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Autore: ipusheveryoneaway    03/05/2015    1 recensioni
A 16 anni credi che il primo amore durerà per sempre, ma sarai capace di rialzarti e riscoprire te stessa dopo che questo ti viene strappato?
Questa è la storia di Rebecca che dovrà rimettere insieme i pezzi della sua vita e riscoprirsi, riuscirà ad aprirsi ad un nuovo amore? Riuscirà Valentina a conquistare il posto che merita nel cuore di Rebecca? Il primo amore non si scorda mai ma la vita continua e ti riserva sempre nuovi inizi...
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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~~“Allora che cazzo è successo sabato sera? E sopratutto dov'eri?” mi chiede Zoe mentre ci incamminiamo verso scuola. E' di nuovo lunedì, non ci posso credere, la domenica è durata troppo poco, sarà che l'ho passata a pensarla tutto il pomeriggio ma avrei voluto che non finisse più.
“E' successo un mezzo casino Zoe” le dico accendendomi la prima sigaretta della giornata.
“Vedi di raccontarmi tutto perchè non ti trovavo più e Andrea era troppo ubriaco per raccontare cos'era successo; Rebi veramente con chi cazzo eri?”
“E' una storia lunga ma tu prometti di non raccontarla a nessuno, neanche alle altre!” la guardo e lei annuisce.
“Hai presente la barista della discoteca, Valentina? Quella con i capelli neri?”
“Si perchè?” mi chiede lei sempre più preoccupata.
“Ero a casa sua”
“E per quale cavolo di motivo tu eri a casa della barista che tutti i ragazzi della scuola si vorrebbero fare?” mi chiede quasi perplessa. Pensare che tutti i miei compagni eccitati se la vorrebbero fare e che io l'ho respinta mi fa' quasi sorridere.
“Perchè... beh praticamente le ho vomitato sui piedi..”
“E lei ti ha portato a casa sua? Se una deficiente ubriaca perlopiù sconosciuta mi vomita sui piedi la riempo di nomi altrochè portarla a casa mia!”. Ho una paura fottuta di dirglielo, perchè so che dovrei essere sincera al 100%.
“No, cioè diciamo che non siamo sconosciute”
“Rebi essere amiche su Facebook o vedersi un paio di volte al Kappa o in discoteca non vuol dire conoscersi, te lo dico”
“Cazzo Zoe, ti prego, ce la fai a stare in silenzio per 5 minuti? Io ti adoro, veramente ma questa cosa non è facile, perciò stai in silenzio, i commenti alla fine.”
“Ok scusami Fiorellino” mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
“Praticamente domenica scorsa ti ricordi che siamo andate a fare aperitivo al Kappa?”
“Si certo”
“Beh dopo aver ordinato sono andata in bagno, mi stavo lavando le mani quando è entrata lei, all'inizio non me ne ero accorta e lei ha richiamato la mia attenzione chiamandomi 'Tequila' per i bicchierini della sera precedente, comunque alla fine ci siamo presentate e io sono tornata al tavolo, per tutto il pomeriggio mi ha guardato e tornata a casa su Facebook ho trovato la sua richiesta d'amicizia.
Poi lunedì vi ho detto che non sarei uscita, ma alla fine ho deciso di andare a fare un giro a piedi per fumare una sigaretta, ad un certo punto lei mi si ferma di fianco in macchina e mi chiede di salire, così siamo andate a fare un giro e mi ha portato in questo posto stupendo dalla quale si vede tutta la città. Ci siamo messe a parlare, abbiamo fumato una sigaretta poi.. ci siamo.. cioè lei mi ha baciato.” sento che un peso enorme mi si solleva dallo stomaco.
“E...” dice Zoe alla fine.
“Come 'E..?' non hai nient'altro da dire?” le dico quasi incredula.
“Rebi mi devi dire qualcos'altro. Ti è piaciuto o no? Cos'è successo dopo?”
“L'ho respinta, però mi è piaciuto, tanto anche..”
“Perchè l'hai respinta se ti è piaciuto?” mi chiede.
“Secondo te perchè l'ho respinta?” le rispondo con gli occhi lucidi
“Marco?” quando pronuncia il suo nome una lacrima scende piano lungo la mia guancia.
“Rebi, non capisco perchè lei l'hai respinta a causa di Marco e con Andrea questo non è successo?”
“Perchè baciando Andrea non provavo nulla, baciando lei invece, cazzo qualcosa ho sentito ed anche forte, baciandola mi è venuto in mente Marco perchè mentre la baciavo il mio stomaco si contorceva proprio come succedeva con lui. Quando la sua lingua è arrivata al mio labbro inferiore mi sono venuti i brividi.” Se ci ripenso mi  vengono pure ora.
