Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Zomi    29/04/2015    2 recensioni
Molti anni or sono la città imperiale di Thousend Sunny era infestata da un demone canterino.
Esso appariva nelle notti di luna nera, leggero come note musicali, ridacchiante come un Kitsune.
Lo chiamavano “Tutt’Ossa” perché aveva solo quelle a reggere il suo spirito tormentato: ossa, solo ossa e un’enorme capigliatura afro.
Si racconta che, nelle taverne dove veniva servito il Shun Sek*, le botti lasciate nei cortili ad asciugare richiamassero il demone che appariva in breve tempo, portato da una terrorizzante risata e dal tintinnio delle sue ossa traballanti, che scricchiolavano a ogni singolo passo...

*Panda Day*
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brook, Kaya, Usop
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
TUTT’OSSA
*poncho & flauto*
 



-Daiii papa!!!- unì le mani sotto il faccino infelice, allargando gli occhi fino a renderli enormi come quelli di Bambi, lucidi e sul confine del pianto.
Usopp sospirò, passandosi una mano tra i ricci ben stretti una coda di cavallo.
-Bambini…- borbottò -… è tardi, domani ho un sacco di lavoro da fare e…-
Le piccole e chiare manine di Merry si posarono sulle ginocchia incrociate del padre, sollevando il visino circondato da riccioli neri , voltando all’insù il nasino minuto che aveva ereditato dalla madre Kaya –per sua fortuna- mostrando al pavido Usopp i grandi occhi umidi e il labbro tremolante.
Cavolo: la tecnica di zia Nami no!!!
-Ti prego… papà- piagnucolò, aggrovigliando le coperte del lettino che condivideva col fratello -… solo una…-
Con un sospiro sconfitto Usopp abbassò le spalle, annuendo e facendo gridacchiare felici i due bambini.
Heracles, il maggiore, ridacchiò, tirando indietro la sorellina per un piedino, facendola accucciare al suo fianco sotto le coperte del futon, zittendosi in attesa.
-È l’ultima storia- affermò deciso il moro, sottolinenando la sua decisione ferma e irremovibile muovendo un indice verso i due figli –Poi vi addormentate subito… ok?-
I due piccoli annuirono, premendosi l’un l’altro, pendendo dalle labbra del padre in attesa di un’altra delle sue fantastiche storie.
Adoravano starsene al calduccio del loro lettino, nel silenzio della notte che scendeva nella città imperiale dove vivevano, ascoltando ogni singola parola del padre naso lungo pronunciava con enfasi, facendoli temere per la sorte della principessa Kaya, prigioniera in nel palazzo reale di un malvagio Shogun, o per la storia d’amore di un samurai reduce da una guerra e di una geisha dai capelli rossi.
Ridevano per le avventure dell’erede al trono Rufy, o per le disavventure amorose del biondo rospo Torciglio, che chissà perché ricordava tanto lo zio Sanji.
-… uhm… vediamo…- si massaggiò il mento Usopp, concentrandosi fintamente per emozionare i figli -… vi ho mai raccontato dell’immenso pesciolino rosso che pescai un giorno sulla riva del fiume?-
-Si!!!- saltellò Merry, accucciandosi subito al fianco del fratello.
-Uhm…- chiuse gli occhi il padre riflettendo -… e di Chopper, la renna dal naso blu?-
-Si papà- ridacchiò Heracles, scalpitante per la storia.
Usopp si massaggiò la nuca, in crisi: aveva finito le storie.
Ne raccontava così tante, alcune vere altre meno, che ormai i suoi due figli le conoscevano a memoria, addirittura meglio di lui.
Che fare?
-Uhm…- borbottò, sollevando una sola palpebra e issando i figli -… e quella del musicista tutt’ossa?-
Merry si strinse contro il fratello, premendo i ricci scomposti sulla sua spalla.
-No…- sussurrò -… ma non fa paura, vero papà?-
Usopp ridacchiò, passando una carezza sul viso della piccola, rassicurandola.
-Non temere piccola: solo un pochino- si raddrizzò con la schiena, sistemando le pieghe del kimono –E poi c’è qui il prode Usopp a difenderti!!- si puntò il pollice contro il petto, sollevando fiero il mento nell’aria.
Heracles ridacchiò, sistemandosi tra le coperte insieme alla sorella di un anno più piccola, premendo i capelli biondi contro la testolina riccia di Merry.
-Su papà: racconta- spronò il genitore.
Usopp si schiarì la voce, tossicchiando appena e, preso un respiro profondo per camuffare un sorriso divertito, iniziò a raccontare.
-Molti anni or sono la città imperiale di Thousend Sunny era infestata da un demone canterino.
Esso appariva nelle notti di luna nera, leggero come note musicali, ridacchiante come un Kitsune.
Lo chiamavano “Tutt’Ossa” perché aveva solo quelle a reggere il suo spirito tormentato: ossa, solo ossa e un’enorme capigliatura afro.
Si racconta che, nelle taverne dove veniva servito il Shun Sek*, le botti lasciate nei cortili ad asciugare richiamassero il demone che appariva in breve tempo, portato da una terrorizzante risata e dal tintinnio delle sue ossa traballanti, che scricchiolavano a ogni singolo passo.
Vestito di un poncho color notte, si aggirava per le vie della città infestandole con i suoi cani mefistofelici, bevendo i resti del sakè di latte rimasto nelle botti e ondeggiando la sua capigliatura a seconda di dove soffiava il vento.
