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Autore: ShootingZombies    27/04/2015    3 recensioni
Haruhi si domanda scioccamente se a Takashi non dia fastidio, la sensazione di bagnato sulla maglia. Mitsukuni sembra stare prosciugando tutte le sue lacrime; e, a dire la verità, non l'ha mai sentito piangere così forte.
Non dev'essere una sciocchezza; il suo coniglietto è persino abbandonato a terra.

Takashi/Mitsukuni, soft shonen-ai.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruhi Fujioka, Mitsukuni Haninozuka, Takashi Mori Morinozuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi aspetterai?



Gli altri membri dell'Host Club le dicono che è normale, ma Haruhi non è il tipo che si lascia convincere facilmente.

Gli altri membri dell'Host Club le dicono che capita spesso; i gemelli sghignazzano come al loro solito e si lasciano scappare qualche battuta cattiva. “Si lava gli occhi; è una pratica tipica anche del Lord.”

Haruhi si limita a sbuffare, allontanandosi dal litigio che sta per scoppiare e dirigendosi a passo curioso verso un angolo della sala.

Non c'è nessuna cliente; l'Host Club deve ancora aprire. Non sono i risolini delicati delle ragazze dell'Ouran a riempire l'enorme aula, ma i singhiozzi soffocati di Mitsukuni.

È già successo, mesi prima; ma Haruhi non ha saputo cosa fare. È stato Kyoya, il primo a dirle di non preoccuparsi.

Non è il caso di immischiarsi.”

Le parole del ragazzo riecheggiano nella sua mente, non appena si fa più vicina al divano sul quale si trovano i due amici. I suoi piedi minacciano quasi di fermarsi.

Di Mitsukuni è visibile solo la chioma bionda; il suo viso è immerso nel petto di Takashi, che tiene una mano sulla sua schiena con l'intento di rassicurarlo e nota appena l'intrusa, prima di tornare ad abbassare lo sguardo sull'altro.

Haruhi si domanda scioccamente se a Takashi non dia fastidio, la sensazione di bagnato sulla maglia. Mitsukuni sembra stare prosciugando tutte le sue lacrime; e, a dire la verità, non l'ha mai sentito piangere così forte.

Non dev'essere una sciocchezza. Il suo coniglietto è persino abbandonato a terra, e Haruhi si china a raccoglierlo e a posarglielo vicino.

Si inginocchia, incerta, per arrivare all'altezza del bambino -solo in apparenza tale.

“Ecco...tutto bene, Honey-senpai?” domanda piano.

Soffocato dal petto di Takashi, il suono di un singhiozzo risponde alla domanda della ragazza. Mitsukuni scuote lentamente la testa, e le sue spalle tremano a causa dei singulti.

Poco dopo volta il viso verso l'amica, gli occhi umidi e dallo sguardo sconfortato.

“Haru-chan, non voglio essere piccolo per sempre” mormora, la sua voce più bassa del solito.

Haruhi posa le proprie mani sulle ginocchia, inclinando appena la testa di lato per guardarlo meglio.

“Honey-senpai, non sei piccolo. Sei solo- carino.”

Le labbra di Takashi si distendono appena in un sorriso.

Gli occhi del bambino restano lucidi, ma si sgranano pochi secondi dopo. “Secondo te come sarò, quando crescerò?”

Haruhi, colta alla sprovvista dalla domanda, si porta un dito a tamburellare sulla guancia. “Vediamo...” comincia, sollevando gli occhi, “molto alto. Biondo. Uhm, con gli occhi marroni?”

Mistukuni ride fra le lacrime, sinceramente divertito. “Non sembro molto diverso” mormora, asciugandosi il naso.

Haruhi sorride, impacciata. “Honey-senpai, non ho davvero molta fantasia!” si scusa, ridendo. “E comunque...già, non sarai tanto diverso da come sei adesso. Resterai molto intelligente, e forte, e...gentile. Sì, gentile. E coraggioso, ne sono sicura.”

La piccola mano di Mitsukuni si chiude con più forza intorno alla camicia di Takashi, che è rimasto ad ascoltare in silenzio tutto il tempo. Poi chiude gli occhi, ascoltando solo il battito cardiaco dell'amico sotto il proprio orecchio.

Per un istante, Haruhi crede che si sia addormentato. Solo pochi istanti dopo Mistukuni alza la testa, la mano di Takashi si sposta dalla sua schiena per riflesso, ma il bambino è veloce ad afferrarla tra le sue.

La guarda attentamente per qualche momento, come studiandola. È così grande, rispetto alle sue. È già la mano di un uomo, e non di un ragazzo.

Sulle sue labbra appare un broncio, che però è veloce a scomparire. Alza gli enormi occhi su Takashi.

“Takashi” chiama, la voce di nuovo acuta, ma ancora tremante. Takashi risponde solo un lieve assenso, come al suo solito.

“Un giorno crescerò e sarò più alto di te.” promette il bambino, fissando gli occhi nei suoi. “Sarò grande e potrò tenerti la mano senza difficoltà.”
Haruhi sta per ridere a quella frase che suona così infantile, ma l'espressione di entrambi gli amici è molto seria e riesce a frenarsi in tempo.

“Non dovrai tenermi sulle spalle” continua il ragazzino, “non dovrò fare un sonnellino pomeridiano, non porterò Usa-Chan sempre con me, e non avrò più questa voce. Ne voglio una profonda come la tua, Takashi.”

L'amico gli posa la mano libera sulla testa, nella carezza di chi non ha bisogno di parole.

“Un giorno crescerò” ripete Mitsukuni, con il tono di una promessa. “Mi aspetterai?”

Gli occhi di Haruhi si sgranano, e la risposta di Takashi arriva veloce. È solo un , breve e conciso, ma finalmente il sorriso torna a distendersi sulle labbra di Mitsukuni.

Haruhi si sente terribilmente fuori posto. Ha appena assistito a questa- dichiarazione?, e non è molto certa di aver visto davvero quello che crede di aver visto.

Mitsukuni deve alzarsi in piedi sul divano, per arrivare al viso dell'altro. Abbandona la presa sulla sua mano, ma gli prende il volto con le proprie e gli posa un bacio sulla fronte.

È un gesto tenero, infantile, privo di qualsiasi malizia; capace di fare sorridere Takashi nel modo più sincero che Haruhi abbia mai visto.

Mitsukuni torna a sedersi, e la sua schiena urta contro qualcosa dietro di lui. Si volta, e i suoi occhi si illuminano nel vedere il suo coniglietto.

Lo stringe al petto, lanciando un gridolino allegro. Takashi rimane semplicemente a guardarlo, come se nulla fosse successo.

Haruhi non li capirà mai, ma forse tutto quello è solo normale; capita spesso, ed è puro e semplice amore.







Angolo Autore


Mi sentivo in vena di dolcezze, oggi! Mi sto rammollendo, lo sapevo. Di solito sono meno tenero, credetemi.

Volevo mostrare la scena da un punto di vista esterno, e quello di Haruhi mi è sembrato perfetto.

Da un paio di giorni ho ripreso a guardare gli episodi di Host Club con mia sorella, e me ne sono innamorato di nuovo. Non so nemmeno come abbia fatto a metterli da parte per quasi tre anni.

Ebbene! Spero vi sia piaciuta. È una sciocchezza, ma scriverla è stato rilassante ed è inoltre la mia prima storia gay su un anime, per cui...che gran bel giorno è questo.

Se vi va, lasciate un commento!



Mars                                         

   
 
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