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Autore: deme    03/05/2015    5 recensioni
Due persone molto vicine, la stessa casa, lo stesso giro di amicizie, ma semplici amici o qualche cosa di più?
"..potresti avere altri centomila ragazzi e quando se ne accorgerà sarà troppo tardi! ti prego fammi un sorriso".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Hola genteee! Allora sarò molto breve, questa è la primissima storia che scrivo quindi mi raccomando non siate troppo cattivi e se vi va poi lasciate qualche recensioncina… mi piacerebbe sapere cosa ne pensate..detto ciò buona lettura.

 

Giugno era un mese bellissimo certo, i colori, i fiori dappertutto, gli uccellini che cantavano, ma una cosa non avevano messo in conto: il caldo.                                                       
Nonostante non fosse piena estate, Fred pensò che quel giorno il caldo era davvero fastidioso e insopportabile, sarà perchè la cravatta che aveva su era troppo stretta, o forse perche la chiesa era pienissima di gente, o più semplicemente per l agitazione per quel grande passo che stava per fare.                                                                                                                           
“ Caldo vero?” chiese sventolandosi con la mano ad un sorridente George, il quale gli si era avvicinato notando l ansia  che percorreva da capo a piedi il fratello.

“Veramnte no Fred” sorrise” sei soltanto un po’ agitato ed è normale, ma cerca di calmarti o farai venire un infarto a mamma” concluse.

I due gemelli si voltarono verso la signora Weasley, bellissima nel suo abito celeste con cappello annesso, vedendola in profonda agitazione con gli occhi già umidi e fazzoletti pronti.

A quella vista i due fratelli scoppiarono a ridere” vedi Fred così devi essere, sii sereno, lei ti ama e tu anche giusto?”

Lo guardò e appena pronunciò quel “ non sai quanto” gli occhi gli si velarono di commozione e di ricordi.

Inizio flashback

Camminava svogliato quella sera peri corridoi di Hogwarts , aveva lasciato George in camera a scervellarsi su qualche nuovo scherzo, mentre lui si era dileguato con la scusa di fare due passi, quando ad un certo punto dei piccoli singhiozzi catturarono la sua attenzione.            Girò l angolo e alla fine della scalinata la vide seduta sull ultimo gradino: la divisa perfettamente in ordine, la bacchetta infilata nella tasca a lato e quell ammasso di capelli ricci e ribelli che caratterizzavano Hermione Granger, la diligente studentessa che da qualche tempo a questa parte stava facendo palpitare il suo cuore, e non da una semplice amicizia.             Le si avvicinò sedendosi di fianco a lei e posandole una mano sulla spalla.

Hermione a quel gesto sussultò e si affrettò ad asciugare le lacrime “ oh, sei tu Fred, sono venuta a prendere una boccata d aria, la sala comune era troppo affollata stasera”.

“Hermione, immagino il perché tu sia qui, e lasciamelo dire Ron è davvero un cretino, si sbaciucchia quell oca civettuola? E tu lascialo fare, non devi piangere per lui, non ti merita, potresti avere altri centomila ragazzi e quando lui se ne accorgerà sarà troppo tardi! Ti prego fammi un sorriso”

Odiava vedere la sua Hermione piangere, e per chi poi? Per uno stupido con gli occhi foderati di prosciutto.

La Grifoncina alzò lo sguardo e lo guardò con gli occhi ancora leggermente umidi.

“Non piango per questo, io sono contenta se Ronald ha trovato l amore, anche se credo che non sia la ragazza giusta per lui, io sono soltanto malinconica. Tutti i miei amici hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto con le persone che amano e ora sono felici, io invece non ci riesco, mi faccio prendere da mille preoccupazioni e dubbi e non penso che sia una cosa che io possa superare tanto facilmente, ma dall altre parte voglio davvero essere felice e..”

“Ehi ehi..calma Granger calma, sembri una macchinetta”.

“Scusami Fred, avevo bisogno di sfogarmi” si giustificò con un leggero sorriso la ragazza.

