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Autore: Destyno    01/05/2015    1 recensioni
La Danza dell’Annullamento è iniziata.
Il Cerchio è spezzato, l’Equilibrio è rotto.
Il Termine è prossimo: la venuta di Ny’khatar, il Nulla, porterà il mondo alla Stasi Perpetua.
Ma un’ultima possibilità di riparare il Cerchio Perpetuo e ripristinare l’Equilibrio c’è: gli Alti Sacerdoti di Llerowa, il Destino, predicono l’avvento dell’Eletto del Moto Perpetuo, che impedirà il sopraggiungere del Termine.
Ma il Giorno Ultimo si avvicina, e l’Eletto inizia a tardare. Gli Alti Sacerdoti scelgono alcuni tra i condannati a morte dal Regno di Neldaria, per cercarlo nelle infinte lande della Terra del Sigillo.
[Storia ad OC – iscrizioni sempre aperte]
[le razze saranno prese dal famoso gioco di ruolo Dungeons&Dragons. Per i profani di questo gioco – anch’io lo sono, yay – ci saranno delle piccole note alla fine di ogni capitolo]
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.
 
 
 
L’Alto Sacerdote di Llerowa risplendette per un istante di luce divina, solo per vedere fallita la sua magia.
Frustato, Urghel il Mezz’Orco scosse violentemente la testa. Il Destino pareva aver abbandonato i mortali.
 
Per un istante provò la folle brama di estrarre il suo martello da guerra e calarlo violentemente sull’altare del Dio, di vedere le schegge di prezioso ebano volare in giro per il Tempio del Vuoto.
 
Una timida voce, però, lo riscosse dalle sue sacrileghe fantasie.
«Reverendo…»
Il Sacerdote si girò.
A parlare era stata una minuta aasimar dagli occhi d’oro e i capelli candidi raccolti in una treccia, indossante la semplice tunica grigia dei Sacerdoti del Destino, che copriva completamente le sue ancora acerbe forme di ragazzina.
A giudicare dallo sguardo che aveva – confusione, paura, smarrimento – doveva essere arrivata da poco nel Tempio. Quasi tutti i nuovi Adepti si stupivano quando scoprivano che uno dei Sei Alti Sacerdoti di Llerowa era un mezzo orco dalla pelle verdastra, i capelli completamente rasati ed un’enorme cicatrice che gli sfigurava la guancia, che partiva dall’orecchio e finiva sul mento.
Lui sorrise divertito e si rialzò dalla posizione di preghiera – steso a terra di fronte all’altare – e volse lo sguardo verso la ragazza.
«Cosa c’è?» chiese, più brusco di quanto non volesse apparire.
La ragazzina parve percepirlo, perché rabbrividì e chinò il capo.
«La Reverenda Kala mi ha mandato a chiamarvi, Reverendo. Lei… ha detto che era molto importante.»
Urghel alzò un sopracciglio. Kala non lo chiamava mai, se non assieme agli altri Cinque Alti Sacerdoti. E se lo faceva, era per un motivo molto, molto importante.
Con un oscuro presentimento nel cuore, l’Alto Sacerdote si avviò verso la Sala del Simulacro.
 
La porta della Sala si aprì, scivolando su cardini ben oliati.
Il mezz’orco entrò cautamente nella stanza di forma ottagonale, candida e totalmente vuota, fatta eccezione per una bacinella d’argento, di forma ovale, sospesa al centro della sala e ricolma di quella che sembrava acqua.
 
La Reverenda Kala era alta, molto alta. La tunica grigia del Tempio ricopriva tutto il suo corpo, compreso il volto, coperto costantemente da un cappuccio. Eppure, Urghel sapeva che non era del tutto umana.
Le gambe dell’Alta Sacerdotessa, infatti, non erano vere gambe. Sarebbe stato più corretto chiamarle zampe.
Kala era una lupin, una razza di lupi antropomorfi.
Era raro vederne uno. I lupin preferivano vivere nelle Aride Pianure, dove potevano correre e cacciare in libertà, piuttosto che in una città.
 
