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Autore: _Mikaislife    06/08/2015    0 recensioni
Salve a tutti lettori, chi vi parla sono le due scrittrici della storia; volevamo dire una cosa:
Questa FF ha come protagonisti i 5 Seconds of Summer ma quelli veri e propri sono Ashton e Luke ma attenzione: con questo non vuol dire che metteremo da parte Calum e Michael, nella storia ci saranno anche loro e, inoltre, come coppie non troverete ne i Muke ne i Cashton; sia io che la mia collega shippiamo Lashton e Malum (Michael e Calum) quindi se già il genere non vi piace, vi sconsiglio di leggere, ma se siete curiosi lo stesso allora prego, accomodatevi, siamo aperte a tutti i tipi di critiche, basta che siate civili: ricordate che la civiltà è alla base di tutto.
Buona lettura, miei cari.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Luke Hemmings
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-- CALUM:

Quando la preside finì di dare la punizione a tutti e quattro, io e Michael ci recammo in palestra con gli oggetti necessari per la pulizia di quel luogo. Luke ed Ashton avrebbero dovuto staccare le gomme dai tavoli.. tutto sommato noi dovevamo solo passare una scopa e uno straccio…
Nonostante la colpa non fosse la nostra e non saremmo dovuti essere noi quelli puniti, le cose erano andate così e non potevano cambiare.

Mi recai con Mickey in palestra e iniziai a spazzare lungo tutta la sala. La nostra palestra era davvero grande e dovevo stare attento a pulire tutto bene, mentre Michael spolverava tutti gli scaloni.
-Non ci è finita poi così male.. Pensa a Luke ed Ashton.- Gli dissi mentre scopavo gli ultimi angoli della stanza.
-Già, credo tu abbia ragione.-
Annuii alla sua affermazione e terminai di spazzare tutta la stanza. Mi scoppiava la testa a causa delle botte che avevo preso quella stessa mattina.. Ma mi tirava su sapere che di lì a poco avrei scontato la mia punizione e sarei potuto tornare, finalmente, a casa!
 Pensavo all’intervento di Ashton, qualche minuto prima di essere visti dalla preside. Era stato più gentile a mettersi in giro per aiutarci.. Sinceramente non capivo neanche perché lo avesse fatto, non eravamo neanche amici. Sapevo che una seconda volta lui non sarebbe intervenuto, e lo avrei anche capito.. Non credo che qualcun’ altro al suo posto ci avrebbe mai dato una mano.
 Pensare che era anche finito in punizione per colpa nostra mi faceva sentire un po’ in colpa, dopotutto avrebbe avuto anche problemi con la sua famiglia, senza aver fatto nulla di male.
 Ero deciso a raggiungerlo una volta uscito di lì. Gli avrei chiesto scusa a nome di tutti e gli avrei fatto presente che tutti e tre gli dovevamo un enorme favore.. Quel ragazzo era stato fin troppo disponibile con noi, era il momento di saldare i conti in sospeso.

