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Autore: TheHellraiser    01/05/2015    3 recensioni
Ragazzi, abbiamo un piccolo problema che potrebbe diventare un problema enorme.
...Ci stai dicendo che vogliono invadere l'Overworld?
Esattamente, proprio così.

Bene gente, ecco che ritornano i nostri eroi per una nuova, fantastica avventura, e stavolta... We need to go deeper. Vi dice niente? Sì, esatto, è la challenge che si completa entrando nel Nether ù_ù/ Spero che abbiate delle pozioni di resistenza al fuoco con voi :P
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Herobrine, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Minecrafters' Tales'
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*compare dal buio dopo 21367862783 secoli* Sì, ho una giustificazione. Avevo cominciato Skyrim, non è che potessi semplicemente abbandonarlo lì, insomma, avevo gente da Fusrodahare (?) u.ù Perdonatemi, anche se probabilmente questo capitolo sarà orribile quindi mi incenerirete lo stesso (?) xD Prima o poi comincerò a postare capitoli con un certo ritmo, promesso <.< Anche perchè finalmente mi è venuta in mente una potenziale trama sensata e dettagliata per un seguito, e potrei postarlo, ammesso di avere ancora dei fans che non mi hanno mandati affanculo stufi della mia incostanza x°D Vabbeh, ci schiaffo qui il solito titolo preso da una challenge e buon divertimento.

Il Wither sembrava propenso a seguire Danny, cosa che lasciò Stella non poco perplessa. Insomma, quel coso era pur sempre un enorme mob che avrebbe potuto ucciderli in un colpo, ma nonostante questo aveva accettato il patto con Danny. Eppure, probabilmente non gli sarebbe servita la guida di Danny per uscire di lì, perchè ovviamente il Wither li aveva visti uscire dal portale dopo l'incursione alla fortezza per liberare gli ostaggi, e non poteva essersene dimenticato così in fretta. Stella guardò il Wither, che stava continuando a fissare intensamente Danny mentre lo seguiva. Si stava avvicinando gradualmente al principe del Nether mentre fluttuava, non per un particolare motivo, ma semplicemente perchè lui volava leggermente più velocemente di quanto Danny camminasse; e più si avvicinava, più cresceva un debole bagliore che usciva da sotto la divisa di Danny, più precisamente all'altezza del petto. Non volendo allarmare il Wither avvicinandosi a Danny, Stella decise semplicemente di rimandare a più tardi le domande. Uscirono dal portale, rientrando nell'Overworld con il potente mob al seguito. Lo sbalzo di temperatura lo colse impreparato, facendolo restare esterrefatto. Il Wither rimase immobile per qualche attimo, fissando il fiato delle due teste supplementari che si condensava in piccole nuvolette, probabilmente non riuscendo a spiegarsi cosa stesse succedendo. Il mob fu però distratto da Danny.
-Ehi. I player gustosi sono tutti qui fuori, puoi andare ad ucciderli- disse, fingendosi entusiasta. Il Wither emise un verso simile a quello di un Blaze che fece trasalire Stella, e si lanciò fuori sfondando il muro di smeraldo senza alcuna esitazione. Con la rottura del muro, tutti i suoni della battaglia ancora in corso aggredirono prepotentemente Danny e Stella, ma quelli non si lasciarono impressionare. Ora dovevano solo pensare a combattere il Wither, assieme a tutti gli uomini dell'esercito del Nether. Si sporsero dal buco che il Wither aveva lasciato nel muro, per vedere cosa stesse succedendo. Il Wither stava fluttuando al di sopra di entrambi gli eserciti, come se stesse ponderando cosa fare. Tutti smisero istantaneamente di combattere, alzando lo sguardo al cielo. I guerrieri del Nether, tuttavia, non pensarono nemmeno per un secondo di attaccare il Wither, anzi. Ricominciarono a colpire gli Hardcorer furiosamente, convinti che il Wither fosse stato mandato per aiutarli. Anche gli Hardcorer ricominciarono a combattere per difendersi, con la battaglia che stavolta era resa ancora più difficile dal Wither. Il mob, infatti, dopo alcuni secondi di attenta riflessione, si mise a scagliare teschi esplosivi contro gli Hardcorer, scendendo di tanto in tanto per afferrare qualche guerriero fra le sue zampe e risucchiarne l'energia vitale.
