Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: JulietChan    30/04/2015    2 recensioni
questa è la mia prima Fan Ficton, quindi siate clementi per cortesia. Ho preso spunto da un'altra storia che parlava dell'"universo phantomhive"catapultato nel nostro mondo.. Bene, io giro la storia: e se finisse uno di noi nel loro mondo? Questa è la storia di una misteriosa ragazza di nome Juliet che si troverà davanti ad una scelta che cambierà totalmente la sua vita, scoprendo che "non è poi tutto come sembra"
Genere: Comico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Mi svegliai all'alba.

Stranamente non sentivo la sveglia.

Con gli occhi ancora impastati di sonno mi guardai intorno, poi ricordai: ero in Inghilterra, nel1800, bloccata nella manor house di Ciel Phantomhive.

Dalle tende lasciate aperte la sera prima filtrava un debole raggio di luce. Ancora vestita con la lunga e candida camicia da notte uscii piano dalla mia camera e, in punta dei piedi per non fare rumore, mi avviai verso la cucina. I miei passi erano silenziosi sui morbidi tappeti che ricoprivano il pavimento dei corridoi. Passai appositamente davanti alla camera di Sebastian. Dormiva ancora.

“Molto bene, vorrà dire che ho campo libero per almeno un' oretta” pensai, mentre finalmente entravo in cucina.

Mi legai i capelli con un elastico che portavo sempre al polso, mi misi il grembiule di Sebastian e cominciai a cucinare. La casa era avvolta in un totale silenzio, a parte il leggero sfrigolio del burro nella padella. Cominciai a cucinare le crepes ( lo so è scritto sbagliato) e un leggero profumino cominciò ad aleggiare. Quando tutte le crepes furono pronte preparai la crema al cioccolato, la crema pasticcera e misi le crostatine di frolla nel forno. Dal giardino andai a prendere dei frutti di bosco per guarnire. Cinque minuti e un po' di zucchero a velo dopo, la colazione era pronta. Al piano superiore intanto sentivo Sebastian che camminava. Era un suono impercettibile, ma il messaggio era chiaro: avevo pochissimo tempo. Apparecchiai, tolsi il grembiule e sgattaiolai in giardino. In quel momento Sebastian entrò in cucina e mise l'acqua sul fuoco per il tè del suo bocchan. Giusto in tempo.

Io camminai per l'enorme giardino, fino a trovare un angolino tranquillo per godermi il sole che finiva di sorgere in santa pace. Gli uccellini cantavano e una leggera brezza faceva muovere i miei riccioli... Una giornata stupenda.

Mentre io riposavo, nella casa stava succedendo il finimondo.

Sebastian stava servendo il tè a Ciel, quando Mei-rin entrò urlando come una pazza che c'erano i fantasmi avvinghiandosi a Sebastian. Finny entrò urlando che qualcuno era passato nel giardino. Bald guardava a bocca aperta la tavola apparecchiata, Tanaka..... Be' Tanaka beveva il suo tè. A quel punto a Sebastian venne una crisi isterica e cacciò tutti fuori.

Ciel li rimproverò tutti dicendo: “Insomma! Sveglierete la nostra ospite!” tutti si fermarono e di colpo capirono: la mia stanza era vuota, quindi non potevo essere stata che io. Quando arrivai (pochi minuti dopo perchè ero stata attirata dal trambusto) mi affrettai a spiegare ogni cosa e tutti tirarono un sospiro di sollievo. Dopodiché mi vestii col vestito della sera precedente ( che somiglia a questo : http://it.made-in-china.com/co_luckstar/image_Turquoise-Blue-Lace-Beaded-Ball-Gowns-Long-Formal-Evening-Dresses-ED3046-_eueuiogyg_tZQThsEnhlcw.html) e facemmo tutti colazione.

Partecipai anch'io alle lezioni di Ciel e lo lasciai con un palmo di naso quando scoprì che ero molto più brava di lui, specie nel disegno. Subito dopo il pranzo il Conte mi convocò nel suo studio e mi disse: “Questa sera ho intenzione di dare un ballo.. Naturalmente tu sei invitata.” Io arrossii e gli dissi : “ ne sarei molto onorata ma, vedete, ho solo questo vestito e non mi sembra adatto ad una festa di questa risma.”

A questo punto Ciel sorrise e disse : “Non preoccupatevi, milady, a questo ho già pensato io”. Sebastian ridacchiò.

Nel primo pomeriggio arrivò lady Elizabeth , che quasi soffocò Ciel cercando di abbracciarlo. Poi mi guardò e disse: “Qui dobbiamo sistemare un po' l'abito.. Meno male che il mio caro Ciel mi aveva avvertita e sono andata a fare shopping!” Poi mi strascinò letteralmente verso la mia stanza, facendo l'occhiolino a Ciel.

Quando tornai in sala, Sebastian mi guardò ammirato e Bald arrossì e quasi gli uscì il sangue dal naso. Avevo un vestito blu notte ( vedi http://www.dressinwedding.com/es/tafetan-de-color-azul-royal-sin-tirantes-vestido-de-quinceanera-de-apliques-p180562.html ) con dei decori bianco- argentei. I capelli erano raccolti nella parte superiore da un piccolo chignon, mentre il resto dei miei ricci era sciolto. Lizzy mi guardava soddisfatta. Io non mi riconoscevo.

Quando gli invitati cominciarono ad arrivare, ripetei mentalmente quello che mi diceva la mia insegnante di teatro: “ Adesso il sipario si alzerà, recita la tua parte come meglio sai fare e tutto andrà liscio!” Bene, diamo il via alla recita.

Per tutta la sera cercai di essere più educata e cortese possibile, di usare un linguaggio ricercato e raffinato.. Di comportarmi come una lady.

Danzai anche con alcuni gentiluomini. All'ultimo valzer Sebastian mi si avvicinò e mi disse: “Mi concederebbe l'onore di quest'ultimo ballo?” Io accettai, e danzammo per tutta la sala. Quando il ballo finalmente finì, portai Ciel a letto. “Buonanotte” gli sussurrai, e lui sorrise nel sonno. Sebastian mi accompagnò fino alla mia stanza poi mi disse: “Questa sera tutti gli ospiti sono stati molto soddisfatti, avevate i modi di una vera lady.” “Ho solo recitato la mia parte, tutto qui” gli risposi sorridendogli. Lui fece un piccolo inchino e mi augurò la buonanotte. Quando stavo per entrare lui mi fermò: “Juliet” “Dimmi, Sebastian” “..Niente, volevo solo ringraziarvi. Sono solo due giorni che siete qui e già il signorino è più sereno e allegro. Siete un angelo custode per lui.” Io gli sorrisi arrossendo e chiusi la porta della mia stanza. Eh, sì, su una cosa aveva proprio ragione.

 

Fine seconda parte.

 

   
 
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