-Io qui ho finito, passiamo ai materassi?- Proposi guardando il ragazzo.
-Ho finito anch’io. Certamente!-
Accennai un sorriso al più grande e mi avvicinai a quei grandi materassi che utilizzavamo normalmente durante l’ora di ginnastica, per roba come flessioni e addominali.
 Iniziai a prenderne uno insieme a Mickey , ma lui non riuscì a sostenerlo.. e così mi ritrovai sopra di lui, sul materasso.
 -Che combini, Mickey?- Domandai tenendomi su con i gomiti, per evitare di pesare troppo sul ragazzo.
 Non ricevetti alcuna risposta da parte del maggiore, notai solo che mi stava.. fissando?
 Dopo di che mi accorsi solo delle sue labbra sulle mie.. Michael mi stava baciando ed io stavo ricambiando. Mi piaceva sentire la morbidezza delle sue labbra, premute contro le mie. Non avevo mai baciato un ragazzo , ma in quel momento sembrava che io non avessi voglia di fare altro.
 Presi il suo labbro inferiore tra i denti e lo mordicchiai leggermente; sentivo il mio membro iniziare a gonfiarsi dentro i boxer e potevo percepire anche quello di Michael che pressava sulla mia coscia. Come mai stava succedendo tutto questo? A dire la verità non lo sapevo neanche io.
 Non avrei mai immaginato di potermi eccitare per un ragazzo, non in quel modo.
 Al sentire la sua mano a contatto con la mia pelle, mi mordicchiai il labbro e mi sollevai rapidamente, in modo tale da potermi sfilare la maglietta. Subito dopo tornai a baciare le sue labbra, mentre con le mani andavo ad accarezzare il suo petto, chiedendogli di più.
 In quel preciso istante, il mio corpo voleva solo sentire quello di Michael, che pressava contro il mio. Sembrava che i nostri corpi combaciassero perfettamente, per me era la cosa più giusta da fare in quel momento.
 Lasciai che Mickey mi abbassasse i pantaloni e lo aiutai per poterli sfilare completamente . Non era una delle posizioni più comode, ma poco importava. Avevo solo voglia di sentire ancora le sue labbra.. e perché no, sentire anche il suo sapore.
 Quando lo vidi togliersi i jeans, osservai il suo corpo seminudo e il mio sguardo non potè non cadere sulla sua erezione, ancora coperta dai boxer.. che a quel punto erano diventati davvero insopportabili, un po’ per entrambi.
 Mi godetti le sue carezze e gli lasciai vari baci sul petto mentre scendevo con le mani ad accarezzare i suoi fianchi , delicatamente.
 Lasciai una scia di baci umidi che partiva dal collo e finiva sul suo basso ventre , mentre con la mani andavo a sfilare i suoi boxer.
 Mi trovai di fronte la sua erezione.. Certo, un sacco di volte mi ero toccato, ma non era la stessa cosa toccare un altro ragazzo.. o forse sì?
 Lo presi in mano e lo massaggiai con cura mentre lo guardavo negli occhi, beandomi anche della sue espressioni.. le stesse che mi facevano capire quanto gli piacesse ciò che stavo facendo.
 Aumentai un po’ la stretta e continuai a massaggiarglielo, cercando di donargli più piacere possibile. Continuai ancora per alcuni istanti e subito dopo glielo presi in bocca iniziando a succhiarlo. Andai a massaggiare i suoi testicoli mentre percorrevo con la lingua tutta la sua lunghezza e mi godetti il suono dei suoi gemiti.
 Mi soffermai sulla punta, pressando con la lingua e mi aiutai con le mani mentre cercavo nuovamente lo sguardo di Michael, che però non potei trovare; Mickey aveva portato la testa indietro e gemeva sonoramente.
 Stavo impazzendo al sentirlo ansimare in quel modo.. non era di certo l’unico ad essere eccitato. I miei boxer erano diventati, inevitabilmente, di troppo. Portai una mano sulla mia erezione, per masturbarmi e continuai a succhiarglielo. Ad un tratto, sentii la mano di Michael che cercava di allontanare il mio viso.. e non appena ne compresi il motivo, la spostai dolcemente e glielo succhiai avidamente. Non appena venne dentro la mia bocca , ingoiai tutto e continuai a toccarmi sentendolo gemere. Dovetti interrompere quando sentii il suono della porta della palestra che si chiudeva.
-C’è qualcuno..- Mormorò Michael prima di alzarsi e rivestirsi.
 Mi alzai senza dire nulla e mi rivestii. Mi pulii gli angoli della bocca con il dorso della mano e posai il materasso insieme a Michael.
 -Buon pomeriggio, ragazzi.-
 Sentii la voce del professore di chimica e ricambiai il saluto .
 Fui lieto di non dover dare spiegazioni a nessuno. Salutai Michael e senza dire altro, andai verso l’uscita per tornare a casa.

