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Autore: Iri_Potter    29/04/2015    7 recensioni
Harry Potter è orfano ed è stato adottato da una famiglia di Abneganti. Dei suoi genitori si sa poco o niente. Lui è un Divergente: è, cioè, appartenente a più fazioni. E' Intrepido, Abnegante e Erudito. Questa verità potrebbe ucciderlo, e lui deve tenerla nascosta. Ma, non potendosi affidare a nessun test, quale fazione sceglierà? Mentre lotta per mantenere il suo segreto, Harry dovrà cercare di scoprire quali sono le sue origini e chi sono i suoi genitori.
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Hermione Granger appartiene ad una famiglia di Abneganti e viene spesso presa in giro e chiamata "Rigida" a causa delle regole restrittive della sua fazione. Al test attitudinale viene fuori però che il suo posto ideale sarebbe fra gli Eruditi: la fazione rivale degli Abneganti. A quale fazione giurerà la sua lealtà?
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La famiglia di Ron Weasley è Intrepida da generazioni. E anche lui, fino al giorno del test attitudinale era certo di scegliere quella fazione il giorno della Cerimonia della Scelta. Al test risulta Intrepido, ma lui non si sente coraggioso fino in fondo per vari motivi. A cominciare dalla sua fobia dei ragni. Ed è proprio il giorno prima della Cerimonia della Scelta che iniziano a sorgere i dubbi. Quale sarà la sua scelta finale?
Genere: Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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IL TEST ATTITUDINALE

-Harry Potter.- Questo nome risuonò nella sala.
Un ragazzo dai capelli neri e gli occi verdi si alzò, tremante. Si sistemò gli occhiali dalla montatura tonda sul naso. Fece un passo. I suoi vestiti grigi, del colore degli Abneganti, frusciarono debolmente. Sapeva cosa lo attendeva: il test attitudinale. L'evento che aspettava e temeva da tutta la settimana.
-Ehi Rigido, hai paura?- fece una voce. Harry la riconobbe: era quella di Draco Malfoy. Probabilmente il ragazzo più insopportabile e odioso di tutta Chicago. Discendeva da una famiglia di Intrepidi, e di sicuro anche lui sarebbe risultato Intrepido al test.
-Non. Chiamarmi. Così.- sibilò Harry, cercando di mantenere la calma. Dopodichè, senza attendere risposta, entrò nella saletta in cui avrebbe dovuto svolgere il test.

Harry Potter. Quel ragazzo aveva avuto un difficile passato e anche il futuro che lo attendeva sarebbe stato difficile. Quando era solo un neonato aveva perso entrambi i suoi genitori. Di loro si sapeva solo che erano entrambi Intrepidi. Sarebbe diventato un Escluso, se una famiglia di Abneganti, i Dursley, non l'avesse adottato.

Harry si toccò la cicatrice a forma di saetta che aveva sulla fronte, come a controllare che fosse ancora lì. Si era procurato quella cicatrice da bambino, nessuno gli aveva spiegato di preciso come.
Il ragazzo era molto nervoso.
-Siediti pure- disse una voce.
-Grazie mille signor...?-
-Olivander.-
-Grazie signor Olivander.- Harry si sedette.
Un uomo, lo stesso da cui veniva quella voce, applicò un'elettrodo sulla fronte di Harry. Il ragazzo affondò le unghie nei palmi delle mani. L'uomo applicò altri elettrodi e porse a Harry una fiala con un liquido trasparente.
-Cos'è?- domandò Harry, per poi pentirsene subito. Gli Abneganti non possono fare domande. Significherebbe essere curiosi e tradire i valori della propria fazione.
-Di certo non è acqua.-
-Me ne ero accorto.-
L'uomo sorrise. -Non posso dirti cos'è. Ma non ti devi preoccupare. Bevilo.-
Harry buttò il contenuto in gola e sentì le palpebre farsi pesanti. Chiuse gli occhi.

