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Autore: Drakyanna    02/05/2015    1 recensioni
Ecco la prima di una serie di One shot dedicate alla mia maga Inquisitrice che dedicherò hai momenti più salienti del gioco.
Ci saranno alcune piccole differenze e nell'ambito della storia sentimentale futura ho previsto l'inaspettato ovvero una cosa non prevista nel gioco.
Un grazie anticipato a tutti quelli che troveranno il coraggio di leggerla :)
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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                                      Un Grande Incontro

Il destino gioca sempre colpi bassi e quello che colpì una maga fu incredibile.

Talya Trevelyan si trovò a partecipare al conclave tra maghi e templari in rappresentanza della sua famiglia organizzato dalla Divina al tempio di Andraste.

Ma un evento stravolse le speranze di tutti,una gigantesca esplosione travolse il tempio e tutti i partecipanti  ho quasi.

Da uno squarcio del velo cadde l’unica sopravvissuta ovvero colei che il destino avrebbe caricato di un pesante fardello.

Talya si riprese stremata e incatenata in una cella,la mano sinistra le bruciava.

La guardò per capire e vi trovò una cicatrice pulsante di energia magica che la faceva soffrire.

La porta della cella si spalancò ed entrarono due donne,una delle due coperta da un cappuccio mentre l’altra in armatura e piuttosto furiosa.

La guerriera furiosa aveva i capelli corti e due cicatrici sul volto, si avvicinò alla maga e l’afferrò per le spalle tirandola su.

Inizio a gridarle in faccia il suo odio e a riempirla di domande su come lei fosse sopravvissuta e la Divina no.

La guerriera colpì la maga con un pugno allo stomaco facendola crollare in ginocchio e poi le calpestò la mano con la cicatrice.

Stava per colpirla ancora quando la voce dell’altra donna urlò:

“Basta Cassandra lei ci serve viva”.

Cassandra si calmò e rispose:

“Ok Leliana tu va avanti, io la porto all’accampamento”.

Dopo che l’altra donna ebbe lasciato la prigione Cassandra tirò su la maga e spintonandola la condusse fuori.

Gli abitanti di Haven erano confusi e rattristati dalla morte della Divina pretendevano un colpevole da punire e sembrava che Talya fosse la possibile candidata per un linciaggio.

La presenza dello squarcio lasciò perplessa la maga poi le continue turbolenze scuotevano anche lei facendo crescere il dolore della sua cicatrice.

Cassandra liberandole le mani spiegò cosa fosse accaduto e che dopo l’esplosione che aveva cancellato il conclave, era apparso quello squarcio nel cielo.

Talya voleva arrivare a capire cosa le fosse accaduto quindi decise di seguire quella guerriera molto irritabile ma nella sua mente solo un pensiero si agitava se l’avesse ancora colpita in quel modo, se ne sarebbe pentita.

S’incamminarono verso la loro meta con un grande viavai di soldati lungo il sentiero.

Raggiunsero un ponte che all’improvviso fu colpito da un globo infuocato venuto dallo squarcio.

Il ponte crollo sotto i loro piedi ma le due se la cavarono con qualche graffio poi un altro globo cadde dal cielo colpendo il suolo.

Dall’esplosione emersero demoni vari pronti ad attaccare Cassandra estrasse la spada e alzò lo scudo partendo all’attacco.

Nello stesso momento Talya si accorse che alcuni di quei demoni le stavano venendo contro schivate un paio di scariche rotolando si trovò accanto ad un cadavere con accanto un bastone.

Lo afferrò al volo ora era in grado di difendersi dando cosi sfogo alla sua frustrazione si sbarazzandosi dei demoni che l’avevano attaccata.

Finito lo scontro, la maga crollo in ginocchio per la stanchezza nel frattempo anche Cassandra si era liberata di un altro gruppo di demoni e si stava avvicinando alla maga.

La vide accasciata sulle ginocchia e stranamente si preoccupò ma appena la vide con un bastone in mano iniziò a gridare sguainando la spada:

“Getta subito quell’arma immediatamente”.