-Cazzo! Non è così che doveva andare- disse Stella, mordendosi un labbro così forte da farlo sanguinare. Lanciò uno sguardo a Danny, che diceva già da solo cosa avesse intenzione di fare. L'Hardcorer estrasse l'arco e incoccò una freccia, puntando verso il Wither che continuava a mietere vittime. Prese un ampio respiro, socchiudendo gli occhi. Era agitata, tesa, e non sapeva cosa fare. Il loro piano era fallito miseramente, e ora doveva rimettere le cose a posto.
-Aspetta- disse Danny, posandole la mano sulla spalla. Stella abbassò l'arco e si girò verso Danny. Lui si appoggiò la mano sul petto, e dopo qualche attimo di esitazione prese qualcosa da sotto la sua maglietta. Qualcosa di brillante. Aprì la mano, rivelando a Stella un ciondolo fatto con una gemma, appena poco più piccola del palmo della mano di Danny. Era a forma di stella con quattro punte, e sembrava brillare di luce propria, quasi come se fosse davvero la scheggia di un astro. Danny la guardò per un attimo, poi prese la mano di Stella e ci mise il piccolo ciondolo. Stella guardò la gemma attentamente. Doveva essere quella a brillare, prima, quando il Wither si era avvicinato a Danny involontariamente.
-Questa... Questa è la Stella del Nether, una gemma preziosa che si dice protegga da tutti i mali. So che non sei tipo da superstizioni, ma spero ti porti fortuna. In fondo stiamo combattendo il più grande male che io abbia mai visto- mormorò piano Danny, abbassando lo sguardo. Stella sorrise appena, sfiorando la mano di Danny con le dita, quasi a darsi coraggio con quel breve contatto.
-Grazie. Non morire nella battaglia, mi raccomando, se sei sopravvissuto a mio padre allora il Wither sarà uno scherzo- rise Stella sommessamente. Danny stava per replicare, quando delle urla li distrassero. I due si girarono di colpo, e videro che il Wither sembrava aver improvvisamente cambiato idea, e ora stava attaccando i guerrieri del Nether, senza alcun motivo apparente. Stella rimase a guardare il Wither, poi guardò Danny, e infine la Stella del Nether.
-Ehi, funziona- dissero i due in coro, mentre la pietra continuava a mandare un leggero bagliore dal petto di Stella. Era per questo che il Wither aveva preferito seguire Danny invece che attaccarlo, allora. Apparentemente, quella pietra proteggeva davvero dal male. Forte della nuova, inaspettata arma, Stella si lanciò giù dalla torre con un urlo, estraendo la spada. Cadde in pieno su un guerriero del Nether che stava sotto, uccidendolo sul colpo e gettandosi nella mischia. I guerrieri del Nether, vedendo che la loro arma si era inaspettatamente rivoltata contro di loro, andarono nel panico e lasciarono immediatamente perdere gli Hardcorer per lasciarsi prendere completamente dal terrore.
-Hardcorer! Attaccate il Wither, dobbiamo distruggerlo!- urlò Stella a squarciagola dalla folla, per farsi sentire fra la folla. Gli Hardcorer urlarono tutti assieme in risposta, come un sol uomo, e batterono le spade di piatto contro le armature provocando un gran fragore. Si gettarono urlando sul Wither, che finalmente si accorse della presenza degli Hardcorer, come se il dolore delle ferite l'avesse improvvisamente reso immune allo strano effetto della Stella del Nether. Stella lanciò uno sguardo verso Danny, ancora al primo piano della torre, e lui annuì. Si sporse dalla voragine nel muro, per rivolgere un appello ai suoi uomini.
