò che lei aveva chiesto.
Phoebe andò in soffitta assieme a Prue, la prima preparò il tavolino mettendo in cerchio otto candele alla cannella e otto incensi al sandalo, nel frattempo la maggiore delle sorelle, sfogliava il Libro alla ricerca di informazioni, pozioni, incantesimi utili al recupero di memoria.
-Io farei di tutto per Piper, dico davvero. Ma ho paura. Questa volta ho davvero il terrore che possano punirci – disse Phoebe, mentre la sorella girava con cautela le pagine dell’antico librone magico.
-Anche io. Però, ho paura che potremmo distruggere Piper se non la aiutassimo. È davvero a pezzi – e detto questo segnò su un foglio tutto ciò che trovava di utile alla salvezza di Leo. Ma purtroppo non c’era granchè.
 
In cucina intanto, Patty e Piper preparavano la pozione. Piper era concentrata e attenta, ma soprattutto determinata. Patty invece era sofferente e in ansia. Ma si dava comunque da fare per aiutare sua figlia.
-Cosa dirai a Leo, appena lo ritroverai? Dovrai pur dirgli qualcosa affinché si fidi di te e acconsenta a voi ragazze, di aiutarlo – domandò la madre dolcemente.
-Ci penserò sul momento. Se ci penso ora rischio di crollare e non posso permettermelo – era decisa, sicura e aveva dentro quella rabbia che solo una donna ferita dall’amore sapeva tirar fuori.
La ragazza, prese una stecca di cannella, un pizzico di zenzero e li mise nella pozione che fece una piccola esplosione.
-Pronta – disse mettendola in una fiala di vetro.
Salì le scale per andare a fare l’incantesimo per rintracciare Leo.
-Eccomi, pozione pronta. Avanti, cominciamo –
-Ma come funziona questo incantesimo, esattamente? – domandò Phoebe, che era davvero preoccupata.
-In qualche modo ci guiderà o dirà dove si trova Leo – rispose Piper. Le sorelle allora le presero le mani e si unirono attorno al tavolo leggendo l’incantesimo assieme a Piper.
-Eventi celesti e terre lontane
Che siano europee oppure africane
Conduceteci dall’Angelo Bianco
Per poterlo riavere affianco
Guidateci per terre lontane o vicine
Per dare a questa storia il lieto fine-
 
