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Autore: 24maggio2011    27/04/2015    1 recensioni
Questa è la storia di due fratelli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. Sono i figli di un avvocato: Derek Hale e di un dottore: Stiles Stilinski. Laura, appena quattordicenne, Thomas, appena dodicenne. Laura e Thomas non hanno neppure una sola goccia dello stesso sangue, nelle vene, ma si amano esattamente nella stessa e identica maniera e l'uno non vive senza l'altro. Riusciranno, Stiles e Derek, a prendersi cura di loro e a sopportare i capricci di due ragazzi in piena adolescenza?
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ATTENZIONE: Questo, è una specie di esperimento. Sto unendo la mia primissima storia: "Laura Hale-Stilinski." alla mia seconda, legata a questa famiglia: "Ti ricordi?" Ci saranno più capitoli e molte modifiche. Scritta in maniera molto differente e unita in un unica storia. AVVERTENZA: La seguente storia, puo' essere letta, anche senza la lettura delle precedenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Ti ricordi?
 
E' sabato notte in casa Hale-Stilinski. Stiles, Derek, Thomas e Laura sono nel lettone come al solito e chiacchierano un po' prima di addormentarsi, quando alla fine, come di consueto, Stiles fa una domanda interrompendo quel dolce momento di silenzio che finalmente e stranamente si era venuto a creare. Derek, cotto di sonno fu sul punto di mandarlo a cagare, Thomas ridacchiò divertito per l'espressione del suo papà e Laura, attendeva curiosa cosa suo padre avesse da dire.
- Dimmi. - Dice Derek.
- Ti ricordi quella volta che Laura, da piccola aveva la febbre e io dovevo lavorare e tu eri di riposo?
- Oh, no! Ti prego non me lo ricordare. - Borbotta Derek. Se ci ripensa ancora gli viene il nervoso per quanto quel lontano giorno di quattordici anni fa, la sua bambina lo aveva fatto esaurire.
- Ahahha perchè? - Chiede Thomas.
- Papà che ho fatto? - Chiede Laura.
- Ora te lo dico io cos'hai fatto, non ti preoccupare.

Un secondo dopo, Derek, inizia il suo racconto.

14 anni fa...

 
Erano le 07:10 in casa Hale-Stilnski e Stiles si stava preparando per il lavoro. Oggi aveva il turno di mattina. Ha passato la notte in bianco, fra lui e Derek, a cullare la piccola Laura, di soli quattro anni con una febbre parecchio alta! Fino a questa notte era a trentasette e visto che non era vera e propria febbre Stiles non gli diede nulla per farla scendere, nella speranza che durante la notte si sarebbe abbassata da sola. Ciò che accadde, però, fu l'esatto contrario. Laura aveva la febbre a trentanove, piangeva fino all'inverosimile e Stiles era in ritardo. Derek, era di riposo.
- Allora? - Chiede dolcemente Derek accarezzando la schiena del marito e poggiando una mano sulla fronte di Laura.
- E' salita. Devo andare a lavoro, ci pensi tu, Derek? - Chiede Stiles.
- Certo. Vieni qui amore mio. - Dice Derek prendendo la figlia in braccio e riempiendola di baci.
- Grazie. Allora, gli ho appena messo la tacchipirina. Ha la febbre a trentanove, tra due ore gli e la misuri di nuovo e se non è scesa di nemmeno una tacca, gli dai l'antibiotico! E' quello nel frigo, scatola bianca, scritta rossa. Un cucchiaio e fai in modo che lo ingerisca tutto. Sappiamo che non va d'accordo con i liquidi. - Fa dell'ironia Stiles stampando un bacio veloce nelle labbra a Derek.
- Tranquillo. Ci pensa papà Derek! Vai a lavoro, amore. - Dice Derek.
- Ok. Qualunque cosa chiamami che arrivo subito e ad ogni modo chiamo io tra due ore se posso. Ciao vite mie, vi amo da morire.

E con questo, Stiles, dopo aver baciato la figlia e il marito, se ne va a lavoro.

