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Autore: 24maggio2011    02/05/2015    2 recensioni
Questa è la storia di due fratelli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. Sono i figli di un avvocato: Derek Hale e di un dottore: Stiles Stilinski. Laura, appena quattordicenne, Thomas, appena dodicenne. Laura e Thomas non hanno neppure una sola goccia dello stesso sangue, nelle vene, ma si amano esattamente nella stessa e identica maniera e l'uno non vive senza l'altro. Riusciranno, Stiles e Derek, a prendersi cura di loro e a sopportare i capricci di due ragazzi in piena adolescenza?
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ATTENZIONE: Questo, è una specie di esperimento. Sto unendo la mia primissima storia: "Laura Hale-Stilinski." alla mia seconda, legata a questa famiglia: "Ti ricordi?" Ci saranno più capitoli e molte modifiche. Scritta in maniera molto differente e unita in un unica storia. AVVERTENZA: La seguente storia, puo' essere letta, anche senza la lettura delle precedenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve meraviglie! Prima di cominciare la lettura, vi volevo avvisare di una cosa...
Questo capitolo, sarà più lungo rispetto agli altri perchè in teoria, sono tre capitoli in uno solo di una storia che ho scritto tempo fa e che oggi, con qualche modifica riporterò qui!! Bene, detto questo vi assicuro che la lettura sarà comunque molto veloce perchè sarà un capitolo a dir poco divertente! A parer mio. Mi auguro di strapparvi un sorriso e vi auguro buona lettura! Un bacione enorme a tutti :*


 
- In stage con papà.
 
Non solo Stiles aveva voglia di ricordi, ieri. Oggi, Thomas Hale-Stilinski è particolarmente malinconico e nel tragitto da casa a scuola, chiede a sua sorella se si ricorda di quella volta di due anni fa, a pochi giorni della fine della terza superiore, in cui grazie ad un colloquio genitori-insegnanti, comunicarono a Stiles e Derek che avrebbero dovuto fare uno stage scolastico e che l'avrebbero fatto con loro, senza discussioni. Che poi, praticamente fu anche lo stesso giorno in cui Stiles e Derek ebbero un mezzo infarto, quando scoprirono per quanto tempo avrebbero dovuto insegnare il loro lavoro ai loro bambini e lo stesso giorno in cui scoprirono anche che quelle piccole canaglie che però amano più della loro stessa vita, si erano levati il vizio delle sigarette, si, ma non quello del caffè.

Come giudicarli, d'altra parte.

 
- Come dimenticare. - Borbotta con un sorriso divertito Laura mentre un secondo dopo, insieme a suo fratello, inizia a vivere di nuovo quel bel momento.
 
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Stiles e Derek stavano insieme da vent'anni ormai. Venti lunghissimi anni ed hanno due figli meravigliosi che sono la loro unica ragione di vita. Nemmeno il loro amore è così forte. Sono la famiglia perfetta! Quella che si vede nelle pubblicità e quella che tutti vorrebbero avere ma che solo loro hanno. Tuttavia, tre anni prima il loro amore è stato messo a dura prova da un dipendente di Derek. Un avvocato di quattro soldi, fratello del vicepreside dei loro figli. Il suo nome è Jonathan Bergman e un giorno, con la scusa di un lavoro importante e approfittando del fatto che fossero soli in casa, Jonathan baciò Derek sulla bocca ma proprio in quel momento, Stiles, Laura e Thomas, fecero il loro ingresso in casa.  In casa, scoppiò il degenero. Thomas andò su tutte le furie, Laura pianse tutto il tempo e se Stiles non cadde in un profondo buco nero, fu solo per amore dei suoi figli.
 
Stiles c'ha provato, c'ha provato davvero ad odiarlo, così come Laura e Thomas ma nessuno di loro, c'è mai riuscito. I figli, il giorno dopo erano già da lui a coccolarlo come se nulla fosse successo mentre Stiles ci mise una settimana a perdonarlo, invece. Ma lo fece. 
 
Non tanto perchè gli mancava come l'aria quando sei sott'acqua, non perchè lo amava, ma perchè più di tutto, erano i loro figli ad amarlo e Stiles amava i suoi figli. Li amava più di Derek, per questo, dopo averlo fatto patire per una settimana intera, cedette e si abbandonò completamente all'amore della vita sua. 
 
Tre anni dopo, tutti sono felici e hanno dimenticato quella storia, il giorno stesso in cui Stiles e Derek tornarono a dormire nello stesso letto ed ora Laura e Thomas sono in terza superiore. E' Marzo e tra qualche mese avranno l'esame per prendere la qualifica. Solo in quinta prenderanno la maturità. Il diploma! Alla Beacon Hills High School, in terza superiore, iniziano gli stage professionali. Laura e Thomas sono eccitati alla sola idea. 
 