“Va bene, evitiamo i dettagli, ma comunque il fatto è questo Rebi: ti piace e tanto da quanto vedo” mi dice lei.
“Penso di si, il fatto è che ho rovinato tutto ancora prima che un qualcosa ci fosse. Dopo che l'ho respinta sono andata in panico ripensando a Marco, lei mi ha riportato a casa e prima di scendere le ho detto che era stata una pessima idea. L'altra sera, poi, l'ho fatta incazzare, lei mi voleva parlare e io ho continuato a bere e a baciare Andrea davanti a lei.”
“Rebi ma perchè l'hai fatto?” mi dice quasi delusa.
“Il problema è che non è tutto, dopo averle chiesto un drink mentre ero mano per mano con Andrea, sono uscita con lui, ci siamo messi sulle scale, nessuno ci poteva vedere e quindi diciamo che ci siamo ritrovati molto molto vicini. Quando lui mi ha chiesto se volevo farlo con lui è arrivata Valentina, dicendo che io non andavo da nessuna parte, la mia testa ha iniziato a girare e mi sono ritrovata a vomitare con Valentina che mi reggeva e Andrea che ci mandava a fanculo andandosene. Da quel momento ho un buco, non ricordo assolutamente niente. Ieri mattina mi sono svegliata nel suo letto con una sua maglietta. I messaggi a te e a mia mamma li ha mandati lei.”
“Beh dai, vorrà dire qualcosa se ti ha portato a casa sua perchè stavi male, le piaci Rebi.”
“Lo pensavo anch'io ma ti giuro Zoe che tu non hai visto come mi guardava ieri mattina, era.. disgustata e incazzata. Non ha praticamente visto l'ora di riportarmi a casa, io cercavo di parlarle, mi sono scusata per la sera prima e per lunedì scorso ma lei è rimasta impassibile; mi ha lasciato davanti a casa e poi se ne è andata.”
“E ci credo Rebi, prima l'hai respinta poi ti sei limonata uno davanti a lei, scusa che ti aspettavi? Che ieri mattina ti facesse la festa?”.
Zoe ha ragione e io mi sto rendendo sempre più conto che Valentina mi piace, si mi piace davvero.
“Voglio rimediare Zoe, voglio vedere come va a finire questa cosa. E ho una paura fottuta, ho paura di affezionarmi, ho paura di bruciarmi di nuovo e ho paura della depressione, perchè so che se anche questa cosa andrà male io ricadrò in quel buco nero e non so se sarò capace di rialzarmi una seconda volta.” le dico quando ormai stiamo salendo le scale d'entrata della scuola.
“Vuoi un consiglio Rebi?” annuisco. “Buttati, smettila di vivere sotto una campana di vetro perchè hai paura di ricadere. Lo so che hai vissuto il peggiore degli incubi, ma tu sei ancora qui. Devi vivere, vivi anche per lui. Lui vorrebbe così e questo lo sappiamo entrambe. Perciò, Valentina ti piace? Perchè sono quasi sicura che a lei tu piaccia, perciò chiedile scusa, parlale, fai qualcosa!”
Ha ragione, devo riavvicinarmi a lei. Devo trovare il modo.

Per le prime due ore di scuola non faccio altro che pensarla.
Finalmente suona la campanella dell'intervallo, così con le altre ci avviamo verso il cortile per fumare una sigaretta.
“Zoe devo assolutamente trovare il suo numero!” Le dico piano in un orecchio.
“Tranquilla adesso chiedo a Lorenzo, lui ce l'ha di sicuro, conosce mezzo mondo, sopratutto quelli del Gallery”.
Mentre Zoe si avvia verso Lorenzo, un nostro compagno di classe, con le altre ci andiamo a mettere sui nostri scalini.
“Come mai Zoe è da Lorenzo?” chiede Fra, ormai innamorata pazza di lui, dopo che si sono baciati in gita più di un anno fa.
“Ha solo bisogno di una cosa per i compiti” le dico accendendomi la sigaretta. Quando Zoe ci raggiunge mi fa l'occhiolino, devo trovare un buon motivo per scriverle.
“Comunque sapete cos'è successo sabato in discoteca?” inizia Fede e noi la guardiamo senza capire.
“Avete presente la barista figa? Valentina Manfredi? Sabato sera è successo un casino, praticamente Rebi eravamo in fila dietro di te e dopo che ti ha servito e che te ne sei andata, noi ci siamo avvicinate al bancone ma lei si è girata verso il capo e gli ha detto che lei se ne doveva andare, si sono messi a discutere perchè ovviamente il Gallery sabato era stipato e lei non se ne poteva andare così, alla fine lui le ha detto che poteva andare ma di non tornare” sentendo questo mi sento responsabile, cazzo Valentina ha perso il lavoro per colpa mia. Zoe mi lancia un'occhiata per capire il mio stato d'animo, ma sinceramente non so neanch'io come mi senta. Di merda quasi sicuramente.