Sono passati 10 minuti da quando Stiles se n'è andato e Laura ha finalmente smesso di piangere, stretta tra le braccia del suo papà che gli sta asciugando gli ultimi residui di lacrime dal viso.

- Andiamo a fare colazione, amore? - Chiede Derek alla figlia.
- No. - Risponde lei tirando su col nasino e nascondendo il viso nel collo del padre.
- Si invece. Ti ricordi cosa dice sempre papà? La colazione è importante. - Dice Derek tirandogli con una mano i capelli all'indietro per evitare che gli rimangano attaccati in faccia, per via del pianto.
- Ma a me non va. - Piagnucola Laura.
- Pochino. Poco pochino, giuro, dai amore! - Fa la voce da bimbo Derek, solo per convincerla e ci riesce e riesce anche a farla ridere.
- Ok, però non voglio il latte e nemmeno i biscotti. - Dice Laura.
- Va bene vita mia. Faccio il thè? - Chiede Derek schioccandogli l'ennesimo bacio nella guancia.
- Sii. - Risponde lei imitando il gesto del padre.
- Ok, però devi berlo tutto è. - 
- Va bene.

Laura brontola, non molto contenta dell'idea del padre che sorride e la porta al piano di sotto per preparare il thè, mentre la ancora la tiene stretta a se.

Cinque minuti dopo, Derek, ha già messo il thè per la figlia nel biberon e lo sta raffreddando con un po' d'acqua fredda.

- Ce lo metto un biscottino, amore? - Chiede Derek.
- No. - Risponde lei scuotendo la testa.
- Uno solo, dai amore, per favore. 
- No papà, non ne voglio biscotti. Mi fa male qui! - Fa il broncio Laura indicandosi lo stomaco. Derek è intenerito.
- E va bene amore. Ma non dirlo a papà che se c'era lui te li avrebbe messi lo stesso. E anche più di uno! - Dice Derek. Laura ride e poi risponde.
- Ok non lo dico a papà. 
- Brava. Ci guardiamo un pò di cartoni sul divano mentre tu fai la tua colazione? - Gli chiede Derek porgendogli il biberon e riempiendola di baci. Potrà negarlo fino alla fine, ma con lei, è un altro. Non è più il vecchio lupo burbero come tutti lo considerano!
- Siii. - Risponde lei, mentre piano piano inizia a bere e Derek la porta sul divano della sala.

La fa sedere sulle sue gambe e mette il suo cartone preferito.

- Bevi piano amore, non è caldo? - Chiede Derek.
- No. - Risponde lei staccandosi dal biberon per baciare il suo papà. Derek si è appena sciolto come neve al sole. Il solito!
- Vita miaaaaa. Ma quanto ti posso amare? Sei uno spettacolo. Guarda quanto sei bella. - La coccola Derek.

Il biberon è a metà e lei fa di tutto per tenersi occupata. Derek sa che non ne vuole più ma non dice niente. Aspetterà che sia lei a dirlo. 

- Papà?! - Dice Laura qualche secondo dopo. Derek sorride.
- E'. - Risponde Derek anche se sa già cosa voglia la figlia.
- Non ne voglio più. - Dice con fare cuccioloso lei, mettendo anche un pò il broncio. Derek sta tentando di non ridere.
- Ma non ti avevo detto di berlo tutto io? - Chiede Derek scompigliandogli i capelli e coprendola con il plaid li di fianco a lui, visto il freddo di inizio Gennaio e la sua febbre ancora abbastanza alta.
- Lo bevo dopo. - Risponde Laura.
- Si si, lo conosco il tuo dopo io. - Scherza Derek togliendogli il biberon dalle mani per poggiarlo sul mobiletto di fianco a lui.
- Papààà. - Dice Laura abbracciandolo.
- Amore mio. 
- Ferma la casa papà, per favore. Gira. - Dice Laura con gli occhi già lucidi in procinto di piangere.
- Ma non è la casa che gira amore, è la tua testa che gira. Facciamo una cosa, tu adesso ti aggrappi al tuo forte papà quando gira la casa e nel frattempo chiudi gli occhi così gira meno. Chiudi gli occhi e dormi un pò amore mio. Sei stanca! - Dice dolcemente Derek.

