Un Grande Incontro
Il destino gioca sempre
colpi bassi e quello che colpì una maga fu incredibile.
Talya Trevelyan si trovò a partecipare al conclave
tra maghi e templari in rappresentanza della sua famiglia organizzato dalla
Divina al tempio di Andraste.
Ma un evento stravolse
le speranze di tutti,una gigantesca esplosione
travolse il tempio e tutti i partecipanti
ho quasi.
Da uno squarcio del
velo cadde l’unica sopravvissuta ovvero colei che il destino avrebbe caricato
di un pesante fardello.
Talya si riprese stremata e incatenata in una cella,la
mano sinistra le bruciava.
La guardò per capire e
vi trovò una cicatrice pulsante di energia magica che la faceva soffrire.
La porta della cella si
spalancò ed entrarono due donne,una delle due coperta
da un cappuccio mentre l’altra in armatura e piuttosto
furiosa.
La guerriera furiosa
aveva i capelli corti e due cicatrici sul volto, si avvicinò alla maga e l’afferrò per le spalle tirandola su.
Inizio a gridarle in
faccia il suo odio e a riempirla di domande su come lei fosse sopravvissuta e
la Divina no.
La guerriera colpì la
maga con un pugno allo stomaco facendola crollare in ginocchio e poi le
calpestò la mano con la cicatrice.
Stava per colpirla
ancora quando la voce dell’altra donna urlò:
“Basta Cassandra lei ci
serve viva”.
Cassandra si calmò e
rispose:
“Ok Leliana
tu va avanti, io la porto all’accampamento”.
Dopo che l’altra donna
ebbe lasciato la prigione Cassandra tirò su la maga e
spintonandola la condusse fuori.
Gli abitanti di Haven erano confusi e rattristati dalla morte della Divina pretendevano
un colpevole da punire e sembrava che Talya fosse la
possibile candidata per un linciaggio.
La presenza dello
squarcio lasciò perplessa la maga poi le continue turbolenze scuotevano anche
lei facendo crescere il dolore della sua cicatrice.
Cassandra liberandole
le mani spiegò cosa fosse accaduto e che dopo l’esplosione che aveva cancellato
il conclave, era apparso quello squarcio nel cielo.
Talya voleva arrivare a capire cosa le fosse accaduto quindi decise di seguire
quella guerriera molto irritabile ma nella sua mente solo un pensiero si
agitava se l’avesse ancora colpita in quel modo, se ne sarebbe pentita.
S’incamminarono verso
la loro meta con un grande viavai di soldati lungo il sentiero.
Raggiunsero un ponte
che all’improvviso fu colpito da un globo infuocato venuto dallo squarcio.
Il ponte crollo sotto i
loro piedi ma le due se la cavarono con qualche graffio poi un altro globo
cadde dal cielo colpendo il suolo.
Dall’esplosione
emersero demoni vari pronti ad attaccare Cassandra estrasse la spada e alzò lo
scudo partendo all’attacco.
Nello stesso momento Talya si accorse che alcuni di quei demoni le stavano
venendo contro schivate un paio di scariche rotolando si trovò accanto ad un
cadavere con accanto un bastone.
Lo afferrò al volo ora
era in grado di difendersi dando cosi sfogo alla sua frustrazione si
sbarazzandosi dei demoni che l’avevano attaccata.
Finito lo scontro, la
maga crollo in ginocchio per la stanchezza nel frattempo anche Cassandra si era
liberata di un altro gruppo di demoni e si stava avvicinando alla maga.
La vide accasciata
sulle ginocchia e stranamente si preoccupò ma appena la vide con un bastone in
mano iniziò a gridare sguainando la spada:
“Getta subito quell’arma
immediatamente”.
Quella fu la goccia che
fece traboccare il vaso, alzò lo sguardo e guardando Cassandra con una grande
carica d’odio la sbatte via con una forte onda d’urto.
Poi rimessasi in piedi Talya le gridò in faccia:
“Adesso basta visto dove vuoi portarmi ok ma intendo arrivarci viva
perciò mi difenderò con le mie forze di te non mi fido chiaro”.