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, alzò lo sguardo e guardando Cassandra con una grande carica d’odio la sbatte via con una forte onda d’urto.

Poi rimessasi in piedi Talya le gridò in faccia:

“Adesso basta visto dove vuoi portarmi ok ma intendo arrivarci viva perciò mi difenderò con le mie forze di te non mi fido chiaro”.

Cassandra restò stupita dalla risolutezza della maga e sbuffando rispose:

“D’accordo non posso proteggerti quindi tieni, pure il bastone farò presente che non hai tentato di scappare”.

Poi le porse alcune pozioni e ripresero il cammino tra crolli demoni e cambi di percorso raggiunsero un piccolo gruppo in difficoltà.

Nella battaglia erano coinvolti un elfo mago e un nano armato di balestra,questa volta la battaglia fu più intensa a causa della presenza di uno squarcio.

Eliminati i demoni, l’elfo afferrò la mano sinistra di Talya e puntandola sullo squarcio si attivò chiudendola.

La maga sorpresa si rivolse all’elfo:

“Come facevi a sapere che avrebbe funzionato”.

Lui rispose:

“Questo tuo marchio e la magia che ha creato gli squarci hanno la stessa origine quindi pensavo funzionasse”.

Talya:

“Visto il risultato, avevi ragione”.

Poi rivolto a Cassandra l’elfo disse:

“La magia usata per causare questo e di un tipo ha me sconosciuta,anche se la tua prigioniera è una maga non credo che abbia il potere per fare ciò”.

Dopo si passo alle presentazioni l’elfo si chiamava Solas e dava a Talya la sensazione che sapesse più di quello che voleva fare credere il sangue le si agitava ma non ne capiva il motivo.

Il nano invece si chiamava Varric,colui che descrisse le avventure della campionessa di Kirkwall che subito entrò in discussione con Cassandra al termine della quale Talya chiese:

“Allora e acida di carattere con tutti pensavo di esserle io particolarmente antipatica”.

Il nano le sorrise e rispose:

“Non preoccuparti la cercatrice non divora nessuno quando vuole e anche simpatica”.

Cassandra lo guardò sbuffando e il nano sorrise ma ora si doveva continuare il cammino ed in quattro i combattimenti sarebbero stati più facili.

La strada era ancora lunga ma attraversando anche resti di case distrutte fu più veloce arrivare alla meta chiudendo anche un altro squarcio.

Arrivati al campo tra soldati stremati e alcuni feriti a un tavolo due persone stavano discutendo.

Una delle due persone era Leliana la donna che avevo conosciuto con Cassandra l’altro era qualcuno sicuramente importante vestito con un abito su cui campeggiava l’emblema della chiesa.

Appena il gruppo si avvicinò al tavolo Leliana presentò l’uomo,era il cancelliere Roderick rappresentante del clero che subito alzò la voce pretendendo l’arresto di Talya.

Stranamente saltò su Cassandra impuntandosi su questa stupida idea per poi dire:

“Il varco e ancora un pericolo ed intendiamo fare tutto il necessario per chiuderlo anche senza il suo permesso”.

La discussione continua accentuandosi fino a quando Talya stanca e stufa di tutto questo blaterare sbatte la punta del bastone al suolo e con voce carica e furiosa disse:

“Basta voi mi ritenete responsabile di tutto questo ma la colpa vera è di quelli come voi pomposi scalda sedie.

L’unica persona degna di rispetto nella chiesa e morta ora non è tempo di litigare ma di agire quindi fatela finita”.

Cassandra rimase colpita dall’atteggiamento e dalle parole della maga poi rivolta a lei disse:

“Forse mi sbagliavo nei tuoi confronti e hai ragione dobbiamo agire”.

Intervenne poi Leliana:

“Dobbiamo raggiungere il tempio e ci sono solo due strade ho aprire un varco con i soldati oppure scalare la cima e scendere dall’altro lato”.