Odiano la scuola e mentre i loro compagni perdevano inutilmente il loro tempo scervellandosi per trovare qualcuno disposto ad insegnare loro, i trucchi di un qualsiasi mestiere, i due fratelli, avevano a disposizione i loro bellissimi papà. Thomas avrebbe fatto la stage con Derek. Ne era sicuro. 
 
Derek era il capo di uno degli studi legali più privilegiati e stimati di tutta Beacon Hills e non avrebbe di certo distrutto il sogno del figlio. Se Thomas Hale-Stilinski sarebbe voluto diventare un avvocato come il suo papà, allora, lui lo avrebbe aiutato. Quanto a Laura invece, sogna il momento di lavorare con Stiles, in ospedale, fin da quando ha memoria. 
 
Stiles era il dottore più bravo, stimato e bello del Beacon Hills Memorial Hospital. Era a capo del suo reparto di Chirurgia Generale e non poteva essere più felice di avere la figlia al suo fianco, pronta a crescere ed imparare da lui i trucchi del mestiere. 
 
Stiles e Derek erano orgogliosi dei loro figli. Sempre! 
 
Un po' meno lo è oggi, Derek, che in questo momento è a scuola dei figli per uno dei tanti colloqui genitori-insegnanti.

- Signor Hale. Mi creda, io, non so più che cosa fare. I suoi figli mi odiano. Mi rispondono male, sono irrispettosi nei miei confronti e non hanno la sufficienza nella mia materia e nemmeno provano ad averla. Se ne infischiano beatamente di quello che dico e quando spiego, fanno di tutto tratte che seguire la mia lezione. La mia, è una delle materie principali, io sono il vicepreside della scuola e loro rischiano l'anno. - Spiega il signor Bergman. Il fratello di Jonathan.
- Signor Bergman, sono mortificato, la prego di credermi. Da stasera stessa si metteranno sotto a studi... Thomas! Vai a recuperare tua sorella e vieni subito qua. - Strilla Derek avendo visto passare il figlio davanti a loro come nulla fosse. Thomas deglutisce a vuoto e si morde le labbra con fare nervoso. Prende il cellulare, chiama la sorella e gli dice di raggiungerlo in 3°B, dove ad aspettarli, c'era il loro vice preside, ma cosa peggiore di tutte, c'era il loro papà. E no, non era il dottore. 
 
Laura arriva dopo due minuti nel massimo del silenzio e prende posto vicino al fratello che non ha ancora smesso di mordersi le unghie. Il professore continua la sua spiegazione e Derek è sempre più arrabbiato. Nel frattempo, Stiles che ha da poco finito il suo turno in ospedale, gli ha raggiunti e anche lui ascolta quello che il signor Bergman ha da dire. 
 
Stiles e Derek sanno perchè i figli hanno un tale comportamento solo con quel professore, ma rischiano l'anno e non è una cosa buona. E' ora di mettere da parte l'odio e tenere duro ancora per un po'.
 
- Non mi piace questa storia, ragazzi. Non mi piace! Ora chiedete scusa all'insegnante e da stasera stessa vi metterete sotto e recupererete tutto. Chiaro? - Li riprende dolcemente Stiles.
 
I figli annuiscono e si scusano con il loro professore.
 
- Ok. Non è un problema. Ci sarebbe un altra cosa da risolvere, adesso. - Spiega il professore. Laura e Thomas sbuffano con fare seccato e i genitori gli lanciano un occhiataccia, ordinandogli in quel silenzio, di smetterla.
- Ci dica. - Dice Stiles al professore.
- Dovete decidere con chi fare lo stage, ragazzi.
- Con papà. - Strillano felici e all'unisono Laura e Thomas, mentre Laura istintivamente si attacca al braccio di Stiles e Thomas a quello di Derek.

I due coniugi ridono e scrollano la testa con fare divertito. Ma quanto possono amare queste due creature meravigliose? Troppo. Gli schioccano un bacio nella guancia davanti al loro professore, facendoli un po' imbarazzare e dopo aver salutato, tutti felici se ne vanno a casa con la consapevolezza che di li a poco, Laura avrebbe fatto il suo stage con papà Stiles, mentre Thomas con papà Derek. 

E' mattina in casa Hale-Stilinski ormai ed oggi è il primo giorno di Stage per Laura e Thomas. Entrambi sono eccitati alla sola idea! Mancano cinque minuti alle cinque del mattino che i due fratelli sono già svegli, vestiti e pronti ad affrontare la giornata. 
 