Cassandra restò stupita
dalla risolutezza della maga e sbuffando rispose:
“D’accordo non posso
proteggerti quindi tieni, pure il bastone farò presente che non hai tentato di
scappare”.
Poi le porse alcune
pozioni e ripresero il cammino tra crolli demoni e cambi di percorso
raggiunsero un piccolo gruppo in difficoltà.
Nella battaglia erano
coinvolti un elfo mago e un nano armato di balestra,questa
volta la battaglia fu più intensa a causa della presenza di uno squarcio.
Eliminati i demoni, l’elfo
afferrò la mano sinistra di Talya e puntandola sullo
squarcio si attivò chiudendola.
La maga sorpresa si
rivolse all’elfo:
“Come facevi a sapere
che avrebbe funzionato”.
Lui rispose:
“Questo tuo marchio e
la magia che ha creato gli squarci hanno la stessa origine quindi pensavo
funzionasse”.
Talya:
“Visto il risultato,
avevi ragione”.
Poi rivolto a Cassandra
l’elfo disse:
“La magia usata per
causare questo e di un tipo ha me sconosciuta,anche se
la tua prigioniera è una maga non credo che abbia il potere per fare ciò”.
Dopo si passo alle
presentazioni l’elfo si chiamava Solas e dava a Talya la sensazione che sapesse più di quello che voleva
fare credere il sangue le si agitava ma non ne capiva
il motivo.
Il nano invece si
chiamava Varric,colui che
descrisse le avventure della campionessa di Kirkwall
che subito entrò in discussione con Cassandra al termine della quale Talya chiese:
“Allora e acida di
carattere con tutti pensavo di esserle io particolarmente antipatica”.
Il nano le sorrise e
rispose:
“Non preoccuparti la
cercatrice non divora nessuno quando vuole e anche simpatica”.
Cassandra lo guardò
sbuffando e il nano sorrise ma ora si doveva
continuare il cammino ed in quattro i combattimenti sarebbero stati più facili.
La strada era ancora
lunga ma attraversando anche resti di case distrutte fu più veloce arrivare
alla meta chiudendo anche un altro squarcio.
Arrivati al campo tra
soldati stremati e alcuni feriti a un tavolo due persone stavano discutendo.
Una delle due persone
era Leliana la donna che avevo conosciuto con Cassandra l’altro era qualcuno sicuramente importante
vestito con un abito su cui campeggiava l’emblema della chiesa.
Appena il gruppo si
avvicinò al tavolo Leliana presentò l’uomo,era il cancelliere Roderick
rappresentante del clero che subito alzò la voce pretendendo l’arresto di Talya.
Stranamente saltò su
Cassandra impuntandosi su questa stupida idea per poi dire:
“Il varco e ancora un
pericolo ed intendiamo fare tutto il necessario per
chiuderlo anche senza il suo permesso”.
La discussione continua
accentuandosi fino a quando Talya stanca e stufa di
tutto questo blaterare sbatte la punta del bastone al suolo e con voce carica e
furiosa disse:
“Basta voi mi ritenete responsabile di tutto questo ma la colpa vera è di
quelli come voi pomposi scalda sedie.
L’unica persona degna di rispetto nella chiesa e morta ora non è tempo di
litigare ma di agire quindi fatela finita”.
Cassandra rimase
colpita dall’atteggiamento e dalle parole della maga poi rivolta a lei disse:
“Forse mi sbagliavo nei
tuoi confronti e hai ragione dobbiamo agire”.
Intervenne poi Leliana:
“Dobbiamo raggiungere
il tempio e ci sono solo due strade ho aprire un varco con i soldati oppure
scalare la cima e scendere dall’altro lato”.
Cassandra rivolgendosi
alla maga disse:
“Tu cosa ne pensi ha te
la decisione”Talya le rispose:
“Ora ti fidi di me d’accordo
scaliamo la vetta”.
