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Autore: yuuutsu    30/04/2015    3 recensioni
Avere presente quel genere di ragazzo tanto carino e dolce, ma che quando ci si mette vi fa arrabbiare in maniera esagerata perchè gioca a fare il figo?
Ecco, questo è lui.
E, invece, avete presente quel genere di ragazza apparentemente tanto timida e riservata, ma che alla fine sa il fatto suo?
Questa è lei.
Chi sono loro? Davide e Mariavittoria: migliori amici dai tempi delle medie. Anche se uno dei due non sembra pensarla così...
Sarà sempre così? Resteranno ancora a lungo 'migliori amici'? Chi può saperlo...
La cosa certa è che un bel giorno, un incontro inaspettato gli cambierà la vita, irrompendo nella loro allegra routine quotidiana come solo una tempesta potrebbe fare. 
Impareranno che le cose brutte sono dappertutto, e che accadono alle persone che meno se lo meriterebbero, ma anche che non è detto che debbano per forza condizionare totalmente l'esistenza di questi.
Vi siete incuriositi? 
Bene, benvenuti nel loro mondo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Vi aspetto nelle note!!! Molto importante!!!!!!


POV MARIAVITTORIA

"Ehi bimba... forse non sai con chi hai a che fare... ti conviene rimangiarti quello che hai detto" dice con un sorrisetto 
"Altrimenti?" rispondo io in tono di sfida scherzosa. 
"Altrimenti..." dice avvicinandosi al mio viso...
Oddio. Che vuole fare?! 
Arrossisco come non mai, indietreggiando di pochissimo -anche se non so se se ne è accorto-, quando pronuncia sottovoce 
"...Succede questo!"
Subito dopo comincia a farmi il solletico dappertutto e io non resisto neanche cinque secondi prima di cominciare a ridere come una pazza... 
Ad un certo punto non ce la faccio più e comincio a dargli delle gomitate per farlo smettere, stando attenta a non colpirlo sulle bende.
Ho l'impressione che se continuiamo così, tra non molto arriverà qualcuno a dirci di abbassare la voce...
Sto per esprimere questo mio pensiero, quando cadiamo entrambi sul letto e ci ritroviamo l'uno sull'altra... ODDIO!!!
L'unica cosa che mi aiuta un po' è vedere che anche lui è imbarazzato almeno quanto me... 
Nonostante ciò, ha gli occhi grandi, indagatori, fissi nei miei e non sembra intenzionato a distogliere lo sguardo, cosa che mi fa arrossire -se possibile- ancora di più.
Come a confermare questo mio pensiero, la voce di Giovanni raggiunge le nostre orecchie 
"E il premio 'Pomodoro più maturo', quest' anno va a... Davide e Mariavittoria!!"
Al sentire queste parole, Davide si stacca subito, come risvegliato da una sorta di trance in cui era entrato e si mette a sedere guardando un punto fisso sul letto, fingendo di trovare interessante una pieghetta del lenzuolo bianco, mentre io mi rialzo lentamente.
Giovanni, invece, sembra abbastanza divertito dalla cosa, infatti scoppia a ridere tenendosi la pancia con le mani.
Appena sente il suo ridere, Davide alza la testa di scatto e gli lancia uno sguardo omicida, che però l'altro ragazzo sembra ignorare; anzi, lo fa ridere ancora di più!
"Smettila!" gli dice Davide "Dico sul serio... se non la smetti immediatamente, giuro che ti lancio qualcosa addosso eh!" 
"Non ci penso nemmen-" risponde il biondo, ma viene interrotto da un cuscino volante che gli arriva in faccia 
"Ehi!!" grida tenendosi il naso 
"E non provare a dire che non ti avevo avvisato!" dice Davide per tutta risposta con uno sguardo corrucciato.
Stavolta sono io a scoppiare fragorosamente a ridere, seguita a ruota da Davide e dopo un po' anche da Giovanni, che alla fine scuote la testa sorridendo.
Stiamo ancora ridendo, quando la porta si spalanca ed entra nella stanza un' infermiera che ci dice in tono severo:
"Ma insomma ragazzi! Non urlate a questo modo! Ci sono delle persone che stanno cercando di riposare di lì!" e con una clamorosa sbattuta di porta esce dalla stanza.
Noi tre ci guardiamo in faccia per qualche secondo e scoppiamo a ridere di nuovo
"Certo...certo che voi due, ragazzi, eravate davvero divertentissimi da vedere prima..." dice Giovanni tra le risate cercando di tornare serio, ma ottenendo l'effetto contrario, probabilmente ricordando la scena di poco fa e guadagnandosi un' occhiata inceneritrice da parte del ragazzo affianco a me
