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Autore: Erin    30/04/2015    3 recensioni
[POST Age of Ultron] Pietro è sconvolto, ogni notte, dallo stesso incubo. Ripensa a quei momenti passati sotto il letto, a dieci anni, ma sogna anche la bomba esplodere e portarsi via la vita della sorella. Poi si sveglia, la trova lì accanto a sé e vorrebbe solo toccarla per sentirla vicino.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Pietro Maximoff/Quicksilver, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Incest
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Under The Bed


Wanda non avrebbe mai potuto dimenticare quei due giorni passati sotto il letto. Aveva appena dieci anni, aveva fame, aveva soprattutto sete, ma non poteva muoversi; aveva paura perfino di respirare.

Quando la prima bomba aveva frantumato il tetto della loro casa e aveva fatto saltare in aria il soggiorno, Pietro aveva avuto la freddezza di correre da lei, afferrarla in un abbraccio soffocante e rotolare insieme sotto la struttura del letto della sua camera. La sorella aveva ancora le orecchie che le fischiavano; per il resto, i rumori parvero sospendersi. Ci fu un momento indefinitamente lungo in cui Wanda aveva inchiodato i suoi occhi in quelli del gemello, concentrata a capire che lui era lì. Pietro le aveva sussurrato qualcosa come « qui siamo al sicuro, non tremare. » Poi i suoi occhi si erano spalancati ma Wanda non aveva subito avuto il coraggio di vedere cosa era accaduto alle sue spalle: aveva sentito solo un tonfo uguale a quello di prima.

« No... » aveva sussurato lentamente il fratello.

Wanda avrebbe allora voluto girarsi, ma lui l'aveva stretta di più. « Non voltarti. »

« Voglio vedere... »

« Fai piano. »

Una granata inesplosa era a pochi palmi dalle loro facce; una scritta, Stark. Pietro aveva riportato delicatamente la sorella a sè, facendole nascondere la faccia nel suo petto. Un tempo che parve infinito sospese sia la polvere che i loro pensieri. Poi, quella bomba, esplose. Lui la vide scoppiare alle spalle della sorella, vide la luce e il fuoco divampare e agguantare il corpo esile della sua gemella.



Pietro si svegliò si soprassalto, sudato. Il lenzuolo scivolò via dal suo torace nudo, piegandosi sulle gambe. Wanda si passò le mani sugli occhi, nel letto accanto, mughugnando.

« Quell'incubo? » biascicò.

Lui la guardò. « Sì. Stai bene? »

« Io sto benissimo. Sto dormendo » borbottò, voltandosi dal lato opposto.

Il gemello si passò le mani tra i folti capelli bianchi, portandoseli all'indietro. Nemmeno da quando si erano uniti agli Avengers aveva smesso di fare lo stesso dannato incubo e sapeva che a volte lo faceva anche lei; alla base organizzativa, aveva chiesto di poter avere una camera con la sorella, non riusciva a dormire in una stanza vuota senza di lei.

Si lasciò cadere all'indietro, guardando il soffitto. Riprese a respirare regolare, i polmoni che si gonfiavano e sgonfiavano facevano alzare i pettorali definiti e ampi. Sbatté le palpebre, mentre l'ansia di quell'incubo tornava ad assalirlo.

« Vieni a dormire nel mio letto » fece Wanda senza girarsi.

Pietro non se lo fece ripetere due volte; scivolò fuori dal suo lenzuolo di cotone e mosse qualche passo verso il letto della sorella. Fece pressione con una mano, così che Wanda capisse che era lì. Lei si spostò leggermente per fargli spazio; Pietro s'infilò sotto la sua coperta, accoccolandosi dietro di lei.

« Scusami se ti ho svegliato » mormorò nei suoi capelli.

Wanda borbottò qualcosa di incomprensibile, poi fece scivolare la mano dietro finché non trovò quella di Pietro; la intrecciò alla sua e se la portò sulla pancia, così il fratello l'abbracciò e si strinse di più a lei.

