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Autore: Pendragon    02/05/2015    3 recensioni
[ Future!Fic | Storia interattiva | Iscrizioni chiuse ]
« Entrate nelle vostre cabine! » ordinò Chirone, brandendo due spade. Gli unici ad ascoltarlo furono i più piccoli che, spaventati, andarono a cercare riparo nei loro letti. I più grandi, invece, erano riluttanti ad andarsene e guardavano il cielo color pece.
« Ho detto- » iniziò il centauro, con tono serio e irremovibile, ma fu fermato dall’apparizione di un lampo di luce.
Si è risolto tutto!, pensò Celsi, tirando un sospiro di sollievo. Chiaramente si sbagliava.
La luce proveniva da una figura che si dirigeva verso il Campo con grazia. Atterrò delicatamente, con le ali dorate spiegate. Tutti si resero conto che quella figura era effettivamente vestita di luce. Il suo vestito cambiava colore, seguendo il motivo dell’arcobaleno.
« Divina Iride! » esclamò Chirone, flettendo le zampe equine per inchinarsi alla dea. I ragazzi presero esempio dal centauro, sconvolti da tutti gli eventi.
« Vi porto infauste notizie, » disse la dea. « il dio Apollo è scomparso e il carro del sole è stato rubato. »
« Com’è possibile? » chiese Chirone.
Iride si alzò di nuovo in volo. « È l’ascesa delle tenebre »
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Apollo, Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The rise of the darkness

