Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: DAlessiana    01/05/2015    4 recensioni
"Allora ragazzi. Che cos'è la vita, secondo voi?" domandò il professore di letteratura.
Quel lunedì mattina la pioggia si era accanita come non mai sulla piccola cittadina e la maggior parte dei ragazzi aveva lo sguardo fisso alle finestre, ma con quella semplice domanda, il professore catturò l'attenzione di tutti i presenti, perfino quelli che di solito venivano chiamati scalda sedie, perché non facevano mai niente e per un puro caso del destino andavano avanti durante l'anno.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Allora ragazzi. Che cos'è la vita, secondo voi?" domandò il professore di letteratura.
Quel lunedì mattina la pioggia si era accanita come non mai sulla piccola cittadina e la maggior parte dei ragazzi aveva lo sguardo fisso alle finestre, ma con quella semplice domanda, il professore catturò l'attenzione di tutti i presenti, perfino quelli che di solito venivano chiamati scalda sedie, perché non facevano mai niente e per un puro caso del destino andavano avanti durante l'anno.
"Scusi prof, può ripetere?" chiese un ragazzo, era uno che di solito non vedi e non senti, ma che ti salva durante le interregozioni, perché va sempre per primo lui.
"E' solo una semplice domanda, Thomas. Che cos'è la vita per voi?" rispose il professore, ponendo di nuovo lo stesso quesito.
Di nuovo gli sguardi perplessi dei ragazzi popolarono la stanza, provocando una risatina all'insegnante.
"Vedo che nessuno mi sa rispondere. Vedete ragazzi a volte non basta essere bravi a scuola oppure portati per gli sport, perché c'è qualcosa più importante della scuola, della fama e dei soldi: il saper vivere. Prima di essere bravi in quello che facciamo, qualsiasi cosa, siamo essere umani. Quindi, vi faccio di nuovo la stessa domanda, per voi che cos'è la vita?" spiegò il prof, cercando di essere il più eloquente possibile.
I ragazzi sembrarono meno confusi ed incominciarono a riflettere scambiandosi sguardi, a tratti, perplessi.
"Vi dò una settimana. Per lunedì prossimo risponderete a questa domanda, a modo vostro, possibilmente senza spiare da internet e leggeremo i lavori in classe." disse l'insegnante, era giovane e capiva di computer tanto quanto i suoi studenti, forse anche di più.
Gli alunni annuirono ed alcuni scrissero l'assegno sul diario, altri sicuramente se lo sarebbero fatto passare il giorno prima. Dopo poco la campanella segnò la fine della lezione.
***
La settimana dopo la classe era di nuovo piena e la pioggia aveva smesso di battere lasciando il posto ad un bel sole splendente. Il professore ancora doveva arrivare in aula.
"Ma voi come avete risposto?" domandò Natasha, ragazza dagli occhi verdi, quelli classici dove è facile perdersi. Era molto brava nelle materie scientifiche, infatti la professoressa di matematica e fisica faceva sempre riferimento a lei.
"Io ho scritto tre o quattro cose, neanche mi ricordo. L'ho fatto in autobus" rispose Martin, studiare non era di certo il suo forte ed andava avanti per inerzia. Il classico ragazzo che si faceva le interrogazioni all'ultimo e prendeva un sei stentato, ma che comunque veniva promosso per il suo impegno.
"Come al solito. Scometto che hai copiato qualcosa su internet!" lo schernì Jake, il suo migliore amico, erano completamente gli opposti, ma entrambi avevano successo con le ragazze. Ovviamente Martin era il più votato, perché si sa che il ragazzo cattivo atrae di più. Tuttavia anche Jake non era male. Portava i capelli corti, diversamente dall'amico, che aveva la testa rasata e, mentre Martin aveva gli occhi verdi, lui li aveva azzurri.
Martin, per tutta risposta, gli diede un pugno sul braccio, provocando la risata di tutti.
"E tu Aurora? Tu come hai risposto?" domandò Scarlett, ragazza perfetta, capo delle cheeleder, capelli lunghi scuri ed occhi pieni di mistero.