Cassandra rivolgendosi alla maga disse:

“Tu cosa ne pensi ha te la decisione”Talya le rispose:

“Ora ti fidi di me d’accordo scaliamo la vetta”.

Il gruppo si avviò mentre il consigliere porse velate minacce verso Cassandra riguardo alla responsabilità di quello che sarebbe accaduto, sarebbe stata sua.

Iniziò la scalata, il gruppo raggiunse una vecchia miniera abbandonata che avrebbe dovuto attraversare.

Con l’intoppo di qualche demone passarono la miniera uscendo dall’altro lato della montagna.

Li trovarono la pattuglia di esploratori che non era rientrata in difficoltà causa demoni ma in un attimo tutto fini.

Ora che la strada era sgombra Cassandra consigliò loro di rientrare mentre il gruppo continuò verso la meta finale ovvero ciò che restava del Tempio delle Sacre Ceneri.

Talya rimase colpita dal vedere il risultato della catastrofica esplosione il Tempio era in macerie e cerano cadaveri carbonizzati ovunque.

L’odore di morte che si percepiva nell’aria era nauseante tanti erano morti in maniera orribile.

Si proseguì verso lo squarcio appena lo si raggiunse arrivarono Leliana con le restanti truppe.

Voci di fatti passati trapelarono dallo squarcio tra il quale fu riconosciuta quella della Divina che chiedeva aiuto,la voce di Talya ed un’altra sconosciuta.

Cassandra rivolta alla maga:

“Tu eri li sai chi ha ucciso la Divina parla”.

Lei rispose:

“Mi dispiace ma non ricordo niente”.

Intervenne Solas:

“Lo squarcio e stabile chiuso ma non sigillato. Forse grazie al marchio possiamo aprirlo per sigillarlo correttamente ma ciò comporterà attirare l’attenzione di ciò che si trova dall’altro lato”.

E Cassandra:

“Ovvero demoni,quindi tutti pronti”.

Dati gli ordini per disporre le truppe venne circondaro lo squarcio,la cercatrice fece un cenno alla maga se fosse pronta e lei le rispose di si con un cenno del capo.

Talya bastone nella mano destra,alzò la sinistra e concentrandosi diede il via all’operazione.

Appena lo squarcio fu sbloccato ondate di demoni uscirono per attaccare,la battaglia fu dura e alcuni rimasero feriti ma la maga riuscì all’ultimo a sigillare lo squarcio.

Crollò sulle ginocchia causa lo spreco di energie ma era fatta lo avevano chiuso questo, però sarebbe stato solo l’inizio.

Si svegliò in una delle case di Haven mentre un’elfa stava per lasciare delle cose ma, appena si accorse che la maga era sveglia s’inginocchiò scusandosi del disturbo.

Talya si alzò e avvicinandosi all’elfa le porse la mano per farla alzare non avrebbe mai accettato che qualcuno si inchinasse di fronte a lei.

L’elfa ringraziò per il gesto e riferì che appena si fosse alzata avrebbe dovuto raggiungere Cassandra in chiesa poi con un leggero inchino salutò l’Araldo ed andò via.

Talya si guardò la mano la cicatrice era stabile non cresceva più quindi per ora c’è l’avevano fatta.

Si guardò in torno l’abitazione era semplice ma confortevole ed era la tipica casa da paese montano.

Su un tavolino trovò un appunto su cui erano segnati gli andamenti delle sue condizioni, poi vide un piccolo baule e lo aprì.

All’interno c’erano un’armatura leggera di buona fattura e un bastone da mago altrettanto ben fatto.

Notò che l’armatura era della sua taglia quindi la estrasse dal baule poi la poggiò sul letto.

Iniziò a spogliarsi e poi la indosso la sensazione fu meravigliosa era leggera e le carezzava la pelle.

Impugnò poi il bastone e se lo fisso dietro la schiena per poi uscire, appena fuori vide gli abitanti di Haven salutarla con rispetto.

S’incamminò verso la chiesa e tutti quelli che incontrava le porsero un rispettoso saluto.