 Una volta a casa, mi feci una bella doccia fredda dopo essere finalmente venuto, con Michael come pensiero fisso.
 Indossai una canottiera nera, un paio di skinny jeans e le mie solite Vans nere. Quindi salutai i miei genitori e raggiunsi casa di Ashton.
 Bussai ed aspettai che venisse ad aprire.
 -Calum, che ci fai qui?-
 -Volevo solamente sapere come stavi..-
-Sto bene.. Grazie. Ma ora come ora sono molto occupato, quindi.. se non ti dispiace.- E così dicendo, fece come per chiudere la porta che io bloccai con il piede.-
 -Volevo solo ringraziarti per quello che hai fatto oggi.. Sei stato davvero grandioso! Non lo avrebbe fatto chiunque.. sai? E poi, sappi che ti dobbiamo tutti e tre un grande favore.-
 -Non voglio nessun favore in cambio, Calum. Non l’ho fatto per questo.. sentivo solo il dovere di intervenire. Tutto qui.-
 -Beh.. Ancora più da apprezzare.-
 -Ci vediamo , Calum.- Disse Ashton spingendo nuovamente la porta per chiuderla.
 Feci una smorfia e con un cenno lo salutai.
-Ahm.. Calum!- Mi richiamò prima che potessi uscire dal giardino di casa sua.
-Sì?-
 -Adesso anche io faccio parte dei 5 Seconds of Summer. Ci si vede in giro, band-mate. – Ammiccò e chiuse la porta.
 Accennai un sorriso e misi le mani in tasca mentre camminavo per tornare a casa.
 Lungo il tragitto pensai al pomeriggio con Michael: la punizione, i baci, le carezze e.. quant’altro. Com’era possibile che fosse successo davvero tutto ciò? Se mi avessero detto che un giorno sarebbe potuto accadere, non ci avrei mai creduto. E adesso mi trovavo per strada.. a pensare allo scopamico di un mio amico.. Era una situazione leggermente imbarazzante.
 Probabilmente la vedevo dal lato sbagliato.. e questo non contribuiva di certo a farmi sentire meglio. C’era di buono però, che quello stesso giorno, Luke era riuscito a convincere Ashton. Sarebbe stato il nostro batterista.
 Tornai a casa e mentre mi preparavo per cenare, notai il telefono che vibrava; era un messaggio da parte di Luke. Lo lessi. Diceva di vederci domani per iniziare a provare tutti e quattro insieme.
 Feci un respiro di sollievo.. Forse Luke non sapeva nulla di ciò che era successo con Michael.. ed io preferivo pensarla così.
 Risposi con un “Ci sarò!” e misi il telefono sotto carica. Continuai a preparare la cena e mentre cucinavo, non facevo altro che pensare a questo .. bizzarro , nuovo inizio.





-- MICHAEL:

Dopo che la preside ci assegnò le nostre punizioni, Luke e Ashton si recarono nella classe più grande della scuola per togliere le gomme che erano attaccate sotto i banchi, io e Calum andammo nella palestra, per poterla pulire.
Ashton sembrava molto arrabbiato con noi tre, e come dargli torto! Lo avevamo fatto cacciare nei guai, contro la tua volontà, anche io mi arrabbierei, al suo posto.
Comunque, io e Cal ci trovavamo in palestra: era davvero grande e pulirla, in due, non sarebbe stata una cosa facile.
Presi una pezza, iniziando a spolverare le scalinate dove si sedevano le persone quando c'era una partita di Basket o di pallavolo. Non erano poi tanto sporche, perché i nostri bidelli erano molto attenti all'igiene, ma lo sporco non va mai via del tutto.
Mentre ero attento a pulire, sentii la voce di Calum: " Non ci è finita poi così male.. Pensa a Luke ed Ashton. " Queste furono le sue parole.

- Già, credo tu abbia ragione. -

Dissi semplicemente, senza aggiungere altro. Non riuscivo a parlare molto bene a causa del labbro che mi era stato spaccato proprio quella mattina. In un certo senso avrei dovuto dire grazie ad Ashton.. Lui è intervenuto ed è andato contro Derek.. Non è una cosa che si vede tutti i giorni.
Derek è come il capitano indiscusso di tutta la scuola, se lui dice una cosa , è legge. Guai a chi gli va contro!
Ma Ash era "famoso" per il suo non seguire molto l'andazzo di quella caotica scuola, anzi, andava molto contro corrente. Anche per questo non era visto molto bene da Derek e il suo gruppetto.
L'unica cosa che non mi piace di Ashton è il fatto che mi risponde in modo sgarbato, magari quando affermo qualcosa che secondo lui è stupida; oppure quando faccio qualche battuta. Insomma, ha qualcosa contro di me, ma non capisco il perché.. Non gli ho mai dato fastidio. Sarà stato odio a prima vista.. Eh, pazienza!

