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Autore: daimler    29/04/2015    4 recensioni
ciao a tutti è la mia prima long spero che vi piaccia, per prima cosa ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ma la storia è ispirata al telefim life unspected anche se ci sono moltissime variazioni e nel proseguire la storia prenderà una strada diversa dal telefim. Nashi ha passato tutta la sua vita trasferendosi da una famiglia affidataria all'altra. Ora, arrivata a sedicianni anni, decide di farla finita e di chiedere di diventare una minore emancipata. Per farlo, però, dovrà rintracciare i genitori naturali....
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Ciao a tutti eccomi con un nuovo capitolo!! Allora piccola introduzione, questo è un "capitolo speciale" ovvero un intero capitolo flashback sugl'avvenimenti di Lucy e Natsu prima della storia da me narrata finora. Quest'idea mi era balenata in testa in passato, ma che ho poi abbandonato, ma qualche tempo fa una mia cara lettrice ( Sayaka chan 94)  mi ha ridato l'impulso per metterla all'opera. Detto questo spero che l' idea piaccia a tutti e che l'aggiornamento sia di vostro gradimento, il prossimo capitolo seguirà normalmente le vicende della storia. Ancora un saluto e un ringraziamento a TUTTI, ma proprio TUTTI TUTTI!! un bacio alla prossima.

E quando la vita sembra seguire il giusto ordine che tu le hai imposto, e li che ti stravolge l'amore, sconvolgendotela proprio quando meno te lo aspetti.

Il mese di settembre era da poco iniziato, e con lui tutta la routine abbandonata prima delle vacanze. La prima campana dell'anno suonò anche alla Fairy High, le lezioni iniziarono e tutto sembrava andare nella norma come al solito per Lucy, studentessa modello dotata di bellezza e buon cuore . Durante le prime ore di lezioni, la ragazza si trovava in palestra per svolgere attività fisica, Lucy in tenuta sportiva, intenta a raccogliersi i capelli in due codini stava accanto a una sua cara amica "Mi chiedo cosa ci sia da sospirare così tanto Biska" chiese con tono contrariato, la ragazza in questione stava seduta a gambe incrociate con i gomiti poggiati sulle ginocchia e le mani a reggerle il viso "Alzack" sospirò con aria sognante, facendo roteare gl'occhi a Lucy. Bisca girò il volto per guardarla "Lucy sono cinque anni che ti conosco, non ti ho mai visto interessata a nessuno, come è possibile?" chiese stupita, Lucy chinò la testa,  era molto corteggiata a scuola data la sua bellezza, ma lei aveva sempre rifiutato le avance, non che fosse una ragazza snob, ma tra tutti quei ragazzi non c'era mai stato nessuno capace di rubarle il cuore "be ecco.." farfugliò,  Bisca si tirò su afferrandole le mani, "è l'ultimo anno, mi prometti che almeno ci proverai ad uscire con qualcuno?, vorrei vederti felice.." Lucy la guardò decisa "ma io sono felice, ho la tua amicizia e quella delle altre e..." "ma l'amore è un altra cosa!" la interruppe Bisca cogliendola impreparata, Lucy abbassò lo sguardo "cosa si prova?" chiese ingenua " non fai altro che pensare a quella persona" rispose lei infervorata, non parlavano mai di ragazzi "come fai tu con Alzak?" chiese Lucy spontanea creando un certo imbarazzo all'amica "be.. si" rispose con le guance in fiamme, "e arriverai a fare cose folli pur di starci insieme" continuò con occhi luccicanti. Lucy la guardò sorridendo provando anche invidia, lei non aveva mai provato niente di quello che Bisca parlava, l'amica dovette accorgersi di ciò perché a un certo punto la guardò con compassione  "vedrai arriverà anche per te, sarà improvviso e violento, tanto da stenderti k.o"  la rassicurò con un sorriso.
Lucy stava ancora guardando Bisca quando improvvisamente percepì un colpo alla testa, così forte da stenderla a terra.  L'ultima cosa che riuscì a vedere fu Bisca chinata su di lei "Lucy - Lucy!!" tentò di chiamarla agitatamente, Lucy  cercò di tirare su la testa accennando un lieve sorriso, per poi svenire.

