È una mattinata soleggiata sulla Thousand Sunny, il vento soffia leggero permettendo alla nave di raggiungere la sua prossima meta in assoluta tranquillità. Sulla nave, ogni membro della ciurma di Cappello di paglia é intento a svolgere svariate attività e tutto sommato aleggia un clima di estrema calma.
Purtroppo, però, per un certo spadaccino, l'agitamento si é sostituito alla calma.
"Dove diavolo é finita! Eppure ieri sera ero proprio quì sulla nave".
Questa mattina, Zoro, svegliandosi dopo una lunga dormita rigenerante, si era accorto che al suo fianco mancava una delle sue preziose spade. Subito preso dal panico, ripercorse mentalmente tutte le azioni della sera precedente, riportando alla mente la festa che Luffy aveva voluto organizzare per aver pescato un pesce enorme, e ripercorrendo, quindi, ogni passo della festa come meglio poteva. Nonostante avesse bevuto più del solito, Zoro ricordava ogni sua azione sino a quando si era addormentato sul pavimento della cucina con accanto le sue spade.
"C'erano tutte e tre! Quindi devono essere sulla nave".
Impiegò tutta la mattinata cercando la sua preziosa spada; cercò dappertutto senza nessun risultato. Decise di non chiedere agli altri perché sicuramente lo avrebbero preso in giro, però, arrivata la sera, pensò che forse qualcuno dei suoi compagni l'avesse vista da qualche parte e magari l'avesse riposta in qualche luogo per poi restituirgliela.
Appoggiato alla nave e ammirando il cielo, ormai scuro e ricoperto di stelle, ad un certo punto sentì dei passi dietro di sé, che riconobbe subito a causa del tipo di rumore che i sandali della navigatrice facevano sbattendo sulle assi di legno della nave.
"Ehi Zoro".
"Uhm", replicò lo spadaccino, col mento appoggiato sulla mano, immerso nei suoi pensieri riguardanti la sua preziosa spada.
Nami, intanto, si appoggiò anche lei al corrimano della nave accanto allo spadaccino, dando però le spalle al mare.
"Per caso hai perso qualcosa?", disse la navigatrice con un ghigno dipinto sul volto, mostrando tra le mani la spada di Zoro.
Rincuorato dalla visione della spada, Zoro protese il braccio per afferrarla, ma Nami spostò il braccio impedendogli di prenderla.
"Eh no Zoro, prima di ridartela mi devi dare qualcosa in cambio", disse la navigatrice con un ghigno.
"Brutta strega sei una strozzina! Ridammi la mia spada subito", disse Zoro, muovendosi dalla sua posizione per avvicinarsi di più alla navigatrice.
"No te lo scordi che te la restituisco gratis! Mi devi almeno 50000 berry".
"Cosaa?? ma tu sei fuori di testa! Non ho tutti quei soldi con me, e poi sicuramente me l'hai rubata apposta per poi chiedermi i soldi".
Nami era ormai schiacciata contro la nave dal corpo dello spadaccino, che cercava di raggiungere la sua preziosa spada tenuta, sospesa sul mare, in mano dalla navigatrice.
"Sei proprio un ingrato! Se prima volevo solo 50000 berry, adesso ne voglio 100000!".
Zoro fermò la sua foga, cercando di pensare mentalmente a come riprendersi la sua spada, dato che il braccio di Nami era allungato al di fuori della nave, e non poteva salirle addosso per riprendersela. Doveva distrarla per un secondo, giusto il tempo di riprendersi la spada con un balzo.
"... e quando mi sono accorta che era la tua spada quella con cui Luffy si stava togliendo la carne tra i denti, gliel'ho sottratta. Vedi pensi sempre male di me...".
Mentre Zoro pensava a come distrarre Nami, quest'ultima aveva iniziato a spiegargli come e dove aveva ritrovato la sua spada, quando all'improvviso la mano dello spadaccino si posó sulla coscia della navigatrice, per poi risalire delicatamente fino al fianco e alla vita, come una carezza.
Questo gesto improvviso dello spadaccino, fece arrossire violentemente Nami, e Zoro colse l'attimo per allungarsi velocemente e sfilare la spada dalla mano della navigatrice.
Con un ghigno dipinto sul volto, Zoro ripose la sua spada all'interno del fodero vicino alle altre due spade, orgoglioso del piano da lui architettato.
Intanto Nami, dopo l'imbarazzo e lo sbalordimento iniziale, si ridestò e si scagliò contro lo spadaccino, tirandogli un pugno sul petto.
"Stupido marimo, non solo ti ho riportato la spada, in più ti prendi anche gioco di me! Basta! Aumenterò il tuo debito di 200000 berry!".
Intanto a Zoro era sfuggita una risata guardando Nami tutta rossa in faccia, non sa se per l'imbarazzo o per la rabbia. Era riuscito a fargliela sotto il naso, però comunque si sentiva grato nei suoi confronti per aver ritrovato la sua spada.
"Dai calmati. Come vuoi, aumenta pure il mio debito se ti può far calmare" disse Zoro con un sorriso abbastanza divertito dipinto sul volto.
Detto questo, girò i tacchi e fece per andarsene, e dopo aver fatto due passi, mosse la mano in aria facendo un leggero cenno, e, sempre di spalle, disse "grazie Nami per la spada", e se ne andò a dormire.