-Guerrieri del Nether! Il Re è morto, e la sua stessa arma ora si rivolta contro di noi! Non continuate più con questa guerra insensata e non abbiate paura di lui! L'esercito dell'Overworld lo sta combattendo, ma non possono sconfiggerlo da soli. Alzate le vostre spade, combattete e difendete le vite dei vostri compagni, il vostro mondo e il loro! Attaccate!- urlò Danny, alzando in alto la sua spada d'oro, prima di gettarsi giù a sua volta per combattere contro il Wither. I guerrieri del Nether rimasero inizialmente straniti da ciò che aveva detto Danny, ma guardando verso il Wither capirono che ciò che lui stava dicendo era vero. Gli Hardcorer non stavano combattendo solo per l'Overworld o per le loro proprie vite, ma anche per il Nether e per le vite dei suoi guerrieri, perchè il Wither ormai non era più un'arma del Nether. Era incontrollabile e cieco, colpiva tutti senza alcuna distinzione, e se avesse ucciso tutti gli Hardcorer poi si sarebbe gettato sul guerrieri del Nether. Quella guerra non vedeva più un mondo contro un altro, ma due mondi uniti, che dovevano reggersi a vicenda per evitare di scomparire. Non appena realizzarono questo, i guerrieri del Nether non esitarono un secondo. Si gettarono a loro volta verso il Wither colpendolo con tutto ciò che gli era rimasto a disposizione e ogni stilla di energia che ancora avevano in corpo. Il Wither si trovò circondato da una moltitudine di guerrieri che combattevano, impedendogli di scappare via. Stella si era distolta dalla mischia giusto un secondo, per andare a cercare suo padre, Niko, Wesk e Spix. Trovò Michael appena un po' distante da lì, intento a scagliare frecce contro una delle teste del Wither con precisione millimetrica. Non appena la vide, Michael smise immediatamente di tirare con l'arco e balzò giù dalla sua posizione sopraelevata per raggiungere Stella.
-Stella. Non so come o cosa cazzo tu abbia fatto, ma sta funzionando- rise Michael con un tono di voce esausto ma estatico. Era ferito in più punti del corpo e sanguinava copiosamente, ma sembrava stare in piedi tranquillamente come se non fosse successo nulla. Una testolina grigia spuntò da dietro Michael, abbaiando allegramente.
-Sledge! Stai bene!- disse Stella entusiasta, carezzando la testa del lupo -Ma dove sono Niko, Wesk e Spix?
Michael indicò un punto nella mischia, e vide Niko e Wesk che collaboravano per cercare di fare in modo che il Wither non si sollevasse in volo. Solo in quel momento, guardando il Wither, Stella si accorse che c'era qualcosa che non andava. Il mob era insolitamente fermo, e stava fluttuando a mezz'aria con totale noncuranza di cosa stesse succedendo vicino a lui. Cominciò a lampeggiare di bianco con sempre più rapidità, ma quando Stella si accorse di cosa stava per succedere ormai era troppo tardi.
-ATTENZIONE!- urlò, un attimo prima che una specie di vento tagliente si sprigionasse dal Wither, spazzando via tutte le frecce e i player che aveva addosso. Il vento gli rimase come attaccato addosso, e quando Michael cercò di scagliare una freccia quella si limitò ad essere spazzata via dallo scudo. Il Wither sembrava essere provato dal combattimento, ma era ancora vivo e perfettamente in grado di attaccare. Si girò verso Stella lentamente, con gli occhi bianchi pieni di ira, mentre la Stella del Nether brillava sempre più forte. Stella indietreggiò istintivamente, portando una mano alla cintura ed estraendo la spada. Il Wither fluttuò lentamente verso di lei, con il tempo che sembrava quasi scorrere a rallentatore mentre i player si alzavano, ancora storditi dall'effetto dirompente dello scudo del Wither. Il mob lanciò un teschio esplosivo simile a quelli che aveva lanciato fino a poco prima, con l'unica differenza di essere blu, veloce come un proiettile verso l'Hardcorer. Stella si girò istintivamente dall'altra parte, parando con la spada, e sentì un'esplosione seguita da un guaito. Attese per dei secondi un dolore che non arrivò. Una folata d'aria la investì, probabilmente l'onda d'urto dell'esplosione, ma nulla la toccò. Aprì lentamente gli occhi, sciogliendo la posizione, continuando a non capire cos'era successo finchè non vide il corpicino immobile a terra. Piccolo, bianco candido ad eccezione di una ferita aperta e sanguinante che gli squarciava a metà il fianco. Sledge. Quando lo vide, Stella si sentì improvvisamente mancare il fiato. Michael, accanto a lei, alzò una mano di fronte a sè ma non riuscì a dire nulla, ancora incapace di metabolizzare cosa avesse fatto il cane. Non riusciva a capacitarsi di come il lupo avesse potuto muoversi così velocemente, balzando all'ultimo secondo di fronte a Stella per intercettare il colpo diretto a lei. Il Wither sembrava quasi soddisfatto a guardare Stella, mentre correva dal lupacchiotto per accertarsi delle sue condizioni. Si inginocchiò accanto a lui, e Sledge mosse appena la coda.