Quando li riaprì si trovò nella mensa della scuola Nella sala non c'era anima viva. I tavoli erano allineati e le pareti erano di vetro. Davanti a Harry c'erano due cesti: in uno c'era del formaggio, nell'altro un coltello.
-Scegli.- sibilò una voce.
-Perchè?-
-Scegli.- ripeté, non curandosi della domanda di Harry.
-Cosa me ne faccio?-
-Scegli!- disse la voce, stavolta urlando.
-Non sceglierò finchè non saprò perchè devo farlo.- si impuntò Harry.
-Come vuoi.- I due cesti scomparvero e al loro posto apparve un enorme cane.
Harry impallidì. Si rese conto di aver fatto un imperdonabile errore.
Il cane si avvicinava a passi felpati. Ringhiò.
Harry cercò di non mostrarsi aggressivo né spaventato. Aveva letto da qualche parte che i cani riescono ad accorgersi della paura degli altri. "Devo solo stare calmo. Mi devo tranquillizzare. Solo così il cane non mi aggredirà". Harry cercò di sembrare amichevole. Il cane diventò tranquillo. Harry si avvicinò e accarezzò il suo pelo lucido. L'animale non era più così aggressivo. Il ragazzo sorrise debolmente.
-Cucciolo!- gridò una voce infantile dall'altra parte della stanza. La voce apparteneva ad una bambina.
Il cane balzò addosso a lei. Harry cercò di urlare, di avvertirla, ma la sua voce non usciva dalla gola. Harry si lanciò addosso all'animale per fermarlo. Agì d'impulso, senza pensare.
Il cane e la bambina sparirono. La stanza tornò vuota.
Harry la percorse tutta. Il suono dei suoi passi rimbombava nella sala. Il ragazzo si diresse verso l'uscita. Aprì la porta e si ritrovò in un autobus. Accanto a lui, un uomo leggeva il giornale. Il suo volto non si vedeva, ma le mani erano coperte di piccole cicatrici.
-Lo conosci?- chiese, indicando una fotografia sulla prima pagina del giornale. Accanto alla foto, una parola saltò all'occhio di Harry: assassino.
Il volto rappresentato nella foto era familiare, ma se quell'uomo era un assassino Harry non era certo di voler ammettere che lo conosceva.
Il ragazzo si strinse nelle spalle e ignorò la domanda.
-Lo conosci?- la voce dell'uomo si era fatta più insistente.-Un "sì" potrebbe salvarmi la vita.-
Per un attimo, un lungo attimo, Harry fu tentato di dire la verità. Ma quando rispose disse un secco "no". Anche quella visione scomparve, e Harry si ritrovò di nuovo accanto al signor Olivander.
-Ragazzo...- disse lui con voce spaventata. -...scappa. Tu non sei mai stato qui. Non hai fatto il test a causa di un contrattempo. Chiaro?-
Harry annuì debolmente. -So che non dovrei chiederlo, ma...potrei sapere perchè?-
-Test inconcludente.- sussurrò Olivander, quasi come se non volesse farsi sentire da eventuali spie. -Sei contemporaneamente Intrepido, Abnegante e Erudito. Sei un Divergente.-
-E quindi?-
Olivander esitò, prima di parlare. Il silenzio calò nella sala.
-Se qualcuno lo scoprisse potresti morire. Nessuno deve sapere il risultato del test. Nessuno e per nessun motivo. Proteggi questa informazione a qualunque costo. Va bene?-
-Sì signore.- Harry uscì dalla stanza.
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Un ragazzo con le vesti degli Abneganti sparì nella stanza dove doveva svolgere il test attitudinale. Hermione non lo conosceva, ed era strano, visto che appartenevano alla stessa fazione.
Poco dopo, anche lei venne chiamata.
-Hermione Granger.- chiamò una voce di donna.
La ragazza aspettò qualche secondo. Se avesse potuto, non si sarebbe mossa dalla sedia. Riluttante, si alzò ed entrò nella stanzetta.
-Buongiorno. Bevi questa e non fare domande.- disse la donna senza troppi convenevoli, e le ficcò una fialetta con una sostanza liquida in mano, mentre applicava degli elettrodi sulla sua testa.
Hermione aveva paura e mille domande le ronzavano nella testa, ma la signora le aveva detto di non chiedere nulla ed era stata piuttosto autorevole.
La ragazza bevve il contenuto della fialetta a piccoli sorsi. Chiuse gli occhi.
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-Ron Weasley.-
 Un ragazzo dalle vesti nere degli Intrepidi si alzò. Ron apparteneva ad una famiglia che era Intrepida da generazioni e, a prescindere dall'esito del test, avrebbe scelto quella fazione. Nonostante ciò, Ron non si sentiva pienamente un Intrepido per vari motivi. A cominciare dalla sua paura per i ragni.
Il ragazzo entrò.
-Ciao!- lo salutò una voce solare, che apparteneva ad una giovane Abnegante.
-Bevi questa.- gli porse una fialetta, che Ron afferrò titubante. La bevette in due lunghi sorsi, mentre la ragazza gli applicava degli elettrodi sulla testa.