"Rossi com'eravate, avreste potuto davvero fare concorrenza a due pomodori... per non parlare poi di quando vi siete staccati... esilerante!!
Tu, Davide, poi... se cercavi di farti credere interessato a quel lenzuolo, beh sappi che non ci sei riuscito per nulla!" aggiunge facendogli l'occhiolino
"Ma... ditemi... che stavate combinando??" 
"Nulla di quello che poteva sembrare, giuro!!!!" dico -anzi, urlo- subito io, agitando le mani davanti alla faccia in preda ad un terribile rossore.
"Oh, ma ci credo non ti preoccupare..." risponde con un sorrisetto... 
Dei colpi di tosse ci fanno girare verso di Davide, che ha anch' egli le guance imporporate 
"Beh si è fatto tardi..." dice facendo finta di controllare l'ora "Mary, tu non devi tornare a casa??" aggiunge rivolgendosi poi a me
"Eh, si... Mi sa che hai ragione...
E poi, l'orario delle visite sta per finire e non voglio altri rimproveri da quell' infermiera antipatica!" rispondo io facendo una smorfia conclusiva.
"Ahahahahahahahahah! Hai proprio ragione!" risponde Giovanni
"Beh... Allora... Io vado... Ciao!" dico salutando con la mano 
"Ehm... Ciao..." risponde Davide 
"A presto!" è invece il saluto allegro del biondo, che sta ancora sorridendo.
Esco chiudendo molto piano la porta alle mie spalle per evitare nuovi richiami da parte dell' infermiera di prima e, dopo diversi minuti, riesco a trovare il corridoio che mi porta all'uscita dell'ospedale.
Arrivata alla fermata, faccio appena in tempo a prendere l'ultimo treno che mi porta alla stazione vicino casa mia.
Per tutto il tragitto sto in piedi vicino alla porta scorrevole del vagone pieno di pendolari che ritornano dal lavoro nel quale viaggio, ascoltando la musica a tutto volume.
Appena arrivata a casa, getto il mio -sporchissimo oramai- giubbotto giallo sulla poltrona del salotto, stando ben attenta a non farmi notare dai miei, visto che sono già le nove e loro mi avevano raccomandato di tornare entro le otto.
Purtroppo la mia impresa fallisce miseramente, infatti mi sento chiamare dalla cucina:
"Signorina... ti avevamo raccomandato di rientrare prima delle otto o sbaglio??" 
È mio padre che, come fa sempre quando mi sgrida, ha corrucciato la fronte e mi sta guardando storto... 
È una persona molto pacata, ma quando si arrabbia... Beh, sarebbe meglio non averci proprio a che fare!! 
"Ecco, vedi... il fatto è che la metro ha fatto ritardo e ho dovuto aspettare alla stazione... 
Infatti sono tutta infreddolita e mi fanno male le gambe... Penso proprio che andrò a fare una bella doccia!" dico dirigendomi lentamente verso le scale, che salgo di corsa urlando "Non aspettatemi per cena! Sono troppo stanca... Vado direttamente a letto... Buonanotte!!"
Intanto mio padre sospira e scuote la testa, poi ritorna in cucina.
Appena arrivo al piano di sopra, mi catapulto sotto la doccia, trovando sollievo nel sentire l'acqua calda scrosciarmi addosso e portarsi via tutti i brutti pensieri, lasciando spazio solo a quelli belli, come ad esempio il ricordo di me e Davide nella sua stanza d'ospedale.
Al solo pensarlo mi viene il batticuore... quando mi ha abbracciata mi sono sentita al settimo -ma che dico, decimo!- cielo...
Dopotutto, se si ignorano gli eventi della mattinata e il fatto che Davide aveva un buco nel petto fino a qualche ora fa, non si può dire che questa giornata sia stata così pessima... 
E poi, ho conosciuto anche Giovanni, che è davvero simpatico!
Mi chiedo per quale motivo sia in ospedale; a prima vista sembrava abbastanza in forma... Mah!
Esco dal bagno dirigendomi direttamente nella mia camera, con già indosso il mio pigiama azzurro, e lì mi butto con le braccia aperte sul mio letto, quando il suono del mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di un nuovo messaggio.
È da Davide... 
Lo apro molto lentamente e ne leggo il contenuto più e più volte, sorridendo come un' ebete davanti allo schermo del telefono, finchè non mi addormento con il cellulare sul petto.