Il gruppo si avviò
mentre il consigliere porse velate minacce verso Cassandra riguardo alla
responsabilità di quello che sarebbe accaduto, sarebbe stata sua.
Iniziò la scalata, il
gruppo raggiunse una vecchia miniera abbandonata che avrebbe dovuto
attraversare.
Con l’intoppo di
qualche demone passarono la miniera uscendo dall’altro lato della montagna.
Li trovarono la
pattuglia di esploratori che non era rientrata in difficoltà causa demoni ma in
un attimo tutto fini.
Ora che la strada era
sgombra Cassandra consigliò loro di rientrare mentre il gruppo continuò verso
la meta finale ovvero ciò che restava del Tempio delle Sacre Ceneri.
Talya rimase colpita dal vedere il risultato della catastrofica esplosione il Tempio era in macerie e cerano cadaveri
carbonizzati ovunque.
L’odore di morte che si
percepiva nell’aria era nauseante tanti erano morti in maniera orribile.
Si proseguì verso lo
squarcio appena lo si raggiunse arrivarono Leliana con le restanti truppe.
Voci di fatti passati
trapelarono dallo squarcio tra il quale fu riconosciuta
quella della Divina che chiedeva aiuto,la voce di Talya
ed un’altra sconosciuta.
Cassandra rivolta alla
maga:
“Tu eri li sai chi ha
ucciso la Divina parla”.
Lei rispose:
“Mi dispiace ma non
ricordo niente”.
Intervenne Solas:
“Lo squarcio e stabile chiuso
ma non sigillato. Forse grazie al marchio possiamo aprirlo per sigillarlo
correttamente ma ciò comporterà attirare l’attenzione di ciò che si trova
dall’altro lato”.
E Cassandra:
“Ovvero demoni,quindi tutti pronti”.
Dati gli ordini per
disporre le truppe venne circondaro
lo squarcio,la cercatrice fece un cenno alla maga se fosse pronta e lei le
rispose di si con un cenno del capo.
Talya bastone nella mano destra,alzò la sinistra e
concentrandosi diede il via all’operazione.
Appena lo squarcio fu
sbloccato ondate di demoni uscirono per attaccare,la
battaglia fu dura e alcuni rimasero feriti ma la maga riuscì all’ultimo a
sigillare lo squarcio.
Crollò sulle ginocchia
causa lo spreco di energie ma era fatta lo avevano chiuso questo, però sarebbe
stato solo l’inizio.
Si svegliò in una delle
case di Haven mentre un’elfa
stava per lasciare delle cose ma, appena si accorse che la maga era sveglia
s’inginocchiò scusandosi del disturbo.
Talya si alzò e avvicinandosi all’elfa le porse la
mano per farla alzare non avrebbe mai accettato che qualcuno si
inchinasse di fronte a lei.
L’elfa
ringraziò per il gesto e riferì che appena si fosse alzata avrebbe dovuto raggiungere
Cassandra in chiesa poi con un leggero inchino salutò l’Araldo ed andò via.
Talya si guardò la mano la cicatrice era stabile non
cresceva più quindi per ora c’è l’avevano fatta.
Si guardò in torno l’abitazione
era semplice ma confortevole ed era la tipica casa da paese montano.
Su un tavolino trovò un
appunto su cui erano segnati gli andamenti delle sue condizioni, poi vide un
piccolo baule e lo aprì.
All’interno c’erano
un’armatura leggera di buona fattura e un bastone da mago altrettanto ben
fatto.
Notò che l’armatura era
della sua taglia quindi la estrasse dal baule poi la poggiò sul letto.
Iniziò a spogliarsi e
poi la indosso la sensazione fu meravigliosa era leggera e le carezzava la
pelle.
Impugnò poi il bastone
e se lo fisso dietro la schiena per poi uscire, appena fuori vide gli abitanti
di Haven salutarla con rispetto.
S’incamminò verso la
chiesa e tutti quelli che incontrava le porsero un rispettoso saluto.
Entrò in chiesa e si diresse
verso la stanza da cui provenivano delle forti grida di una concitata
discussione.
