Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: Speranzanera_98    02/05/2015    0 recensioni
Sam è una ragazza che fatica a fidarsi delle persone.
Unica eccezione sono i suoi due migliori amici: Alex e Jessica.
Harry e un ragazzo con passato difficile e travagliato e con la fama da puttaniere, anche lui fatica ad aprirsi.
dal testo:
Sara: Perchè la promozione la otterranno a una sola condizione.
Sam: Cioè ?
Arthur: Dobbiamo trasferirci a Londra.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~Mi piace scrivere con la matita e poi cancellare.
Mi piace vedere come,se scrivo con un tratto di matita leggero,quando cancello,la scritta scompare senza alcun problema,e invece,se calco con la matita,per quanto io mi sforzi di cancellare,il tratto sotto rimane,lascia un solco. È un po’ come con le persone,quelle che sono solo di passaggio nella tua vita,
dopo un periodo di tempo molto limitato riusciamo a cancellarle dalla mente e dal cuore,
mentre invece,le persone che hanno segnato un momento importante nella tua vita,per quanto tu possa cercare di cancellarle,non ci riuscirai,
il loro segno rimarrà,
per sempre
 
E' stata la prima cosa che ho scitto sul mio diario quel 3 giugno 2014. Visto che non riesco ad aprirmi con le persone mi diletto a scrivere i miei pensieri sulla carta. Sono sempre stata una pesona chiusa e riservata che non ama esporsi troppo alle persone probabilmente per colpa di mia madre, mi ha sempre detto che non è mai semplice fidarsi  e quindi mi tengo tutto dentro e evito di sfogarmi. Qualche volta è un bene altre invece mi distrugge.
Mi presento sono Sam, diminutivo di Samantha, odio il mio nome, per questo mi faccio chiamare così. Non sono per niente una ragzza come tutte le altre, non sto dicendo di essere un extraterrestre con tentacoli verdi e dieci occhi e di provenire da un altro pianeta che non sia la terra, dico solo che io non amo per niete essere femminile e mettermi in mostra come fanno tutte. Odio essere al centro dell'attenzione insomma. Ho 17 anni e frequento la terza superiore di un liceo artistico a Milano, Italia. Si sono italiana anche se dal mio nome non si direbbe vero ? beh, in realtà sono italo-inglese. Mio padre è di Londra e mia madre di Milano. Volete che vi racconti come si sono conusciuti ? Adesso vi spiego: quando mio padre lavorava ancora a Londra in una ditta di auto, lo hanno mandato qui in Italia per una conferenza o una cosa simile. Quando è salito in aereo c'era una donna, ovviamente era mia madre, che lavorava come hostess e da quello che so è stata subito attrazione. Si sono frequentati per il periodo che mio padre e stato in italia, più o meno un mesetto a causa di complicazioni con la ditta sucursale che c'è qui in Italia, e quando è tornato a Londra hanno comunque continuato a sentirsi. Mia madre andava spesso a trovarlo e viceversa e una sera quando sono tornati da una cana, beh, potete immagine cosa abbiano fatto senza che io ve lo spieghi. Non mi lamento di loro due anche se li vedo praticamente solo a cena la sera e a volte nemmeno in questa occasione. Ma a tenermi compagnia ci sono le mie due sorelle: Niky ha 7 anni ed è veramente una peste. Molte volte vorrei rinchiuderla i uno sgabuzzino e gettare la chiave, ma è una bambina molto dolce, un controsenso assurdo. Poi c'è Ilaria mia sorella maggiore. Ha 26 anni e anche lei la vedo di rado, vive con il suo ragazzo Marco in una piccola casa non lontano dal mio quartiere. Siamo tutte e tre molto legate al contrario di quello che dicono le altre persone visto che ci vedono spesso litigare.
Ora è il momento di descrivermi.
Sono una ragazza dai capelli color cioccolato, li trovo troppo scuri e vorrei tingerli di un rosso accesso ma mia madre non me lo permette, non ho mai capito il vero motivo, dice solo che sembrerei una pazza con capelli del genere,bah, sono lunghi fino a metà schiena e ho una piccola parte alla sinistra della mia testa che è rasata, a causa di una scommessa fatta tempo fa ancora quando ero in prima superiore, ma visto che ormai ci ho fatto l'occhio e mi piace anche ho deciso di tenerli così. Provate a immagine la scenata che mi ha fatto mia madre quando mi ha visto la prima volta. I miei occhi sono l'unica cosa che amo veramente  di me, sono di un azzurro intenso, identico a quello di mia madre e di mia sorella più piccola Niky, Ilaria invece ha gli occhi uguali a quelli di mio padre, color ambra. Come altezza sono nella media, 1.67 circa. Ho le curve nel posto giusto non mi lamento del mio corpo anche se ci trovo comunque sempre qualcosa di sbagliato e non mi sento a mio agio. Non amo mettere scarpe col tacco e truccarmi in modo pesante, sono fedele alle mie vecchie e consumate all star e al mio filo di matita sopra l'occhio che metto solitamente la mattina, quando ne ho voglia, per andare a scuola. A proposito di scuola, come ho già detto frequento il liceo artistico a Milano, l'arte è la mia passione ma il mio vero sogno è diventare stilista. Ho sempre vissuto tra i tessuti da quando ero piccola grazie a mia nonna paterna. lei aveva un piccolo negozio di stoffe in centro e ogni volta dopo scuola mi rintanavo da lei, era come un posto segreto solo nostro anche se era conosciuto da tutti oviamrnte, ma a me piaceva pensarla così. Ero molto attaccata a mia nonna e quando è morta ho passato un periodo veramente brutto. Ora qual negozio è stato venduto ed è stato trasformato in una profumeria, ma ogni volta che esco da scuola e ci passo davanti per tornare a casa mi torna sempre in mente quello che ho fatto lì dentro.