Sono in cucina che prendono la loro dose di caffè giornaliera nella speranza che i genitori non lo scoprano e chiacchierano tranquillamente come nulla fosse.
 
- Mi dite che cavolo ci fate già svegli a quest'ora? - Chiede un assonatissimo Derek entrando in cucina e strofinandosi gli occhi. Stiles lo segue sbadigliando.
- Al mattino dobbiamo pregarvi per scendere dal letto ed or... oh mamma mia ragazzi, non sono nemmeno cinque. Siete impazziti? - Chiede Stiles mentre Derek li leva il caffè dalle mani.
- Ancora non ve lo siete levati sto vizio di bere caffè, vero? - Li riprende Derek.
- Papà, mi dici come cavolo fai alle cinque dal mattino ad urlare? Sei assurdo. - Dice Laura.
- Se voi mi fate arrabbiare non è colpa mia. - Dice Derek.
- Come no. - Dice Thomas iniziando a ridere insieme alla sorella.

Stiles si è messo capotavola e con gli occhi semi chiusi per via del sonno, passa lo sguardo da un figlio all'altro. In questo momento è confuso. Parecchio confuso.

- Siete sicuri di star bene? - Chiede Stiles.
- Si. - Risponde Laura scrollando le spalle.
- Oh, ma buongiorno. - Si corregge subito dopo con un sorriso enorme in volto iniziando a riempirlo di baci. Thomas si tira una botta sulla fronte, poi sorride e corre a dare il buongiorno a Derek.
- Si può sapere che cavolo avete? - Chiede Derek abbracciando il figlio e baciando la figlia.
- Io credo di aver capito. - Dice Stiles.
- Certo, perchè tu sei il papà più intelligente e bello del mondo. A proposito. Buongiorno super papà. - Dice Thomas iniziando a riempirlo di baci. Stiles sorride e se lo coccola mentre Derek coccola Laura.
- Super papà, avanti, illuminami. Cos'hanno e perchè sono già svegli? - Chiede Derek.
- Papà, sei un tonto. Come puoi dimenticarti di un giorno così importante? - Chiede Thomas. Derek lo sta fulminando con lo sguardo per averlo chiamato tonto. Il marito e i figli scoppiano a ridere.
- Ma voi non state bene è. Non state bene per niente. Ad ogni modo, cos'ha di speciale questo giorno? - Chiede Derek. Adesso sono i figli a fulminarlo con lo sguardo mentre Stiles non ha ancora smesso di ridere.
- Senti Derek, Thomas ha ragione. Sei un tonto. E' il primo giorno di "lavoro". - Dice Stiles.
- Hei, dottore! Leva le virgolette. E' un lavoro a tutti gli effetti. - Dice Thomas. Stiles sorride alzando le mani in segno di resa.
- E comunque, grazie per la considerazione papà. 
- Thomas, per l'amor di Dio. Guarda l'orologio! Sono le cinque e dieci del mattino, mi sono appena svegliato e sto morendo di sonno. Mi dici come potevo ricordare? Lo avrei fatto tra poco, quando avrei collegato il cervello al resto del mondo. - Spiega Derek.
- Si si, come no avvocato. Piuttosto di che con l'avanzare dell'età perdi colpi e fai prima. - Dice Laura battendogli una mano sulla spalla e sorridendo dolcemente.
- Voi due state parlando troppo per i miei gusti, stamattina. - Finge di riprenderli Derek.
- Ma se è ancora notte. - Fa notare Stiles mentre praticamente dorme sul tavolo.
- Stiles. Ti ci metti pure tu adesso? - Chiede Derek. Stiles alza le spalle.
- Hei, dottore, svegliati! - Lo scuote per le spalle Laura iniziando ad alzare la voce.
- Lauraaaa. - Strilla Stiles.
- Che lagna che siete voi due, stamattina. - Dice sbuffando Thomas mentre accarezza i capelli a Stiles e sorride a Laura che sta ancora cercando di svegliarlo.
- Ci rinuncio. - Sbotta lei vedendo che il padre, quasi, non da segni di vita.
- Sarà una lungaaa settimana. - Dice Derek.
- Concordo. - Dice Stiles.
- Ah ma allora sei vivo, tu? - Chiede Laura.
- Ma la finisci? Ho sonno. - Dice Stiles.
- Poi scusa è, ma perchè dici una settimana? - Chiede Laura a Derek ignorando l'affermazione di Stiles.
- Quanto dovrei dire? Lo Stage è di una settimana. - Dice Derek.
- Ahahha aspetta e spera! - Dice Thomas.
- Ti piacerebbe ahah! - Dice Laura. Stiles improvvisamente, si sveglia. Derek sgrana gli occhi.
- Che cosa volete dire? - Chiede Stiles.
- Papà, lo Stage a da oggi fino al venti di Settembre. Quando io e la qui presente signorina, sempre se così si può chiamare, andremo in quarta superiore. Sempre ammesso che superiamo l'esame. - Dice Thomas. 
 