« So che vuoi parlarne. Avanti » disse, con voce più limpida. Ormai era lucida.

« Sogno sempre che la bomba esploda. Sogno di vederti morire » sussurrò lui.

Wanda si voltò, tenendo ancora la mano di Pietro nella sua. Lo guardò, fece scorrere gli occhi nei suoi, come quella volta, sotto il suo letto rosa da bambina.

« Io sono qui » sollevò le loro mani giunte, se le portò al viso. « Eccomi. Sono qui » ripeté.

Lui annuì, senza smettere di guardarla. Liberò la mano dalla presa della sorella e fece scivolare le sue dita tra i capelli di Wanda, infilandole tra le ciocche e scorrendo per tutta la lunghezza, fino alle punte.

Wanda chiuse gli occhi, rilassandosi a quel contatto. Pietro continuò, senza smettere di guardarla, finché non sentì il respiro regolare di lei. Le poggiò quindi il dorso della mano sulla fronte, poi con l'indice e il medio scivolò sulle sopracciglia, seguì la linea del naso e delle labbra.

In quel momento Wanda aprì le palpebre ma le dita del fratello restarono poggiate l'una sul labbro superiore, l'altra sul labbro inferiore.

« Non riesci a dormire? » domandò in un sussurro la sorella, muovendo la bocca contro i suoi polpastrelli.

« Non voglio perderti di vista » disse Pietro.

Wanda sorrise. Si avvicinò, accucciandosi contro il petto del fratello, conficcando la testa dentro il suo collo, dove lasciò un bacio. « Così mi senti vicina » fece.

Pietro l'avvolse con le sue braccia muscolose, la strinse a sé, infilò il naso nei capelli di lei e le baciò la spalla.

« Non smetterò mai di proteggerti. Sarai sempre la mia piccola » disse contro la sua pelle.

« Ti ricordo che siamo gemelli. »

« Ti ricordo che sono dodici minuti più grande di te » la corresse.

Wanda rise e anche lui. « Sei troppo apprensivo » finse di lamentarsi.

« Certo, certo che sono apprensivo » fece lui, « e deve starti anche bene! »

La sorella si allontanò da lui, per guardarlo negli occhi. « Come sarebbe? » disse, sorridendo.

« Ovvio » fece lui, alzando le sopracciglia.

« Ma che palle! »

« Cosa?! » la sgridò lui, si avvicinò al suo viso e le morse il naso.

« Ahia! » lo spinse via Wanda. « Sei tremendo! »

Il fratello rise. Lei tolse il cuscino da sotto le loro teste e fece per colpirlo, ma in un lampo Pietro era steso alle sue spalle.

« Questo è barare! » esclamò Wanda, ma non fece in tempo a dargli un'altra cuscinata che Pietro che rubò il guanciale e prese a colpirla rapidamente, in un vortice di morbidi urti.

« Aiuto! Aiuto! » fece lei, mentre rideva e scalciava.

Dopo qualche minuto, Pietro si fermò all'improvviso e, stanco, cadde addosso alla sorella. « Ho vinto io » ci tenne a precisare, appoggiando la testa sul suo seno.

« Avrei vinto io se avessi usato i miei poteri... »

« Non si vince con i se e con i ma » la prese in giro Pietro.

Si sollevò a sedere a cavalcioni sopra di lei, guardandola. I capelli di Wanda erano sparsi sul materasso, una bretellina della canotta di seta rossa le era scivolata dalla spalla e, non portando il reggiseno, rischiava di vedersi tutto. Pietro infilò le sue dita sotto il nastro di stoffa e gliela riportò a posto; il seno della gemella si alzava ancora rapidamente sotto il respiro affannato, la bocca era dischiusa a cercare ossigeno.

« Sei cresciuta » mormorò lui.