Aurora, invece, veniva considerata di rado dai suoi compagni di classe, praticamente solo quando si trattava di far copiare i compiti e di programmare le interrogazioni. Non era una bellissima ragazza, ma i suoi capelli folti e lunghi facevano invidia a molte ragazze anche se per lei non erano poi così belli. Aveva gli occhi scuri con un taglio particolare, per lei erano la parte migliore di tutto il suo corpo, l'unica parte che si salvava da tutto il disastro restante, avrebbe detto lei. Dicevano tutti che erano brava a scrivere, infatti andava molto bene in italiano, ma lei rispondeva sempre che le era naturale. Le bastava un foglio bianco ed una penna, era l'unico momento in cui poteva sfogarsi liberamente in pace con se stessa.
"Ho scritto quello che sentivo. Tanto il prof ce li farà leggere a tutti" rispose timidamente, come sempre. Guardò i suoi compagni negli occhi, tempo fa si era invaghita di Jake, ma era una delle tante cose che teneva per sé.
Il professore entrò in classe scusandosi per il ritardo ed iniziò a chiamare in ordine alfabetico. Aurora sarebbe stata l'ultima, come la maggior parte delle volte nella sua vita.
"Meno male che vi avevo detto che lo volevo personale! La maggior parte di voi ha preso frasi da internet e nessuno ha colto lo scopo della mia domanda" disse sconsolato il professore. Sbuffò, facendo aderire la schiena alla sedia.
"Prof, non si disperi! Manca ancora Aurora!" esclamò Natasha, ricevendo un sorriso da Aurora, lei non avrebbe mai detto al professore che si era dimenticato di lei.
"Hai ragione. Scusami Aurora, vieni pure" disse l'uomo, dispiaciuto per la sua dimenticanza
"Non si preoccupi, sono abituata" le ultime due parole le sussurrò. Era abituata ad essere invisibile, a passare inosservata. Si schiarì la voce ed iniziò.
"Per me la vita è mio padre che si sveglia all'alba per assicurarci un piatto a tavola. E' mio padre che non si dimentica mai di salutarmi, augurandomi una buona giornata. La vita è mia madre che ogni mattina scende per fare la spesa facendosi mille conti per comprare qualcosa con quei pochi soldi che mio padre può darle. Per me la vita sono i miei genitori, che nonostante tutto trovano ancora un attimo per sussurrarsi 'ti amo'. La vita sono i miei fratelli, con i quali litigo ogni giorno, ma di cui non posso fare a meno. La vita era mia nonna, perché nonostante si svegliasse ogni giorno con il broncio, ogni tanto, una risata se la faceva. Era mia nonna, perché dopo la sua morte, una parte della mia famiglia è andata via con lei e con la sua voglia di coccole, ma che la maggior parte di noi non capivamo. Per me la vita è la mia migliore amica e le sue battute idiote, ma che fanno ridere un po' anche me. E' la mia migliore amica con le sue solite pazzie per il suo idolo, perché senza le sue grida per il video nuovo o per una foto, io non posso iniziare a vivere. Per me la vita sono io, che per uscire il sabato sera mi faccio mille complessi, per poi scoprire che nessuno nota il trucco o i capelli in un certo modo. Per me la vita è ogni giorno, ogni singolo giorno con i suoi piccoli drammi ed i suoi rari attimi di felicità. Per me la vita è chi lotta ogni momento per andare avanti. La vita è sempre, basta solo imparare a farsi trasportare da lei, perché lei sa dove portarti. Devi solo imparare a fidarti e a vivere istante per istante, senza pensare ad altro."

Quando terminò la lettura del suo testo, Aurora andò silenziosamente al proprio posto. Non fece caso agli sguardi rapiti verso di lei, soprattutto quello del professore.
"Era questo quello che volevo ragazzi. Complimenti Aurora! Sei stata l'unica che ha colto a pieno lo scopo della mia domanda" disse l'insengnante, complimentandosi con lei.
La ragazza arrossì e mimò un grazie con le labbra. La campanella suonò ed un'altra ora era volata via, adesso non rimaneva altro che vivere le altre. Fino alla fine.


 

-Salve a tutti!
Ho scritto questa storia, perché ieri mentre ero sul letto a fissare il soffito, ascoltando la musica, mi è venuta in mente la domanda che ha dato origine a tutto: che cos'è la vita?
Abbiamo letto che cos'è per Aurora e per voi? Che cos'è la vita?
Spero che vi sia piaciuta e ringrazio tutti quelli che la leggeranno e che lasceranno un piccolo commento!
Baci! :*

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: DAlessiana