Eccoci col secondo capitolo , buona lettura! ----------- Lindsay sembrava effettivamente spaventata ma volevo capire il perchè quindi decisi di aprire lo stesso la porte nonostante il sussurrato "ti prego no" di Lindsay . Entrai e non si vedeva nulla , Lindsay commentò dicendo "Non possiamo più tornare indietro" il che mi fece preoccupare dato che aveva usato il plurale ed effettivamente aveva ragione dato che la porta non poteva aprirsi da dentro , iniziai a camminare non riuscendo per qualche ragione a correre "il terreno è coperto di pittura "disse Lindsay facendomi rabbrividire , cosa intendeva per pittura lo sapevo bene , tentai di accendere la torcia ma le pile erano completamente scariche "devo trovare un modo per scappare " avanzai mentre Lindsay si lamentava sempre di più per la ''pittura'' nel terreno e dopo un pò le dissi di finirla dato che era fastidioso , lei si volto a guardarmi tristemente e si rigirò camminando ancora più lentamente di prima. Arrivati alla fine della stanza c'era una debolissima luce proveniente da una finestra coperta da tende "finalmente una via d'uscita " dissi quando qualcosa mi fece bloccare , passi ; c'era qualcun altro in quella stanza? "ehi? " disse insicura Lindsay guardando la stanza buia "non pensavo che qualcun'altra avrebbe mai giocato a questo gioco , il mio gioco ... " sgranai gli occhi guardando fisso lo schermo "chi sei? " disse Lindsay indietreggiando di poco quasi come se avesse voluto parlare al posto mio, "strano che tu non mi riconosca.. comunque hai preso il mio coltello " il suo coltello? un gioco stava parlando con me? non era possibile... "il coltello sporco di vernice ?" disse scioccamente Lindsay , "si quello." ora che avevo ascoltato meglio avevo capito di chi era la voce e avevo anche capito che se non me ne andavo subito sarebbe accaduto qualcosa di irreparabile. ----------------------- angolo autrice pazzerella : spero che il capitolo vi sia piaciuto , recensite in tanti!