-Dai, piccolo, forza. Alzati, ce la fai. Dopo la battaglia andiamo a correre nella taiga e cacciamo conigli, ok? Però ti prego, rialzati- disse Stella, con voce che sembrava quasi un piagnucolio, sollevando Sledge e rimettendolo in piedi. Le zampette però non ressero, e Sledge ricadde su un fianco, incapace di restare in piedi. Agitò piano la coda di qua e di là, abbassando le orecchie ed emettendo un guaito, quasi a scusarsi con Stella di non riuscire ad alzarsi, e poi non si mosse più, restando immobile a terra mentre il sangue continuava a sgorgare copioso dalla sua ferita. Il Wither emise una risata che sembrava provenire dalle stesse fondamenta dell'inferno e fece per sparare un nuovo teschio, ma prima che potesse farlo spuntò Danny da dietro di lui.
-Non di nuovo, mostro!- urlò il principe, estraendo la spada e conficcandogliela nella schiena. Il Wither lanciò un ruggito di dolore, scuotendosi per cercare di scacciare Danny, ma quello se ne stava solidamente attaccato alla spada senza alcuna intenzione di lasciarla andare. Stella, sentendo la voce di Danny, si riprese finalmente dallo shock, e si rialzò estraendo entrambe le spade. Una luce feroce pervadeva i suoi occhi, tale che persino Danny si spaventò guardandola. Incrociando il suo sguardo, il Wither smise improvvisamente di scuotersi e ruggì verso Stella.
-Io ti uccido- sibilò con voce gelida, lanciandosi subito dopo verso il Wither, caricandolo senza alcuna paura di lui. Spiccò un salto portandosi allo stesso livello della testa del Wither, e menò un fendente con entrambe le spade, colpendogli una delle due braccia e tranciandola di netto. Il Wither lanciò uno stridio terribile che costrinse tutti i player intorno a lui a distrarsi dal combattimento per coprirsi le orecchie, tanto forte e fastidioso era quel suono, ma Stella non si distrasse minimamente. La testa rotolò nella polvere mentre il pezzo del braccio del Wither che vi era rimasto attaccato si contorceva, come se fosse una coda di lucertola staccata. Il Wither usò il braccio che gli restava per intercettare Stella a mezz'aria con un potente colpo, scagliandola a terra. Fece per colpirla di nuovo, ma lei rotolò in parte evitandolo per un pelo. Si rialzò in piedi prontamente, ansimando appena per la fatica. Sinceramente non aveva sperato nemmeno per un secondo di riuscire a ferire seriamente il Wither, in fondo anche Michael ci aveva provato ma senza successo. Spostò lo sguardo sulla spada di diamante, poi sulla testa del Wither che ancora giaceva a terra, e improvvisamente capì. Smite V, era stato quello a fare la differenza. Mentre le spade di Michael erano incantate con Sharpness, la spada di Stella portava su di sè Smite, che era riuscita a ferire molto più gravemente il Wither rispetto a Sharpness, visto che era un non-morto. Il Wither però non sembrava averlo capito, e cercò di colpire Stella nuovamente, come se considerasse il colpo precedente come poco più che un frutto della fortuna. Stella saltò, evitando la testa del Wither e atterrandoci sopra. Il Wither cercò di scrollarsela di dosso agitando il braccio di qua e di là, ma Stella piantò la spada nella seconda testa del Wither, riuscendo a stargli attaccato. Aspettò per lunghi secondi, e quando il Wither spostò la testa pericolosamente vicino al suo petto, Stella approfittò della spinta per lanciarsi contro il Wither e trapassargli il petto da parte a parte. Il Wither, stanco di continuare a prenderle dalla guerriera, la morse con la sua seconda testa e la strappò via come se fosse poco più che una spina nel fianco. Stella lanciò un urlo di dolore e lasciò andare la spada istintivamente. Il Wither la lanciò via, contro il muro del palazzo di Smeraldo, e Stella cadde a terra pesantemente. Si rialzò a fatica, cercando di tamponare il morso che le aveva squarciato la carne. Notò subito che non stava sanguinando, per qualche strano motivo. Il Wither emise una risata, e finalmente Stella capì cosa le avesse fatto. Era la stessa cosa che era successa al Re del Nether, quando il Wither l'aveva afferrato. Stella spostò lo sguardo sulle sue mani, e vide che la pelle stava cominciando a diventare sempre più bianca, in contrasto con i vasi sanguigni che ora si stavano annerendo, diventando sporgenti. Le stava riuscendo sempre più difficile respirare e i suoni si facevano sempre più attutiti. Stava... appassendo. Danny rimase interdetto per un attimo, ma non perse ulteriore tempo. Corse verso il Wither, e raccolse la spada di diamante di Stella che era caduta a terra. Non sapeva davvero cosa stava facendo, nè perchè lo stesse facendo, ma era l'unica possibilità che aveva di salvare Stella.