La Fairy High era un istituto di prestigio, e l'edificio era fornito anche di un' infermeria per qualsiasi evenienza. Lucy aprì debolmente gl'occhi guardando il soffitto bianco, la prima cosa che percepì fu un fitta dolorosissima alla testa roteò gl'occhi trovandosi, seduto  accanto al lettino sul quale era distesa, un ragazzo. Sgranò gl'occhi, nel trovarselo così vicino, il ragazzo era disteso per metà su letto e dormiva. Si dormiva beatamente.  Lucy si guardò intorno spiazzata, in quella stanza non c'era nessuno oltre a loro, cosa doveva fare, forse svegliarlo? e poi chi era? l'osservò ancora un altro po' riconoscendolo come uno studente della scuola, non erano amici e non si erano nemmeno mai parlati, ma Lucy aveva buona memoria visiva ricordandosi di averlo già intravisto nei corridoi o in palestra dell'istituto. Si tirò su faticosamente mettendosi seduta, e allungando le dita lo punzecchiò su una spalla, ma ciò che ne ricavò fu solo un mugolio, Lucy  sospirò esasperata riprovandoci,  e dopo vari tentavi il ragazzo aprì pigramente gl'occhi sbadigliando sonoramente. Il giovanotto si stropicciò gl'occhi " finalmente ti sei svegliata, come stai?"  chiese sorridendo lasciando la ragazza interdetta, Lucy si schiarì la voce e con tono formale si riferì a lui "scusami ci conosciamo?"  "ancora no, io sono Natsu e tu?" "Lucy" rispose lei confusa, quella situazione era al quanto bizzarra.  Natsu rimase li ad osservarla sorridendo e quel silenzio incominciò ad imbarazzare Lucy, la ragazza ignorò quella strana fitta che le si era creata all'altezza dello stomaco, "potresti spiegarmi cosa è successo?" chiese ricordandosi di essere in' infermeria, "a niente di che, sei stata colpita da una pallonata, sei caduta e ai preso una botta in testa svenendo" rispose lui con tranquillità stiracchiandosi come un gatto, Lucy lo guardò un attimo perplessa , si portò poi una mano dietro la testa, al di sopra della nuca, e tastando con le dita notò un bernoccolo. Lucy si ricordò improvvisamente, quel colpo improvviso e le urla di Bisca, "chi è stato l'idiota?" chiese sbuffando massaggiandosi le tempie per dar sollievo al mal di testa, una risatina isterica uscì dalla bocca di Natsu "c'è l'hai davanti" rispose lui passandosi una mano dietro ai capelli, e Lucy arrossì vistosamente, "emm ecco..." farfugliò, "che figuraccia" pensò tra se e se, ma Natsu le tolse l'imbarazzo "mi dispiace" si scusò e Lucy si sciolse. Davanti a quell'espressione dispiaciuta non poté che scrollare la testa, quel tanto che riuscì a fare dato le fitte dolorose, "non fa niente" disse gentile. I due continuarono a guardarsi finché Lucy tentando di spezzare quel contatto visivo così intenso ma allo stesso tempo imbarazzante, disse "ho sete",  fece per voltarsi dall'altra parte per prendere il bicchiere posto sul mobiletto  vicino al letto, ma Natsu balzò in piedi "aspetta ci penso io" intervenne allungandosi  verso il bicchiere,  stendendosi praticamente sul letto, o meglio sul suo ventre creando In Lucy in piccolo balzo sorpreso, si sarebbe aspetta che Natsu avesse fatto il giro del letto e non  allungarsi in quel modo spalmandosi su di lei "e meglio che non ti affatichi" continuò lui tranquillamente avvicinando il volto terribilmente al suo, così tanto che Lucy a momenti poté sfiorargli con  le labbra la guancia. Natsu afferrò il bicchiere e poi mettendosi seduto sul letto di fianco a lei glielo passò "grazie" farfugliò  la ragazza deglutendo l'acqua a piccole sorsate. Lucy staccò il bicchiere dalla bocca tenendolo tra le mani, le labbra inumidite "non dovresti andare? non hai lezione?" chiese ma Natsu le sorrise ancora, "non preoccuparti starò qui finché non andrai via anche tu, non ti lascerò da sola" e il cuore di Lucy perse un battito, con quella innocente affermazione Natsu le aveva provocato una sensazione mai provata. Lucy chinò la testa scostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "grazie" soffiò non notando gl'occhi di Natsu puntati sulle sue labbra umide, Lucy tirò su lo sguardo e Natsu trasalì, " allora Luce sei nuova della scuola?" chiese lasciando di sasso Lucy, non sapeva se essere più arrabbiata per il fatto di non essersi mai accorto di lei in cinque anni di scuola o per averle sbagliato il nome, chinò la testa "Lucy" sibilò con una punta di stizza, stringendo il bicchiere di carta tanto da farlo scoppiettare rumorosamente.  Natsu stava per dire qualcos'altro ma l'arrivo di un' addetta all'infermeria interruppe i due "Natsu ancora qui?" chiese con stupore , "ciao Grandine" rispose voltandosi verso quella bella e giovane donna, ad occhio e croce poteva avere una trentina d'anni, anche meno "avrai saltato minimo tre ore di lezione, avrai dei guai con il preside" continuò  avvicinandosi a Lucy, Natsu si scostò lasciando che la donna si prendesse cura di lei. Grandine tirò fuori dal taschino del camicie una piccola torcia puntandola sul volto di Lucy,  illuminandola da un occhio all'altro, "Lucy direi che ora puoi lasciare l'infermeria" sentenziò gentile lasciandole una carezza sul mento, Lucy sorrise era così materna. "Puoi fidarti di Grandine lei è la migliore, lavora in ospedale e fa volontariato a scuola" disse Natsu elogiando la sua amica "e tu piccolo adulatore, sempre più uguale a tuo padre eh?" sogghignò Grandine lasciando in Nastu un'espressione orgogliosa. Lucy si tirò su, aspettando che Grandine le desse la giustifica per rientrare in classe, Natsu accanto a lei la guardò un'ultima volta "allora ci si vede, ciao Luce" disse andando via e  ignorando il "Lucy" sibilato per la seconda volta da Lucy. Lei lo guardò andare via, Natsu passeggiava in modo tranquillo con le mani dietro la testa, fischiettando in modo spensierato. Grandine si voltò passandogli il foglietto, "hai dormito per ben tre ore, ma mostrando questo al professore  non subirai niente"  disse la donna facendole un occhiolino, Lucy  la ringraziò per poi avviarsi verso la sua classe. Pensò a Nastu, le era stato accanto per tutte quelle ore e probabilmente ne avrebbe pagato le conseguenze, si portò una mano sul cuore stringendo la giustifica fino a stropicciarla tutta, che cosa era quella fitta che provava ogni volta che pensava a quel ragazzo?