Dopo di che Piper buttò l’incantesimo nella pozione, che fece uscire tre fili argentei di fumo che entrarono nel petto delle ragazze. Poi Phoebe ebbe la premonizione. Ma essendo collegate dalla pozione e dall’incantesimo e dalle loro mani unite, la videro anche Prue e Piper. Videro Leo, sperso, spaesato, che vagava per una città trafficata, senza sapere chi era, cosa faceva e perché. Poi videro Leo che si girava verso un enorme monumento antico. Il Colosseo. Leo si trovava a Roma.
-È a Roma. L’hanno mandato in Italia – disse Phoebe.
-In Italia? – disse Patty sgranando gli occhi incredula e confusa –Perché lo hanno mandato così lontano? –
-Okay, ora bisognerà organizzarsi. Io purtroppo non posso partire o mi licenziano in tronco e non posso permettermelo – disse Prue –Farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarvi da qua –
-Prue, penso che con tutte le ore che fai alla casa d’aste se chiedi anche solo che una settimana di permesso, te la concedano. Ma ci serve il potere del trio – disse Phoebe, che vedeva questa storia sempre meno di buon occhio.
-Okay. Domani andrò dal mio capo e chiederò una settimana di permesso. Ma dovremmo trovare un modo più celere per andare a Roma, dell’aereo –
Le sorelle si guardarono piene d’ansia. Piper però era decisa a portare a termine la sua missione.
-Mamma, tu pensi che sia possibile creare un incantesimo e una pozione che ci teletrasportino come il potere di orbitare di Leo, a Roma? – domandò a Patty, che certamente, era più esperta di loro.
-Sì, si può fare. Ma è una pozione davvero complessa e per l’incantesimo non sarà facile scriverne uno per questa situazione. Gli incantesimi che vanno a sostituire poteri che non ci appartengono, sono complessi e strutturati in maniera assolutamente perfetta. Posso aiutarvi, questo è certo. Ma non ve ne garantisco il risultato – Patty voleva aiutare Piper con tutte le sue forze, ma quel tipo di incantesimo era pericoloso e complicato. Poteva funzionare alla perfezione, essere totalmente inutile, o funzionare in maniera errata. Con quei tipi ti incantesimi bisognava fare richieste precise, rime perfette e soprattutto essere in grado di gestire il potere che stavi richiedendo di avere in prestito.
-Mamma, io sono sempre stata portata per la creazione degli incantesimi. Se vuoi posso collaborare con te – disse Phoebe, che effettivamente tra le tre sorelle era quella più abile con gli incantesimi.
-Io penso alla pozione – disse Piper, prendendo il Libro delle Ombre e scendendo in cucina.
-Tesoro, aspetta. Mancheranno sicuramente una miriade di ingredienti, perché questa pozione riesca. Servono ingredienti rari e particolari come lumache, piuma di fenice, scaglie di drago, polvere di Angelo Bianco e un sacco di spezie particolari e rare, oltre a acqua benedetta, code di lucertole e quant’altro –
-Troverò tutto. Entro domani mattina avrò la pozione. Voglio partire appena Prue tornerà da lavoro domani sera. O per meglio dire, stasera. Ti conviene andare a dormire Prue. Io andrò a cercare gli ingredienti mancanti, mentre mamma e Phoebe scrivono l’incantesimo – e così dicendo scese in cucina, aprì il libro sulla pozione dal quale prendeva spunto e si scrisse su un bigliettino tutti gli ingredienti di cui aveva bisogno e che non aveva in casa. Dopodiché uscì di casa alla ricerca dei negozi di ingredienti magici aperti in Chinatown.
 
