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Autore: dark_breath    28/04/2015    1 recensioni
Quattro ragazzi che sono destinati ad incontrarsi. Un segreto che solo una persona-o una cosa- conosce e che loro dovranno svelare.
Una storia di amicizia, coraggio e fantasia, in cui non si è mai sicuri di chi fidarsi.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3_( Aby)

Aveva gli occhi che mandavano scintille. Come nel sogno.
Decisi che non potevo più tenermi tutto dentro e gli raccotai del sogno e dell'oro pesente sui miei occhi.

Lui stringeva i pugni aveva la schiena tesa. Un tuono proruppe nel nostro silenzio. Io, spaventata feci qualche passo indietro.

Finii il mio racconto, lui stava per ribadire quando troncò ,a frase e mi fulminò in modo da farmi tacere. < ...Aby... qualcuno ci sta ascoltando>.
non era un esclamazione' nè una domanda...era piuttosto un'affermazione.

Ci avvicina mo piano alla porta socchiosa dalla qual e, aguzza do la vista, si notava un ombra. La spalanca mo, ma dietro di essa non c'era nessuno.

 Mi diedi una sistemata e uscimmo dal bagno. 
Avevo provato a togliere la sostanza appiccicosa dal viso, ma nulla da fare...avevo dovupo spalmarci sopra tantissimo correttore per farla notare meno.

Ci avviammo tra i corridoi della struttura...ormai li conoscevamo a menadito!

Camminavo appena dietro a mio fratello.
Cercavo di non pensare a niente, guardando in basso e provando a non far capire lo stato in cui mi trovavo...
Paura? Tristezza? Stupore? No, nessuna di queste...si trattava solo di curiosità, curiosità e rabbia, perchè mi sentivo impotente davanti a ciò che mi captava.

Camminavo velocemente e, senza accorgermene, sfiora i il braccio di un ragazzo che passava proprio di fianco a me. 
Mi sentii stordita solo un attimo, per poi ritornare velocemente come prima.

Il pomeriggio passò lento e monotono.

 La sera non mangiai, non avevo fame e mi sentivo ancora un po' scossa.
Mi misi sotto le coperte e accesi una lucina per tener i compagnia:Diana non era ancora tornata...a quell'ora avrebbe dovuto essere con un ragazzo biondo esuro e alto, diceva che dovevano parlare di scienze, ma io non ci credevo per nulla.

Passai -mezzora un uno stato di dormiveglia . Non avevo il coraggio di addormentarmi...appena chiudevo gli occhi, li spalancavo un attimo dopo per paura di catapultarmi ancora in uno degli inquietanti sogni che mi assillavano da qualche tempo.

La porta si aprì ed entro la mia compagna completamente bagnata, affermando che fuori infuriava un temporale. Era sempre dolce e carina con me. Ci conoscevamo da molto tempo e avevo capito che sapeva confidarsi solo con me e che per fidarsi di una persona impiegava tanto, tanto tempo.

Si cambiò un meno di un minuto e se ne andò al letto. Respirava talmente piano che non sentivo i suoi sospiri e, nelle notti particolarmente fredde, mi alzavo senza far rumore controllando che vivesse ancora .

Finalmente chiusi gli occhi e mu addormentai.

 Questa volta ero nel corridoio dell'istituto, da sola, in un pomeriggio in cui il sole spaccava le pietre. Qualcuno mi toccò la spalla e io mi votai. Notai un ragazzo piuttosto alto, con larghe spalle, morbidi riccioli castano chiaro e occhiali da sole neri che mi fissava...era lo stesso tale con cui "usciva"la mia amica.
Iniziò a sorridere in modo strano finché i suoi occhi non lampeggiarono e dal suo labbro superiore spuntarono dei grossi canini. Non era un vampiro, neanche un licantropo.

Improvvisamente mi sentii svenire e , sopraffatta dalla nausea, mi svegliai.
Mi diressi alla finestra semi-aperta fissando le goccioline di acqua che cadevano. Era una bellissima sensazione. Io mi isolavo dai pensieri e diventavo la spettatrice che assisteva al tragicomico spettacolo della mia vita.

 Avevo uno strano presentimento. Sentivo che qualcuno mi seguiva, ma, appena mi giravo, non c'era nessuno.

Tornai a fissare la pioggia quando qualcosa mi colpì violentemente la nuca.
Il dolore venne un istante dopo la botta e la mia vista si riempì poco a poco di macchioline nere. Tutto cominciò a girare. Gli angoli degli oggetti inorno a me diventarono tondi e smussati. Le gambe non mi ressero, il dolore era sparito; tutto giungeva come un eco distororto e poi vidi soltanto nero.
 
note autrice:
i prego di scusarmi per l'ora ma non ho proprio fatto in tempo a caricare prima.
Come sempre spero che il capitolo vi sia piaciuto e sarei felice se qualcuno mi lasciasse una brevissima recensione anche per dirmi che la storia fa schifo e non è degna di essere continiata.
se avete consigli, dubbi o correzioni da farmi, io sono a vostra disposizione e accetterò volentieri tutto ciò che, eventualmente, dovrete dirmi.
grazie per aver letto<3
dark_breath
 
   
 
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