Entrò tranquillamente
nella stanza e sorpresa Cassandra e Leliana insieme
al cancelliere Roderick stava discutendo.
Lui ordinò alle guardie
di arrestare la maga, ma la cercatrice ordinò loro di
andarsene.
A quel punto riprese la
discussione su quello che il cancelliere riteneva il problema principale ovvero
eleggere una nuova Divina e lo squarcio ritenuto da Cassandra il vero problema.
A un certo punto tra il
fatto che si era appena ripresa e che le chiacchiere del cancelliere la stavano
stufando Talya sbottò:
“Ancora litigi e
discussioni un problema è stato placato ma ora bisogna
capire cosa ha causato l’esplosione che
a distrutto il tempio”.
Cassandra sbattendo un
libro sul tavolo davanti a lei disse :
“Infatti, qui abbiamo l’ultima direttiva di Justina
che ci dava carta bianca per intervenire lei sapeva ma non e riuscita a evitare
tutto ciò.
Quindi dichiaro la
rinascita dell’Inquisizione troveremo i responsabili e
faremo giustizia”.
Il cancelliere andò via
sbuffando e subito dopo iniziarono i preparativi.
C’era molto da fare avrebbero dovuto
trovare alleati e creare reti di contatti per portare avanti una missione di tale
portata.
Venne l’ora delle presentazioni formali
quindi Cassandra presentò tutti a Talya,il capitano Cullen colui che gestiva le truppe poi
l’ambasciatrice Josephine Montilyet che si sarebbe occupata del creare
contatti e gestirli Leliana già la conosceva.
Ora a Cassandra non restava che fare una
cosa:
“Ci serve il tuo aiuto tu sei l’unica che
può chiudere gli squarci ci aiuterai”.
Porse la mano verso la maga lei la strinse
sorridendo e rispose:
“Siamo tutti sulla stessa barca e sono
pronta a fare la mia parte”.
Superati i convenevoli, c’era bisogno di
una buona notte di sonno.
Il giorno dopo Talya era seduta su una roccia guardando il lago
ghiacciato intenta a incidere il suo bastone.
Leliana si avvicinò silenziosa e quando notò lo
stemma inciso sullo stiletto che la maga stava usando restò turbata.
Si fece notare dalla maga e poi disse:
“Che ci fai qui ammiri il lago”.
Talya si voltò verso Leliana e rispose:
“Ammiro il fascino di Haven sotto la neve”.
Leliana riprese il discorso:
“Come mai stai incidendo il bastone non ti
piace”.
La maga rispose:
“Ho sempre personalizzato la mia
attrezzatura e solo per questo non perché il bastone fosse brutto al contrario
e molto ben fatto.
Ma io penso tu voglia sapere qualcosa su
questo stiletto ho notato come guardavi l’emblema che
porta inciso”.
Leliana si sentì un po’ in imbarazzo non era
riuscita a nascondere il suo interesse quindi era il momento di andare al sodo:
“Io so di chi è quell’emblema ma tu come
l’hai avuto”.
La maga guardò Leliana e rispose:
“Nel mio girovagare dopo la rivolta dei
maghi rischiai molto in un combattimento la proprietaria di questo stiletto mi
salvò la vita”.
E Leliana con un’aria felice chiese:
“Quando hai incontrato quella donna?”.
La maga rispose:
“Tu da quanto non la senti?”.
La capo spia restò stupita,quindi lei
sapeva.
La maga schiocco le dita e nella sua mano
comparve una lettera sigillata e la porse a Leliana.
Lei la prese e guardando l’emblema sulla
busta si commosse ringraziò Talya e stringendo la lettera si allontanò.
La maga continuando a incidere le rune sul
bastone disse:
“Come ti avevo promesso se l’avessi incontrata le avrei consegnato il messaggio e l’ho
mantenuta”.
Alzò gli occhi al cielo ammirando la
giornata di sole su Haven,da qui le sue future decisioni avrebbero
avuto un grande peso sulla salvezza del mondo.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------