«Reverenda Kala» salutò il mezz’orco chinando rispettosamente il capo.
«Reverendo Urghel» ricambiò lei, con la sua voce bassa e sommessa.
Dopodiché, lo invitò a prendere posto vicino alla bacinella ovale e, senza parlare, gli fece capire di attendere gli altri Alti Sacerdoti, prima di poter dare voce alle sue domande.
Non dovette attendere molto: le porte della Sala del Simulacro si spalancarono, rivelando i quattro Alti Sacerdoti mancanti.
Dopo i saluti cerimoniali, i rimanenti Alti Sacerdoti di Llerowa presero posto di fronte alla bacinella, e ben presto i loro sguardi furono tutti sulla lupin.
«Amici miei. I nostri timori si sono avverati» iniziò lei, con la sua voce bassa.
«L’Eletto non è ancora stato Scelto, vero?» ringhiò un uomo, dai palmi pelosi, i canini affilati e gli occhi dorati. Un mannaro.
«Esatto, Artigli-di-Ferro. Nonostante le nostre preghiere, Llerowa non vuole mostrarci il suo Libro del Fato. Qualcuno dovrà cercarlo in vece nostra» rispose pacatamente Kala.
«Sì, ma chi? Chi sarà abbastanza folle da cercare una persona che non conosce per le immense terre di questo Piano Materiale?» chiese una voce roca e sibilante, appartenente a quello che pareva un uomo, ricoperto di scaglie bronzee, dotato di artigli affilati e di una pupilla verticale.
«La tua domanda è giusta, Khandar. Ma non hai posto la domanda nel modo giusto.»
Il Progenie di Drago sbatté gli occhi una volta sola.
«Perché la qui presente Johanna ha un indizio, per noi» sussurrò l’Alta Sacerdotessa.
Una donna – umana, pareva – sussultò quando venne pronunciato il suo nome. Johanna si tolse il cappuccio che le copriva il volto, rivelando due occhi azzurro sporco, ma rossi, come se fosse sull’orlo del pianto, e dei capelli neri come la notte, sporchi e in disordine. La pelle era talmente pallida che sarebbe potuta passare tranquillamente per un vampiro.
«Johanna, amica mia» sussurrò la lupin con voce inaspettatamente dolce «dì a loro cosa ti hanno raccontato gli spiriti.»
La memelith fu scossa da un singulto.
«Loro… loro sono confusi. Hanno… hanno sentito di una persona, una persona con il marchio di una clessidra sulla schiena…» singhiozzò.
 «Il marchio di Llerowa…» disse una voce apatica e priva di inflessioni, proveniente dall’ultima donna, quella che non aveva ancora parlato. La donna in questione aveva una pelle liscia e priva di imperfezioni, dai riflessi vagamente metallici, e al posto del suo occhio sinistro vi era un complicato meccanismo ad orologeria.
Johanna singhiozzò di nuovo a quell’interruzione, e l’acqua nella bacinella iniziò ad agitarsi, sebbene nessuno l’avesse toccata.
Si alzò un gelido ed innaturale vento che fece rabbrividire Urghel.
«Lardea, zitta» le intimò il mezz’orco.
La mechanatrix non lo degnò di uno sguardo, ma tacque.
«Gli… gli spiriti mi hanno anche detto che… ci sono delle persone… dei condannati a morte. Loro… potrebbero trovare l’Eletto…» ma Johanna non resistette più, scoppiando in lacrime.
La bacinella si scosse leggermente, facendo cadere un po’ d’acqua.
Il vento tornò, più intenso di prima.
Kala si fiondò subito ad abbracciare la memelith, e a quel gesto i poltergeist si calmarono.
«Dunque le nostre possibilità di sopravvivenza sarebbero in mano a dei criminali?» chiese Lardea, senza alcun accenno di ironia nella voce.
«Tsk. Speriamo che almeno riescano a trovarlo in fretta questo Eletto. Oppure il Termine ci coglierà, e sarà la fine» borbottò Artigli-di-Ferro.
«Tutto ciò che importa adesso» dichiarò il Progenie di Drago «è trovare qualcuno abbastanza folle e disperato da andare alla ricerca di qualcuno di cui sa solo che ha un marchio a forma di clessidra sulla schiena.»
 
 
Mille e cinquecento giorni al Termine.
 
Legenda:
Llerowa: personificazione divina del Destino, è una divinità Legale Neutrale. Nonostante ciò, il suo Tempio Vuoto nella capitale del Regno di Neldaria, Jenawa, accoglie chiunque lo desideri. (le divinità sono quasi tutte di mia creazione, quindi difficilmente le troverete in un manuale di D&D NdA)
Aasimar: gli aasimar sono umanoidi con sangue angelico nelle vene. Sono molto belli, hanno generalmente capelli bianchi ed occhi dorati. Spesso e volentieri sono rivolti verso il Bene, ma possono diventare malvagi se cresciuti in una comunità che odia i planari, ossia esseri provenienti da altri piani di esistenza.
Lupin: esseri dalla forma di lupo antropomorfo. Difficilmente si allontanano dal loro branco in modo permanente. Sono prevalentemente dei Legali Buoni. Lupin caotici o malvagi sono rari.
Mannari: umanoidi in grado di assumere forma animale. Esistono diversi clan, ed ognuno di essi può trasformarsi in un animale mannaro diverso. I mannari ed i lupin sono spesso e volentieri in conflitto. Possono avere qualsiasi allineamento.
Progenie di Drago: originariamente erano normali umanoidi che si sottoponevano al Rito della Rinascita per trasformarsi in creature dall’aspetto draconico. Sono devoti a Bahamut (divinità Legale Buona, esistente in D&D NdA), il Drago di Platino. Sono loro preclusi tutti gli allineamenti Malvagi a causa del loro legame diretto con il Drago di Platino.
Memelith: umanoidi nati in luoghi dove sono morte molte persone, ed i loro ricordi sono rimasti. I memelith (letteralmente “monoliti della memoria”) sentono le eco degli spiriti che ormai sono morti, e spesso questi sussurri li portano alla follia, o al collasso emotivo. Sono praticamente indistinguibili dagli umani comuni, se non fosse per il fatto che hanno gli occhi perennemente arrossati – come se stessero per piangere – e che, di tanto in tanto, gli spiriti possono prendere possesso del loro corpo, o interagire con l’ambiente circostante (poltergeist). Hanno una predilezione per gli allineamenti Neutrali.
Mechanatrix: umanoidi con un antenato proveniente da piani meccanici come il Nirvana Meccanico. Hanno la pelle vagamente metallica ed un arto o un organo meccanico. Disprezzati dai meccanici per la loro “imperfezione” e evitati dagli umani per via della loro insensibilità. Sono loro preclusi gli allineamenti Caotici per via della loro discendenza meccanica.