POV DAVIDE 

'Ehi, scusa per prima... Non volevo caderti addosso, sul serio...
Ma tanto mi perdoni, vero? Anzi, scommetto che l'hai già fatto ;) Notte nanetta ;-*'
"Ti decidi o no a inviare quel maledetto messaggio?!?!" 
È Giovanni che mi urla dietro. Come biasimarlo... Sono stato più di mezz'ora a digitare e cancellare messaggi e ad assillarlo chiedendogli consigli vari e, da quando ho finito di scrivere, sto aprendo e chiudendo la pagina dei messaggi in continuazione... 
"Si, ho capito, lo invio! Ma smettila ora!!" 
"Smettila... ma se stai dicendo la stessa cosa da un quarto d'ora!!" 
Prendo un respiro, chiudo gli occhi e avvicino il pollice all' icona 'Invia', prima tremolando con l'occhio sinistro mezzo aperto, poi di scatto al "E muoviti!" di Gio, che appena invio il messaggio alza le braccia in segno di vittoria e urla:
"Ce l'ha fatta signore e signori!! Ce l'ha fatta!!! Applausi!!!" concludendo con un applauso decisamente ironico.
-Per la seconda volta- gli lancio un cuscino addosso, ma stavolta lo devia con il braccio
"Ehi, malatino... non sei un po' troppo in forma per uno che si è svegliato dall' anestesia solo da poche ore?" mi dice poi dirigendosi verso il suo armadietto, dal quale tira fuori un lettore mp3 e delle cuffie, che appoggia alla base del collo.
"Beh, anche se non sembra è stato massacrante... Ho tutta la zona intorno (e sotto) alle bende indolenzita..." dico toccandomi la fasciatura sul petto 
"È stato tremendo soprattutto con Mariavittoria... Doppio stress: sia fisico che morale!" finisco stendendomi sul letto. 
"Senza offesa, ma sinceramente, a me sembri davvero un deficiente" 
"Perchè sarei un deficiente?" 
"Per il semplice motivo che non sai cosa darebbe la gente per avere una ragazza così al suo fianco. 
E tu, che hai questa fortuna, la tratti con indifferenza, senza fermarti nemmeno un attimo a pensare; a cercare di capire se davvero è solo un' amica per te..." 
Le sue parole mi fanno zittire, non avendo una risposta da dargli 
"E poi..." continua "devi renderti conto che non puoi continuare così... Non si merita di sentirsi dire solo bugie! Se sei innamorato di lei devi prendere coraggio e parlarle!" 
"Ma io non sono innamorato di Mariavittoria!!"
"Sicuro?"
"Sicuro!"
"Tanto meglio... Vuol dire che ho campo libero e posso provarci con lei... Visto che non ti piace..."


POV GIOVANNI

"Tanto meglio... Vuol dire che ho campo libero con lei... Visto che non ti piace" gli dico in tono pacato, ma in realtà non aspetto altro che una sua reazione
"Non ci provare nemmeno!! Tu Mary non la tocchi!!" mi urla Davide.
BINGO!
Alzo un sopracciglio e sorrido eloquente, come a dire 'E così non ti interessa eh?'.
Comprendendo il significato del mio sorriso, il ragazzo nel letto affianco al mio assume un' espressione corrucciata e mi risponde:
"Smettila! Ho già detto che non sono innamorato di Mary! I tuoi stupidi trucchetti non riusciranno a farmi dire il contrario!"
"Come vuoi..." dico stendendomi e accendendo il mio lettore mp3.
Mi giro su di un lato e vedo sulla sveglia che sono già le dieci e quarantacinque. Così dico a Davide "Beh, si è fatto tardi... Che ne dici di dormire?", anche se di sonno ne ho ben poco al momento...
"Dico che non vedo l'ora! Sono distrutto..."
"Allora buonanotte" 
"Notte"
Si gira su di un lato e spegne la luce affianco a lui, lasciando la stanza nel buio.
Io intanto faccio partire una canzone a caso, che però riconosco sin dalle prime note.
Welcome to my life.
Quante volte, nella mia camera, ho alzato al massimo il volume delle casse come il protagonista, ascoltando questa canzone tante di quelle volte che potrei interpretarla alla perfezione... 
È una di quelle che mi accompagnano dall' inizio dell' adolescenza, che mi fanno sentire compreso almeno da qualcuno...
Ecco che come sempre, le parole del ritornello mi rimbombano nella testa, facendomi uno strano effetto...