Prue decise di dar retta alla sorella andando a dormire ma prima disse a Piper che tutto ciò che aveva trovato sul recupero della memoria era un incantesimo che aveva parecchi effetti collaterali e le passò un foglietto con l’incantesimo-
-Grazie. Cercherò di trovare un metodo alternativo, se proprio non funzionasse niente, allora userei questa. Buonanotte Prue –
Prue rassegnatasi alla decisione di sua sorella andò a dormire. La aspettavano giorni duri di attività magica. Mentre Patty e Phoebe si misero sul tavolo in soffitta a scrivere un incantesimo perfetto. Erano stanche, ma si tennero sveglie con caffè e tante chiacchiere, quando finalmente alle sette meno un quarto del mattino avevano finito di scrivere l’incantesimo ed entrambe stanche morte decisero di andare a dormire.
Piper invece era ancora agguerrita e decisa a finire la pozione. Nel suo viaggio a Chinatown aveva trovato ogni ingrediente che le serviva e ora stava accuratamente finendo di preparare la pozione. Le serviva solo un ultimo ingrediente. Ma aveva rimediato un incantesimo per quello.
-Ora e adesso mi serve un aiuto
Tu che mi proteggi e mi dai manforte
Che sei un essere assai arguto
E coi tuoi poteri mi eviti la morte
Scendi dal cielo oh mio salvatore
La tua saggezza ora mi serve
Per ritrovare il mio perduto amore
E riportarlo alla sua vita normale – finito l’incantesimo arricciò il labbro –manca una rima ma dovrebbe funzionare –
Infatti in tempo zero un Angelo Bianco, vecchio e stanco si materializzò nella cucina davanti a lei.
-E tu saresti il nostro nuovo Angelo Bianco? – chiese Piper scioccata e sempre più furiosa.
-Temporaneamente, se non combinate altri guai a Leo –
-Ah-ah – ridacchiò ironicamente Piper –che simpatico. Bene, senti, mi serve il tuo aiuto. Ho bisogno della polvere di Angelo Bianco per una pozione.. perché vedi.. mh.. Phoebe, sì. Mia sorella, la minore, ha avuto una premonizione. Nella sua visuale il nostro protetto è un futuro Angelo Bianco. E per salvarlo ci serve questa pozione molto difficile da preparare e.. beh.. serve la vostra polvere per prepararla –
L’angelo scrutò la strega:
-Non vuoi sapere come mi chiamo? Sai essendo il vostro nuovo Angelo, vi dovrebbe interessare, sai, per ogni emergenza –
-Ah, sì. Che premuroso. E perché se sei così premuroso non hai pensato di fare le tue presentazioni appena sei stato nominato sostituto temporaneo di Leo? – domandò diretta Piper.
-Beh, ero occupato con altre protette. Comunque il mio nome e Marvin. Se vi dovessi servire, sai come chiamarmi, senza dover creare incantesimi –
-D’accordo, grazie. Comunque mi serve davvero urgentemente la polvere, Marvin – disse la ragazza sempre più nervosa. Aveva le borse e le occhiaie sotto gli occhi e aveva il nervosismo tipico di chi ha dentro il cuore una furia cieca.
-Sei sicura di stare bene, Piper? – chiese l’Angelo aggrottando la fronte.
-Sto bene, devo solo.. fare il mio lavoro di strega e salvare l’innocente –
Marvin annuì e aggiunse:
-Certo, siete delle ottime streghe, tu e le tue sorelle. E capisco che essere innamorata di qualcuno di cui è proibito innamorarsi è dura, ma vedrai che presto sarai di nuovo felice –
Piper non accettava i consigli di un Angelo Bianco che non la conosceva affatto se non per sentito dire e passaparola vari. Ma sapeva che se faceva un passo falso lui si sarebbe insospettito.
-Grazie – rispose.
L’angelo prese una piccola sacca marroncina in velluto e la passo a Piper.
-Eccola qui. Serve altro? Vi serve aiuto, per questa missione? –
-No, grazie mille Marvin. Se ci servisse altro aiuto ora so come contattarti.. ah.. Marvin.. è da tanto che sei diventato un Angelo Bianco? – gli domandò Piper. Sapeva che Leo lo era dal 1945.
-No, lo sono solo da qualche mese ma mi piace molto –
La ragazza sorrise divertita e comprese l’ingenuità –a lei utile – del suo nuovo protettore.
-Beh, capisco. Grazie allora Marvin – disse Piper sorridendo.
 
Versò nella pozione l’ingrediente mancante e la pozione ebbe un’esplosione un po’ più forte del solito.
-Tutto bene, Piper? – disse Prue entrando in cucina vestita e truccata per andare a lavoro.
-Sì, ho finito la pozione che ci porterà.. beh.. lontane – sorrise la ragazza compiaciuta.
-Ma hai trovato anche la polvere di Angelo Bianco in Chinatown, ieri notte? – domandò la sorella che non credeva i negozi vendessero certi ingredienti.
-Mh, no. Ma ho fatto la conoscenza di Marvin stamattina, il nostro nuovo Angelo Bianco, temporaneo –
Prue era confusa ed esterrefatta.
-E ti ha dato la polvere senza batter ciglio? – domandò per chiarirsi le idee.
-Beh, ho detto a Marvin che era per salvare un innocente che ha nel futuro di essere un ottimo Angelo e che era nostro compito salvarlo in quanto Phoebe ne ha avuto una premonizione. E per salvarlo ci serve una pozione che richiede la polvere di Angelo Bianco –
-Okay, tutto chiaro. Ma lui non ha pensato minimamente ad un inganno? – chiese Prue che pensava di essere su Candid Camera.
-È diventato Angelo Bianco solo da qualche mese. Non ha l’esperienza di Leo. È anche per questo che devo salvarlo. Non possono affiancarci un Angelo inesperto –
Prue era decisa a non contraddire Piper, perché sapeva che sarebbe stata la miglior maniera per vederla esplodere. Ma era davvero spaventata e confusa, e, ammettiamolo anche terrorizzata dall’atteggiamento della sorella.
-Okay. Ci vediamo stasera, allora – disse Prue prendendo la borsa e uscendo di casa.
Piper nel frattempo riempì tre boccette di pozione e il resto lo mise in frigo.
 