 

Dunque, che dire? Questo è il mio primo, vero esperimento di una storia ad OC, quindi sono leggermente nel pallone.
Comunque, se volete partecipare, inviatemi un messaggio privato, compilando la scheda qui sotto.
Vi pongo solo due limitazioni:
La prima: niente personaggi con allineamento Buono. Ricordate che siete dei condannati a morte, qualche crimine l’avrete commesso sicuramente :3
La seconda: niente cliché. L’hippie elfo arciere, l’intelligente mago umano ed il violento nano barbaro li abbiamo visti tutti. Siate creativi! Create, che ne so, un nano negromante con una fissa per i tarocchi e l’astrologia!
Ecco la scheda:
 
Nome (e cognome se vi va):
Razza:
Classe*:
Arma preferita**:
Allineamento***:
Descrizione fisica (come appare il vostro PG dall’esterno):
Carattere (obbiettivi, emozioni prevalenti, ecc.):
Particolarità (hobby, fobie, manie, ecc.):
Luogo di nascita:
Storia personale:
Fede:
Famiglia:
Orientamento sessuale:
 
*per le classi prenderò in considerazione quelle che troverete qui: http://sigilonline.altervista.org/Manuale.php
**se non avete idee per l’arma cercate su questa lista: http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_armi_bianche
***per chi non sapesse cos’è l’allineamento di un personaggio, è la sintesi del vostro OC in due parole: la prima, rappresenta come considera le leggi (Legale: le segue anche se sono contro la sua morale – ma questo dipende anche dall’allineamento che ha rispetto al Bene o al Male; Caotico: se ne frega altamente anche se sono giuste nella sua ottica; Neutrale: fa quello che gli sembra più giusto), mentre la seconda come è orientato sull’asse Bene/Male.
 
Vi faccio un esempio (è solo un esempio, non apparirà nella storia, o almeno non lo farà da protagonista):
 
Nome: Zachaus
Razza: drow (elfi considerati malvagi – ma non tutti lo sono – che in passato hanno combattuto contro le altre razze elfiche, ma sono stati sconfitti NdA)
Classe: warlock (mago che usa magia proibita, roba molto divertente NdA)
Arma preferita: non ne ha, usa la magia
Allineamento: Caotico Malvagio
Descrizione fisica: ha un volto scavato, pieno di rughe. Gli occhi sono neri come la pece, mentre i suoi capelli sono bianchi con riflessi grigiastri, disordinati. Gli arrivano fino alle spalle. Ha uno sguardo che sembra folle.
Carattere: non sembra, lui è folle. Odia, senza un motivo apparente, qualsiasi cosa abbia le squame, e cerca di sterminare ogni esemplare delle razze rettiliane. È schizofrenico (sente le voci nella testa), soffre di personalità multipla (proprio come Gollum) ed ha le allucinazioni.
Particolarità: pensa di essere il più potente di tutti e che tutti gli debbano rispetto – in effetti è piuttosto potente – tanto da pretendere che si inginocchino di fronte a lui. Tuttavia, ha paura dei gatti. È anche paranoico.
Luogo di nascita: Zachaus è nato a Stormhand, una città di drow pacifici ai margini delle Aride Pianure, dove i lupin si recano per commerciare i beni che non possono ottenere cacciando.
Storia personale: Zachaus  nacque in una famiglia agiata e piuttosto famosa in città. Fin da bambino dimostrò una grande attitudine per le arti magiche, e la sua famiglia gli permise di essere addestrato nella magia da uno dei più famosi maghi drow. Un giorno, però, uno Zachaus adolescente trovò un libro di magia del sangue – magia proibita – nello studio del suo insegnante. Non sapendo che cosa fosse, lo aprì, ed iniziò a leggere, apprendendo la magia proibita dei demoni. Da quella notte in poi fu torturato dagli incubi, e divenne pazzo. Uccise la sua famiglia ed il suo insegnante grazie alla magia appresa, venne arrestato e condannato a morte.
Fede: troppo folle per credere in qualsiasi cosa che non siano le voci nella sua testa.
Famiglia: morta.
Orientamento sessuale: asessuale.
 
Spero sia chiaro!
Partecipate in tanti, mi raccomando!
Ora mi dileguo, sennò le note diventano più lunghe del capitolo - se non lo sono già u.u
Con affetto,
Destyno.
 
   
 
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