- Io qui ho finito. - Disse Calum. - Passiamo ai materassi? -
- Ho finito anch'io. - "Risposi". - Certamente! -

Andammo verso un materasso, era bello grande! Lo spostammo, cercando di metterlo in uno specifico punto della palestra quando, goffo come sono, caddi su esso. Tirai Calum con me, e fu per questo che me lo ritrovai sopra.

- Che combini, Mickey? - Mi chiese Calum.

Non so il perché, ma non risposi alla sua domanda. Lo guardai per qualche istante,  studiando il suo viso.. Visto da quel punto di vista era davvero più carino del solito.
Accennai un piccolo sorriso e mi avvicinai al suo viso, iniziando poi a baciarlo, lentamente.
Non mi aspettavo che ricambiasse, però lo fece, il che mi rese abbastanza felice. Avevo sempre pensato che se avessi baciato Calum, avrei ricevuto uno schiaffo, invece stava andando tutto sufficientemente bene.
Non appena mi morse un labbro, sentii qualcosa gonfiarsi dentro i miei jeans.. Era una sensazione piacevole, soprattutto perché era lui che me la stava facendo provare.
Infilai una mano dentro la sua maglietta, accarezzandogli la schiena. Avrei voluto sfilargli quei fottuti vestiti, lasciandoli cadere sul materasso, o per terra. Non credevo di poterlo dire o pensare ma volevo lui..
Quella situazione l'avevo immaginata spesso, ma sependo che Calum è etero, non l'ho mai sfiorato.. Solo che in quel momento, in quella palestra, era successa qualcosa.. E quel qualcosa era proprio la mia opportunità, e non andava sprecata.
Con la mano libera scesi fino ai suoi jeans ed ebbi il piacere di notare che anche lui stava avendo giusto qualche piccolo problema.
Quando si sfilò la maglietta, lo osservai.. Aveva un corpo mozzafiato.
Gli sbottonai i pantaloni, e glieli abbassai, non di molto.
Non appena mi alzò la canottiera, capii che mi stava chiedendo qualcosa in più, così lo accontentai e la tolsi, lasciandola cadere per terra.
Gli poggiai una mano dietro la nuca, e pressai con le labbra sulle sue.
Feci lo stesso, non appena si tolse i jeans. Il suo corpo si appiccicò nuovamente al mio, e la sua erezione implorava di essere libera da quei boxer, diventati di troppo ormai.
Contunuai a baciarlo, prima lentamente, poi con foga. Passai le mani tra i suoi capelli mentre strusciavo il mio corpo contro quello del più piccolo.
Spinsi la sua testa verso il basso, notando che il ragazzo aveva subito intuito cosa volessi e fu felice di accontentarmi.
Lo lasciai lavorare, nonostante sapessi già che in questo settore non era molto esperto: da quello che sapevo era stato sempre ragazze e mai con ragazzi. Ma si poteva abituare, no?
Rabbrividii quando Calum cominciò ad accarezzarlo: aveva un tocco a dir poco stupendo.
Mi aggiustai meglio su quel materasso, ed abbassai lo sguardo, notando che il più piccolo mi stava osservando, con uno sguardo diverso dal solito.
Lo guardai a mia volta, mentre cercavo di trattenere qualche gemito che sarebbe risultato eccessivo.
Allargai le gambe e portai la testa indietro, socchiudendo gli occhi, comiciavo a sentire una strana sensazione allo stomaco.
Iniziai a gemere non appena il ragazzo se lo mise in bocca: ecco che cominciava la parte che mi fa impazzire. Inoltre Calum muoveva quella lingua dannatamente bene, come se fosse un esperto.. E tutti sapevo che non lo era.
Diventai rosso in viso, più o meno come la mia erezione, la quale stava davvero per esplodere.
Gemetti sonoramente, stringendo con la mano il maresso che stava sotto di me: avrei voluto che quel momento durasse per sempre.
La situazione si fece più eccitante del previsto, e fu per questo che spostai delicatamente la faccia di Calum: stavo per venire e non volevo che magari gli facesse schifo ingoiare ma, con mia grande sorpresa, il ragazzo mi spostò la mano, non curante del fatto che ormai ero sull'orlo del precipizio, e lo mise nuovamente in bocca.
Accennai un piccolo sorriso, e portai nuovamente la testa indietro, lasciadolo fare. Alla fine, non c'era nulla di male e poi anche lui lo voleva.. Era questo l'importante.
Quando finalmente venni nella sua bocca, emisi un ultimo gemito, leggermente più forte rispetto agli altri mentre il ragazzo ingoiava e ingoiava.
Feci dei respiri profondi, cercando di smettere di tremare quandi sentii un rumore.. Sembrava una porta che, d'apprima si era perta, e poi chiusa.