Passò qualche giorno, quel pomeriggio nell'istituto della Fairy High le lezioni erano finite già da un pezzo , ma la biblioteca studentesca era rimasta comunque aperta per permettere agli studenti di usufruire liberamente di quello spazio. Il silenzio regnava sovrano, almeno in quasi tutto il locale, perché in una certa corsia poteva sentirsi un po' di trambusto, "se non ti avessi fatto beccare a quest'ora non saremmo qui, babbeo" ringhiò un ragazzo corvino, Natsu affilò lo sguardo "Stupido Grey, sei tu che ti sei fatto beccare" latrò l'altro. Natsu Dragneel e Grey Fullbuster, quei due non facevano altro che combinarne, per chi non li conoscesse poteva pensare che ci fosse dell'astio tra i due , ma in realtà il loro legame era forte e unico, letteralmente. Cresciuti insieme, dividevano gioie, e in questi casi dolori, quel mattino avevano architettato l'ennesimo scherzo ai danni di quel secchione primo della classe, il quale si rifiutava spesso di passare loro il compito, peccato che quella secchiata d'acqua posta a tranello sullo stipite della porta non  colpì che il preside, giunto quel giorno per fare una ispezione a sorpresa. Il preside Gaelbolg conosceva i suoi polli,  bastò semplicemente un'occhiataccia ai due e un suo dito in direzione della presidenza.  Per punizione quel pomeriggio avrebbero dovuto riordinare la biblioteca scolastica,  Grey con le braccia conserte tirò su il naso "è altissimo lassù e non abbiamo la scala" constatò, "reggimi ci metterò un attimo" rispose Natsu, e Grey mise le mani a coppa dandogli la spinta per salirgli sulle spalle, "dovresti smetterla di mangiare così tanto, pesi quanto un maiale" borbottò creando un grugnito indispettito in Natsu "sei tu che sei una femminuccia" "se non ritiri quello che hai detto ti faccio cadere pezzo di cretino", i due avrebbero potuto continuare così tutto il pomeriggio, ma qualcosa, anzi qualcuna attirò l'attenzione di Natsu, da quell' altezza riusciva a vedere al di la degli scaffali, "Luce" sussutrò a bassa voce vedendo la figura longilinea della ragazza, appartata in un angolo della biblioteca. Lucy, seduta a un tavolo mangiucchiava una matita sfogliando un libro con poca voglia, non accorgendosi di essere spiata. Natsu rimase li imbambolato a guardarla ignorando le lamentele di Grey "Natsu non c'è la faccio.." disse l'amico straziante, ma Natsu in quel momento era troppo concentrato nell'osservare Lucy, "Natsu" ripeté disperato Grey prima di mollare la presa. Un boato,  un grosso boato fu quello che si sentì in tutta la biblioteca.
Lucy camminava annoiata per i corridoi della biblioteca, fermandosi notò un libro che le interessava, volle prenderlo e si sporse alzandosi con le punte, ma faceva fatica lo stesso, tentò di allungare ancora un po' il braccio finché non sentì una voce dietro di lei, "aspetta". Lucy sentì quella voce famigliare, inclinando il viso lo rivide "Natsu" disse sorpresa, il ragazzo le prese il libro passandoglielo direttamente, Lucy lo afferrò girandosi verso di lui. Con le spalle contro lo scaffale strinse quel libro fino a farsi sbiancare le nocche, "ciao" farfugliò con gambe tremanti, chiedendosi mentalmente il perché di quel batticuore improvviso, "come stai?" chiese lui, "meglio", di solito Lucy era molto più socievole di così, ma la vicinanza di quel ragazzo le faceva aumentare la salivazione impedendogli di parlare. Lucy si scostò una ciocca di capelli dal viso "anche tu qui per studiare?" chiese "non proprio" rispose lui ridacchiando, rimanendo in silenzio poi. Natsu stette li, continuando a guardala immensamente e Lucy incominciò a sentire imbarazzo "io stavo per andare via" disse celando il rossore e Natsu si scostò, "ti accompagno ti va?"  e Lucy annuì. I due incominciarono a camminare, "Natsu perché zoppichi?" chiese lei preoccupata, ma Natsu sorrise sghembo "niente di che" sminuì, "ti va di andare a una festa?" chiese di getto lasciandola sorpresa, "al Mercurius, conosci?" continuò spingendo la porta dell'uscita dalla scuola. Lucy annuì, conosceva quel posto e a lei non era permesso andare li, come altre moltissime attività, gl'unici eventi a cui poteva partecipare erano quelle pompose feste organizzate dal padre o dai suoi soci. Lucy scosse il capo, "mi dispiace, ma non posso" ma Natsu le sorrise lo stesso, nascondendo la delusione, il suono del clacson interruppe i due, e Natsu voltandosi poté vedere quella macchina di lusso con tanto di autista, Lucy si vergognò, non le piaceva ostentare la ricchezza della sua famiglia, "ciao" disse lei con amarezza, Natsu percepì quel sottile dolore, salutandola a sua volta.

Lucy tornò a casa, era ormai ora di cena e quando entrò nel salone fu sorpresa e felice nel vedere la sua cara cugina che abitava fuori città, Michelle. Le due si abbracciarono calorosamente prendendo posto al tavolo. Quella sera anche Jude, il padre di Lucy, era presente alla cena e seduto a capo tavola non faceva altro che elogiare l'istituto che la perfetta Michelle frequentava, "Michelle tu si che dai gioie ai tuoi genitori, Lucy non ne vuole sapere di frequentare quell'istituto femminile di tanta fama" borbottò lanciando occhiate contrariate alla figlia, ma Lucy dal canto suo non le importava, quella era l'unica piccola vittoria che era riuscita ad ottenere dal padre, adorava la Fairy High e quasi le dispiaceva nel diplomarsi quell'anno. La serata continuò e quando Michelle saluto lo zio per ritornare a casa, Lucy ne approfittò per accompagnarla alla porta, stringendola sotto braccio le regalò il sorriso più bello che Michelle avesse mai visto "Lucy, sei radiosa" disse notando quella luce negl'occhi, Lucy si portò una mano sul cuore, "c'è un ragazzo che ho conosciuto si chiama Natsu..."

Calò definitivamente la sera, Lucy era in sottoveste, nella sua stanza, stava finendo il compito che le era stato segnato per l'indomani, si tirò su dalla sedia e sbadigliando andò per spegnere la luce, un rumore dalla finestra l'attirò , probabilmente i rami dell'albero avevano picchiato contro il vetro, creando quel  rumore. Si avvicinò alla finestra semi aperta "Ciao Luce!!" urlò Natsu a trentadue denti spuntando all'improvviso, Lucy urlò dallo spavento facendo spaventare anche lui tanto da fargli perdere l' equilibrio. Prontamente Lucy lo afferrò per le braccia spingendolo all'interno della stanza, se non fosse stato per lei si sarebbe spiaccicato in terra. Con il fiatone e le gambe tremanti Lucy balbettò "Natsu che ci fai qui?" "ti sono venuto a trovare" rispose con tranquillità, sollevandosi da terra e lasciandola basita, i due si sedettero su letto.  Lucy tentò di coprirsi con la vestaglia, "come hai fatto a sapere dove abito?" chiese agitata nel trovarselo così vicino, Natsu si grattò la guancia con le dita "be villa heartphilia è abbastanza evidente non credi?"  rispose e Lucy annuì cogliendo poi che Natsu si era informato su di lei allora, "e la festa?" chiese inclinando la testa di lato, ma Natsu scrollò le spalle, "era solo l'ennesima del Mercurius, andremo alla prossima", Lucy percepì solo dopo quel plurale usato, era giusto essere sincera con lui "Natsu, io non potrò mai venire a una festa con te" disse con tristezza, Nastu la guardò restando in silenzio, e Lucy incominciò a stropicciarsi la vestaglia con le dita "mio padre non mi permette di uscire e mi costringe a frequentare solo gente di alto rango" temendo che con quelle parole potesse offendere Natsu, ma il ragazzo si porse verso di lei, "e tu Luce cosa vuoi?" chiese lasciandola spiazzata, nessuno mai glielo aveva chiesto, lo guardò sorridendo "vorrei essere solo felice, e non è la ricchezza che me la darà" rispose facendo sorridere Natsu. Passarono la notte a parlare, di aspettative sogni  e passato, e ne passarono anche altre, Natsu andò più di una volta a trovarla, sapeva che il padre di Lucy non le permetteva di uscire liberamente, ma lui si accontentava di vederla anche li, nel buio di quella stanza.

