Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: _Mikaislife    01/05/2015    0 recensioni
Salve a tutti lettori, chi vi parla sono le due scrittrici della storia; volevamo dire una cosa:
Questa FF ha come protagonisti i 5 Seconds of Summer ma quelli veri e propri sono Ashton e Luke ma attenzione: con questo non vuol dire che metteremo da parte Calum e Michael, nella storia ci saranno anche loro e, inoltre, come coppie non troverete ne i Muke ne i Cashton; sia io che la mia collega shippiamo Lashton e Malum (Michael e Calum) quindi se già il genere non vi piace, vi sconsiglio di leggere, ma se siete curiosi lo stesso allora prego, accomodatevi, siamo aperte a tutti i tipi di critiche, basta che siate civili: ricordate che la civiltà è alla base di tutto.
Buona lettura, miei cari.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ashton.


Quella mattina mi ero svegliato a casa della mia ragazza, la sera precedente eravamo stati insieme [ sì, anche in quel senso ]. Fortunatamente suo padre era fuori Sydney per lavoro, e la madre mi adorava, quindi non c'era nessun tipo di problema.
Ci svegliammo verso le 6:30am; facemmo colazione insieme, come quasi ogni mattina, per poi lavarci e vestirci.
- Amore, oggi non dobbiamo arrivare tardi, ho un'interrogazione molto importante.- Disse Biannca, lasciandomi poi un bacio sulle labbra.
- Tranquilla, il bus passa tra cinque minuti, se magari la smettessi di truccarti, potremmo anche farcela.- Affermai, con un tono di voce ironico, ricambiando poi il suo tenero bacio.
- Antipatico, ho finito.- E così dicendo posò tutto e prese il suo zaino di scuola; io feci lo stesso e, subito dopo aver salutato sua madre, uscimmo fuori di casa.
Lì aspettammo insieme il bus, io stavo pensando a Calum e alla richiesta che mi aveva fatto qualche giorno prima. Io? Entrare nella loro band di bambini capricciosi e viziati? Non sono come loro, io sono Ashton e loro sono fuori di testa, completamente.
Lasciai quei pensieri quando sentii il clacson del bus scolastico e, una volta aver presto posto, abbracciai la mia ragazza, e ci baciammo per quasi tutto il tragitto.
Per fortuna quel giorno non avevo nessuna interrogazione, e almeno non sarebbe stata una giornata troppo stressante. La scuola stava per finire, e ormai c'erano le ultime interrogazioni. Io ancora ne dovevo fare alcune, ad esempio quella di francese, ma ero tranquillo, anche perché non ero in una situazione così drammatica, e poi riesco a cavarmela quasi sempre.
Quando arrivammo a scuola, scesi dal bus e camminai mano nella mano con Biannca. Andavamo un po di fretta, erano già le 8:15am. Avevamo ben quindici minuti di ritrardo.
Era ufficiale, quella di conversazione francese mi avrebbe fatto la ramanzina: lei odia i ritardatari, ma è la prima che arriva sempre dieci minuti dopo il suono della campanella.
Mentre camminavo accanto alla mia ragazza, notai un gruppetto di persone verso lo spiazzale esterno della scuola, così mi fermai per poter guardare.
- Amore? Non vieni? Dai, è tardi!- Esclamò Biannca, facendomi cenno di andare.
- Tu va in classe, io devo fare una cosa.- Risposi alla sua esclamazione, iniziando ad allontanarmi.
- Ci vediamo all'uscita allora? - Mi chiese.
- Certo cucciola, a dopo!- E così andai verso i ragazzi.
Non sapevo cosa stesse succedendo, ma era sicuro che Calum, Michael e Luke non sapevano come cavarsela con quei bulletti da quattro soldi.
- Ma che succede qui? - Domandai, notando che c'era qualcosa che non andava.
Il "capo" di quella banda mi guardò dalla testa fino ai piedi e: - Ancora tu!? Sparisci.-
- Chi sei tu per dirmi cosa devo fare? Sei grande e grosso e fai i giochetti dei bambini? Nemmeno mio fratello di otto anni si comporta così.- Affermai, guardandolo dritto negli occhi.
A quel punto quell'ammasso di muscoli si buttò addosso a me, iniziando a darmi qualche pugno e qualche calcio. Ma davvero mi ero cacciato il quel guaio per quei tre cretini?
Mentre cercavo di difendermi, nonostante non fossi ben impostato come quel tipo, notai un ragazzo che stava entrando di corsa a scuola, probabilmente voleva chiamare la preside.
