Tonk. - AliceInWonderbook

Tonk.
Un mattone colpì Misa in testa, facendole perdere il senso dell’orientamento e la presa sui libri che stringeva al petto.
Chomei abbassò lo sguardo e scorse una ragazza perplessa che si massaggiava la testa. Scese i pochi gradini che lo separavano dal suolo e bussò delicatamente sulla spalla della giovane.
“Scusa, ti ho fatto male?” chiese, passandosi una mano tra i capelli scuri, scombinandoli più di quanto fossero in disordine prima.
“Mi hai fatto cadere un mattone in testa, tu che dici?” borbottò Misa a denti stretti, affrettandosi a raccogliere i libri. Chomei si affrettò ad aiutarla.
“Almeno è un bel mattone, non pensi?”
La ragazza lo squadrò sospettosa, chiedendosi come un mattone potesse essere considerato bello. Poi i suoi occhi si posarono sul famigerato mattone. Era davvero bello.
Non era del solito colore rossiccio, ma di un verde splendente, il suo colore preferito. Sopra c’era disegnato un marshmallow sorridente, con le guance arrossate.
Finalmente Misa guardò il muro di fronte a lei e si rese conto di essere davanti ad una vera e propria opera d’arte. Ogni mattone era di una sfumatura diversa di verde e lo stesso marshmallow si ripeteva su ognuno di essi, ogni volta con un’espressione diversa.
L’arte esiste ancora, pensò felice Misa, rivolgendo un sorriso al ragazzo e tornando sulla sua strada.

#angoloautrice: oggi, la mia professoressa di italiano ha detto che l'arte è finita nel 1800. non essendo io per niente d'accordo, quando marine (sventura a te) ha scelto 'mattone' come prompt, ho deciso di infilarci il concetto di arte, come qualcosa, anche di semplice, capace di renderci felici, tristi, pensierosi, insomma di emozionarci.
ho scelto nomi giapponesi, perché mi suonavano molto nel contesto, non fate domande ^^
baci e biscotti della fortuna
alice in wonderbook