To be hurt
to feel lost
to be left out in the dark
to be kicked
when you're down
to feel like you've been pushed around
to be on the edge of breaking down
when no one's there to save you
no you don't know what is like
welcome to my life!

Sto per cominciare a sentirmi male, quando la voce di Davide mi distrae dal testo.
Io sono fatto così, ascolto canzoni abbastanza deprimenti, che mi ricordano il mio passato e mi fanno male, ma allo stesso tempo mi fanno sentire compreso, almeno da qualcuno...
"Ehi Gio... Gio! Rispondi! Tanto lo so che sei sveglio..."
"Mh... che vuoi?"
"Non riesci a dormire neanche tu?"
"No."
"Senti... Ecco; stavo pensando..."
"Cosa?"
"Che ti ha detto il dottore?"
"Bah... solite cose..."
"Solite cose?"
"Facciamo qualche analisi tra qualche giorno; ci rivedremo presto; spero ti ambienterai qui; blablabla... Nulla di che credimi..."
"Se lo dici tu... Ma ora dove stai andando??" conclude guardando verso di me, che sono vicino alla porta
"A fare un giro..."
"Alle undici di sera?"
"Si"
"Per la terza volta?"
"Dormi!" gli dico chiudendo la porta alle mie spalle.
Stando attento a non farmi beccare da qualche infermiere, mi dirigo al piano terra, che da sul giardino.
Arrivato lì, scelgo un albero abbastanza robusto e mi ci siedo sotto, con la schiena appoggiata al tronco e gli occhi fissi al cielo.
Rimango così a pensare a tutto quello che è accaduto oggi, in particolare a quello che mi ha detto il dottor Negri e a quanto io sia solo al momento, quando l'unica cosa di cui ho realmente bisogno è avere qualcuno al mio fianco...
Si potrebbe dire che sono come una stella solitaria, ma non si saprebbe di essere completamente fuori strada... Anche la più piccola delle stelle non è sola e sa di non esserlo. Sa invece che non troppo lontano c'è qualcuno o qualcosa come lei al mondo e che deve solo aspettare di incontrarla...
Io,invece... mi sento più solo di un astronauta in missione sulla luna...
Sono ancora immerso nei miei pensieri, quando sento una voce provenire da sopra di me 
"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!"




NOTE DELL' AUTRICE CHE CAMMINA CON UNO SCUDO DAVANTI ALLA FACCIA:
Ehm... salve?
Ecco, volevo dire per discolparmi che mi dispiace davvero tantissimo di non essere riuscita a pubblicare Giovedì scorso, ma ho avuto davvero un sacco di impegni incasinati e non sono riuscita a scrivere nulla per tutta la settimana (anche precedente)...
Per compensare ho fatto il capitoletto più lungo del solito (o forse no? o.O).
Se volete, vi lascio il link per vedere testo e traduzione della canzone che ascolta Gio, che altro non è che la bellissima Welcome to my life dei Simple Plan 
( Qui -> https://youtu.be/kNlmhdZ-J6Q )
Vi consiglio di ascoltarla perché:
1- è abbastanza importante (ma nel prossimo capitolo ci sarà un' altra canzone ancora più importante di questa che farà da filo conduttore di diverse cose)
2- è bellissima ( ma non quanto quella del prossimo capitolo *-* )
Detto questo, ringrazio di cuore tutti quei fantastici temerari, alias coloro che: recensiscono/preferiscono/seguono/ricordano/leggono solamente la mia storia.
Grazie di tutto!
A giovedì!
Baci, KNT ❤️
   
 
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