-Ehi, bastardo! Non toccare Stella!- urlò Danny. Il Wither si girò verso di lui di scatto, solo per vederlo spiccare un balzo. Non fece in tempo a reagire, e Danny gli rifilò un potente colpo di spada, che gli staccò di netto la testa principale dal resto del corpo. Il corpo del Wither, ora senza testa, venne improvvisamente preso da convulsioni e crollò a terra. Gli occhi bianchi smisero di emettere luce, e dopo qualche attimo anche il corpo smise di muoversi. Danny, con la spada ancora alla mano, rimase lì, ancora scioccato da ciò che aveva fatto. Guardò la spada, poi il Wither, e infine lasciò perdere entrambi per correre da Stella. Lei lo guardò, esterrefatta, mentre il suo viso riprendeva colore e tornava al suo aspetto normale.
-Quindi... Quindi è finita? Abbiamo vinto, davvero?- mormorò Danny a Stella.
-Credo... Credo che adesso siamo pari- disse Stella con un filo di voce, mentre il corpo del Wither si dissolveva lentamente, come se si stesse sbriciolando.
-Uh, a dire il vero te ne devo ancora una...- disse, ma si interruppe quando Stella si avvicinò a lui e lo baciò. Danny rimase interdetto, lanciando uno sguardo preoccupato a Michael, ma quello si limitò a sogghignare, alzando un pollice in segno di ok. Danny strinse a sè Stella.
-Non è ancora finita- mormorò lei, girandosi verso il gruppo di guerrieri del Nether. Erano tutti stanchi e provati, e guardavano il Wither con uno sguardo che avrebbe potuto spezzare il cuore a chiunque. Il dio in cui avevano creduto adesso era polvere, il loro Re era morto, e si trovavano in mezzo a guerrieri che fino a poche ore prima volevano uccidere, in un mondo che non era il loro. Erano sperduti, e già stanchi di quella guerra che era stata breve ma aveva preso centinaia di vite, in nome di una causa che ormai nessuno di loro sapeva argomentare davvero. Alcuni di loro guardavano i vicini Hardcorer, come a dire "cosa aspettate, adesso ammazzatemi e facciamola finita", come se in qualche modo sperassero di essere puniti per il disastro che ora realizzavano di aver aiutato a compiere. Stella guardò Danny. Ora era il suo momento, doveva raccogliere i cocci di ciò che suo padre aveva lasciato, e rimetterli insieme in una nuova, migliore vita. Il principe del Nether sospirò stancamente, ancora esausto per la battaglia. Si allontanò da Stella per avvicinarsi ai suoi uomini.
-Guerrieri del Nether. Siamo stati usati in nome di una guerra che non era la nostra, per massacrare gente che non aveva alcuna colpa. Molti sono morti, molti altri però sono ancora qui, ed è per questo che dobbiamo continuare ad andare avanti. Per ogni singolo compagno che è rimasto in vita, dobbiamo continuare per la nostra strada e ricostruire ciò che è stato lasciato da questa guerra devastante. Non disperatevi se vi sentite sconfitti, se pensate di essere dei mostri: aprire gli occhi e vedere la verità fa sempre male. Non per questo dobbiamo lasciar perdere tutto- disse, spostando poi lo sguardo verso Michael, che lo stava guardando - Noi del Nether non pretendiamo di cavarcela senza una punizione, ma chiediamo la pace. Non vogliamo combattere ancora contro l'Overworld. Di violenza inutile ce n'è già stata abbastanza.