Entrò in chiesa e si diresse verso la stanza da cui provenivano delle forti grida di una concitata discussione.

Entrò tranquillamente nella stanza e sorpresa Cassandra e Leliana insieme al cancelliere Roderick stava discutendo.

Lui ordinò alle guardie di arrestare la maga, ma la cercatrice ordinò loro di andarsene.

A quel punto riprese la discussione su quello che il cancelliere riteneva il problema principale ovvero eleggere una nuova Divina e lo squarcio ritenuto da Cassandra il vero problema.

A un certo punto tra il fatto che si era appena ripresa e che le chiacchiere del cancelliere la stavano stufando Talya sbottò:

“Ancora litigi e discussioni un problema è stato placato ma ora bisogna capire cosa  ha causato l’esplosione che a distrutto il tempio”.

Cassandra sbattendo un libro sul tavolo davanti a lei disse :

“Infatti, qui abbiamo l’ultima direttiva di Justina che ci dava carta bianca per intervenire lei sapeva ma non e riuscita a evitare tutto ciò.

Quindi dichiaro la rinascita dell’Inquisizione troveremo i responsabili e faremo giustizia”.

Il cancelliere andò via sbuffando e subito dopo iniziarono i preparativi.

C’era molto da fare avrebbero dovuto trovare alleati e creare reti di contatti per  portare avanti una missione di tale portata.

Venne l’ora delle presentazioni formali quindi Cassandra presentò tutti a Talya,il capitano Cullen colui che gestiva le truppe poi l’ambasciatrice Josephine Montilyet che si sarebbe occupata del creare contatti e gestirli Leliana già la conosceva.

Ora a Cassandra non restava che fare una cosa:

“Ci serve il tuo aiuto tu sei l’unica che può chiudere gli squarci ci aiuterai”.

Porse la mano verso la maga lei la strinse sorridendo e rispose:

“Siamo tutti sulla stessa barca e sono pronta a fare la mia parte”.

Superati i convenevoli, c’era bisogno di una buona notte di sonno.

Il giorno dopo Talya era seduta su una roccia guardando il lago ghiacciato intenta a incidere il suo bastone.

Leliana  si avvicinò silenziosa e quando notò lo stemma inciso sullo stiletto che la maga stava usando restò turbata.

Si fece notare dalla maga e poi disse:

“Che ci fai qui ammiri il lago”.

Talya si voltò verso Leliana e rispose:

“Ammiro il fascino di Haven sotto la neve”.

Leliana riprese il discorso:

“Come mai stai incidendo il bastone non ti piace”.

La maga rispose:

“Ho sempre personalizzato la mia attrezzatura e solo per questo non perché il bastone fosse brutto al contrario e molto ben fatto.

Ma io penso tu voglia sapere qualcosa su questo stiletto ho notato come guardavi l’emblema che porta inciso”.

Leliana si sentì un po’ in imbarazzo non era riuscita a nascondere il suo interesse quindi era il momento di andare al sodo:

“Io so di chi è quell’emblema ma tu come l’hai avuto”.

La maga guardò Leliana e rispose:

“Nel mio girovagare dopo la rivolta dei maghi rischiai molto in un combattimento la proprietaria di questo stiletto mi salvò la vita”.

E Leliana con un’aria felice chiese:

“Quando hai incontrato quella donna?”.

La maga rispose:

“Tu da quanto non la senti?”.

La capo spia restò stupita,quindi lei sapeva.

La maga schiocco le dita e nella sua mano comparve una lettera sigillata e la porse a Leliana.

Lei la prese e guardando l’emblema sulla busta si commosse ringraziò Talya e stringendo la lettera si allontanò.

La maga continuando a incidere le rune sul bastone disse:

“Come ti avevo promesso se l’avessi incontrata le avrei consegnato il messaggio e l’ho mantenuta”.

Alzò gli occhi al cielo ammirando la giornata di sole su Haven,da qui le sue future decisioni avrebbero avuto un grande peso sulla salvezza del mondo.  

 

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