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Autore: Milla Renzi De Medina    03/05/2015    0 recensioni
Rustico scopre che le strabilianti e fantasiose storie del padre sono realtà... forse fin troppo
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Arrivò al nostro accampamento con l'Acqua e -con mio sgomento- l'Ombra. Venni a sapere che l'Acqua ora rispondeva al nome di Morten. Mi fece una buona impressione. Sembrava un ragazzo con la testa sulle spalle e questo sarebbe stato maledettamente utile a mio figlio (testa calda nonché guerriero del fuoco).
In seguito seppi anche che l'Ombra aveva un nome -Milla- e anche lei, nonostante tutto mi fece una buona impressione... Forse mi ricordò Jana, ma quando mi accorsi che mio figlio ne era palesemente innamorato e ricambiato, mi dovetti sforzare per non farle coraggio. La ragazza era tenace e sincera, nonostante la sua pedina, e assolutamente determinata a vincere il suo spirito elementare per riavere la propria vita... o forse per mio figlio...
 
Non so se fossi più sollevato o deluso, ma Ryan non mi riconobbe. Alla fine mi resi conto che era meglio così. Vedere la diffidenza negli occhi di mio figlio fu terribile (oltre che segno di buon senso... il poco di quel ragazzo), ma non potevo svelargli la mia identità. Avrei voluto, ma non sarebbe stato giusto nei suoi confronti. Mi convinsi che non era il momento giusto, ma che la volta successiva lo avrei preso da parte e gli avrei detto la verità.
La volta successiva venne.
Non ebbi il coraggio di dirglielo e rimandai a quella successiva e a quella dopo. Iniziai a paventare e desiderare quegli incontri casuali con mio figlio. Da un parte li temevo per quella verità che presto o tardi sarebbe venuta fuori e dall'altra li desideravo perché il ragazzo mi mancava innegabilmente.
 
"Quando c'è il Venerabile mi sembri più triste padre. Cosa ti ha fatto di male il Guerriero?"
Non avvio fatto i conti con l'intelligenza e la sensibilità di Jana.
"Nulla piccola, davvero. Il guerriero del fuoco non mi ha fatto nulla"
Ero poco credibile, infatti lei mi guardò con serietà maggiore del solito, sembrò soppesare attentamente le parole, infine...
"Io ho una teoria: in qualche modo lui mi ricorda te e tu mi ricordi lui, quindi in qualche modo dovete essere legati. Hai un modo strano di precederlo...come se sapessi esattamente cosa gli serve in un dato momento... Le stesse cose di cui hai bisogno tu. So che i girovaghi provengono dallo stesso mondo dei Venerabili. Ho sentito dire in giro che il precedente Guerriero ti assomigliava terribilmente e che non andavate affatto d'accordo perché tu lo accusavi di qualcosa con lo sguardo triste. Ho collegato gli indizi: Ryan, è tuo figlio."
Non potei fare altro che annuire sconsolato. Le raccontai la mia storia facendomi promettere che non lo avrebbe detto a nessuno. Nemmeno a Ryan. Soprattutto a Ryan.
Lei mi guardó negli occhi e promise.
Quando divenne vestale seppi che lo aveva fatto per me. Per il suo fragile padre adottivo.



ottagonino dell'autrice
ossequi e ringraziamenti a chiunque abbia letto i miei sproloqui sui pensieri di rustico
alla fine ho cambiato idea e proverò a scriverne un altro capitolo, ma non vi garantisco nulla...
vi prego di darmi il vostro parere giacchè è la mia prima ff :)
milla
   
 
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