Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: JulietChan    29/04/2015    1 recensioni
questa è la mia prima Fan Ficton, quindi siate clementi per cortesia. Ho preso spunto da un'altra storia che parlava dell'"universo phantomhive"catapultato nel nostro mondo.. Bene, io giro la storia: e se finisse uno di noi nel loro mondo? Questa è la storia di una misteriosa ragazza di nome Juliet che si troverà davanti ad una scelta che cambierà totalmente la sua vita, scoprendo che "non è poi tutto come sembra"
Genere: Comico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Vi è mai capitato di sentire la sveglia ( col suo bibibibp molto irritante) e non avere voglia di alzarvi?

Bene, a me capita sempre.

Mi chiamo Juliet e frequento la classe quinta del liceo classico.

Spengo quella dannata sveglia, mi preparo e trascino la mia carcassa fino alla mia cucina.

Se ve lo state chiedendo .. sì, abito da sola. Appena ho compiuto diciotto anni i miei mi hanno sbattuta fuori di casa, e per mantenermi gli studi lavoro in un ristorante come cuoca.

Dicevamo: trascino la mia carcassa fuori di casa e vado verso la stazione.

Quando arrivo a scuola, la mia migliore amica Asya mi corre incontro e mi abbraccia.

Asya è una ragazza bionda e dagli occhi verdi, tutto il contrario di me che ho i riccioli castani e gli occhi marroncino- dorato. Asya dice che i miei occhi sembrano quelli di un gatto. Io e lei abbiamo gli stessi gusti, come l'amore per l'arte, per i gatti e per i manga. Il mio preferito è Kuroshitsuji.

Oggi però non ho nessuna voglia di farmi abbracciare e mi scanso.

Asya capisce subito e si stacca da me: siamo cresciute insieme e ormai ci leggiamo nel pensieo.

La giornata a scuola è stata un incubo: detesto il greco e il latino. Sono andata al classico solo per studiare psicologia e la storia inglese del 1800, anche se ho un'ottima media.

Tornata a casa, mi sono buttata sul divano e ho aperto uno dei kuroshitsuji. All'improvviso mi sentii risucchiare e caddi nel vuoto urlando. E, sempre urlando come una scema, atterrai su un tappeto, feci due capriole e andai a sbattere la testa contro la gamba di una poltrona.

"Porca troia he maleee!" dissi, sfregandomi la testa.

Mi guardai intorno: un tappeto, una poltrona, un tavolino con tè e pasticcini, Ciel e Sebastian..... Ciel e Sebastian!??!?!?

Il Conte mi guardava stupito. Sebastian si chinò su di me e mi aiutò ad alzarmi.

L'unica cosa che riusii a dire fu "Oddio." poi svenni.

Quando mi svegliai, Mei-rin, Finny e Bald mi fissavano attoniti.

"Ma tu da dove vieni?" mi chiesero.

A quel punto Sebastian entrò e disse: "Voi tre, smettela di importunare la signorina e filate a lavorare!" poi mi guardò e mi chiese "Lady, è capace di mettersi questo da sola?" indicando un bel vestito azzurro cielo. Annuii, lui mi sorrise e mi disse: "Si riposi, verrò a chiamarla quando la cena sarà pronta" poi si inchinò e uscì.

Fortunatamente facevo teatro e riuscii a infilarmi il vestito senza problemi.

Quando arrivai nella sala Ciel stava conversando con Lau "... è piovuta nel mio salotto ed è svenuta." Lau intanto ridacchiava. Arrivai di fronte ai miei ospiti "Conte, Signore" dissi facendo un piccolo inchino. " Aah, chiamami pure Lau, dolcezza" disse Lau alzamdomi il viso con due dita. Io lo fissai. In quel momento Sebasian interruppe la conversazione, dicendo: "Vogliate seguirmi, la cena è pronta".

Mi sedetti, annusando la deliziosa fragranza delle pietanze. Cottage pie e sgombro con uva spina. "Perdonate la mia maleducazione di prima, Conte, io mi chiamo Juliet" dissi. Ciel mi sorrise " Bene, Juliet, volete spiegarmi come siete finita qui?" Io gli raccontai cosa era successo, il mio lavoro.. "Ahh, ma allora siete pure studente?" disse Lau "Be', sono all'ultimo anno..." "Allora posso chiamarvi "professoressa"?" Chiese Ciel. "Temo di no, Conte" gli risposi. Sebastian ridacchiò e disse: "Avete trovato pane per i vostri denti, Bocchan". Ciel lo guardò molto male. Mi venne da ridere, ma mi trattenni.

Finita la cena, giocammo a Old Maid finchè Ciel non si addormentò.

Lau tornò a casa e io, senza avvertire Sebastian, presi in braccio Ciel e lo misi a letto.

Gli diedi un bacio sulla fronte e poi tornai nella camera che mi era stata assegnata.

Davanti alla porta trovai Sebastian con un candelabro. "La vostra stanza è pronta, sul letto troverete una camicia da notte, Vi consiglio di dormire, sarete stanca." mi disse.

"Grazie" gli risposi, poi entrai. Prima di chiudere la porta gli dissi "Ah, a Ciel ho già pensato io. Stai tranquillo, io non ho visto niente" e gli feci l'occhiolino. "Domani sarà una lunga giornata" pensai, mentre mi toglievo i vestiti. Fuori, la luna piena splendeva.
Fine prima parte.

   
 
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