Infatti, dopo qualche secondo arrivò la preside, ma quando mi girai quei bulli erano come spariti.
- Cosa state combinando voi quattro?- Domandò, guardandoci male.
- Niente, noi... C'erano delle persone.. Io.. Guardi, ho un labbro spaccato, possiamo darle i nomi.. Noi non abbiamo fatto nulla!- Dissi, cercando di farmi credere, anche perché era quella la verità.
- Certo. Venite con me in presidenza, teppisti.- Rispose questa, facendoci cenno di seguirla.
La signora preside ci punì a cappie: Michael e Calum avrebbero pulito la palestra, dopo scuola; mentre io e Luke, sempre dopo la scuola, avremmo dovuto togliere le gomme da masticare che si trovavano sotto i banchi degli studenti.
Ero furioso, non ero mai stato messo in punizione, e non avrei neanche potuto vedere Biannca, e questo mi faceva davvero arrabbiare.
Così, quando la preside ci lasciò andare in classe, fermai Calum, Michael e Luke.
- Sarete contenti, no? Voi tre, siete degli stupidi bambini che non riescono a crescere. Non sapete reagire con delle testa di cazzo ed io, che sono ancora più testa di cazzo di voi, ho provato a darvi una mano. Dovete sapere solo una cosa: non vi aiuterò mai più, mai più. Adesso come spiego ai miei quest'occhio nero e questo labbro tutto distrutto!? E cosa dirò a Biannca?! Stupidi, ho fatto bene a non entrare nella vostra band.- E così dicendo, andai nella mia classe.
La mattinata passò abbastanza velocemente, i miei compagni e i miei amici mi chiesero perchè avessi il viso in qulle condizioni.. Non diedi loro nessuna riposta, ero così arrabbiato che anche parlare mi faceva innervosire di più.
Durante l'ora di scienze, il professore fece alcune battutine stupide sulla mia faccia. Così, mi alzai e lo guardai: - Ma vaffanculo a lei e a tutti quelli come lei.-
Ammetto di aver sbagliato, ma non doveva permettersi di prendermi in giro.
Morale della favola, mi beccai una bella nota e il prof chiamò mia madre. Quella giornata era cominciata male e stava solo peggiorando.
Quando finirono le lezioni, raggiunsi Luke , Calum e Michael, i quali si trovavano nel cortile interno della scuola: Calum andò in palestra con Michael, mentre io e Luke andammo in una delle classi che stavano al piano terra, la quale era la più grande della scuola.
Il ragazzo cominciò a parlarmi, ma io non stavo nemmeno ascoltando ciò che diceva. L'avevano combinata grossa e, ammetto che li avevo aiutati di mia spontanea volontà, ma non sarebbe successo se loro avessero saputo come evitarli. La rabbia usciva da tutti i pori della mia pelle e non volevo aggredire Luke, quindi mi limitai a stare zitto, mentre col righello cominciavo a togliere le prime gomme da sotto un tavolo.
Dopo qualche minuto Luke continuò a parlare:
- In effetti, dovresti essere tu a picchiarci.- Affermò, facendo una smorfia con le labbra.
- No. La prossima volta, ti farò pestare da quel tipo che mi ha rotto il labbro.- "Risposi" senza guardarlo.
- D'accordo. Ma prima dovresti accettare la nostra proposta.-
- Perché dovrei? Per diventare un completo deficiente come te e i tuoi amici?- "Chiesi".
- Forse! Ma per lo meno, se verrai picchiato di nuovo, ci sarà un buon motivo.-
- Tu sei malato, secondo me. Comunque, se accetto di entrare nella vostra band di bambini stupidi e privi di cervello, la smetterai di seguirmi ovunque? E non dire che non lo fai, perché in questi giorni ti ho visto.-
- Prometto di smetterla. Ma tu devi impegnarti come se lo volessi davvero... Ti chiedo solo questo.-
- Quando si tratta della mia adorata batteria, non posso non impegnarmi. Almeno mi lascerete vivere in pace.-
- Detto, fatto. Le prove sono domani alle 5:00pm, sii puntuale.-
Quando scontammo la nostra punizione, tornai a casa. Sapevo già cosa mi aspettava.
Ma, ma prima di affrontare i miei, notai che avevo due chiamate perse, e vari messaggi su Whatsapp: era Biannca.
La chiamai, sapevo che era arrabbiata, ma almeno le avrei dato delle spiegazioni.
" Pronto, Ashton? Ma dove sei stato? Oggi mi hai dato buca all'uscita."
