Esprimevamo il nostro amore in questi piccoli attimi. Attimi dolci e innocenti, in cui ingenui sguardi dimostravano l'affetto che provavamo. In cui i nostri tocchi non potevano andare pių in lā di uno sfioramento, in cui le nostre voci divenivano sussurri, poichč cosė sembrasse che quell'attimo fosse solo nostro. Potevo guardare i suoi occhi, e in quel momento sapevo che avrebbe voluto dirmi quanto mi amava. Ma potevamo solo guardarci, lasciando che l'amore scorresse cosė. E sapevamo perfettamente che l'altro avrebbe capito, avrebbe ricambiato. Quegli sguardi mostravano le mille parole non dette, i tanti baci non dati. Era un amore sfuggevole, il nostro, che andava a intermittenza. Non era costante, non aveva voglia di esserlo. Preferiva fuggire, e poi tornare e poi mostrarsi in un altro modo, cosė sarebbe stato meno monotono, pių vero. Come dovrebbe essere, alla fine. Cosė andava, e cosė ci piaceva che andasse.