Poi, urla. 
 
Laura gli ha appena tirato un calcio da sotto il tavolo e per poco non beccava i suoi gioiellini di famiglia. 
 
- Malede***. - Sussurra Thomas. Derek gli tira un leggero scappellotto dietro la nuca e Stiles fa lo stesso con Laura.
- Ahu. Papà! Perchè? - Si lagna mentre inizia a ridere Thomas.
- Linguaggio! - Risponde Derek. Thomas gira gli occhi. I suoi genitori non cambieranno mai.
- Papà ma lo sai che abbiamo sedici e diciotto anni? Continuerete a sgridarci per il "linguaggio" anche quando ne avremo trenta? - Chiede ancora Thomas mentre Laura è scoppiata a ridere vedendo che i genitori hanno detto si, ovviamente. 
- E giusto per sapere, cosa centravo io? - Chiede Laura. 
- Non si alzano le mani, Laura. Lo sai benissimo! - Dice Stiles. 
- Cos'hai i super poteri che vedi attraverso il tavolo? E comunque io gli ho alzato i piedi non le mani. - Si giustifica lei. 
- Ad ogni modo, venendo allo Stage. Volete scherzare, vero? - Chiede Derek.
- Assolutamente no. - Dicono i figli.
- Dottore, mi sento male. - Dice Derek. Stiles scoppia a ridere e Laura, dopo aver frugato nella valigetta da lavoro del padre, inizia ad esaminarlo.
- Dottor Stilinski. Un consulto. Adesso le presento il paziente e le mostro la diagnosi. Il paziente è Derek Hale. Maschio. Quarantacinquenne. Presenta una frequenza cardiaca irregolare, battiti alterati e dopo pochi secondi, decisamente più bassi. Consiglio delle analisi di urina e urino cultura e analisi del sangue. Bisogna controllare il ferro, la glicemia, il potassio, il calcio e in assoluto la tiroide. Signor Hale, è la prima volta che ha queste alterazioni dei battiti cardiaci? - Illustra il caso Laura. Stiles è sbalordito. La figlia non ha sbagliato nemmeno una cosa. 
- Ottimo lavoro dottoressa. I miei complimenti! - Dice Stiles.
- Grazie dottore. Adesso, scherzi a parte papà, guarda che davvero ha i battiti alterati. Gli andava a mille! Non è normale. - Dice Laura passando il fonendoscopio al padre. Stiles lo esamina. Laura non ha torto.
- Stiles levati, sto bene. - Mugugna dolcemente, Derek.
- Shhh, stai zitto che non sento! Non mi piace Derek. Hai problemi a respirare? - Chiede Stiles.
- No. Sto bene! Tranquillo. Ho un marito dottore e una figlia quasi dottoressa. Non mi succederà niente.
- Thomas, se lo vedi stanco oggi mandalo subito in ospedale, ok amore? 
- Si papà, tranquillo.

Tra una cosa e l'altra si sono fatte le sette e trentacinque del mattino ed è arrivata l'ora di andare a lavorare.
- Avvocato, ti dai una mossa? E' tardi, dobbiamo andare a lavorare. - Strilla felice come non mai Thomas.
- Arrivo, co-avvocato. - Dice Derek con fare quasi esasperato. Saluta il marito e la figlia e poi fa segno al figlio di andare in macchina.
- Ci vediamo stasera. Ciao dottori! Vi amo. - Dice Thomas baciando Stiles e Laura.
- Anche io amore mio. Tantissimo! - Dice Stiles.
- Buon lavoro avvocato. Ti voglio bene anche io. - Dice Laura riempiendo di baci il fratello e andando nella macchina di Stiles.

Tutti sono pronti e due minuti dopo, ognuno di loro, ha già preso la propria strada dirigendosi al proprio lavoro. Thomas e Derek in studio. Laura e Stiles in ospedale.