Il tuffo della morte

Selene Winchester
 


arry e Celsi avevano lasciato il gruppo e si erano diretti verso terre lontane per salvare Apollo. La figlia di Zeus sperava veramente che riuscissero in questo salvataggio. Ammirava Apollo e la sua prole e avrebbe tanto voluto farne parte ma doveva accettare, a malincuore, di discendere da Zeus, il padre degli dèi, e se doveva sentirsi importante per il sangue che le scorreva nelle vene, be’, Selene non capiva perché. Certo, non disdegnava suo padre, sotto sotto ci teneva a lui, però… scosse il capo, inondando ancora di più la sua faccia con alcune ciocche biondo cenere. Doveva concentrarsi sull’impresa, non sul suo genitore divino.
« … E dunque per prole del cielo si riferiva sicuramente a Selene, mentre per- » la voce di Michela Green che pronunciava il suo nome la riportò ufficialmente con la testa sulla slitta di Iride. Con un’espressione poco intelligente mormorò un “hm?”, facendo zittire Michela.
« Stavo riassumendo la profezia, Sel. » spiegò la figlia di Demetra.
« Ah, già. » banalizzò con un gesto della mano.
Michela la guardò stranita. Probabilmente si chiedeva come facesse a prendere una profezia sottogamba. Il fatto era che Selene era preoccupata ma, come al solito, indossava una maschera d’indifferenza per nascondere le sue emozioni. « Dicevo… Selene, Encarnation e Daniel dovranno recuperare il carro di Apollo. Gèrard, Ted e Matt dovranno affrontare la dea dal viso truce, che no, non ho idea di chi sia e poi Gabriela, Anouk e io affronteremo il… Re. »
« Chi è questo Re? » chiese Gabriela.
Ted le scoccò uno sguardo scocciato. « Fai sul serio, Gabriela? Non hai ancora capito chi accidenti sia? »
Oggi è più girato del solito, pensò Selene. Anouk, poi, con voce calma a paziente richiamò il nome del ragazzo per rimproverarlo e poi si rivolse a Gabriela: « Gabri, avevamo accennato ad un dio primordiale, ricordi? » iniziò Anouk. « Be’, quel dio primordiale è il mio, um, patrigno? Insomma, è Erebo. »
Selene spalancò gli occhi. Aveva qualche sospetto, aveva il nome del dio delle tenebre vivo nella sua mente, ma si era rifiutata di darsi retta (cosa abbastanza strana). Se Erebo si era risvegliato… come potevano loro, un gruppo di semidei che per qualche miracolo non si erano ancora uccisi a vicenda – perché, sì, bisognava ammettere che non erano il gruppo più unito della storia -, sconfiggere il dio primordiale delle tenebre? Ma che sostanze illegali assumevano le Parche prima di tessere la tela del destino?!
« Erebo il… dio delle tenebre? » chiese la figlia di Afrodite con gli occhi sbarrati.
« No, Erebo il mio zio nano sudamericano che vende gelati in piazza. » rispose sarcastico Ted, beccandosi una gomitata nelle costole da parte di Matt che, però, non nascose un sorriso. Nemmeno Selene fu brava a nascondere un leggero sorriso divertito. Insomma, immaginarsi il temibile Erebo come un nanetto che vendeva gelati era esilarante!
« Essere gentile non ti ucciderebbe, sai? » disse infastidita Gabriela.
« Forse, ma sarebbe noioso. » replicò il figlio di Chione.
« Di un po’, Theodor, ti senti in qualche modo realizzato a comportarti così? » Gabriela era abbastanza innervosita. Selene non sapeva se intervenire o meno. 
« Um, è abbastanza divertente a dire il vero, sì. » rispose il ragazzo con menefreghismo. Gabriela serrò i pugni e allora intervenne Matt che, alzandosi, spinse Ted di lato, sedendosi fra lui e Gabriela.
« Cosa speri di risolvere, Matt? » chiese Selene.
« Appena ricominciano… una bella sberla simultanea a tutti e due e siamo tutti più contenti. » spiegò il figlio di Eos sorridendo. Tutti, meno che Gabriela e Ted, scoppiarono in una fragorosa risata. Il clima di tensione e ansia precedente si allentò un po’, come se quella risata fosse una formula magica per diradare le sensazioni negative. 
Certo, la risata allontanò pure un po’ l’ansia e la paura dai cuori dei semidei ma di certo non innalzò delle barriere protettive contro certi mostriciattoli che, sentito l’odore dei semidei e scambiatolo per quello di una succulenta bistecca, batterono le loro alacce e si stagliarono sopra i semidei. La prima a notare quelle creature fu Michela che, accigliandosi, alzò lo sguardo e, con il volto pieno di terrore, esclamò: « Grifoni! »
I semidei rivolsero il naso al cielo e, dopo aver visto quei mitologici ibridi, sentirono il raccapricciante verso di una donnina-uccello e una decina di altri mostri giunse a dare una mano ai grifoni.
« E arpie! » aggiunse Matt. « Eddai ma una che ce ne vada bene no, eh? » 
« Già, probabilmente sarebbe il caso di cambiarci nome in semisfigati. » borbottò Gèrard impugnando la sua spada.
