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Autore: Fiore di Giada    03/05/2015    1 recensioni
Il rumore della pioggia interrompeva il silenzio spettrale della valle, ingombra di corpi di demoni, rossi di sangue.
Goiyo, chino sul terreno pietroso, stringeva a sé il corpo ormai privo di vita del fratello, lo sguardo assente e stralunato e la bocca stretta in un ringhio di dolore.
E così anche lui aveva perso la ragione, corrotto dai malefici esperimenti per la resurrezione di Giumaho...
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cho Hakkai, Genjo Sanzo Hoshi, Sha Gojio, Son Goku
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore della pioggia interrompeva il silenzio spettrale della valle, ingombra di corpi di demoni, rossi di sangue.

Goiyo, chino sul terreno pietroso, stringeva a sé il corpo ormai privo di vita del fratello, lo sguardo assente e stralunato e la bocca stretta in un ringhio di dolore.

E così anche lui aveva perso la ragione, corrotto dai malefici esperimenti per la resurrezione di Giumaho...

Non era rimasto più nulla della sua famiglia maledetta...

Un cupo ringhio emerse dalla sua bocca. In quel momento, mentre stringeva a sé il corpo sbrindellato di Sha Jien, il senso di colpa per le sue origini era riemerso...

E, crudele, aveva riaperto delle ferite che credeva suturate...

- Perdonami... - mormorò con voce sottile, trattenendo a stento un singhiozzo. Doveva la vita a suo fratello...

Grazie a lui la sua vita non era finita sotto i colpi di ascia di una donna sofferente e impazzita dal dolore.

Ma cosa era servito tutto quanto?

Sha Jien giaceva inerte tra le sue braccia.

Non era riuscito a strapparlo ad un destino crudele...

Strinse ancora di più il cadavere al petto. La sua mente, in quel momento, ripercorreva dei ricordi che credeva di avere dimenticato...


Il silenzio avvolgeva la casa, interrotto solo dai singhiozzi di lui.

Ancora una volta era stato picchiato brutalmente e giaceva sul pavimento freddo, il corpo percorso da atroci sofferenze...

E di nuovo singhiozzi privi di lacrime avevano scosso il suo corpo minuto e sottile...

Perché sua madre lo aveva picchiato? Quale era la colpa di cui si era macchiato?

Molto spesso aveva desiderato di svanire e non essere mai nato, pur di non vedere quella rabbiosa tristezza nelle iridi di lei...

Perché, ne era sicuro, era colpa sua.

Sua madre era triste a causa sua.

Sha Goiyo era un bambino cattivo e meritava di essere punito.

Ma perché?

Che cosa aveva fatto?

Si era stretto le braccia attorno al petto, tremante. Avrebbe desiderato morire, ma non aveva la forza di rialzarsi e di cercare un'arma..

Il corpo gli doleva, a causa delle percosse ricevute dalla madre.

-Inutile...- aveva sussurrato, la voce colma di stanchezza e poi la stanchezza e il dolore lo avevano vinto.


Quanto tempo era passato?

Minuti? Ore? Giorni?

Non lo ricordava più...

Aveva aperto gli occhi e si era ritrovato disteso sulla sua stuoia, lo sguardo serio di suo fratello chino su di lui.

Aveva chinato la testa, dinanzi a quegli occhi tanto calmi e maturi, eppure palpitanti di una luce malinconica.

Quello sguardo, colmo di dolcezza, trafiggeva il suo cuore di vergogna.

- Fratello... Perché un mostro come me è ancora vivo? - aveva chiesto. In quel momento aveva compreso il perché delle botte ricevute da sua madre...

Molto spesso, nella rabbia silenziosa di lei, vedeva una accusa...

Mostro.

Quello sguardo, gravido di dolore rabbioso, esprimeva la considerazione che sua madre aveva di lui...

Sha Jien, dinanzi alla domanda del bambino, si era irrigidito e un lampo di rabbia era balenato nel suo sguardo.

- Tu non sei un mostro. - gli aveva detto deciso e gli aveva posato la mano sui capelli rossi, in una delicata carezza.


Un tremito scosse il corpo del mezzo-demone. Aveva perduto l'unica persona, della sua famiglia d'origine, che non l'aveva fatto sentire un mostro a causa del carminio colore dei suoi capelli e dei suoi occhi...

Ed era solo colpa sua.

Non era stato in grado di proteggere la persona che si era macchiata del sangue della sua stessa madre per lui.

- La mamma aveva ragione... Sono un mostro... Un inutile mostro... - sussurrò e una breve risata amara risuonò sulle sue labbra.


- Goiyo... - sussurrò Goku e fece un passo avanti, ma la mano di Sanzo posata sulla sua spalla lo fermò.

Il demone girò la testa e fissò i suoi occhi dorati nelle iridi ametistine del monaco, che fece con la testa un lieve cenno di diniego.

- Ma Sanzo... Goiyo sta male... Non dovremo fare qualcosa per lui? - domandò timidamente il più giovane dei quattro. Lui e il kappa pervertito litigavano spesso, ma non gli piaceva vederlo annientato dalla disperazione...

Avrebbe voluto fare qualcosa per dargli una mano...

Avrebbe accettato di sentire nuovamente le sue prese in giro, pur di non vedere il suo compagno pietrificato da quel dolore straziante...

Sanzo, dinanzi alla domanda del giovane demone, sospirò. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, anche a lui non piaceva vedere quell'espressione sofferente sul volto del loro compagno...

Quella disperazione gli ricordava la sua, quando aveva perduto il suo maestro a causa di un demone...

Lo avrebbe aiutato anche lui, ma in quel frangente comprendeva il desiderio di solitudine di Goiyo...

Avrebbe rifiutato qualsiasi aiuto, oppresso dalla disperazione e dalla rabbia impotente, causata dalla perdita di una persona cara...

- Non possiamo fare nulla per lui. - mormorò con voce calma il bonzo e, lento, si accese una sigaretta.

Goku girò lo sguardo verso Hakkai, che era a poca distanza, appoggiato ad un albero, con Hakuryu sulla spalla.

- La pensi anche tu come Sanzo? - chiese.

- Sì. Possiamo solo aspettare che sia lui a ritornare da noi. - rispose Hakkai e, nello stesso momento, i lampi illuminarono il cielo cupo d'un bagliore livido.












   
 
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