Thomas è emozionato. Non è la prima volta che entra nello studio del padre ma stranamente, oggi, gli sembra più bello. Alla scrivania di Derek c'è un uomo, un dipendente del padre, cinquantenne circa e al suo fianco, lei, l'amore della sua vita. Camilla Johnson. E' una sua compagna di classe ed è arrivata in città da tre anni e da quasi tre, è la sua ragazza. Thomas si è innamorato di lei nello stesso istante in cui i suoi occhi incrociarono quelli dell'altra.
- Camilla.. - Quasi sussurra Thomas, sorridendo dolcemente.
- Vi conoscete? - Gioca Derek! E' così felice per il suo bambino e per Camilla e poi, diciamocela tutta, si diverte da morire a mettere Thomas in imbarazzo che ancora la guarda come se fosse la prima volta. Anche Camilla e Thomas hanno voglia di giocare, per cui, fingono di non essere fidanzati!
- Non sapevo saresti venuta anche tu a fare lo stage da mio padre. - Dice Thomas.
- Oh, è tuo padre? Non lo sapevo. E' un piacere signor Hale. - Dice dolcemente Camilla porgendogli la mano in gesto di saluto, mentre a stento trattiene le risate. Ha smesso di chiamarlo signor Hale già da tempo ormai e ha stretto quella mano milioni di volte.
- Piacere mio. Per tuo padre, questo ed altro. E' uno dei miei migliori dipendenti. - Dice Derek afferrandogliela.
- Grazie Derek. Ti offro un caffè, così iniziamo al meglio la giornata. 
 
E mentre i genitori si allontanano Camilla e Thomas, finalmente sono da soli.

- Lucas? - Chiede Thomas.
- A fare lo Stage in ospedale. - Risponde Camilla.
- Cosa? Anche lui? Anche Laura è li. - Risponde sorridendo.
- Sul serio? Che bello. Sai cosa significa questo, Thomas? - Chiede Camilla.
- Cosa? Che i nostri fratelli presto si metteranno insieme? 
- Proprio così. - Risponde sorridendo lei.
- E noi? - Chiede Thomas.
- Noi cosa?
- Noi quando ci metteremo insieme? 
- Quando ti deciderai a baciarmi. - Risponde Camilla e Thomas non se lo fa ripetere una seconda volta. Gli prende il viso tra le mani e la bacia con dolcezza e proprio come pensava suo padre, ogni volta che la bacia, è sempre come la prima.

Mentre quei due passano il loro tempo a baciarsi come se non ci fosse un domani e a mordersi le labbra, quattro occhi di due genitori impiccioni, hanno visto tutta la scena e sorridono felici.
 
Il resto della giornata passa serenamente e fin troppo velocemente e si ritrovano tutti e quattro a casa, per la cena.

- Allora dottoressa? Com'è andata? - Chiede Thomas.
- E' stato il più bel giorno della mia vita, avvocato. E' stato il più bel giorno della mia vita. - Dice con fare sognante Laura.
- E della mia. - Dice Thomas, anche lui è con la testa tra le nuvole. 
 
I genitori si guardano e sorridendo tra di loro, si mimano un dolce Ti Amo.

Erano le cinque e un quarto in casa Hale-Stilinski. Laura e Thomas hanno appena aperto gli occhi dopo averli chiusi solo intorno alle due del mattino. Sono ancora in pigiama ma sono nella stanza di Laura a parlare tranquillamente della loro prima giornata di Stage. Come se non l'avessero già fatto ieri! 
 
Stiles si alza per andare in bagno e li sente parlare ma è convinto che sia solo un gioco della mente per il troppo sonno e quindi non ci da molto peso, ma quando esce e vede anche la luce della lampadina di Laura accesa si avvicina alla stanza e sente cosa dicono.