Prue, che aveva preso una settimana di ferie, se così poteva definirle, tornò a casa alle otto e mezza.
-Finalmente sei arrivata, ti stavamo aspettando, sai? – disse Piper, esausta e sfinita.
-Sorellina, arrivate a Roma, credo che tu debba assolutamente dormire prima di rintracciare Leo. Sono uscita più tardo lo so. Ma è la punizione del mio capo per averle chiesto con così poco anticipo le ferie – disse Prue, che non poteva più sopportare il caratteraccio che aveva dalla sera prima la sorella.
-Voglio solo ritrovarlo. È chiedere troppo, questo? – Piper stava per cedere, per scoppiare. E Phoebe e Prue non  sapevano se era meglio farla esplodere o farla restare così acida e priva di tatto ancora fino alla fine della missione.
-Tesoro, noi siamo qui. Ti stiamo dando una mano e lo faremo sempre – disse Phoebe. Patty guardava le sue figlie e soffriva per Piper.
-Dobbiamo bere la pozione – disse Piper passando una boccetta a testa alle sorelle. Tutte e tre bevvero la pozione, poi lessero l’incantesimo.
-Il potere dell’Angelo io richiamo
Che abbocchi a me come un pesce all’amo
Che da San Francisco sparendo
Mi conduca a Roma orbitando
Che mi porti dall’Angelo Bianco senza ali
Seguita da rumori celestiali
Orbitami davanti al dimenticato
Affinché non sia più abbandonato –
 
E le tre ragazze svanirono davanti agli occhi di mamma Patty, proprio come fossero divenute Angeli Bianchi e furono condotte dal potere chiamato, in un bar di un motel a Roma. Le ragazze si guardarono attorno e videro che non c’era molta gente. Una decina di persone sparse per il bar del motel. Poi Piper indicò un ragazzo seduto di schiena. Era Leo, lo sentiva. Si avvicinarono e lo guardarono. Era proprio lui. Piper rimase a qualche metro, non riusciva a fare un passo. Se lui non l’avesse riconosciuta sarebbe morta dentro. Phoebe e Prue erano invece davanti a lui.
-Ciao Leo – disse Phoebe.
-Mi conoscete? – chiese il ragazzo allarmato –Io mi chiamo così? Sapete chi sono? –
Le ragazze socchiusero gli occhi un’istante per trattenere le lacrime. Anche loro volevano un infinito mondo di bene a Leo.
-Piper.. – disse Prue in preda al panico. Non sapeva come fare a far tornare la memoria al ragazzo. La ragazza scossa per la situazione lanciò contro Leo una pozione leggera che aveva preparato per il recupero della memoria.
-Ora ti ricordi chi sei? – disse Phoebe –Sai chi sono io? –
Leo guardò attentamente Prue e Phoebe, mentre Piper era sempre a qualche metro di distanza e poi scosse la testa. Non aveva recuperato la memoria.
-Ti ricordi di lei? – disse Phoebe, indicando Piper. Era disperata e nel mentre diceva quelle parole si accorse di quanto fossero ridicole. Leo si giro e guardò la ragazza che stava piangendo. All’iniziò le sorrise debolmente, poi il sorriso divenne sempre più splendente, stava ricordando. Ma appena ricordò tutto, ebbe una fitta di dolore lancinante alla testa.
-AHH! – urlò accasciandosi a terra.
-LEO! – gridò Piper lanciandosi sul ragazzo. Ma proprio in quel momento il ragazzo ricevette i poteri e fu richiamato lassù, tra le nuvole. Ma senza rendersene conto trascinò con sé anche Piper. Fortunatamente per Prue e Phoebe, nessuno parve accorgersi di nulla.
-Porca miseria! – disse Phoebe –E ora come facciamo? –
   
 
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