 Settembre avanzava lentamente, e ormai gli studenti alla Fairy High avevano ripreso il ritmo abituale delle lezioni. Era pausa pranzo, nella mensa della scuola gli studenti pranzavano tra una chiacchiera e l'altra. Natsu seduto tra Cana e Grey, si guardava intorno cercando una bionda in particolare, tra i due c'era solo amicizia, anche se Natsu più di una volta avrebbe voluto afferrarla e baciarla, ma i loro incontri erano ridotti a poche ore di qualche sera ogni tanto, ,mentre a scuola i loro incontri erano fugaci, fatti di sguardi e sorrisi. "Cana come è andata poi con Eucliffe?" chiese Grey d'un tratto, tra i tre c'era una certa confidenza ed era normale chiedersi reciproche cose, anche se Natsu non aveva ancora parlato di Lucy ai due, temeva la reazione, sapeva che lui e Lucy facevano parte di due mondi diversi, e poi Lucy non era l'avventura da raccontare, era qualcosa di così bello che voleva essere l'unico a condividere quel segreto.  Cana si tirò su i capelli legandoseli in una coda alta  "cosa vuoi che sia, abbiamo scopato una volta sola" rispose lei senza pudore, a Cana non importava nulla, lei era così non le interessava fare la facciata della brava ragazza, anche perché non lo era. I tre puntarono lo sguardo proprio dove si trovava Sting Eucliffe , intorno a quel tavolo c'era tutta  l'alta società del paese, "io sono solo una novità da provare, per lui va bene una Sherry Blendy, una Flare Corona, una Lucy heartphillia"  con quell' ultimo nome Natsu voltò di scatto la testa verso di lei "che vuoi dire?" chiese "che fanno parte tutti del loro mondo di ricchezze e favole mentre noi, noi siamo solo la plebaglia con cui divertirsi", Natsu notò lo sguardo di consenso che Grey fece, ripuntando lo sguardo su quel tavolo, vide che arrivò anche Lucy sorridente, si tirò su andando via senza dire una parola, era così che Lucy lo considerava? "che gli è preso?" chiese Cana perplessa, ma anche Grey scosse la testa non capendo quell'atteggiamento.

Passarono i giorni, quel pomeriggio pioveva a dirotto, e Natsu era stato convocato in presidenza, questa volta Grey l'aveva scampata mentre lui era stato beccato. Seduto nella saletta, aspettava la sua punizione, quando dalla presidenza uscì proprio Lucy, lei faceva parte del comitato studentesco e se si trovava li era sicuramente per burocrazia, i due sgranarono gl'occhi nel vedersi, era passata una settimana da quando Natsu era andato a trovarla l'ultima volta, e a Lucy mancava terribilmente, si avvicinò a lui sorridendogli "Natsu" disse, e lui dopo averla guardata inclinò la testa di lato ricordandosi il discorso in mensa da parte dei suoi amici. Lucy chinò la testa imbarazzata "non sei più venuto a trovarmi," disse amaramente "avevo da fare" rispose lui incrociando le braccia al petto, Lucy ci rimase malissimo, che si fosse già stancato di lei?  "mi chiedevo se staser.." Natsu scattò in piedi interrompendola, "c'è una super festa al Mercurius, non me la perderei per niente al mondo, sai comé" la liquidò freddamente entrando poi in presidenza. Lucy rimase ad osservare la porta chiusa, Natsu sembrava un'altra persona da quella che aveva conosciuto, si portò la mano sul cuore sentendo una fitta, ma no come quelle che di solito provava quando era con lui, questa volta era dolorosa.
Quella sera la pioggia aveva smesso di cadere, e Natsu era stato trascinato contro voglia a quella stupida festa al Mercurius, Cana e Grey avevano notato quell'insolito atteggiamento da parte dell'amico, e quale distrazione era meglio delle feste alcoliche che il Mercurius offriva?.  Intanto Lucy guardava fuori dalla finestra dalla sua stanza con aria corrucciata, "quell' idiota" sbuffò, non capiva quell'atteggiamento ma sicuramente c'era qualcosa che turbava Natsu, una scintilla scattò in lei, se non era Natsu ad andare da lei, sarebbe andata lei da lui. Aprì la finestra, sarebbe scesa dall'albero, doveva essere semplice dato che Natsu lo faceva sempre, ma quando guardò giù il terrore l'assalì, forse era meglio scendere le scale in modo furtivo, suo padre era chiuso in ufficio, dall'altra parte della villa, sicuramente non se ne sarebbe accorto.
La festa procedeva seguendo i suoi standard, Cana già ubriaca si era appartata in compagnia di qualcuno, e Grey su di giri incominciò a cercare anche lui qualche pollastrella da accalappiare. Natsu invece non aveva nessuna voglia di stare la, era in un altro posto che in quel momento desiderava essere, si guardò intorno e rimase basito nel vedere quella familiare figura bionda vagare per la vecchia miniera con aria spaesata. Lucy fu avvicinata da un ragazzo, "come sei carina, ti va di fare un giro?" sbiascicò afferrandola per un braccio "emm ecco io.." Lucy si staccò ma quello sembrava non demordere, almeno finché non arrivò Natsu dietro di lei "sparisci" sibilò con voce metallica, tanto da fare girare i tacchi a quel poveretto. Lucy si voltò guardandolo "Natsu io.." "Lucy torna a casa" la interruppe lui, voltandogli le spalle incamminandosi  ma Lucy lo seguì a pugni stretti "aspetta  mi vedi qui è l'unica cosa che mi dici è questa? Natsu!!" urlò in preda alla rabbia, Natsu la stava ignorando. Continuò a seguirlo finche non riuscì ad afferrarlo per la mano, ma Natsu continuò la sua marcia "perché fai così? ho forse fatto qualcosa, io ti chiedo scusa" Natsu si bloccò di colpo, e Lucy si scontrò contro la sua schiena, si voltò guardandola "no, tu non centri" disse regalandogli una carezza, "andiamo via, ti accompagno io" disse poi confondendola per quel cambio repentino. I due camminarono mano nella mano silenziosamente verso quel sentiero, arrivando verso un grosso albero Lucy si fermò facendo arrestare Natsu, il ragazzo si girò guardandola accigliato "che c'è?", Lucy con la testa china disse " c'è che mi confondi" Natsu sospirò, e Lucy gli lasciò la mano appoggiandosi contro l'albero con le mani dietro la schiena, "io ho frainteso tutto" continuò Lucy "pensavo che tra me e te ecco.. invece la tua era sola pena nei miei confronti" Natsu la guardò "ma che stai dicendo?" disse avvicinandosi sempre di più, chiudendola in una morsa, Lucy deglutì nessun ragazzo le si era avvicinato così tanto. Natsu le prese il volto tra le mani sussurrandole roco "mi sei così mancata in questi giorni"  strofinando il naso contro il suo "anche a me" rispose lei chiudendo gl'occhi e con il cuore a mille, Nastu posò le sua labbra contro di lei, facendole schiudere dando via a un bacio dolce ma fortemente sentito da entrambi. Lucy arrossì vistosamente, il suo primo bacio, pensò staccando le mani dall'albero per intrecciarle intorno al busto di Natsu e tirarlo a se. Natsu si staccò poggiando la fronte contro la sua, "avevo una gran voglia di farlo" disse sorridendo lasciandola senza parole, le riprese la mano e Lucy si accoccolò a lui felice avanzando verso casa.