- Vado a fare il caffè, sorellina.. 
- Non vai a fare un accidente di niente Thomas! Sono le cinque e un quarto del mattino, ora voi due vi alzate e andate nel lettone e dormirete fino a che ora dovete dormire e non voglio sentire storie. Posso capire ieri, ma adesso stiamo esagerando e smettetela di bere tutto questo caffè. A letto. - Dice Stiles.
- Ma papà non..
- Ho detto a letto. - Strilla Stiles. I figli sbuffano ma iniziano ad alzarsi quando Derek, nel sonno più profondo inizia a strillare.
- Stiless, che cavolo ti urli di prima mattina, finiscila che svegli i bambini! - Strilla Derek.
- Magari è con loro che sto urlando Derek? Non sono mica diventato scemo che mi metto a strillare da solo! Sono già svegli, non va bene questa storia. Si saranno addormentati come minimo alle due. - Risponde Stiles.
- Ma sono impazziti? Falli venire subito qui. - Dice Derek.
- Ecco, adesso che siamo qui mi dici che facciamo, papà? - Chiede Thomas in piedi vicino a Derek. Lui lo piglia per un braccio e lo butta a letto. Thomas ride.
- Ahahahah papàààà. - Dice Laura tra le risate mentre Stiles ha fatto lo stesso con lei.
- Dormite. - Dice Derek abbracciando forte Thomas.
- E senza fare storie, tanto noi oggi iniziamo alle dieci. - Dice Stiles alla figlia abbracciandola.
- Anche noi. - Dice Derek.
- Perchè? - Chiede Thomas.
- Perchè l'ho deciso io. Chi è il capo? - Chiede Derek.
- Uff. Tu! - Risponde lui.
- Esatto e non sbuffare. - Dice Stiles dandogli un bacio e baciando anche Laura.
- Grazie per la considerazione. - Si lagna Derek. I figli sorridono! Stiles gira gli occhi e anche a lui gli da un bacio nella guancia, con la consapevolezza che Derek Hale non cambierà mai.
- Capriccioso. - Scherza Stiles.
- Io? Guarda loro che sono già svegli. E' due giorni che non dormono.
- Non abbiamo sonno. - Si giustifica Laura.
- Forse perchè come minimo, bevete otto litri di caffè al giorno? E da domani vi faccio le analisi. A tutti e due! - Dice il dottore.
- Cosa? - Strillano all'unisono e sgranando gli occhi Laura e Thomas.
- Si si, anzi ve le faccio oggi stesso. Partiamo mezz'ora prima da casa, andiamo in ospedale, una volta finito io e Laura rimaniamo li e tu e papà andate a lavoro. Hai capito, avvocato? - Chiede Stiles.
- Si dottore, mai stato più chiaro di così. La sveglia è stata messa per le otto e mezza. Ora, state zitti tutti e tre e dormite. - Ordina Derek.
- Ok capo. - Dice Thomas mentre la sorella, gli sta facendo segno che sono guai. Se Stiles davvero gli farà le analisi del sangue per vedere quanto caffè bevono, sono guai. Lui, terrorizzato annuisce e si addormentano. 
 
Come ha detto Derek la sveglia, alle otto e mezza suona e proprio come ha detto Stiles, dopo aver ricordato ai figli che non potevano mangiare, tutti e quattro, alle nove sono fuori casa, diretti in ospedale a fare le analisi. 
 
Una volta preso il campione di sangue dei figli di cui necessitava, chiama un infermiera e le chiede di portarle ad analizzare. Nell'attesa dei risultati, la famiglia va a fare colazione al bar dell'ospedale mentre Laura e Thomas bisbigliando tra di loro, stanno trovando una scusa buona da dare a Stiles.

- Siete agitati. - Dice Stiles.
- Cosa? No. Papà, che dici. - Dice Laura.
- Avranno paura per tutto il caffè che troverai nel loro sangue. - Dice Derek bevendo caffè sotto gli occhi dei suoi figli, pieni di desiderio di strapparglielo dalle mani e bere al posto suo.
- Non gli e le ho fatte solo per il caffè le analisi Derek. Le ho fatte perchè andavano fatte! Almeno una volta ogni sei mesi. A proposito, anche tu devi farle. Oddio, perchè non ci ho pensato prima. Domani mattina, a stomaco vuoto fai le analisi pure tu, avvocato.
- Contaci, dottore! 
 
Dopo questa battuta di Derek, Stiles lo sta incenerendo con lo sguardo, lui, abbattuto annuisce e segue l'ordine del suo dottore. I figli scoppiano a ridere.
 
