Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: PONYORULES    30/04/2015    3 recensioni
« Facciamo cinquecento grammi? ».
« No, stavolta non funzionerà ».
« Ok, cinquecento grammi di mandorle e duecento di fichi secchi » continua imperterrito.
Taehyung lo spinge via, usando l'unica mano libera. Nonostante ci sia poco spazio, per un attimo vede sparire la testa dell'amico mischiarsi alla folla che sta aspettando pazientemente la metro.
« Ti ripeto che non serve a farmi cambiare idea ».
« .. e una bottiglia da tre litri di succo al kiwi » conclude JungKook, mentre entra con fare distratto nel vagone. L'amico lo affianca, si siedono accanto e per dieci minuti non si parlano tra loro.
Potrebbero essere scambiati per perfetti sconosciuti, anche se con divise uguali continuano a sostenere ognuno il proprio cipiglio. Si guardano attorno: l'uno fissa la mappa delle linee metropolitane, l'altro conta le fermate che mancano, controlla di non aver sbagliato come è solito fare anche se scende alla stessa da che ne ha memoria.
« Due ».
« Mh? ».
« Hai capito benissimo ».
« No, affatto » sul viso del più giovane si apre un sorriso accattivante. « Due cosa? ».
« Due bottiglie, sei litri in totale » ora è il più grande a sorridere. « Prendere o lasciare ».
[Pairing: YoonKook/TaeJin] [Cameo: Block B, Apink]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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The X Place
We had the Same X
 

Baekhyun si stropiccia le mani, ancora intirizzite dal freddo. Una volta accesi i fornelli e messo a scaldare l'acqua dentro ad una grande pentola, le lascia a mezz'aria, in modo che il vapore le riscaldi ancora di più. Gli trema la voce quando comincia a parlare ma non fa niente per mascherarlo.
« Ci siamo conosciuti a scuola. Amici in comune, ora non ricordo. Abbiamo cominciato a parlare e da subito avevo capito i molti interessi in comune. Condividevamo la stessa morale, in molte situazioni avremmo agito nello stesso modo. Yoongi ed io siamo molto simili, questo mi ha spronato a legarmi a lui. Iniziammo a frequentarci assiduamente, e così iniziarono anche i litigi, le crisi isteriche della mia fidanzata del liceo. Io vedevo in lui qualcosa che gli altri, probabilmente, non notavano. Lo misi al primo posto, e fu un errore. Il suo errore fu di lasciarmi fare. Mi lasciò entrare in casa sua, conobbi suo padre; iniziammo ad imbiancare il negozio assieme. Divenimmo l'uno l'appendice dell'altro. Non comprendevo quel legame, credo di essere stato molto ingenuo all'epoca. Oppure, come mi ripete spesso Chanyeol, avrebbe fatto troppo male accettare la mia omosessualità. Così mascherai il tutto. Yoongi confessò di essere innamorato di- ».
La frase si interrompe bruscamente, coperta dal rumore di una sedia che si trascina sul pavimento tirato a lucido. 
Jongkook non guarda nessuno, corre verso la porta di ingresso, la schiena ricurva -come se fosse preda di un enorme peso. 
« Non riesco, mi dispiace » balbetta, mentre esce. Non ha le forze per correre: tutte le energie le ha impiegate per non piangere davanti a Baekhyun ma ora è troppo difficile fermare il dolore che gli attanaglia la gola. 
Iniziammo.
Vuole accelerare ma le sue gambe non glielo permettono, il corpo lo sta proteggendo da eventuali distrazioni. La neve lo circonda.
Ad.
Sospira, il fiato corto anche se ha fatto pochi metri si sente collassare. L'aria attorno a lui è fredda.
Imbiancare.
Il bianco lo abbaglia, chiude forte gli occhi mentre dietro alle palpebre scoppiano fuochi d'artificio. Riconosce colori e forme identiche a quelle che vede ogni anno, la sera di capodanno. 
Il.
La sofferenza peggiora, rimane impigliata nei muscoli. Li tira, li allenta, ma non passa.
Negozio.
Il posto in cui è entrato qualche volta ma che riconosce come porto sicuro. Lo Ha sempre associato a Yoongi e fa male. Fa dannatamente male sapere di non essere stato il primo a pensarlo. 
Assieme.
I pensieri impuri, quelli romantici, tutto gira intorno a Yoongi e sul dove lavora. Ed è stato Baekhyun ad aiutarlo. Non lui. 
Lo hanno fatto assieme. Erano due entità separate ma collegate allo stesso tempo. Jongkook soffre, lo fa senza mostrarlo. Nessuno lo guarda, e poco tempo dopo capirà perché: il suo viso rimane statuario, i suoi occhi non sono lucidi.
Scalpiccio di passi, rumore della città. Lo chiudono, lo fanno sentire in trappola. Accelera il passo, svolta a destra, poi a sinistra. All'angolo si ferma mentre infila le chiavi nel cancello di casa.
La mano trema e il mazzo tintinna sull'asfalto. Una mano lo raccoglie. Una mano che non è la sua.
« Kookie ascoltami ».
« Non lo farò mai più » sentenzia, il dolore trasformato in rabbia, rancore, furia accecante che scroscia. « Tu sapevi. Non mi hai detto un cazzo. Ma tu sapevi. Siamo cresciuti assieme e questo è il meglio che puoi fare? Da amico? ».
« Come potevo dirtelo? Jongkook, pensaci. Si tratta di mio fratello ».
« Potrebbe anche essere tua madre, ma se non ti togli di mezzo ti appendo al muro e ti lascio marcire lì! Non sai un cazzo! Hai pure pensato fossi tranquillo poche ore fa. Non è così! Mi hai tradito, idiota! ».
Taehyung viene schiaffeggiato da queste parole ma non ribatte. 
« Come posso anche solo pensare che sia tutto a posto? Io sono innamorato di Min Yoongi, cazzo! Lo vedi? Ci arrivi a questa cosa?! E poi vengo a scoprire che non solo lui provava dei sentimenti per tuo fratello ma che tu sapevi. Hai fatto finta di niente! Tutte le volte che ho cercato di tornare al negozio volevi tirare il culo indietro! Perché non me l'hai detto? Perché sei stronzo, ecco perché! Ci conosciamo da sempre, Taehyung. Porca troia! Non sarebbe il minimo dirmi cosa mi succede intorno se non lo capisco da solo?! Egoista » Jongkook ha il fiatone, tira fuori l'ultima offesa come sputandola. « E ora sparisci dalla mia vista,  non voglio nemmeno sentire più il tuo odore ».
Taehyung cerca di afferrarlo per una manica, ma la presa gli sfugge. Taehyung non lo rincorre, lo lascia andare.
Taehyung si piega su se stesso e vomita.

« Aspetta, calmati. Respira, non vado da nessuna parte » balbetta Hoseok, mentre Taehyung è scosso dai singulti.
La luce del lampione dall'altra parte della stanza è l'unica entità che tiene loro compagnia nell'arco di molti isolati.
Hoseok deglutisce, incapace di reagire. Sceglie di fare l'unica cosa in cui sa di non fallire: prende Taehyung per le spalle e lo attira a sè. Fa passare le sue braccia attorno alla vita stretta dell'altro e lo stringe. 

  
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