Un sorriso di approvazione comparve sul viso austero di Michael, che si avvicinò a Danny.
-Propongo di riunire i capifazione in più presto possibile per stipulare un nuovo trattato di pace. Ma prima... Cazzo. Andiamo tutti a farci un bagno e a mangiare, penseremo poi a queste stronzate diplomatiche. Hardcorer, rimettetevi in sesto. Poi penseremo a seppellire i morti e a cominciare a rimettere a posto le cose- sbuffò Michael. Gli Hardcorer urlarono tutti all'unisono la loro approvazione, e si ritirarono nelle loro case, abbandonando a terra le armi improvvisate che avevano preso all'inizio dell'attacco. I guerrieri del Nether, invece, rimasero quasi stupiti da quanto in fretta Michael avesse risolto le cose. Probabilmente, si aspettavano di essere giustiziati o cose del genere, mentre invece lui non sembrava affatto intenzionato a vendicarsi. Dopo parecchi secondi, un Hardcorer spuntò dalla porta della sala comune, guardando i guerrieri del Nether.
-Beh? Avete intenzione di sedimentarvi lì, o venite con noi a mangiare?- chiese. I guerrieri del Nether si guardarono fra di loro, e infine lanciarono uno sguardo a Danny. Il principe del Nether annuì con un sorriso, e i guerrieri del Nether abbandonarono le armi a loro volta, per andare a mangiare con gli Hardcorer. Solo Michael, Stella e Danny rimasero fuori, nella piazza di New Emerald City, e calò un lungo silenzio. Stella si avvicinò al corpo del cane ancora a terra, sollevandolo gentilmente.
-Mi dispiace per il tuo lupo- disse Michael, scorrendo le dita fra il pelo soffice di Sledge. Stella staccò il collare dal lupacchiotto senza vita allacciandoselo poi alla cintura, e si avvicinò alla statua che rappresentava Sledge a grandezza naturale, costruita quando loro erano tornati trionfanti dall'End. L'Hardcorer posò il corpo del lupo sul piedistallo della statua, restando a guardarlo per una manciata di secondi.
-Addio, amico- sussurrò Stella, trattenendo a fatica una lacrima che combatteva per uscire. Si voltò dall'altra parte, lasciando il corpicino sul piedistallo e dirigendosi verso Michael con uno sguardo accusatorio.
-Papà. C'è qualcosa che devi dirmi? Tipo, sai, a proposito del Re del Nether?- chiese, guardando Michael fisso negli occhi. Lui rimase perplesso per un attimo, guardando Stella interrogativamente.
-Tipo cosa? Che intendi?- chiese, perplesso. Sembrava sinceramente stranito dalla domanda di Stella.
-Tipo non so, che intendesse dire quando mi ha detto di chiederti se "era stato bello stare a guardare mentre bruciava all'inferno". O perchè avesse un tatuaggio di un asso di picche. O magari anche perchè smaniasse dalla voglia di ucciderti- disse Stella, elencando con voce contrariata tutti gli elementi su cui il Re del Nether aveva gettato sospetti. Michael si irrigidì improvvisamente, cambiando espressione in un secondo. Il suo sguardo si perse nel vuoto, fissando l'erba rovinata, come se fosse in un altro mondo.
-Io... Io credo di aver bisogno di un attimo per organizzare il discorso, ok? A-andate a mangiare, dopo ti spiegherò tutto con calma.- mormorò il capo Hardcorer. Stella era perplessa. Non aveva mai visto Michael così agitato, e quindi decise di concedergli un po' di tempo per calmarsi prima di parlarne. Lanciò uno sguardo a Danny, e i due entrarono nella sala comune di New Emerald City, mentre Michael se ne rimase nella piazza, solo, a fissare la pavimentazione farfugliando frasi incomprensibili.
  
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