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Autore: gatta12    29/04/2015    1 recensioni
Hermione e Iris.
Iris e Hermione.
"Siamo sorelle nell'animo..."
"...E lo saremo per sempre"
°
'Ispirato ad una mia opera "Gli Angeli Oscuri"'
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Iris-L'angelo Oscuro'
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Hermione & Iris
 

“Come fanno le persone a cavarsela nella vita senza una sorella?
Io ho bisogno di lei, quanto lei di me.
E’ la più grande certezza della mia vita.”
-Anonimo
 
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Primo incontro
 
“Chi altri sopporterebbe i miei umori peggiori o perdonerebbe i miei errori più idioti? Soltanto tu. Il perché non lo capisco… ma ti ringrazio di farlo!”
-Anonimo
°
“Le sorelle sono unite da un legame speciale tutta la vita. Che a loro piaccia o meno, nel bene e nel male…”
-Anonimo
 
“Scusami, mi passi la palla?”
Hermione alzò il viso dal libro che stava leggendo.
“Come?”
“La mia palla. Puoi passarmela? Ti è caduta vicino”
“Oh, si certo, scusa”
Imbarazzata, la piccola Hermione le ridiede la palla.
La mora le sorrise.
“Come ti chiami?”
“…Hermione Jean Granger”
Iris scoppiò a ridere.
“Non avrei mai creduto di poter incontrare qualcuno che si presenta con il suo nome completo come me! Io sono Iris Momoka Scarlett”
Hermione guardò diffidente quella strana bambina sempre allegra.
“Quanti anni hai?” le chiese.
“Dieci! Tu?”
“Anche io”
“Ti va di giocare con me?”
Hermione guardò Iris, poi abbassò lo sguardo sul libro.
“In verità… ecco…”
“Ah, scusa, stavi leggendo! Che libro è?”
La mora si sedette per terra e sbirciò il libro.
“Ah, lo conosco! Quindi anche tu sei una strega?”
Hermione sussultò e fissò quella bambina, contenta di aver conosciuto qualcuno simile a lei.
“Ehm… Se intendi che ho ricevuto la lettera di Hogwarts, sì”
“Io invece studierò in Giappone… Uffa, mi sarebbe piaciuto rivederci!” La mora fece un broncio, mentre Hermione scoppiò a ridere.
“Beh, potresti tornare in Inghilterra qualche volta!”
A Iris tornò il sorriso.
“Giusto! Comunque, Hemi…”
“Hermione! Il mio nome è Hermione, Momo”
“Perché mi chiami con l’abbreviazione del mio secondo nome, Hemi?”
“E’ carino!”
Le due si guardarono e scoppiarono a ridere.
“Hermione! Dobbiamo tornare a casa!” una signora poco lontano da loro chiamò la castana.
La futura Mente del Trio si rivolse alla sua nuova amica.
“Ci sarai anche domani al parco?”
“Certo!”
“Allora a domani, Momo! E, ti prego, devi insegnarmi qualche parola in giapponese”
Iris scoppiò a ridere.
 
 
°§°
 
 
A casa degli Scarlett
 
“Come diavolo si fa a riassumere una sorella in tre minuti? E’ il tuo gemello e il tuo opposto. E il tuo compagno costante e il tuo concorrente. E’ il tuo migliore amico e la più grande stronza in tutto il mondo. E’ tutto ciò che desideri che possa essere e tutto ciò che desideri che non sia.”
-Anonimo
°
“Una sorella è brontolii e punzecchiamenti, bisbigli e mormorii, corruzione e botte, baci e abbracci. Prendere in prestito e rompere. Dare in prestito e sorprendere. Difendere e consolare. Darci il benvenuto a casa.”
-Anonimo
 
“… Mi hai mentito”
“Come?” Iris, ormai dodicenne, guardò strano la sua migliore amica, venuta a trovarla in Giappone dopo il primo anno ad Hogwarts.
“Questa non è una casa… E’ una villa! Non so nemmeno se i Malfoy hanno la loro villa grande quanto la tua, Scarlett!”
“… Non chiamami col mio cognome, sai che lo detesto”
Hermione le fece la linguaccia.
“Comunque, la tua stanza è questa qui, accanto alla mia”
“Oh, perfetto, così ti sentirò russare”
“Io non russo, Hemi!!” Momoka gonfiò le guance, offesa.
La castana scoppiò a ridere.
Mentre entravano nella camera, Momo le chiese:
“Come ti sono sembrati i miei genitori?”
“Molto gentili e simpatici… E i tuoi fratelli! Ah, che carini che erano! Non ho mai avuto a che fare con dei pargoletti così piccoli”
“Hanno solo qualche anno di vita, ma sono così teneri che potrei mangiarli!”
“… Non vorrai uccidere i tuoi fratelli spero!”
“Cosa?! Ma va’! Non riuscirei nemmeno a torcergli un capello!”
Si buttò sul letto.
“Si dà il caso che quello sia il mio letto”
“Si dà il caso che questa è casa mia”
Ad Hermione spuntò un sorriso malefico.
“Oh, no… Non osare…”
“Tuffo a bomba!”
Hermione saltò addosso a Iris e iniziò a farle il solletico.
“Ahah… no, ti p-prego… Sto… Ahahah p-per mori- ahah –re…”
“Il mio solletico è micidiale!”
La porta si aprì mentre stavano ancora ridendo.
Una donna mora sorrise, vedendole così allegre.
“La cena è pronta, ragazze!”
“Arriviamo!”
E corsero di sotto.
 