« Io direi completamente sfigati! » replicò Selene prendendo il suo arco e incoccando una freccia, puntandola contro un grifone grazie alle lampadine fluttuanti di Matt. La lasciò sfrecciare verso la creatura, riducendola in polvere dorata che le si riversò addosso. Tossicchiò leggermente, per liberarsi dei residui di mostro che le erano finiti in bocca.
« Dèi, i grifoni fanno schifo! » disse incoccando un’altra freccia.
« Di certo non dovremmo mangiarli, Selene! » rispose Ted lanciando un raggio di ghiaccio contro un’arpia e rendendola un gigantesco ghiacciolo mitologico che cadde pesantemente in mare e, a quel punto, intervenne Daniel che fece ingoiare dalle acque quel cubetto malefico.
« E certo, saranno loro a mangiare noi! » fece Encarnation uccidendo con uno dei suoi pugnali un grifone che si era avvicinato troppo. « E fuori tre. »
« Ne rimangono circa altri ventuno. » puntualizzò Gabriela.
« Bazzeccole! » disse Matt facendo scappare un grifone tramite una palla di luce con le sembianze di un ninja scordinato. Come se quel “bazzeccole” fosse una parola d’ordine, altri mostri alati arrivarono, arrivando a circa trentasei avversari pennuti.
« Tu non stai mai zitto eh? » sbuffò Selene distruggendo altri due mostri.
« Ho una bella voce, perché privarvene? » e detto ciò un esercito di luci fluttuanti (che rendevano l’atmosfera simile a quella vistasi nel film “Rapunzel”) sotto forma di ninja, conigli e cocker – e Selene poteva anche giurare di aver visto una luce sagomata a immagine di Freddie Mercury – avvolse un’arpia, distruggendola.
Gli spiriti del vento iniziarono ad essere più irrequieti e l’equilibrio sulla slitta era precario, molto precario. Selene non riusciva più a tirare frecce così bene e allora si costrinse a chiudere gli occhi, rivolgere i palmi delle mani in alto e pregare in silenzio suo padre. Quando riaprì gli occhi si alzò del vento e delle nubi si addensarono minacciose nel cielo. In un attimo un fulmine squarciò l’aria, abbattendo cinque o sei nemici.
« Arpie arrosto… slurp! » commentò Ted congelando di nuovo un’altra arpia.
Selene ghignò e poi rivolse di nuovo i palmi verso l’alto ma, prima che potesse fulminare altri elementi, un’arpia le afferrò il braccio fra gli artigli affilati, tirandola verso il bordo della slitta. Fortunatamente la figlia di Zeus estrasse una freccia e la conficcò nel petto del mostro, disintegrandolo. Si toccò il braccio e sentì un liquido caldo e vischioso sporcarle la mano e trattenne un’imprecazione in greco fra i denti; si era procurata un bel taglio. 
« Selene! Tutto bene? » esclamò Michela. La figlia di Zeus annuì piano, un po’ disorientata a causa del dolore. Rivolse di nuovo i palmi verso l’alto richiamando un fulmine, ignorando che, debole com’era a causa della copiosa perdita di sangue che stava avendo, quell’uso dei suoi poteri poteva farle molto male. Quando il fulmine cadde gli spiriti del vento si imbizzarrirono, facendo sobbalzare il carro. Selene, con la testa che le girava fortemente, barcollò e, arrivata al bordo della slitta, si tenne saldamente con le gambe che tremavano. Il sangue continuava a sgorgare. Ci fu un’altra potente scossa e Selene non poté evitare di venire sbalzata all’indietro, nel vuoto più assoluto avvolta dalle tenebre.
Sentiva l’aria avvolgerla e la distanza d’aria bruciata sempre con più velocità.
Fantastico, è così che morirò, pensava Selene, incapace di provare anche solo a chiedere a suo padre di salvarla, dato che la paura e l’imminente morte le avevano annebbiato il cervello. Selene Winchester, il meteorite spara fulmini umano annegato nell’oceano o morto dissanguato. Grandioso, pensava ancora. Sentiva altre urla di terrore oltre al vento che le fischiava nelle orecchie. Era ad un passo dal perdere definitivamente conoscenza ma fece appena in tempo e sentire qualcosa di freddo avvolgerla e poi… il nulla.



Pendragon's Notes

Avete completamente perso le speranze dell'happily ever after con me, vè?
 Selene è andata incontro ad un triste destino, RIP.
...

...
...

Nah, sto scherzando. Se dovessi uccidere qualcuno succederebbe in modo molto più cruento e terribile quindi, state tranquilli, Selene non ha esalato l'ultimo respiro :3
Non so perchè vi sto dicendo questo ma... boh, sappiatelo per vostro uso e consumo. Dunque, abbiamo assistito ad un altro momento da SemiSfigati (cioè tutti sono da semisfigati, poracci) ma, in compenso, abbiamo un bell'arrosto di arpie e grifoni! *prende un vassoio pieno di carne* Favorite? Offre la ditta Fulmini&Saette (?) :3
Dio ho problemi seri.
Comunque sia... vi dispiace per Selene? Ve lo sareste mai aspettato? Fatemelo sapere :3
As usual, ringraziamenti time!
Grazie a voi, meraviglie, che leggete e mi lasciate qualche bella parolina e grazie a _Littles_, mi amor, che beta con tanta tenerezza (perchè, sì, sei cutie girl!) :3
Ora vado, nella speranza di non essere uccisa per Selene, lol.
A presto!

 
Pendragon 
  
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