- Lo so.. Mi dispiace, ho avuto dei problemi con delle persone.. Non volevo lascarti sola.-
" Non ti capisco, mi hai lasciata per andare da chi? "
- Stavo aiutando dei ragazzi, dei bulli li avevano presi di mira, ed io.. - Prima di concludere la frase, notai che mio padre aveva aperto la porta di casa, e mi stava facendo cenno di entrare. Feci un respiro profondo, e mi mordicchiai un labbro. - Adesso devo andare, ti spiegherò tutto domani.. Ti amo.- E così dicendo, chiusi la chiamata ed entrai in casa.
Lì trovai Josh che, insieme ai miei genitori, mi fece una bella ramanzina. Faceva il finto buono, come se lui a scuola non terrorizzasse tutti con i suoi atteggiamenti da bullo.
Comunque, i miei mi dissero che per due settimane non potevo uscire di casa e se non avessi preso un bel voto in tutte le altre interrogazioni, il tempo della mia punizione sarebbe durato di più.


Luke.

- Direi che per oggi abbiamo anche fatto abbastanza.-
 Dissi a Michael prima di alzarmi dal mio letto e guardare l’orologio per capire più o meno quanto tempo avevamo per prepararci e andare a scuola.
 -Oh merda..Mikey sono le 7:45 a.m. vedi di muoverti! Stavolta la prof ci uccide.-
 E così dicendo mi infilai in bagno per potermi fare una doccia super veloce mentre Michael faceva lo stesso nell’altro bagno. Asciugai i capelli e li sistemai come meglio potevo, entrai nella mia camera e cercai tra i vestiti sulla sedia.. Indossai i miei soliti skinny jeans e una camicia a quadri bianchi e azzurri; infilai le mie Vans e scesi al piano di sotto per salutare mia madre che stava finendo di fare colazione.
 -Andiamo, Mikey!-
 Urlai per farmi sentire dal ragazzo che stava scendendo rapidamente le scale e insieme uscimmo di casa per raggiungere la scuola.
 Ci vollero giusto sette minuti per arrivare. Calum era già lì e ci stava aspettando, dato che eravamo abituati ad entrare sempre tutti e tre insieme. Nello spiazzale della scuola non c’era quasi più nessuno ma io mi ostinavo a cercare Ashton, che normalmente arrivava in ritardo…ma non c’era nemmeno l’ombra di lui.
-Ragazzi, dovete stare più attenti. Ora muoviamoci, Miss. Lachowski ci farà rimettere le penne!-
E così dicendo ci avviammo verso l’entrata della scuola.
-Non così in fretta, frocetti.-
Ci voltammo tutti e tre riconoscendo la voce minacciosa di Derek; e notammo il resto della sua “ciurma” dietro di lui.
 -Che cosa abbiamo fatto stavolta?-
 Chiese Calum storcendo il labbro in una leggera smorfia che fu piuttosto visibile, era un misto tra paura e curiosità.
 -Dobbiamo dare una piccola lezione a tutti e tre insieme. Ragazzi, divertiamoci.-
 Tutto ad un tratto Derek, Ash e Jake ci vennero praticamente addosso… E fu in quel momento che Ashton intervenne chiedendo cosa stesse succedendo. Mi sembrò quasi di sentire una voce angelica, capite? Sembrava che in ogni singolo momento in cui avevo bisogno, lui si presentava come per magia.. Non riuscivo quasi a crederci.
 -Ancora tu? Sparisci.-
 Ordinò Derek fulminando Ashton con lo sguardo mentre mi teneva ancora dal colletto della camicia; ed io osservavo la scena.
 Quando Ashton rispose in quel modo poco… carino, Derek mi lanciò praticamente per terra e si avventò contro Ashton per iniziare poi a picchiarlo. Nello stesso identico momento, Ash stava riempiendo Michael di pugni in faccia e Jake stava prendendo a calci Calum che si contorceva per terra dal dolore. Mi alzai rapidamente per tentare di dare una mano, ma non sapevo sul serio a chi dei tre aiutare! Restai qualche istante a guardare le tre diverse scene per cercare di darmi una mossa e prendere velocemente una decisione; ma non ebbi il tempo di avvicinarmi a Calum che Ash, Derek e Jake erano praticamente spariti. Spalancai gli occhi, incredulo. Come poteva essere una cosa del genere?