 
°§°


Nella biblioteca magica inglese
 
“Una sorella è un amico e un difensore – un ascoltatore, un cospiratore, un consigliere e un condivisore delle gioie.
E anche dei dolori.”
-Anonimo
°
“Gli amici sono angeli che ci sollevano in piedi quando le nostre ali hanno problemi nel ricordare come si vola”
-Anonimo
 
“Hermione, stai bene?” Iris, seduta sul tavolo della biblioteca, guardava preoccupata la sua ormai sorella per la pelle scrutare decine di libri.
La castana sospirò.
“No… Da quando tu-sai-chi è tornato, non riesco nemmeno a dormire”
“Cosa stai cercando esattamente…?”
“Io… io non lo so!” Hermione scoppiò a piangere, sbattendo la testa sopra il tavolo.
“Non so che fare… Come consigliare Harry… E ho paura, non voglio affrontare una guerra!”
In pochi attimi si ritrovò tra le calde braccia della sua migliore amica.
Iris le accarezzò i capelli, mentre Hermione si stringeva a lei come fosse una figlia con la madre, scossa dai singhiozzi.
“Sh… prova a riposare un poco”
“M-ma siamo in biblioteca…”
“Non importa… Tu dormi e basta, ci sono io a vegliare su di te… In fondo sono veramente un angelo, no?”
Hermione sorrise tra le lacrime, mentre cedeva al sonno.
“Tu per me sei come una sorella, Momo…”
“Lo so, Hemi. Lo so…”
 
 
°§°

 
Post-guerra
 
“Se non capisci come una donna possa amare teneramente sua sorella e al tempo stesso aver voglia di torcerle il collo, allora probabilmente sei figlio unico.”
-Anonimo
°
“Le sorelle non hanno bisogno di parole. Hanno perfezionato un linguaggio di smorfie e sorrisi e aggrottamenti della fronte e strizzatine d’occhio – espressioni di stupore e scioccata sorpresa e incredulità. Soffi e sbuffi e rantoli e sospiri – che possono minare qualsiasi storia che stai raccontando.”
-Anonimo
 
“Cosa? Verrai a Hogwarts, sorella?”
“Uhm-uhm…” Iris ne ingoiò un altro.
Ad Hermione venne un tic all’occhio.
“Che hai all’occhio, Hemi?”
“Puoi smettere di mangiare?”
“Ma sono così buuoooniiiii!!! E poi sono nervosa! Non sono mai stata a Hogwarts”
“A me non piacciono i macarons…”
Iris la guardò come se avesse detto qualcosa di assurdo.
L’altra sospirò.
“A volte sembro tua madre, non la tua migliore amica”
“Ma no! Sei più come una sorella maggiore, no, Hemi?”
Si pulì la bocca con un tovagliolo, e si guardò intorno.
“Non sono mai stata in questo bar, è veramente bello”
“E’ babbano” La informò Hermione.
“Guarda che lo so, sorella!”
Li fecero la linguaccia e scoppiarono a ridere, attirando l’attenzione delle altre persone nel bar.
“Dai, usciamo” diede un’occhiata all’altra “Forse è meglio andare a fare un po’ di shopping, non credi?”
“No…!”
Nonostante le sue proteste, le due uscirono dal locale.
Si presero sottobraccio.
“Credo che ad Hogwarts dovrai smettere di chiamarmi sorella…”
“Perché crederanno che siamo veramente sorelle! Hai ragione”
Si guardarono.
“Nah…”
Risero.
 

 
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“Da bambine, una sorella può essere una compagna di giochi sempre pronta. Da adolescenti, una consigliera che vive sotto il tuo stesso tetto. Da madri, una baby-sitter sempre disponibile e da vecchie, una persona che non s’annoierà ad ascoltare tutte le tue storie sui ‘bei vecchi tempi’.”
-Anonimo
 
 


§ Consigliata: https://www.youtube.com/watch?v=RgKAFK5djSk §





 
  
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