“Comunque lei lì non ha di certo problemi a trovare un nuovo lavoro, l'ha da un po' in giro com'è abituata a fare!”
Bene ora sono sicura di stare di merda!
Io e Zoe guardiamo Silvia con una faccia sbalordita.
“Eddai non ditemi che non lo sapevate, come pensate che sia riuscita ad andare a lavorare al Gallery? Lì se non conosci qualcuno non ci vai a lavorare e lei ovviamente proprio nel periodo in cui ha iniziato a lavorare lì se la faceva con il Dj, ufficialmente stavano insieme, ma chi sa quanto altri si faceva nel mentre”
“Scusa Silvia ma tu tutte queste cose come le sai?” le chiedo con la voce debole.
“Che è una troia? Beh basta poi vedere come si comporta, una sera io e Thomas siamo andati insieme al Kappa e lei ha iniziato a provarci con lui spudoratamente, davanti ai miei occhi, così come se nulla fosse. Poi non contenta quando Thomas le ha detto che non era interessato e sopratutto che aveva una fidanzata, lei ha avuto anche il coraggio di chiedere se volevamo un threesome! Per quanto ubriaca fosse, una troia è sempre troia sia da sobria che da ubriaca...”
Benissimo più parlano di Valentina più mi sento male. Quella che stanno descrivendo non è la persona che ho conosciuto io, almeno credo.
“Rebi ma ci sei rimasta male? Di gente del genere è pieno il mondo, non ti stupire” mi dice Fra quasi sorridendo.
Non riesco a pensare a nient'altro, butto la sigaretta e mi avvio da sola verso la classe, Zoe mi segue e mi prende per mano.
“Dai Rebi, lo sai come fanno le altre certe volte tendono ad ingigantire tutto.”
“Mi dai il numero? Così mi tolgo il pensiero subito..” lei mi allunga il bigliettino e io salvo il numero sull'iPhone.
“Che cosa le scrivi?”
“ZoZo sinceramente non ne ho idea”
Ritornate in classe suona la campanella, una bellissima ora di inglese mi aspetta, già che non posso vedere questa prof in più devo assolutamente pensare a cosa scrivere a Valentina.
Passo mezz'ora della lezione resto con lo sguardo perso nel vuoto, il telefono in mano con la chat aperta sul numero di Valentina.
“Castelli è mezz'ora che fissi il vuoto, se trovi la mia lezione così noiosa puoi uscire” la prof di inglese mi risveglia dal mio stato di coma. Così senza pensarci due volte mi alzo ed esco dalla classe.
Mi accendo una sigaretta e prendo il coraggio di mandare il messaggio.
-Ehi ciao, sono Rebecca, mi dispiace ancora per sabato e mi dispiace come ci siamo lasciate ieri, vorrei avere la possibilità di parlarti.-
Dopo averlo inviato, rimetto il telefono in tasca senza troppe speranze di risposta, butto la sigaretta e mi avvio verso la mia classe. Poco prima di entrare però sento il telefono vibrare.
-Va bene, ti vengo a prendere all'uscita da scuola.-
O mio dio.. Chiedendole di parlare non intendevo così presto, ho l'ansia a mille. Rientro in classe e mi vado a sedere nel mio banco di fianco a Zoe.
“Allora gliel'hai mandato il messaggio?” mi chiede curiosa.
“Si, le ho chiesto se potevamo parlare, non pensavo neppure che mi rispondesse e invece subito dopo mi ha scritto che mi viene a prendere all'uscita.”
“Secondo me non aspettava altro. E te? Sei in ansia?”
“Merda non puoi capire quanto, non ho idea di come cominciare il discorso , ho paura di non farmi capire e non so neanche se mi usciranno le parole.”
“Io Rebi se devo essere sincera non ho capito una cosa. Però non offenderti se te lo chiedo. Ho capito che Valentina ti piace, ma te ne sei resa conto vero che anche lei è una ragazza? Cioè voglio dire... sei lesbica?”
“Zoe, sinceramente non lo so, non ho mai guardato le ragazze da quel punto di vista, credo che mi siano sempre piaciuti i ragazzi ma in questo momento riesco a vedere solo lei, quindi di conseguenza non riesco a capire se mi piacciano le ragazze in generale o solo lei.”
“Rebi dopo questa ho avuto l'assoluta certezza che sei cotta  e non poco, quindi vedi di non far casini oggi pomeriggio. Sai che voglio solo vederti felice.”

   NOTA AUTRICE: Finalmente sono riuscita ad aggiornare, il prossimo capitolo sarà tutto dedicato a questa famosa chiaccherata tra Rebecca e Valentina (finalmente!)
 
   
 
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