 -Cosa state combinando voi quattro?-
 Chiese la preside, ricevendo lo sguardo di tutti noi. Che ci faceva lei lì? Adesso eravamo seriamente nei guai…
Ashton tentò di dare una spiegazione, la spiegazione reale dei fatti.. ma la preside non gli crebbe e ci invitò a seguirla in presidenza soprannominandoci, inoltre, come “teppisti”.
La preside fu abbastanza clemente con noi, e non ricevemmo nessuna sospensione, non avrebbero neanche chiamato i nostri genitori. Ci diede comunque una punizione, ( dopo aver dato le cure necessarie a chi ne aveva bisogno)da fare a coppie. Io ed Ashton avremmo dovuto passare il pomeriggio a togliere le gomme da masticare sotto i banchi della classe più grande della scuola; Mikey e Calum avrebbero dovuto pulire tutta la palestra.
 Ricevute le nostre punizioni ci dirigemmo verso la nostra classe, ma prima di entrare in aula, Ashton fermò tutti e tre.
 Ci fece un piccolo discorso, o meglio, ci ‘sgridò’. Diciamo che non aveva poi tutti i torti… Prima gli avevamo proposto di entrare nella band e lo avevamo quasi perseguitato affinchè accettasse; poi ci eravamo comportati un po male con lui per via della gelosia di Mikey, e un po della mia; e adesso si prendeva le botte solo per difenderci. La situazione stava degenerando.. dovevamo assolutamente risolvere tutto il più presto possibile.
 Entrammo tutti in classe e seguimmo normalmente le sei ore di lezione. Durante l’ora di biologia, io e Michael andammo in bagno e ci mettemmo un po a discutere, su tutto. Sia io che lui ci sentivamo fin troppo demoralizzati, e piuttosto abbattuti.
 -A volte mi sembra che non ci sia nulla di veramente valido per vivere questa vita.-
 Al sentire uscire quelle parole dalla bocca del mio migliore amico, gli accarezzai dolcemente il viso e lo guardai negli occhi.
-Fin quando noi due saremo insieme, questa stupida vita continuerà ad avere un senso. E credo che l’importanza del nostro rapporto sia un qualcosa di abbastanza valido per vivere.-
Conclusi il discorso con un “ti adoro” e lo baciai dolcemente sulle labbra.

 Una volta passate le sei ore, ognuno andò per la sua strada. Io seguii Ash nell’aula più grande dell’istituto e una volta lì tentai di tutto per riuscire ad intavolare una minima discussione con lui. Sembrava proprio che non volesse starmi ad ascoltare. Mi sentivo un po stupido, mi sembrava di parlare da solo. Pensai a lungo a qualcosa da dire, pur di poter sentire la voce di quel ragazzo…
-In effetti dovresti essere tu a picchiarci.-
Constatai facendo una smorfia con le labbra mentre terminavo di ripulire la cattedra.
-No. La prossima volta ti farò pestare da quel tipo che mi ha rotto il labbro.-
Accennai quindi un sorriso ed annuii alla sua affermazione.
-D’accordo. Ma prima dovresti accettare la nostra proposta.-
 -Perché dovrei? Per diventare un completo deficiente come te e i tuoi amici?-
 - Forse! Ma per lo meno, se verrai picchiato di nuovo, ci sarà un buon motivo.-
Dopo che mi fece quello strano discorso, compresi che finalmente sarebbe entrato nella nostra band. Probabilmente, anzi quasi sicuramente, lo faceva a malincuore… ma ero sicuro che col tempo tutto si sarebbe aggiustato!
- Prometto di smetterla. Ma tu devi impegnarti come se lo volessi davvero… Ti chiedo solo questo.-
Disse che trattandosi della sua batteria, si sarebbe impegnato al massimo. Io lo sapevo già in partenza, ma volevo averne la certezza.
 -Detto, fatto. Le prove sono domani alle 5:00 p.m. ; sii puntuale.-
 Finito di ripulire l’intera aula da quelle schifosissime gomme da masticare, salutai Ash con una pacca sulla spalla e mi diressi verso casa mia.
 (…)
A casa trovai Michael seduto sul mio letto, sembrava… felice.
 -Che cosa ti succede Mikey?-
 E in risposta alla mia domanda, mi saltò praticamente addosso e mi abbracciò.
-Non puoi neanche immaginare cosa è successo… Si tratta di me, e di Calum.. Insomma, di me e Calum.-
Lo feci accomodare sul mio letto e mi sedetti accanto a lui chiedendogli di spiegarmi per filo e per segno tutto ciò che era successo quel pomeriggio nella palestra della nostra scuola.





 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: _Mikaislife