Correndo sulle sue lunghe e ossose gambe, facendo frusciare il poncho che lo copriva, zigzagava per la città delle sue vittime predilette.
Nessuno riusciva a scorgerlo tra le vie, dato il colore del suo  kimono, e se sentivi la sua risata avvicinarsi era la fine: non potevi scappare perché lui ormai ti aveva scelto come sua preda, e le sue prede erano ricercate e selezionate tra tante.
Non uomini, non bambini, non anziane, ma solo donne in giovane età.
Donne belle, eleganti, dal corpo affusolato e attraente, more bionde o rosse non importava, gli occhi blu nocciola o verdi, le labbra carnose, i fianchi scoscesi, il sorriso ammaliante.
Non importava se sposate o nubili, purché fossero belle e senza accompagnatore per le vie della città nelle notti senza luna.
Se ti sceglieva…- si avvicinò ai figli, articolando le dita come un pianista, facendogli sussultare -… estraeva dal suo poncho oscuro un flauto-
-Un flauto?- sgranò gli occhi Heracles.
-Un flauto- confermò con un ghigno -… un flauto regalatogli da un Kitsune da nove code bianche** .
Era un flauto di cristallo che nessuno sarebbe mai stato in grado di suonare se non con dita leggere e delicate.
Dita d’ossa come quelle dello spirito dalla capigliatura afro.
Non appena trovava la sua preda giusta, portava alle labbra prive di pelle il flauto iniziando a suonarlo con agilità.
Ben presto le note colmavano il silenzio della notte, danzando dalla canna del flauto di cristallo retto dalle dita d’ossa, che scivolavano leste sui fori dello strumento, modulandone la musica e le dolci note incantatrici.
Nessuno poteva resistere a quella melodia.
Nessuna preda di Tutt’Ossa poteva sfuggigli, e incantata dalla dolce musica del flauto seguiva la svolazzante tunica del demone, perdendosi nelle trame di tessuto del poncho color della notte, avvicinandosi al demone e sottostando al suo quesito…-
-Quesito?- balbettò Merry, stretta al gomito del fratello.
-Ehm… si…- schioccò le labbra Usopp, fissando la piccola -… si cos’è?-
La piccolina negò col capo, ruotando gli occhietti azzurri su Heracles .
-Vuol dire domanda- le spiegò il biondino, ricordandosi di un libro della madre, rivolgendosi poi al padre –Quindi il demone una volta che incantava con il flauto le sue vittime… le interrogava?- inclinò il capo dubbioso.
-Bhè…- si grattò una guancia il ricciolo -… in realtà faceva una solo domanda…-
-E che domanda papà?- si incuriosì Heracles.
Usopp deglutì pesantemente.
Sperava che i figli si addormentassero in fretta, non costringendolo a rivelare quella spinosa domanda.
-Bhè ecco…- borbottò -… insomma non…-
-Che domanda papà?- lo incalzò Merry, sporgendosi con il dolce visino.
Usopp la guardò di striscio, cercando di non ricadere succube dei suoi occhioni da Bambi.
-Papà che domanda?- sbuffò spazientito il bambino, scalciando sotto la coperta –Diccela daiii!!-
Nuovamente il moro si ritrovò a deglutire.
-Bhè la domanda che Tutt’Ossa poneva alle sue vittime…- balbettò, incredulo che stesse veramente per rivelare quel segreto -… era…-
-Ancora svegli?-
Tutti i tre occupanti della piccola stanza si voltarono verso la dolce figura di Kaya, posata sullo stipite della porta.
-È tardi- sorrise al marito, scivolando poi con gli occhi dolci sui figli –Su spegnete la candela.
-Ma mamma!!!- piagnucolò Merry, mentre il fratello sbuffava gettandosi con le spalle contro il futon –Papà deve ancora finire la storia!!!-
-Ma è tardi…- si avvicinò per rimboccare le coperte ai bambini, baciandoli entrambi sulle fronti -… la storia papà la finirà domani sera-
Usopp tirò un respiro di sollievo, alzandosi dalla coperta dei figli.
-Buonanotte!!!- si affrettò a raggiungere la porta della camera.
-Buonanotte papà!!! Buonanotte mamma!!- urlarono i due bambini, spegnendo la candela con un soffio.
Kaya sorrise, richiudendosi la porta alle spalle, raggiungendo il marito nel piccolo corridoio della loro casetta.
Lo fissò per un lungo istante, dritto negli occhi con il suo sguardo chiaro e sornione.
Usopp tremò, sollevando rapido le mani, scuotendole con fare difensivo contro la biondina che aveva sposato.
-Si si lo so: devo inventarmi qualcosa per il demone Tutt’Ossa- promise in fretta, seguendola nella loro stanza –E magari anche un bell’eroe dal naso lungo che lo sconfigga… un tipo alla Sogeking, il mitico cecchino del primo Plotone Imperiale come me-
-Sarà meglio…- si coricò la donna, sollevando il lembo della coperta nel lato del moro -… perché non voglio che i miei bambini abbiano paura di un demone che va a chiedere alle ragazze di che colore è il loro intimo-
 
 
 
 

 
Image and video hosting by TinyPic



 
Prossimo Prompt: taglia
 
Shun Sek*: liquore a base di latte vaccine
Kitsune da nove code bianche**: il Kitsune è un demone giapponese dalla forma volpina e molteplici code, di cui massimo nove, se di colore bianco o nero indica buona sorte.
La storia è ambientata nel periodo Edo. Volevo approfondirlo ma ho pensato che appesantisse solamente la narrazione ^^". Se la FF ti è piaciuta o anche no, lascia un commento: mi aiuterai a migliorare. Grazie Image and video hosting by TinyPic
Zomi 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Zomi