Laura lo stringe forte, Derek gli da il ciuccio, chiude gli occhi e tra le carezze del suo papà si addormenta. Il suo papà spegne la tv e resta li ad osservarla dormire, tranquillamente tra le sue braccia. Quanto ama quella bambina. E' un amore smisurato. Nemmeno con Stiles è così. Con Stiles, fu amore a prima vista. Quel ragazzino super logorroico, innamorato perso di un ventun'enne inacidito, tanto ha fatto che alla fine, due anni dopo, quando di anni ne aveva 18, Derek si presentò in casa sua con un anello di fidanzamento. Pochi mesi dopo erano già sposati e all'età di 21 anni per Stiles e qualcosa in più per Derek, Laura, venne al mondo grazie a Cora. Quattro anni dopo, eccoli li. La famiglia Hale-Stilinski, al completo. Una figlia bellissima e un amore infinito. Cosa chiedere di meglio.

Stiles, come promesso, chiamò casa ma Laura dormiva ancora, stretta tra le braccia del suo papà. Si sveglia solo alle dieci e venticinque in pre dagli incubi. Cerca il suo papà, ma non è con lei visto che è andato un secondo in cucina. Inizia a piangere e a chiamarlo forte.

- Papàààà. - Strilla Laura. Derek la raggiunge in un tempo che è pari all'immediato.
- Amore mio. Sono qui! - Dice Derek stringendola forte a se per farla calmare. Le mette una mano sulla fronte e scotta più di prima.
- Papà c'era l'uomo nero e tu non c'eri quando mi sono svegliata ho avuto paura che ti aveva preso. - Scoppia a piangere Laura.
- Ma no vita mia, no, sto bene. Ero andato un secondo in cucina, era solo un incubo. Scotti amore, hai di nuovo la febbre. Misuriamola, aspetta.

Derek la prende in braccio per salire nella stanza da letto sua e di Stiles dove c'era il termometro, la sdraia nel letto e gli misura la febbre. Febbre che è ancora più alta di prima. Trentanove e mezzo e adesso Derek, sta chiamando a raccolta tutto il suo autocontrollo per riuscire a dargli l'antibiotico. Come se Stiles, sentisse tutto, in pre dalla noia lo chiama.

- Stiles?
- Hei, si è svegliata? 
- Si, ha la febbre a trentanove e mezzo, devo dargli l'antibiotico ma non ha mangiato. Ha bevuto solo il thè e nemmeno tutto. 
- Dagli un vasetto alla frutta amore, dovrebbe bastare e qualche minuto dopo, dagli l'antibiotico. Tanto io tra poco arrivo che oggi è tutto calmo. 
- Menomale, almeno non ti stanchi. - Dice Derek.
- Tranquillo, ecco come non detto è appena arrivato un caso. Un incidente, buona fortuna Derek e ricorda... un cucchiaio e deve berlo tutto. 
- Buon lavoro a te, ciao amore. - Dice Derek.

Mentre Derek chiude la telefonata con Stiles, Laura, adesso molto più calma scende dal letto.

- Dove vai amore? - Chiede Derek.
- Pipì papà. - Risponde Laura.
- Vuoi che vengo? - Chiede premuroso papà Derek.
- No. SONO GRANDE. - Strilla Laura facendogli la linguaccia.

Derek scoppia a ridere, gli dice di scendere in cucina quando ha finito e la lascia andare. Sta aprendo il vasetto alla frutta preferito della sua bambina quando è proprio lei ad abbracciargli le gambe. La piglia in braccio, si siede su una delle tante sedie della cucina e inizia ad imboccarla. Dopo all'incirca quattro cucchiaini però, Laura inizia a lamentarsi.
- Laura, mangia. - Dice Derek avvicinandogli il cucchiaino alla bocca.
- No papà basta. - Dice Laura tentando di scendere dalle gambe del suo papà.
- Stai ferma qui e mangia. 
- No, non ne voglio, ho detto basta. 
- Basta lo dico io, non tu. Hai la febbre alta, devi mangiare così poi ti do l'antibiotico. - Dice Derek.
- NO. - Urla Laura.
- Non urlare e inizia a mangiare. - Inizia a riprenderla Derek.
- Non ho voglia, non ho fame papà. - Dice lei, spaventata dalla voce alta del suo papà.
- Non ha importanza Laura, voglio che mangi. - Dice lui, adesso un po' più calmo.