- E menomale che sei tu il capo è, papà. - Dice tra le risate, Thomas.
- Ha fatto quello sguardo. - Si giustifica Derek.
- Dottor Stilinski. - Dice l'infermiera con due buste tra le mani.
- Oh merda. - Bisbigliano Laura e Thomas, mente Derek già li guarda male, non tanto per la parolaccia, ma perchè ha capito perchè l'hanno detta.
- Volete dirmi qualcosa voi due prima che le apro oppure posso stare tranquillo? - Chiede Stiles.
- Beh tranquillo non direi, hanno dovuto ripetere le analisi tre volte. - Dice l'infermiera.
- Cosa? - Chiede Stiles sapendo a cosa si riferisse la sua specializzanda.
- Cioè? - Chiede Derek.
- Significa che i suoi figli hanno una vera e propria dipendenza del caffè. Il tasso di caffeina nel loro sangue è altissimo, oltre la media. Specialmente per due adolescenti. - Spiega l'infermiera. Derek è senza parole. Laura e Thomas sono bianchi come il latte per la paura e Stiles inizia a guadare le analisi.
- Non è possibile. Ma siete completamente impazziti? - Chiede Stiles sgranando gli occhi.
- E' alto? - Chiede Derek.
- E' altissimo! - Risponde Stiles.
- Dottor Stilinski, io tolgo il disturbo. Buongiorno. 
- Buongiorno. - Dicono i due coniugi mentre iniziano a guardare in cagnesco i figli che deglutiscono a vuoto.
- Quindi? - Chiede Derek.
- Quindi si sono levati il vizio delle sigarette ma non quello del caffè. - Spiega Stiles.
- Bravi, proprio bravi. Complimenti. Nemmeno noi beviamo tutto questo caffè, ve ne rendete conto? - Chiede Derek.
- Siamo sotto esame. - Bisbiglia Laura dopo un minuto di silenzio.
- Cosa? - Chiede Stiles non avendo capito.
- Ha detto che siamo sotto esame. E' per questo che beviamo caffè, siamo nervosi e il caffè ci calma. - Spiega Thomas.
- No, è il contrario invece. Siete nervosi per tutto questo caffè. Non è vero che vi calma, anzi. Vi rende ancora più nervosi ed è per questo che non dormite. - Dice Stiles.
- Non dare tutta la colpa al caffè però, voglio dire, non è solo caffè che beviamo. La coca cola per esempio. Ne beviamo a litri! - Tenta Laura.
- O l'estathè. Tutti e due contengono caffeina. - Dice Thomas.
- Sono d'accordo, ma sono sicuro che questi numeri siano più caffè che altro. - Dice Stiles.
- Quanti caffè bevete al giorno? - Chiede Derek.
- La verità. - Dice Stiles.
- Dipende. - Dice Thomas.
- Ieri per esempio, io ne ho bevuti cinque. - Ammette Laura deglutendo a vuoto.
- Io sette. - Ammette Thomas mordendosi le labbra con fare frenetico e guardando da un altra parte.
- Come diavolo hai fatto a bere cinque caffè se sei stata tutto il giorno con me? - Chiede Stiles alla figlia.
- Tre ne abbiamo bevuti a casa.. - Dice Thomas. Derek sospira e si mette una mano tra la faccia.
- E gli altri quattro dove gli avresti bevuti se anche tu sei stato tutto il giorno con me? - Chiede Derek al figlio.
- Dopo pranzo, con Camilla e gli altri due uno a metà pomeriggio mentre tu eri andato un attimo in bagno, sempre con Camilla, l'altro ancora poco prima che tornassimo a casa mentre tu con il papà di Camilla stavi mettendo apposto le ultime scartoffie e l'ultimo la sera, prima di andare a dormire, intorno all'una e mezza di notte con Laura. - Ammette Thomas.
- E siamo a quattro, il quinto dove e quando l'hai bevuto tu, Laura? - Chiede Stiles.
- A metà pomeriggio, con Lucas. - Risponde lei. Thomas sorride. Stiles gira gli occhi.
- Lucas? - Chiede Derek. Anche oggi ha voglia di giocare visto che decide di prenderla sul ridere. La figlia annuisce.
- Chi diavolo è Lucas? - Chiede Derek in procinto di perdere la pazienza.
- Ehi, papà... parla bene del fratello della mia ragazza, chiaro? - Dice Thomas.
- La tua ragazza? - Chiede Stiles sorridendo. Anche lui decide di prenderla sul ridere! Laura batte il cinque al fratello.
- Stai con Camilla? - Chiede Derek.
- Si e prima che tu me lo chieda, da ieri. Ma poi che te lo dico a fare, scusa? So che ci avete visto mentre ci baciavamo. 
- Ah già. - Si ricorda Derek.
- Non mi avete ancora detto che rapporti ha con te questo Lucas, però. - Dice ancora Derek.
- Beh.. potrebbe essere il mio ragazzo. - Dice rossa in viso lei.
- Promette bene. - Dicono all'unisono Stiles e Derek.
- Dottoressa Hale-Stilinski, un consulto. - Dice Lucas apparendo alle loro spalle.
- Dottor Johnson. Che piacere rivederla, mi dica tutto. Sono a sua completa disposizione. - Dice Laura avvicinandosi a lui, ignorando i suoi genitori e aggiustandosi il camice. 
 
Lucas fa lo stesso, ghignando con fare malizioso. Thomas e Stiles sorridono e Derek sta incenerendo tutti e quattro con lo sguardo. Il solito geloso.
 
