Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: gunpowder_tea    28/04/2015    0 recensioni
Se ti restasse solo un anno di vita? Cosa faresti? Quali sogni realizzeresti?
Ti sei mai fermata a pensarci? Hanji Zoe non ci aveva mai pensato, ma all'improvviso la vita lo aveva richiesto. E lei aveva dovuto prendere certe decisioni.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanji, Zoe, Isabel, Magnolia, Petra, Ral
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Hanji prese fiato facendo agitare il monitor accanto a lei e tirò un sospiro profondo quando vide Levi entrare nella stanza e avvicinarsi al suo letto.

Sorrise quando sentì le labbra sulle sue e, quando si allontanò, Hanji notò che i suoi occhi erano visibilmente arrossati.

- Ciao - Le sussurrò lui, sedendosi di fianco a lei.

- Hei. Come stai? -

- Per favore, non farmi domande come queste - Disse scuotendo la testa.

- Non saprei cos'altro dire - Sorrise appena.

- Come vuoi che stia? Tu sei qui, parli con me... E ad ogni secondo che passa potresti non esserci più. Questo è troppo per me - Parlò mentre le lacrime presero a rigargli il volto. 

- Lo sapevi fin dall'inizio... Sapevi che c'era questo rischio - Hanji cercò la sua mano e la strinse - Sapevo che ti avrei fatto soffrire! - Singhiozzò, questa volta le lacrime stavano bagnando il suo viso.

- Hanji... Io non posso perderti - Disse inghiottendo lacrime di rabbia. 

- Forse... A volte, bisogna perdere qualcosa nella vita per capire cosa si ama veramente. Imparare ad apprezzare qualcosa... Insomma -

- Come fai a dire così? Non mi serviva perderti per capire di essere innamorato di te - Disse con calma.

- Allora la lezione era per me - Sorrise - E l'ho imparata - La sua voce era sempre più bassa.

- Stai sentendo quello che dici? Per l'amor di Dio! -

Hanji lo guardò e pianse ancora di più.

Levi si piegò su di lei e mise le mani dietro la sua schiena per poterla attirare a sè e stringerla tra le sue braccia.

- Non posso perderti.. Dannazione! Tu sei ancora qui, stai morendo, soffri... E io non posso fare nulla! - Singhiozzò.

Hanji gli accarezzò debolbemnte la testa, trattenendo il pianto.

- Ti amo, Levi. E voglio andarmene sapendo che starai bene. Non voglio interferire col procedere della tua vita... Non voglio essere un fantasma... -

- Hanji... -

- Ho perso un sacco di tempo nella mia vita, perché ho sempre voluto fare la cosa giusta... - Prese un respiro a fatica - Ho studiato, ho vissuto solo per lo studio, e guarda ora... Non potrò fare nient'altro. E non voglio che tu faccia lo stesso... - 

Ci fu un lungo silenzio e Levi sentì il corpo di Hanji appesantirsi.
La adagiò sul letto e quando la guardò vide che aveva gli occhi chiusi.

Il segnale acustico insistente delle macchine stava dando il verdetto.

Hanji non respirava più.

- Hanji? - Mormorò Levi - Hanji, ti prego! -

Improvvisamente bussarono alla porta. Medico e infermiere erano già arrivati.

- Non è possibile... No... Hanji... Per favore, guardami... - Ripetè insistentemente, accarezzando il suo viso.

Alcuni infermieri entrarono nella stanza e furono costretti ad allontanarlo. Levi rimase inerte nel corridoio davanti alla stanza di Hanji, ancora shockato.
Davanti a lui c'era la madre di Hanji, seduta in attesa. E poi, vedendo il suo sguardo perso, si rese conto.

- Levi? Non dirmi che... No! - Disse tra i singhiozzi - NO! -

Lei lo abbracciò, ma Levi non disse nulla. Non sapeva come trovare le parole.

Scansò delicatamente la madre di Hanji e si diresse fuori dall'entrata. Non gli importava che ci fosse una tempesta di neve, non poteva stare in ospedale un secondo di più. Non ci riusciva.
Prese la macchina e partì ad alta velocità, senza una meta. Voleva solo allontanarsi il più in fretta possibile da lì. Non riusciva a fermare le lacrime e sentiva come se anche la sua vita fosse giunta al termine.

E forse era successo davvero.

Una parte di lui era morta.

E poi successe quasi in un attimo: senza vedere lo stop alla fine dell'incrocio della periferia, fu colpito in pieno da un bus turistico fuori controllo a causa della neve. La sua auto si scontrò con l'autobus e il danno fù totale.

La morte era venuta anche da lui.

Aveva visto Maria prima dell'impatto.

Lei gli aveva sorriso, e lui aveva ricambiato... Non era un'allucinazione.

Ora tutto era chiaro.





Nota dell'autrice:
Eilà... Oggi non metto punti esclamativi e faccine sorridenti perché scrivere questo capitolo mi ha reso davvero troppo triste....
Non ho nemmeno fatto un'illustrazione, perciò ne ho riciclata una tra le altre che ho fatto su tumblr, spero apprezziate comunque.
Spero che questo capitolo, per quanto triste, vi sia piaciuto. Ci vediamo al prossimo.
Un abbraccio a tutti.

http://gunpowderlove.tumblr.com/post/87541474745/i-deleted-my-blog-by-mistake-im-sorry-for-all
  
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