Dopo questo, Laura gli permette di imboccarla e per la felicità di Derek finisce tutto il vasetto. E' così felice quando mangia! Ha gli occhi lucidi Laura ed è stanca. Adesso sono in bagno che Derek gli sta lavando le manine e il viso e Laura inizia a parlare.

- Papà mi fa male tutto. - Piagnucola Laura.
- Per forza amore, hai la febbre alta. Ora ti do l'antibiotico e passa tutto.
- No papà, per favore, non lo voglio l'antibiotico.
- Laura per favore è, non ricominciare. Chi è che comanda qui? - Chiede Derek. Laura abbassa gli occhi e poi risponde.
- Tu e papà. - Dice Laura.
- Ecco, quindi se io ti dico che devi prendere l'antibiotico prendi l'antibiotico e fine del discorso. - Dice Derek.

Laura, decide di non contraddire più il suo papà preferendo di gran lunga farsi coccolare fino in cucina. 

E' già passato un quarto d'ora ormai e Derek dopo all'incirca dieci tentativi, cinque cucchiaini di antibiotico finiti dritti dritti nel lavandino da Laura stessa, sta perdendo la pazienza. Per fortuna, in suo soccorso arriva Stiles che ha fatto cambio turno con un suo collega.

- Stiles come mai qui? - Chiede Derek incuriosito della presenza del marito.
- Ciao papà. - Dice dolcemente Laura dandogli un bacio nella guancia. E' convinta che almeno lui, non la obblighi a prendere l'antibiotico. Ma lo sa che è un dottore? 
- Ciao amore mio grande. - Dice Stiles riempiendola di baci. Poi, risponde al marito. 
- Cambio turno. Qui come procede? - Chiede Stiles mettendo una mano sulla fronte della sua bambina notando che scotta.
- Non ne vuole sapere di prendere questo antibiotico del cavolo ma continua a dire che sta male. Mi ha buttato cinque e dico cinque cucchiaini con l'antibiotico dritti dritti nel lavandino. Dimmi te! - Risponde Derek inarcando le sopracciglia e sospirando stanco, mentre con la coda dell'occhio guarda sua figlia, per fargli capire che sta esagerando. 
- Laura amore, per favore! Stai bruciando, hai la febbre alta e gli occhi gonfi e rossi. Non metterti a fare storie! - Dice Stiles mettendo nel cucchiaino il giusto antibiotico che gli serve per far scendere la febbre.
- Stiles, è inutile! Ti butterà anche quello. - Dice Derek.
- Io non credo. Laura, apri. - Dice Stiles avvicinandogli il cucchiaino con l'antibiotico alla bocca.
- NOO! - Urla Laura agitando più volte la testa in segno di negazione.
- Non urlare. Te lo già detto prima! - Dice Derek alzando la voce.
- Laura per favore. Apri la bocca e ingoia questo benedettissimo antibiotico, adesso! - Dice Stiles. Adesso anche lui sta alzando la voce.
- Ho detto no. - E mentre si agitava Laura, ha rovesciato anche il sesto cucchiaino, questo senza volerlo. Derek è esausto. Stiles, non è da meno. Non hanno chiuso occhio tutta la notte e ora si mette anche a fare i capricci.
- Laura. Lo capisci che hai la febbre alta e devi prendere l'antibiotico? - Chiede Derek.
- Non lo voglio sto coso. Fa schifo. - Si lagna Laura.
- Ok, adesso basta. - Dice Stiles aprendo lo sportello della cucina davanti a lui e prendendo una siringa in plastica, ben sterilizzata per poi riempirla di quel liquido bianco che tanto odia Laura ma che però la farà star bene. Derek la sta tenendo ferma e Stiles gli ha appena tappato il nasino con due dita e ha inserito la punta della siringa in bocca di Laura e gli e l'ha fatta ingerire.
- Ingoia. - Dice Derek. Lei, controvoglia e schifata a più non posso ingoia e poi inizia a piangere.
- Papàààà. - Piange Laura allungando le braccia verso Stiles per essere presa in braccio. 
- Sei cucchiaini Laura. Sei! Renditi conto. Tu devi fare quello che io e tuo padre ti diciamo di fare, punto! - Dice Stiles prendendola in braccio. 
- Fa schifoo. - Strilla Laura continuando a singhiozzare e a nascondere il viso nel collo di Stiles. Che ovviamente è il preferito dei suoi papà!
- To'. - Dice Derek porgendogli una caramella alla fragola.