Era passato qualche settimana da quel bacio, e tra i due era nata una sorta di relazione segreta , fatta solo di sguardi e baci rubati qua e la. Una sera Natsu andò a trovarla come di consueto, ma successe qualcosa di particolare, nello scavalcare il cancello Natsu fu subito accerchiato da due feroci cani, proprio quel giorno erano stati introdotti nella villa, all'insaputa di Lucy, come sicurezza, perché ultimamente i servitori avevano notato una figura sospetta girovagare di sera per il giardino della tenuta. Nastu, fortunatamente senza danni fu portato dentro all'abitazione, accolto freddamente da Jude, l'uomo lo studiò per bene, "cosa ci facevi qui?" chiese severo e Natsu ridacchiando rispose "un giro", Jude si voltò verso un inserviente "chiama la polizia" ma prima che questi potesse farlo Lucy scese giù per le scale come una furia "no, papà aspetta" urlò disperatamente, l'uomo si voltò "tu vai in camera tua" le ordinò severo, ma Lucy si avvicinò mettendosi di fronte a Nastu , "è un mio amico, lui voleva solo venirmi a trovare" disse con voce tremante. Jude li guardò entrambi in modo truce "Lucy vieni di la dobbiamo parlare, in quanto a te puoi pure andartene" disse a Natsu spostandosi verso un'altra stanza seguito da Lucy, la ragazza si voltò un'ultima volta, regalandogli un triste sorriso. Natsu fece per andarsene ma rimase li davanti a quella porta origliando la discussione. Lucy era scossa da tremiti, temeva le ire del padre "cosa ti salta in mente?" ringhiò lui "e poi chi sarebbe?" continuò con tono severo, Lucy si massacrò le mani nervosamente "un mio amico..." rispose, e Natsu chinò la testa amareggiato, "qualunque cosa sia non dovrà più avvicinarsi qui, non voglio che abbia nessun contatto con te mi hai capito bene?" Lucy scosse la testa in segno di ribellione, "ma perché? non capisci io lo.."non mi interessa, non fa per te non è alla tua altezza" continuò con tono aggressivo "è soltanto un ragazzino di poco conto, non ti darà mai la vita degna che un appartenente degl' heartphillia merita" Lucy scosse la testa silenziosamente, le parole soffocate dalle lacrime, ma Natsu non udendo altre parole pensò che Lucy fosse d'accordo. Strinse un pugno dalla rabbia, ma riflettendo pensò che Jude avesse ragione, era un povero screanzato quale vita avrebbe potuto mai offrirgli? lei che era abituata ad agi e ricchezze. Andò via, volendosi dimenticare di tutto.

I giorni avanzarono arrivando ottobre e con lui l'evento più aspettato della Fairy High, il ballo studentesco. Lucy passeggiava con Bisca per i corridoi, se la prima era triste e corrucciata la seconda sembrava in defibrillazione "Alzack mi ha invitato al ballo!!" esclamò felice, schioccando in Lucy un sorriso di contentezza per lei, ritornando poi nella sua depressione "e tu? non ti ha invitato nessuno?" chiese curiosa "no" mentì, in realtà ne aveva ricevuti molti ma non quello che desiderava, e ormai non sperava più in un suo invito dato che il ballo si sarebbe tenuto il giorno dopo. Natsu da quel sera non si era fatto più vedere. Aveva provato a parlarci, ma a parte qualche saluto veloce non aveva ottenuto niente, non la stringeva più, non le parlava più, non le regalava più baci, non andava più a trovarla. Continuarono a camminare finché non lo vide, accerchiato nel suo solito gruppetto, vedendolo ridire la rabbia l'assalì, lei si struggeva d'amore e lui la prendeva in giro, vide nelle vicinanze il capitano della squadra di basket ed è li che fece qualcosa che fino a un po' di tempo fa non avrebbe mai pensato di fare. Si avvicinò a lui attirando l'attenzione di Natsu, "ciao Bora" disse lei carinamente "ciao bellezza" rispose lui, Lucy ingoiò quel nomignolo fastidioso, "ciò ripensato e.." schioccando uno sguardo a Natsu che osservava la scena ardentemente, per poi rivoltarsi verso Bora "mi piacerebbe molto venire al ballo con te" disse, Bora annuì "certo bellezza, hai scelto la persona giusta!" gongolò lui. Lucy andò via sentendo lo sguardo di fuoco di Natsu addosso, una strana sensazione l'assalì soddisfazione? stupidità? non lo sapeva nemmeno lei. Intanto Natsu continuava ad osservarla andare via, stringendo un pugno dalla rabbia, non aveva fatto altro che pensare a lei negl'ultimi giorni, le mancava, dio se le mancava. Ma ogni volta che decideva di correre da lei, in testa gli rimbombavano quelle parole,  e Natsu se ne convinceva ogni giorno, lui non era alla sua altezza.