INIZIO CAPITOLO.

Sam: Mamma dove hai messo la canotta verde con la scritta ?!
Mamma: E' nel primo cassetto del tuo armadio come sempre !
AAAh non è possibile, mette sempre le cose nel posto sbagliato, non dovrebbe stare lì. Cerco nel casseto interessato e dopo qualche minuto la trovo sotto una maglia nera che probabilmente non è neanche mia visto che è decisamente troppo piccola per me e ha disegnato sul retro un unicorno che vola. Adoro mia madre ma certe volte è veramente troppo distratta, pensate che l'altro ieri stava facendo saltare la cucina. Corro in bagno dopo essermi messa la canotta, prendo la mia solita matita e traccio una linea sottile sopra gli occhi, metto anche un po' di mascara, stamattina mi sento in vena di truccarmi decentemente. Accorgendomi di essere in mutande, mi affretto a mettermi un paio di jeans, non troppo aderenti e le mie amate all star bianche ai piedi. Guardando fuori dalla finestra della mia stanza, noto che in tempo oggi non è dei migliori,decido quindi di mettermi un golfino nero addosso e di portarmi dietro anche una felpa più pesante. Anche se siamo a Marzo le temperature non si sono alzte di molto.
Camera mai non è distante da quella di Niky e la sento urlare mentre gioca con i suo amati peluche, "beatà gioventù" penso, mio nonno avrebbe sicuramente detto così. E in effetti è vero,oggi sta a casa da scuola per il semplice fatto che devono ristrutturarne una parte e quindi per un po' non potrà andarci.Siamo ametà dell'anno scolastico e sinceramente non vedo l'ora che finisca questo incubo di interrogazioni e compiti in classe.
Scendo le scale che portano in soggiorno, sono coperte da una moquette color rosso spento che detesto, è ricoperta da macchie e di peli del mio pastore tedesco Shila. Una cucciola di 5 mesi.Le pareti del salotto sono in giallo senape, mi stupisco che una bambina come mia sorella abbia scelto un colore del genere. Tovo mia madre intenta a preparare qualcosa di comestibile, non è una grande cuoca e infatti mangiamo molto spesso cibi surgelati o quello che ordiniamo solitamente dai ristoranti della zona.
Sam: io vado, sono già in ritardo e vorrei evitare di prendermi un altro richiamo dalla preside, ciao.
Non do il tempo a mia madre di rispondermi che, dopo aver saluatto con una debole carezza sulla testa Shila, esco di casa chiudendomi la porta alle spalle.Milano  pur essendo una bella città è troppo caotica cosa che a me non piace affatto, sono sempre tutti di fretta ed essendo io un bradipo di natura mi sembra di essere sempre fuori posto. Non essendo il mio Liceo tanto distante da casa mia ci vado a piedi tutte le mattine. Faccio un respiro profondo e prendo il mio pacchetto di sigarette dalla tasca inferiore del mio zaino. Si io fumo. Mia madre non è daccordo su questo ma dice che nono abbastanza grande per decidere cosa fare e per prendermi le mie responsabilità, mio padre semplicemente se ne sbatte, ha fatto molte più storie a mia sorella che a me. Accendo la sigaretta e prendo la prima boccata di fumo e inizio a dirigermi verso la mia scuola. Il tempo oggi non è dei migliori, anche se siamo a Maggio c'è ancora un aria pungente.
La mia scuola è alquanto cupa, pur essendo un liceo artistico non ha colori al suo interno tranne che per qualche dipinto fatto da noi ragazzi sparso qua e là per i corridoi. Ha un gran bel cortile, che però noi studenti non possiamo sfruttare visto che la preside ha proibito di andare dietro all'edificio senza la presenza di un insegnante.
X: sempre la solita ritardataria
X2: dovresti esserci abituata ormai, la conosci da 3 anni sai com'è fatta
Sam: Oh finitela voi due ho avuto una nottata travagliata. comunque ciao anche a voi Jessica e Alex, è sempre un piacere sentire le vostre voci gracchianti al mattino
Alex: acida come sempre vedo
Disse il mio migliore amico accarezzandomi la testa.
Ora vi spiego chi sono questi due individui.
Alex: 17 anni, maschio,(beh si era capito) giocatore accanito di calcio e tifoso altrettanto sfrenato, è il mio migliore amico dalle elementari. Ha i capelli corti molto scuri tendenti al nero e occhi altrettanto scuri. Molto più alto di me, mi supera di granlunga con il suo metro e 80 di altezza.