Laura la guarda titubante, sorride e la mangia mentre Stiles e Derek scoppiano a ridere. Derek è esausto e sotto l'ordine categorico di suo marito è andato a fare una doccia calda per rilassarsi, mentre il dottore più sexy di tutta Beacon Hills, cambiava Laura che passava ogni singolo secondo a riempirlo di baci. Una volta finito, l'ha stesa nel lettone per farla addormentare! Stiles si è messo al suo fianco coccolandosela un pò. 

- Papà? 
- Dimmi amore. 
- Voglio il shusio. - Dice Laura. Stiles scoppia a ridere. 
- Dillo bene, Laura. Ciuccio. 
- T.. c.uccio. - Ci prova Laura. Stiles non può non ridere ancora seguito a ruota libera dalla sua bambina. 
- Mh, si, ci siamo quasi. - Dice Stiles dandogli il tanto atteso ciuccio. Prima o poi riuscirà a fargli capire che non è un bene a quell'età, portare ancora il ciuccio. Lei, prima di metterlo, guarda qualche secondo Stiles negli occhi, sorride e poi gli fa una domanda. 
- Ma tu mi vuoi bene, papà? - Chiede Laura. 
- Ma io ti amo vita mia, altro che ti voglio bene. - Dice Stiles soffocandola di baci.

Laura scoppia a ridere, si gode i baci del suo papà, li ricambia, si mette il ciuccio, gli stringe la mano e qualche minuto dopo è già crollata nel sonno più profondo seguita a ruota libera da Stiles, che se la sta stringendo forte a se. Derek esce dal bagno e come li trova non può non sciogliersi di felicità, stendendosi accanto a loro e addormentandosi anche lui.

Oggi...

- Ahahhaha non ci posso credere! - Scoppiano a ridere di gusto i due fratelli.
- I nervi, Laura. I nervi che mi hai fatto venire quel giorno nemmeno te lo immagini! - Dice Derek.
- Ecco perchè ancora adesso non riesco a prendere gli antibiotici liquidi. Tho, ti ricordi quella volta in ospedale, quando ci hanno ricoverato perchè eravamo deboli cosa non abbiamo fatto con l'infermiera pur di non prenderli?
- Ahah come dimenticare! E' stato divertente.
- Non per me, signorini. Non è un comportamento da tenere, sopratutto in un ospedale e poi oltre che vostro padre, ero il vostro dottore e dovevate fare quello che vi dicevo io.
- E dai papà, smettila di lamentarti che tanto alla fine l'antibiotico liquido l'abbiamo preso lo stesso. - Dice tra le risate, Thomas.
- Sotto il tuo stesso ordine. - Sbuffa schifata al sol ricordo, Laura.
- Ahah dai scemi, dormite che è ora di andare a letto! Tu tra poche ore lavori, Stiles e voi due, signorini, tra poco avete scuola. 
- Buonanotte papà. - Dicono all'unisono Laura e Thomas baciando prima Derek e poi Stiles.

Li abbracciano e si addormentano.
Piccolo spazio autrice:
 
Ciao a tutti! Siamo sempre più vicini alla fine di questa storia :( 
Ringrazio chiunque sia arrivato fin qui, vi mando un bacione enorme e dedico il capitolo alle splendide persone che hanno letto e recensito il precedente! 
A presto, con gli ultimi capitoli.
Dalla famiglia Hale-Stilinski per il momento è tutto, a voi la linea! :*
  
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