La sera del ballo giunse anche quell'anno alla Fairy High, la palestra dell'istituto era stata abbellita al meglio per accogliere gli studenti e far passare loro un'indimenticabile serata, un lungo tavolo imbandito di bevande e cibarie era posto accanto agli spalti, la festa era già iniziata da un po', e molti erano scesi in pista per divertirsi. Cana si spostò una ciocca ribelle che le cadeva proprio davanti al viso, sua madre l'aveva costretta a indossare un abito raffinato e raccogliere i capelli in un elegante acconciatura, "vestita così sembri quasi una signorina per bene" la canzonò Grey accanto a lei "stai zitto idiota" ringhiò lei cercando poi qualcosa nella sua scollatura, Grey si ritrovò a guardarla accigliato "cosa pensi che tirerà fuori da li?" chiese curioso a Natsu ma il ragazzo era su un altro pianeta, il suo sguardo assorto sembrava puntare in particolare verso un punto preciso della palestra, verso una coppia in particolare. Cana intanto tirò fuori una fiaschetta creando stupore in Grey "e questa?" chiese stupito "coprimi le spalle" sogghignò lei mentre furtivamente versava il contenuto nel punch, data la confusione e la luce soffusa nessuno si accorse della bomba alcolica che quei due stavano creando, e Natsu accanto a loro sembrava disinteressato, ormai era in quella posizione da più di un'ora, con le braccia conserte e un'espressione seria non staccava gl'occhi dalla pista. Intanto Lucy continuava a ballare sforzandosi di divertirsi, Bora sembrava carino e simpatico, ma in cuor suo sapeva che era una altra presenza che in quel momento desiderava. Tra una giravolta e l'altra lanciava sguardi sfuggenti a Natsu, si sentiva osservata da lui ma non voleva illudersi, da quando lo conosceva non faceva altro che confonderla, Lucy non capiva se Natsu provava interesse o no. Ancora con in testa il pensiero di Natsu, Bora si avvicinò al suo orecchio "fa troppo caldo qui, che ne dici se facciamo un giro fuori?", Lucy lo guardò per poi annuire debolmente, i due uscirono mano nella mano, sotto lo sguardo infuocato di Natsu.
Dopo una passeggiata per i corridoi, Bora afferrò Lucy per i fianchi spingendola verso il muro, creandole un certo disagio, il ragazzo si avvicinò verso la sua bocca, ma Lucy lo fermò poggiandogli le mani sul petto "perché non ritorniamo di la?" chiese con mezza agitazione, Bora le stava simpatico ma non se la sentiva di baciarlo. Bora non demorse, gli passò le mani dietro la schiena chiudendola in una morsa, premendola a se "dai divertiamoci un po'" le sussurrò non preoccupandosi del disinteresse della ragazza, riprovò a baciarla ma Lucy lo respinse di nuovo, "davvero, mi dispiace ma io non.." "perché credi ti abbia portato al ballo?" la interruppe lui accigliato, Lucy sgranò gl'occhi incominciando a preoccuparsi di quello che stava succedendo "fai tanto la signorina di buona famiglia ma lo so che in fondo sei una  a che piacciono le cose spinte" continuò con voce sghemba e un ghigno in viso. Lucy tentò di divincolarsi ma Bora senza fatica le bloccò le mani dietro la schiena con una mano sola, e l'altra la insinuò sotto il vestito della ragazza sfiorandogli la gamba, salendo sempre più in alto. Lucy  provò  con voce strozzata  "ti prego smettila" "shh, vedrai che ti piacerà" rispose lui baciandole il collo e strusciandosi addosso a lei. Lucy  non voleva, non voleva che lui la toccasse in quel modo, che la baciasse,  non riusciva a respingerlo perché Bora era molto più forte di lei, continuava a tenerla bloccata, sentiva quel suo profumo vomitevole nelle narici creandogli la nausea e quei tocchi irritarle la pelle. Chiuse gl'occhi respirando profondamente, ma all'improvviso sentì una voce "ei smettila immediatamente" aprì gl'occhi trovandosi davanti Natsu intento ad afferrare Bora per una spalla, con solo la forza di un braccio lo tirò via dai lei facendolo voltare rifilandogli poi un pugno in pieno viso, così forte da tramortirlo al suolo. Lucy era ancora scioccata, con le spalle al muro guardò Bora stramazzato al suolo spostando poi lo sguardo su Natsu, era così sconcertata che non riuscì a proferire parola se non un suono strozzato. Bora si tirò su, pulendosi il rigolo di sangue che gli stava scendendo dal naso , "Dragneel" ringhiò furioso, "fatti gli affaracci tuoi" sbraitò, ma Natsu non sembrava intimorito, anzi il suo sguardo infuocato dava i brividi, con voce metallica sibilò "Lucy è affare mio" ,  quelle parole crearono a Lucy un misto di emozioni, felicità, sconcerto, rabbia. "Bora sparisci o dirò al preside Gaelbog che hai versato l'alcool nel punch" disse Natsu e Bora lo guardò perplesso "ma io non ho portato l'alcool" affermò basito "scommettiamo che il punch di là è una vera bomba alcolica?" sogghignò  Natsu, ma Bora con sorriso sghembo e del tutto sicuro disse " non ti crederà, io sono il capitano della squadra di basket e tu sei finito  così tante volte in presidenza da essere routine ormai", Lucy si staccò finalmente da quel muro e reagendo affiancò Natsu "a me si però" disse sicura, sapeva di avere un certo ascendente verso il preside, Bora sbuffò voltando le spalle, andò via, era meglio evitare qualsiasi problema. I due osservarono ancora qualche secondo Bora finché non sparì dietro l'angolo, Natsu si voltò verso Lucy e la ragazza gli sorrise, incatenandolo a lei. Natsu si perse in quegl' occhioni color cioccolato, incominciando a sorridere come un beota, "Natsu" soffiò lei dolcemente. Natsu era pronto a ricevere quel dolce bacio di ringraziamento, ma ecco che Lucy gli lanciò un sonoro ceffone con così tanta violenza da fargli girare il viso dall'altra parte "Cosa credi? che sono la tua bambolina?" ringhiò irata con tanto di lacrime, Natsu si portò una mano sul guancia arrossata  con lo sguardo incredulo, emettendo solo un suono strozzato, non fece in tempo a dirle altro perché Lucy si tirò su il vestito con le mani correndo poi verso l'uscita, lasciandolo li, con lo sguardo vuoto e la guancia dolorante.  Natsu ritornò dagl'altri con la testa piena di pensieri, quando giunse in palestra trovò il preside Gaelbog che sbraitava cercando il colpevole di quella insolito punch alcolico, Grey lo raggiunse prontamente "che ne dici di tagliare la corda?" chiese guardandosi intorno, Natsu annuì e i due uscirono fuori raggiungendo Cana nel parcheggio.  Ormai la festa poteva dirsi finita, seduto sul marciapiede Grey guardò i suoi due amici "potremmo andare al Mercurius so che terranno una festa più decente di questa" propose e Cana annuì "andiamo con questa!" rispose allegra tirando fuori delle chiavi, Natsu ghignò "hai rubato di nuovo l'auto a tuo padre?" e Cana annuì togliendosi poi quel pomposo abito da sera, fortunatamente sotto aveva indossato i suoi soliti vestiti.  La bella mora si mise al posto di guida e Grey accanto a lei, Natsu fece per aprire ma poi richiuse la portiera scuotendo la testa "io salto" disse ad un Grey accigliato,  "mio padre mi aspetta" rifilò come scusa, i due lo salutarono lasciandolo nel parcheggio. Grey continuò a fissarlo dallo specchietto, "strano" si sentì dire da Cana mentre guidava, "non si perde una festa" continuò sospettosa , Grey si porto una mano sul mento chinando il campo in segno di meditazione, lui se ne era accorto, per tutta la serata Natsu era stato diverso dal solito. Natsu osservò l'auto sparire nella buia notte, e poi si avviò, dalla  parte opposta da dove si trovava casa sua.

