Fanfic su artisti musicali > John Newman
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Autore: hermione_W    01/05/2015    0 recensioni
Dal testo:
"A 18 anni soprattutto si è colmi di aspettative, poiché ci si perde nei propri pensieri quando si ipotizzano avventure ed amori estivi.
Amichevole, sognatrice, timida. Questa è Alessandra, questa sono io.
Il mio Casio dorato mi riporta alla realtà.
Perchè Casio, e perchè dorato? Semplice, è l'orologio di John Newman, il mio idolo.
E' passato già un anno da quando ho ascoltato Love Me Again in radio e mi sono perdutamente innamorata di quella melodia perfetta, di quella voce profonda.
Quando ho scoperto che anche le altre canzoni erano uno spettacolo ho deciso definitivamente di essere una Newmie."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2


< < Ehi, guarda quel vestito! Secondo te com'è? > > Chiedo a Sofia.

E' passata circa una settimana dalla fine della scuola e per questo pomeriggio ci siamo organizzate per fare compere al centro commerciale. E' da ore che vaghiamo per la galleria in cerca di qualcosa d'interessante da acquistare ma non abbiamo ancora trovato nulla.

< < Mmh...Non mi convince. Vediamo da un'altra parte. > > Mi risponde, annoiata.

E' la decima volta che cambiamo negozio e, stanche, decidiamo di fermarci in terrazza e di prendere qualcosa da bere. Lo shopping è divertente, ma fino ad un certo punto.


< < Basta, non voglio più vedere negozi di moda in vita mia! > > Esclamo ad un tratto, mentre usciamo dal centro commerciale. Alle fine non abbiamo concluso alcunchè , solo perso un mucchio di tempo. Salgo sul motorino di Sofia e mi lascio avvolgere dalla leggera brezza estiva, che mi scompiglia i capelli. Dopo circa un quarto d'ora, arrivata a casa, saluto la mia amica e varco il cancello. Noto che mio padre parla animatamente al telefono, seduto sul divano, mia madre cerca di ascoltare la sua conversazione e mia sorella con gli auricolari, fa finta di nulla.


Mi precipito in camera mia e accendo il computer per controllare Facebook.

Oltre le migliaia di banalità che condividono i miei amici e che mi appaiono sulla home, spunta un post di John, dove dice che per un po' di tempo non potrà essere online. Che bello, penso, passare settimane senza aggiornamenti da parte del proprio idolo. Di sicuro non è il modo migliore per cominciare le vacanze. Spero che possa tornare al più presto.


Ceno e prendo posto sul divano per vedere un po' qualcosa su Mtv.

Mia sorella protesta ma la lascio perdere. Per una volta almeno voglio averla vinta.

Ad un tratto mio padre chiama me e Giorgia e ci dice di andare da lui un attimo. Non ho idea di cosa voglia dirci. Anche mia madre è lì con lui.


< < Ragazze, abbiamo organizzato le vacanze estive. Quest'anno andremo in un posto un po' più distante del solito, ma sono sicuro che vi piacerà tantissimo. La nostra meta è Montecarlo.

Partiremo tra una settimana più o meno, si è liberato un posto così ho deciso di prenotare subito. > >

Dice mio padre con calma.

Bene. Avevo programmato di passare almeno le prime settimane estive qui in città con Sofia e le altre mie amiche, ed ecco qualcosa che scombussola tutti i piani. Sospiro, visibilmente.

Perchè le cose non vanno come dico io? E' così difficile far filare tutto liscio? Potevano prima chiedermi cosa ne pensavo...


< < Tra una settimana...? Così presto? > > Gli domando accigliata.

< < Si, era la prima data disponibile. > > mi risponde.

< < Ma mi sono organizzata con Sofia per delle uscite nelle prossime settimane! Non si può disdire ed andare più tardi? > > chiedo in preda allo sconforto.

< < No, ho già confermato. Dai, non ti preoccupare. Potrai sentirti con lei via telefono, sono sicuro che ti divertirai! Ci saranno molti altri ragazzi della tua età. > > Cerca di rassicurarmi.