- C'è qualcuno... - Mormorai, girandomi verso Calum.

Mi vestii velocemente, mentre mi guardavo intorno: non c'era nessuno anche se la porta aveva fatto uno strano rumore.
Posammo il materasso, ancora un po scossi dall'accaduto, quando notammo che un professore era appena uscito dal bagno dei maschi.

- Buon pomeriggio, ragazzi. - Disse quest'ultimo, uscendo poi dalla palestra.

Feci un respiro di sollievo e salutai l'insegnante.

- Ci vediamo domani a scuola. - Affermò Calum, andando via.

Feci un cenno con la testa e aggiustai le ultime cose, per poi andare a casa di Luke.


- Ehi Mickey, ci hai messo un po! - Esclamò Luke, lasciandomi poi entrare in casa.
- Non puoi capire cos'è successo con Calum! Io e Calum.... Calum e io! Capisci? - Dissi, posando lo zaino al solito posto.
- Sono curioso adesso, raccontami. - Affermò Luke.
- Eravamo in palestra, e stavamo spostando il materasso per poter pulire meglio. Ma poi sono caduto e per sbaglio, mi sono tirato Calum dietro, facendolo cadere su di me.. - Cominciai a raccontare.
- Si.. E poi? - Chiese Luke col tono di voce di un bambino, impaziente di sapere il continuo.
- E poi... E' successo.. Capisci? E' s u c c e s s o. Io non ci sto capendo nulla.. -
- Cosa? Cos'è successo? Cosa non stai capendo? -
- Mi ha fatto un pompino.. Ma non come un ragazzo inesperto.. Come uno che fa pompini da quand'è nato! Cosa impossibile, ma volevo rendere l'idea.. -
- Calum... C.. Cosa? Ma lui non è...-
- Lo credevo anche io! Insomma, qualche mese fa andava dietro Sally Brooks, e adesso invece ha fatto un pompino a me, a  M E , Michael Clifford, nerd numero uno! Sono confuso ma stranamente allegro.. -
- Mickey non è che Calum.. Insomma.. Ti piace? -
Scossi il capo, guardando il mio migliore amico. - Ahm.. Come dici, scusa? -
- Hai capito.. Calum ti piace.. Hai una strana luce negli occhi. -
- Non dire cazzate.. Parliamo di cose serie. La band! Ashton ha accettato o continua a fare la femminuccia mestruata? -
- Ash ha accettato! E' il nostro batterista. Speriamo non cambi idea. -
- Oh wow. Il grande Ashton Irwin ha ceduto alla fine. Meglio così, adesso siamo al completo. -
- Eh già... Mando un messaggio ad Ashton e Calum, per dirgli che domani cominciamo a provare! -

Lasciai che Luke inviasse il messaggio ai ragazzi, e mi aggiustai per la notte: avrei dormito da Luke quella sera.
Ero ancora un po stordito. Quel ragazzo tanto strano quanto bello mi aveva sopreso.. E probabilmente era come diceva Luke, forse Calum mi piaceva ed io nemmeno volevo ammetterlo.. Ma non per male.. Solo che a lui piacciono le ragazze ed io sono un ragazzo qualunque. Non entrerò mai nel suo cuore, non farò mai parte della sua vita, in quel senso.. Quindi perché pensarci? Perché stare male per una cosa passeggera? L'indomai Calum sarebbe tornato quello di sempre ed io.. Io lo lascerò stare. Dopotutto abbiamo le nostre vite ed io non sono previsto nel suo futuro.

 

 

 

  
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