Lucy scese dall'auto ringraziando cortese l'autista, con gl'occhi ancora pieni di lacrime si diresse a testa china verso camera sua. Non temeva di nascondere le lacrime, a quell'ora i domestici erano andati tutti a dormire e suo padre era partito per l'ennesimo viaggio da affari, la casa poteva dirsi deserta. Lucy entrò nella sua stanza e ancora con l'elegante vestito di seta rosa, si buttò sul letto incominciando a singhiozzare, quella serata era stata un completo disastro, si tirò su cercando di ricomporsi, si sfilò via il vestito indossando la sua sottoveste, stava per andare a dormire finché dei rumori dalla finestra attirarono la sua attenzione. Un tonfo al cuore e qualche palpitazione di troppo, Lucy sgranò gl'occhi, no, non poteva essere, Natsu non poteva essere andato li, era in pessime condizioni e non voleva che la vedesse piangere, si tirò su dal letto spostandosi verso la grande finestra , ed apparve il suo lui illuminato dalla luce della luna. Lucy aprì la finestra e Natsu scavalcò  il davanzale portandosi davanti a lei, Lucy indietreggiò di qualche passo senza dire una parola, si limitò solo a guardalo, Natsu era serio, il suo sguardo puntato negl'occhi di Lucy, si portò sempre più vicino a lei finchè non l'afferrò con forza stringendola a se, ma Lucy cercò di divincolarsi, non voleva fargli vedere  di quanto fosse assuefatta di lui, "no" farfugliò ma Natsu non demorse, se la portò sul suo petto a con una mano le accarezzò i capelli, calmandola, "Lu, io non l'ho mai pensato" disse lasciandola senza fiato "non ho mai pensato a te come un oggetto" continuò, e Lucy finì di dimenarsi del tutto, lasciandosi cullare da quelle braccia forti. Natsu si scostò accarezzandole il viso, la baciò, un bacio veloce che sapeva di buono, e Lucy annuì. I due si sedettero per terra, con le spalle poggiate sul letto, Lucy giocherellava con le dita di Natsu, guardandolo di sottecchi "scusa, per il ceffone" si scusò ma Natsu scrollò le spalle "figurati lo sentito appena" mentì, creando in Lucy un'espressione poco convinta. Appoggiata al suo petto, Nastu le passava le dita tra quei fili dorati di capelli che aveva, illuminati solo dallo splendore della luna,  stettero così per molto tempo, stretti  a parlare, Lucy sembrava aver dimenticato tutto quello che era successo fino a qualche ora prima, Natsu la faceva ridere, le scaldava il cuore solo guardandola e si ritrovò a pensare che non le importava di quel comportamento altalenante, l'importante e che poi sarebbe tornato da lei, come quella sera.
Quei pensieri furono interrotti, Natsu le afferrò il viso "Luce" soffiò roco baciandola, con forza e passione, quel bacio era diverso dai soliti, il modo in cui Natsu s'impossessava delle sua labbra, tanto da lasciarla senza fiato.  Lucy incominciò a toccarlo, facendosi audace , le mani vagavano sul quel corpo bollente,  guidate dal desiderio e tremavano impaurite dalla consapevolezza di quella voglia sconosciuta, non si trattava solo di baci e carezze. Nastu si scostò bloccandole i polsi, fronte contro fronte ad occhi chiusi sussurrò "io devo andare", lasciando in lei la totale amarezza, stava andando via da lei, di nuovo. Natsu si tirò su e Lucy si sedette sul letto, passando la mano sull'altro braccio, inclinando il viso, "ciao" sorrise lui voltandogli le spalle raggiungendo la finestra. Lucy non rispose si voltò per guardarlo, Natsu stava andando via, non voleva, lei non voleva. Si tirò su di colpo afferrandolo da dietro, cingendogli le braccia intorno alla vita, tenendolo stretto "ti prego non farlo, non lasciarmi" supplicò non vergognandosi di quella dignità persa, Natsu portò una mano sulle sue "Lu non.." "io ti voglio" sussurrò spiazzandolo. Lucy poggiò la guancia sulla sua schiena, con la voce rotta dall'emozione continuò " se tu non provi niente per me, vai via, sparisci da questa finestra nel buio della notte, ma se non è questo quello che provi resta con me adesso", Lucy si scostò osservandolo ancora, Natsu di spalle era immobile. Una frazione di secondo prima che Natsu si voltasse prendendola in braccio, non una parola, niente, solo un lungo bacio dalla finestra fino a letto. Natsu si sedette sul letto, con Lucy a cavalcioni su di lui, le lasciò lunghe scie di baci sul collo, le mani di Natsu si insinuarono sotto quella leggera sottoveste togliendogliela poi, e lei le sfilò la maglietta fiondandosi sulle sue labbra, strattonandogli i capelli. Sprofondarono tra le lenzuola senza neanche accorgersi, scambiandosi baci e carezze e finendosi di spogliare, "sei bellissima" sussurrò roco lui, Lucy sorrise a quel complimento, schiudendo gl'occhi finora tenuti chiusi a causa della vergogna, ma non aveva nessuna intenzione di staccarsi. "Luce" soffiò Natsu sulle sua labbra , impossessandosene poi, una spinta, un gemito, i cuori che battevano all'unisono, finalmente si appartenevano. Lucy si strinse a lui attaccandosi a quella schiena, graffiandola con le unghia, intimandogli di continuare, allacciandogli le gambe intorno ai fianchi  premendolo sempre di più contro, fino a mozzargli il respiro. Natsu continuò in preda a mille emozioni a baciarla e possederla. Gemiti, baci, carezze e amore.
Era ancora notte, Lucy voltata su un fianco dormiva serena  avvolta nelle lenzuola, Natsu dietro di lei, si era tirato su poggiando il gomito al letto, con l'altra mano le accarezzava i capelli, era stato straordinario, solo a pensarci gli venivano i brividi. Un'espressione amara si dipinse sul suo volto, tutto questo era sbagliato, Lucy era perfetta, e lui non meritava tale perfezione, sapeva dei suoi sogni e delle sue aspettative e accanto a lui non avrebbe avuto niente di tutto questo, lui era solo un combina guai che non pensava al futuro. Si rivestì ma prima di andare via si avvicinò a lei, al suo orecchio " ciao Luce" le bisbigliò, creandole un sorriso nel sonno. Natsu raggiunse la finestra guardandola un'ultima volta, quella sarebbe stata la loro prima e ultima volta, era da vigliacchi ma sapeva che era la cosa giusta da fare. Sapeva anche che non riusciva ad essergli amico, d'ora in poi doveva semplicemente fare finta che non si conoscessero. Lucy avrebbe sofferto qualche settimana forse un  mese, ma poi le sarebbe passata quella cotta e avrebbe avuto qualcun' altro di meglio accanto a lei, dal canto suo, sentiva già il suo cuore spaccarsi, ma era proprio perché l'amava che doveva allontanarsi e lasciarle vivere la vita che meritava.