Certo, penso, che parlano altre lingue. Gli rivolgo un' occhiataccia e ritorno in camera. Ho il sangue in ebollizione, potrei scoppiare di rabbia da un momento all'altro. In realtà sono infuriata non principalmente per il fatto che non mi abbiano interpellata prima di decidere ma perchè a giorni sarei dovuta andare ad una festa in spiaggia, in cui ci sarebbero stati molti ragazzi, e forse quella sarebbe potuta essere l'occasione per conoscere qualcuno di interessante. D'altronde io sono una ragazza abbastanza timida e ci metto molto a fare amicizia, quindi lì mi sarei potuta dimostrare una persona diversa dal consueto.

Purtroppo, a quanto pare, c'è sempre qualcuno o qualcosa che ostacola i miei desideri e fa sì che non possano mai realizzarsi. Inizio a pensare che io sia una sfigata cronica.




< < Pronto, Sofia. Sono Alessandra. Volevo dirti che non posso più venire alla festa in spiaggia. > > le dico tutto d'un fiato.

Ci ho pensato stanotte, ho riflettuto a come avvisare i miei amici della mia mancata presenza alla festa. Non sono riuscita a formulare alcun pensiero decente.

< < Che è successo, Ale? Ti trovo giù. Raccontami. > > mi esorta. Sospiro.

< < Nulla di che... E' solo che partirò a giorni per Montecarlo. Starò via una settimana, hanno deciso tutto di fretta. Mi dispiace ma non l'ho voluto io. > > Le dico.

< < Oh, peccato. Mi sarebbe piaciuto andare alla festa con te. Non ti preoccupare, so che non è colpa tua. Allora avviserò io gli altri. Tu divertiti, eh? Non pensare alle occasioni perse ma a quelle che potrebbero capitarti! Non si va a Montecarlo tutti i giorni. > > Mi dice, tirandomi su di morale.

Incredibile come lei conosca sempre il modo di rendermi felice. Non per niente è la mia migliore amica.

< < Ok, mi hai convinta. Ormai quel che è fatto è fatto, non serve essere tristi. > >

< < Così mi piaci! Mi raccomando alla valigia, non riempirla troppo...Potrebbe esplodere! > > Ridiamo insieme.



Mancano solo due giorni alla partenza e non ho ancora preparato nulla. Ci metto molto a decidere cosa portarmi ma questa volta sto proprio esagerando. Ciò che porterò di cui sono sicura sono il mio album di John, il cellulare, le cuffie e il caricabatterie. Per i vestiti sono nel panico. Sicuramente dovrò portarne qualcuno di elegante. Non si sa mai.



E' arrivata la mattina della partenza. Siamo tutti assonnati e vaghiamo di stanza in stanza per raccattare le cianfrusaglie dell'ultimo minuto che potrebbero servire in viaggio. Per fortuna Giorgia è meno sveglia di me, infatti non mi dà fastidio e pensa a sonnecchiare.

Mia madre cerca di chiudere tutte le valigie, anche se queste si rifiutano perchè colme di robe varie e mio padre l'aiuta.

Così ho tempo di staccare un poster di John dalla parete e di metterlo in borsa.

Ripenso a quella volta in cui vidi per la prima volta un suo video musicale. Restai così affascinata da quel ragazzo con quella voce unicamente profonda e carica di emozioni che subito lo condivisi con Sofia. Dubitavo che a lei sarebbe piaciuto, ma per fortuna le provocò lo stesso effetto che ebbe su di me. John ci ha conquistate con la sua incredibile energia.

Poso il mio sguardo sulla foto che rappresenta il brano Out of my head. I suoi occhi cerulei persi nel vuoto mi trasmettono un senso di calma incredibile. Lo ripiego e lo conservo nello zaino, all'interno della copertina di Tribute.


Mi lascio casa alle spalle, mentre carico le mie borse nel bagagliaio ed entro in macchina.

Subito mi infilo gli auricolari e faccio partire la musica.

Inizio a canticchiare e a perdermi nei miei pensieri. Fortunatamente questa vacanza sta cominciando per il meglio.

Angolo autrice:

Ave popolo xD

Rieccomi qui con il secondo capitolo della mia fanfiction. Mi dispiace tanto che non venga seguita molto, per cui, se per caso passate di qui, vi chiedo gentilmente di lasciare un breve commento, per farmi capire che, anche se in pochi, ci siete :)

Spero che vi piaccia e che possiate inserirla tra le seguite, ricordate o preferite. Mi farebbe tantissimo piacere ^-^

A presto Newmaners ( e non) xD

hermione_W

  
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