Jessica: 16 anni (17 tra qualche mese),femmina (lol),disegnatrice di manga, l'ho conoscita in prima superiore,eravamo in classe insieme (lo siamo ancora) e ci siamo subito capite e piaciute. Un piccolo particolare: è lesbica. Ha i capelli di un biondo cenere che le arriva fino alle spalle e occhi scuri quasi quanto quelli di Alex. un metro e 68 circa.
Sam: forza andiamo in classe prima che la prof di italiano inizi a fare l'appello, non ho voglia di sentirla urlare a causa del nostro ritardo stamattina.
Alex: voi andate, io ora ho fisica, una noia
Sam: dimenticavo che tu non sei piùin classe con noi, traditore.
Alex infatti frequenta l'indirizzo di architettura e io e Jessica quello di arti figurative.Ora vi spiego: nella mia scuola a partire dal terzo anno di deve scegliere un indirizzo tra i seguenti: Architettura, Arti figuartive e Multimediale. Nei primi due anni invece, biennio, si cerac di capire in quale indirizzo andare, seguendo materie o discipline che sono poi comprese nei vari indirizzi.
Io e Jessica salutammo Alex in modo scherzoso e ci diregemmo in aula per passare per 2 ore con la professoressa di italiano che sicuramente avrebbe interrogato. Non me la cavo male a scuola, certo non posso sicuramente essere considerata una persona che passa tutto il tempo sui libri senza avere una vita sociale, anzi, sono l'opposto di questo. Mi piace solo avere la mia media altra per poi non dovere arrivare alla fine dell'anno con l'acqua alla gola come fa una certa persona che ora è seduta difianco a me e sta bellamente messaggiando al cellulare senza provare a seguire minimamente quello che sta dicendo bocca di rospo. Si la chiamo così, e non credo di essere l'unica a farlo. La chiamiamo così semplicemente perchè ogni volta che si mette a parlare la sua voce è identica ai versi di un sorpo e l'aspetto dlle sue labbra lo conferma. Meglio cercare di sopravvivere a queste 8 ore oggi come meglio posso, non credo siano una passeggiata.
Sam: Mamma sono a casa !
Mamma: siamo in cucina Sam!
Siamo ? Da quello che sapevo doveva esserci solo lei. Niky sarebbe stata da una sua amichetta quel pomeriggio, papà lavorava e di certo Ilaria era troppo impegnata con il lavoro per venire a trovarci senza un preavviso di almeno 2 giorni. Entro in cucina e noto bellamente che mi stavo sbagliando. Niky era seduta su uno degli sgabelli della penisola mentre mangiava una fetta di pane e marmellata, doveva essere la sua merenda visto che erano le 16.30 passate. Ilaria era seduta difianco a lei con una tazza,che prima doveva contenere del caffè, tra le dita e Shila al suo fianco sdraiata vicino allo sgabello,mio padre e mia madre invece erano appoggiati al lavello della cucina, uno con uno straccio tra le mani e l'altro con quella che sembrava una lettera ingiallita.
Sam: Riunione di famiglia straordinaria ? non ne sapevo nulla.
Dissi mentre appoggiavo il mio zaino sul divano in pelle bianca che si trovava del salotto poco prima dell'entrata della cucina atraversata da un arco che divideva i due spazi ben diversi.
Arthur (padre): dobbiamo parlare di una cosa Samantha, tua madre e le tue sorelle sanno già tutto e hanno approvato la cosa.
Sam: di che si tratta ?
Dissi mentre mi sedevo in malo modo su uno degli sgabelli liberi di fronte alla piccola Niky che stava ancora mangiando in suo pane e mi sorrideva. Aveva i codini legti con due elastici rosa con delle caramelle attaccate, un tempo erano miei, ma glieli ho ceduti volentieri, che gusti orrribili che avevo da bambina, me lo sono semre ripetuto.Vidi mia madre abbassare lo sguardo. Iniziò a parlare proprio lei.
Sara (madre): Stamattina abbiamo ricevuto questa lettera e dice che sia tuo padre che il ragazzo di tua sorella, hanno ricevuto una promozione.
Mio padre e Marco lavorano nella stassa ditta, per questo Ilaria e lui si sono conosciuti. Una sera mio padre portò dei colleghi a casa per finire un lavoro e tra gli invitati c'era lui. Ha subito messo gli occhi su mia sorella e dopo un lungo periodo di corteggiamento e appuntamenti si sono fidanzati e ora sono quasi 2 anni e mezzo che vivono insieme.
Sam: ma è fantastico! allora perchè sei così abbattuta ? Non mi sembra che sia una notia così brutta, alvorano sodo tutti e due e se la meritano una promozione.
Dissi mentre guardai mia sorella che intanto stava ancora tenendo la tazza vuota tra le dita. Aveva un'espressione felice, forse per quello che avevo appena detto sul suo ragazzo o pr quello che si erano detti tutti quanti prima del mio arrivo.
Sara: perchè la promozione la otterranno a una sola condizione
Sam: cioè ?
Arthur: Dobbiamo trasferirci a Londra.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Speranzanera_98