Da quella notte era passato qualche mese, Lucy girava per i corridoi della scuola con la testa china, ormai era da tempo che faceva così, voleva evitare di vederlo, di incrociarlo.  Natsu le aveva spezzato il cuore, il giorno dopo aver fatto l'amore la ignorò completamente e anche quando lei cercava di parlagli lui non le dava retta evitandola come la peste. L'aveva solo usata, aveva ottenuto ciò che voleva e ora era diventata solo un giocattolo vecchio, non più divertente per giocarci. Lucy ne uscì distrutta, provava odio e risentimento, e si sentiva stupida nel non essersi accorta di ciò che Natsu era realmente, ma nonostante ciò era consapevole che se solo lui sarebbe tornato lei ci sarebbe ricaduta, sarebbe bastato solo uno a sguardo di Natsu per farla vacillare.
 Si portò una mano sulla testa, ultimamente le capitavano spesso quei giramenti improvvisi, ma quello fu così forte da farle perdere l'equilibrio.  Qualche minuto dopo si ritrovò in infermeria, Bisca l'aveva praticamente trascinata li, preoccupata dello stato in cui Lucy si trovava, ultimamente era pallida e sembrava sempre triste.  Seduta su letto ciondolava i piedi, almeno finché non sentì l'acqua del water scaricarsi e vedere Grandine uscire dalla porta del bagno, con una mano davanti alla bocca e l'altra sulla pancia. "Scusa Lucy" disse lei ricomponendosi, la ragazza scosse la testa gentilmente, e Grandine si avvicinò a lei studiandola "non ti senti bene?" le chiese vedendola pallida, e Lucy raccontò dei capogiri che ultimamente l'affliggevano, "sarà un po' di stress, dovuto all'esame del diploma  che dovrò affrontare a fine anno" minimizzò Lucy, Grandine annuì, consigliandole  poi delle visite mediche più accurate. Lucy osservò bene la donna, anche lei sembrava pallida "anche tu non stai bene?" chiese notando la nausea che l'aveva afflitta prima, ma Grandine sorrise gioiosa, "a parte la nausea e i giramenti di testa, sto benissimo" Lucy la guardò accigliata,  "Lucy sei la prima a saperlo della scuola, aspetto un bambino" cinguettò poi felice lasciando Lucy contenta e sorpresa. Appena Grandine la lasciò uscendo dalla stanza, una scintilla scoppiò improvvisamente nella testa di Lucy, terrorizzandola. Soffriva di giramenti di testa ed erano tre mattine che dava di stomaco appena sveglia. Quella notte, ne era certa, non avevano usato il preservativo ma pensava che Natsu fosse uscito da lei in tempo,  cercò mentalmente di ricordare quando era stata l'ultima volta che le era venuto il ciclo; aveva saltato qualche mese, ma pensava che tutti quei sintomi fossero dovuti allo stato emotivo in cui riversava da quando Natsu le aveva spezzato il cuore e no.. no non poteva essere, era sicuramente stress.

Erano ore ormai che era chiusa in quel bagno, Lucy dopo scuola era corsa in farmacia comprando il temuto test di gravidanza, ignorando lo sguardo critico del commesso e le occhiate sgradite dell'anziana signora in coda dietro di lei. In teoria avrebbe dovuto farlo al mattino ma era troppo preoccupata, prima lo faceva e prima vedeva che tutti quei sintomi erano dovuti solo allo stress del periodo. Seduta sul water erano minuti che teneva stretto quel test in mano, con le dita aveva coperto l'esito, non aveva il coraggio di guardarlo, respirò a pieni polmoni, ed ancora a occhi chiusi schiuse le dita, "è solo stress, è solo stress" ripeté ad alta voce, aprì gl'occhi restando perplessa nel osservare l'esito, "positivo".....

   
 
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