“Allora se non ho mal intuito ti stavi riferendo alla tua situazione amorosa giusto?” le chiese Fred prendendole le mani.

“Si”.

“Ma tu puoi avere qualsiasi ragazzo, sei bella, intelligente, dov è il problema? Non capisco” disse scuotendo la testa.

“Il problema Fred è che penso di essermi innamorata di un ragazzo che non si è mai accorto di me in quel senso, penso di essermi innamorata di uno dei fratelli di Ronald”.

Quando finì il suo piccolo monologo Fred notò che le si erano imporporate le guance  e che aveva d istinto riabbassato lo sguardo.

Ma la sua mente era altrove rapita da quelle poche parole che accesero una piccola speranza in lui: mi sono innamorata di uno dei fratelli di Ronald.

Certo, sarebbe stato bellissimo se fosse stato lui, ma d altro canto non voleva farsi illusioni, quella piccola fiammella di speranza che si era accesa con tanta facilità si poteva spegnere con altrettanta facilità e voleva prolungare l arrivo di quel momento che, già lo sapeva, gli avrebbe fatto troppo male.

Contrariamente, però, le mise due dita sotto il mento costringendo la ragazza a guardarlo negli occhi.

Dio che occhi che aveva.

“Hermione sei una ragazza coraggiosa non lasciare che queste paure blocchino la tua felicità, chiunque sia è un uomo molto fortunato” un colpo al cuore accompagnò quelle parole.

“Forse hai ragione, devo andare a dire a quel ragazzo che mi ha stregato, che mi ha rubatoil cuore con la sua allegria e spensieratezza, che tante volte mi ha fatto anche arrabbiare perché si scambiava con suo fratello visto che io ero incapace di distinguerli” secondo colpo al cuore “ che i capelli rossi mi hanno sempre fatto impazzire..” terzo colpo al cuore.

“Ma forse non serve più ormai, visto che l ho appena fatto” concluse la riccia con un sorriso bellissimo.

Questa volta a Fred il cuore non prese un colpo, ma mise direttamente le ali tanto che dovette accertarsi di non stare volando visto la felicità che provava.

“Ma…ma quindi sono io?” riuscì a chiederle con la faccia sconvolta.

“Si Fred”.

“Io io e non George, sicura? Proprio io?”

“Certo che sono sicura,ma se ho fatto uno sbaglio a dirti quelle cose, se tu non provi niente per me, ti devo chiedere scu..”.

Ma non riuscì a terminare la frase perché le labbra del ragazzo poggiate sulle sue glielo impedirono.

Stava baciando la Granger, l aveva fatto sul serio, c era riuscito e ricordando la dichiarazione che le aveva appena fatto intensificò il bacio stringendola a sé, sicuro che quella felicità tanto desiderata era stata raggiunta da entrambi.

Fine flashback

“Fratello riprenditi, voltati miseriaccia”.

Fred venne svegliato da quello stato di trance in cui era caduto, giusto appena in tempo per vedere la porta aprirsi e la sua donna entrare affiancata dal padre e preceduta da Ginny che spargeva petali di rose lungo il tragitto.

Era davvero stupenda, l abito bianco e molto semplice le stava davvero bene, con quella cascata di boccoli tenuti fermi in cima da un piccolo diadema contornato di pietre blu, per non parlare del lungo velo decorato con delle roselline, sembrava un angelo e io ero davvero un uomo molto fortunato.

Mi raggiunse e mi affiancò con uno dei suoi più bei sorrisi, le alzai il velo e mentre rimettevo dietro l orecchio un ricciolo sfuggito dall acconciatura le sussurrai “ Sei bellissima, ti amo”.

La cerimonia fù abbastanza breve, nel momento delle promesse e dello scambio delle fedi entrambi ci commuovemmo e nel momento in cui il prete ci decretò marito e moglie presi e la baciai, mettendo tutto l amore che provavo, amore che sarebbe durato da qui per tutta la vita.

  
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