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-Allora, signorina Granger...secondo il test saresti una perfetta Erudita.-
Hermione non si scompose: sapeva che il test sarebbe andato così. L'intelligenza era una qualità che la contraddistingueva.
Uscì dalla stanzetta a piccoli passi. Nonostante il risultato della prova sapeva che non avrebbe scelto Eruditi: quella fazione era in contrasto con gli Abneganti, e, se l'avesse scelta, il loro capo l'avrebbe rinfacciato ai "Rigidi" affermando che gli Eruditi erano migliori.
Ma allora quale fazione sarebbe diventata la sua nuova casa? A chi avrebbe giurato fedeltà?
Agli Abneganti? No. Non sopportava più le loro regole restrittive.
Ai Candidi? No. Doveva essere bello godere della fiducia degli altri e potersi fidare dei propri compagni, ma sentiva che il suo posto non era tra i Candidi.
E neanche tra i Pacifici.
Restava solo una fazione.
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Harry corse a casa. Ricordava perfettamente le parole del signor Olivander.
Sei contemporaneamente Intrepido, Abnegante e Erudito. Sei un Divergente. Se qualcuno lo scoprisse diventeresti un Escluso, o peggio. Nessuno deve sapere il risultato del test. Nessuno e per nessun motivo. Proteggi questa informazione a qualunque costo.
"Cavolo" pensò. "Perchè devo aver perso i genitori?" Harry diede un calcio ad una pietra che stava per terra.
"Perchè devo essere un Divergente?" Un altro calcio.
 "Perchè devo avere questo segreto?" Calcio.
"Perchè non mi posso affidare a niente per compiere una scelta che potrebbe cambiare la mia vita?" La pietra, questa volta, finì qualche metro più in là e Harry smise di darle calci.
"Perchè proprio io, e non qualcun'altro?"
Ma se non si sarebbe potuto affidare a nessun test, che fazione avrebbe scelto?
Eruditi, Abneganti o Intrepidi?
Eruditi di certo no. Fra la sua fazione e quella degli Eruditi c'erano fin troppi contrasti.
Abneganti o Intrepidi?

Scegliere gli Abneganti avrebbe significato restare con la sua famiglia adottiva, che l'aveva adottato salvandolo da una vita fra gli Esclusi, ma non conoscere mai la vera libertà e dover sottostare sempre a delle regole rigide.
Scegliere gli Intrepidi avrebbe significato poter essere liberi, seppur senza la sua famiglia.
Abneganti o Intrepidi?
Famiglia o libertà?
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Quando Ron aveva saputo di essere un perfetto Intrepido non si era stupito. Dopotutto, viveva con gli Intrepidi da quando era nato. Tutti nella sua famiglia (eccetto Percy, suo fratello, che era andato fra gli Eruditi) avevano scelto quella fazione alla Cerimonia della Scelta. E anche se non era poi così coraggioso, gli era stata impartita un'educazione da Intrepidi che lo avrebbe accompagnato per sempre. E lui si ripeteva da anni che avrebbe scelto quella fazione.
Ma allora perchè i dubbi avevano iniziato ad assalirlo proprio in quel momento? Proprio poco tempo prima della Cerimonia della Scelta?
Perchè iniziava a credere di non essere adatto agli Intrepidi?
La fazione prima del sangue. Questo era il motto che gli veniva ripetuto da tempo. Se lui avesse scelto Intrepidi solo perchè la sua famiglia aveva scelto quella fazione e perchè era abituato a vivere fra gli Intrepidi avrebbe anteposto il "sangue" alla "fazione"?


MY SPACE!
Hola! Allora, questo è il primo capitolo del mio cross-over fra Harry Potter e Divergent...
La cerimonia segue un andamento molto simile rispetto a quella del libro, ma vi prometto che le cose cambieranno dai prossimi capitoli (non voglio annoiarvi raccontando semplicemente la storia di Divergent con i personaggi di Harry Potter, mi pare ovvio). Allora, ho reso i Dursley "buoni" invece che "cattivi" perchè...beh, sono Abneganti, avete mai visto degli Abneganti cattivi (a parte Marcus, ma vabbè, dettagli...)??
Poi, non ho raccontato la cerimonia anche dal punto di vista degli altri personaggi, ma l'ho solo accennata e ho chiarito i loro pensieri riguardo alla Cerimonia della Scelta per non annoiare troppo il lettore. Spero che abbiate apprezzato questa scelta.
Infine, so che le reazioni di Harry non sono state le stesse di quelle che Tris ha avuto nel libro (mi riferisco soprattutto a quelle della prima prova). Ci tengo a precisare che non era perchè non mi ricordavo quel pezzo del libro ma era una mia scelta xD
Okay, precisazioni alquanto sutpide, ma ci tenevo a precisare quelle precisazioni su delle cose che andavano precisate per essere più precisi! xD
Ringrazio in anticipo tutti coloro che recensiranno!
A presto,
Irene

 

 

 

 

 

   
 
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