- Ecco vede, ci sarebbe una ragazza, no?! Mi piace, mi piace tantissimo e da quasi tre anni è la mia ragazza, mia e di nessun altro..
- Continui.. - Dice Laura sorridendo.
- Ecco, il problema è che siamo a lavoro in questo momento ma il nostro turno non è ancora iniziato e beh, la mia ragazza è così bella che vorrei baciarla, ma non so se ne abbia voglia. - Dice Lucas. Adora scherzare con lei.
- Io direi che la tua ragazza non vede l'ora che tu lo faccia. - Dice lei un secondo prima di trovarsi le labbra del suo ragazzo, attaccate alle sue.
- Ok, Thomas... andiamocene che è meglio. - Dice Derek. Non si è ancora abituato del tutto a vedere la sua bambina in atteggiamenti intimi con un uomo. Per quanto un bacio sulle labbra possa essere intimo, si intende!
- Si, la mia ragazza mi aspetta. - Dice Thomas.
- Ti tengo d'occhio, cognatino. - Dice Lucas a Thomas.
- Come no. Toccala più del dovuto e ti taglio le palle, cognatino. - Dice Thomas mettendogli una mano sulla spalla. I ragazzi scoppiano a ridere mentre i grandi si scambiano un bacio veloce e ognuno si dirige al proprio lavoro con i propri figli, con la consapevolezza che ormai, da quasi tre anni, la loro famiglia è composta da otto persone e non più da quattro. Perchè? Perchè Camilla e Lucas, passano gran parte del loro tempo a casa Hale-Stilinski per via di Laura e di Thomas e con loro, anche i signori Johnson!

Vabbè, poi non mettiamoci a contare anche i nonni Stilinski e gli zii perchè sennò, non se ne esce più.

 
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- Oh, quanto ho amato quel periodo! - Dice Laura in un filo di voce.
- Niente nostalgia, sorellina! Siamo in quinta e tra pochi giorni dovremmo fare un altro stage, dove io mi dovrò dividere tra il baciare la mia fidanzata ogni volta che posso e occuparmi di un caso e un altro ancora e un altro ancora e così via!
- Ma stai zitto che ti fa tutto papà.
- Non è vero! Guarda che anche io lavoro. E poi, semmai è papà a fare tutto a te!
- Ma non penso proprio! Quanto mi piace stare in ospedale e lavorare al suo fianco. E' un dottore meraviglioso e un insegnante fantastico!
- Anche papà è un vero e bravo avvocato ed è a dir poco speciale come insegnante!
- Siamo stati proprio fortunati ad averli come genitori!
- Troppo fortunati Laura e se devo dirla tutta, io sono anche più fortunato di te! Non li potrò mai ringraziare abbastanza per avermi tolto da quell'orfanotrofio e per avermi regalato una vita bella da morire e piena d'amore, non so che farei senza di loro e senza di te... e senza il mio amore!
- Cosa? Chi è il tuo amore? - Chiede Camilla, mentre ondeggiando sui suoi short bianchi, sulle sue converse nere e sulla sua canottiera bianca e nera, si avvicina al suo fidanzato.
- Sei tu il mio amore! Quanto sei bella amore mio, vieni qui! Dammi un bacio. - Dice in un filo di voce, guardandola come se fosse la cosa più bella del mondo, prendendola per i fianchi e baciandola con dolcezza mentre se la stringe possessivamente a se.
- Oh, Ciccio! - Dice serio Lucas, schioccando le dita davanti al viso di un passante.
- Dici a me? - Dice il ragazzo, distratto dagli occhi e dalle labbra di Laura. Anche dalle sue gambe e dalla sua terza di seno, sinceramente!
- Si, a te.
- Ma io non mi chiamo Ciccio!
- Come ti chiami ti chiami a me non mi importa! Guarda altrove, leva gli occhi di dosso dalla mia fidanzata e gira a largo. - Ordina Lucas. Il ragazzo deglutisce a vuoto e se ne va.
- Lucas ma che cavolo fai! Non mi aveva detto e fatto niente. - Si lagna, Laura.
- Si, ma ti guardava! Quando la smetterai di andare in giro in pantaloncini e con le maglie scollate? - Domanda Lucas, prossimo a perdere la pazienza.

Cavolo! E' così bella.

- E tu quando la smetterai di essere geloso? Mi sembri mio padre. - Borbotta divertita Laura, schioccandogli un bacio nelle labbra e a braccietto con sua cognata, entra in classe.

Thomas e Lucas, rimasti soli, non si trattengono oltre e commentano quell'assurda situazione.

- Tz! Donne. - Dicono all'unisono i due ragazzi.
- Buon lavoro, cognatino!
- Buona scuola, cognatino. E tieni d'occhio quelle due!
- Ci puoi contare.

 
Piccolo spazio autrice:
 
Tre capitoli alla fine. Grazie a chi è arrivato fin qui!
Un bacione enorme a tutti.

Capitolo dedicato a Stilba.
  
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