Wanda lo osservò, poi si alzò a sedere, facendo pressione dietro di sé con le mani sul letto. Fece scorrere lo sguardo sul torace nudo di Pietro, gli addominali scolpiti, quelli obliqui che formavano una V che scivolava nel pantalone, i pettorali tesi, le spalle ampie. Sollevò la testa. « Anche tu. »

Il fratello alzò le mani dal letto e andò a posarle attorno al viso di Wanda. Carezzò con un pollice la sua guancia, così lei chiuse appena gli occhi. Si avvicinò lentamente e poggiò le sue labbra su quelle della sorella. Fu un tocco leggero, dolce. Poi si ritrasse appena. Lei non aprì gli occhi. Allora Pietro si avvicinò di nuovo e la baciò ancora. Wanda fece scivolare le sue mani lungo le braccia tornite del fratello, sentendone la tensione, risalì fino al viso di lui e intrecciò le dita dietro la sua nuca.

Pietro dischiuse appena le labbra ed entrò fra quelle della gemella; le sfiorò, respirò il suo respiro, aprì i propri occhi nei suoi.

« Cosa sto facendo? » le sussurrò.

« Cosa stiamo facendo » lo corresse Wanda, facendo scorrere le iridi in quelle di Pietro.

« Mi devo fermare. »

« Non fermarti. »

« Wanda... »

« Non fermarti. »

Pietro catturò la bocca della sorella in un bacio che le mozzò il respiro. Wanda sentì il corpo scosso da brividi; la mani di lui scesero febbrili lungo la sua schiena, si fermarono nella curva della spina dorsale, stringendola di più a sé.

Wanda uscì da sotto il corpo di Pietro e, senza smettere di baciarlo, invertì le posizioni, scivolando verso di lui e poi intrecciando le sue gambe attorno ai fianchi del fratello.

« Wanda... » cercò di dissuaderla Pietro, le cui mani erano però ancora strette attorno alla vita di lei e le cui labbra erano ancora intrecciate alle sue.

« Shh » sussurrò lei, passandogli le braccia attorno al collo.

Lui sollevò la testa per guardarla; fu circondato dai suoi lunghi capelli scuri. La baciò ancora, e ancora e ancora.

Wanda stese le sue gambe dietro la schiena di Pietro; lui fece le scivolare le mani sulle sue caviglie nude, toccandole, carezzandole i polpacci, il ginocchio, le cosce. Wanda si fermò a guardarlo negli occhi, passandosi i capelli di lui tra le dita.

« Tu sei... »

« Innamorata di te. Da sempre » lo anticipò Wanda. « Ti amo. Ti amo » disse ancora, « non voglio lasciarti mai. »

Pietro sorrise e le sistemò i capelli dietro le orecchie. Wanda assecondò quel gesto con capo e cercò la mano del fratello con la bocca, quindi la baciò.

« Ti amo » le disse Pietro, baciandole il braccio che passava sulla propria spalla.

Si lasciò cadere insieme a lei all'indietro, sul letto. La strinse a sé, con il sorriso sulle labbra. Quella notte - e le notti successive - non fece più incubi.





***


Salve! Sono nuova di questa categoria, in genere scrivo ff potteriane. L'idea – il bisogno – di scrivere questa one-shot mi è venuta dopo aver visto il film Avengers. Poi ho cercato qui su Efp per vedere se ce ne fossero altre e ho trovato una storia di Lisaralin, molto bella! Ho pensato: ne devo scrivere una anche io. SPOILER *Ovviamente per chi ha visto il film è chiaro che sia una What if..? cioè, se Pietro fosse ancora vivo.*SPOILER.

Loro due insieme sono fantistici; sicuramente gli attori hanno dato un contributo importante e l'affiatamento e la passione che traspare dai loro gesti durante tutto l'arco del film è difficile perfino da descrivere. Insomma, insieme sono troppo belli.

Detto ciò, spero che la mia ff vi sia piaciuta, che non sia troppo esplicita da violare i termini di Efp e che non infastidisca nessuno per la tematica toccata. Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi va, passate a dare un'occhiata anche alle altre mie storie :)

Un bacio, Erin.



  
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