26 Luglio 2014.

''Scappiamo insieme. Sono pronto a correre.. con te.'' 

''Non posso, lo sai che il mio posto è qui, a casa mia, il tuo è sul palco, in giro per il mondo.'' non riesco a convicerlo a partire, la pazienza ha un limite,

è vero, ma con questo ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi il limite sembra non arrivare mai.

''Sei la donna della mia vita. Non ti lascio qui, io non vado da nessuna parte senza di te!'' il suo tono è così alto che rabbrividisco e abbasso istintivamente

lo sguardo. Il mare di via Chiaia ci fa da sfondo, dove abbiamo avuto il nostro primo appuntamento.

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 17 Ottobre 2012.
                                                                                      
 
''NEVOLA! LA SMETTE DI DORMIRE SUL BANCO? SE LA MIA LEZIONE NON LE INTERESSA PUO' ANCHE USCIRE DALLA CLASSE E TORNARE ALLA FINE DELL'ORA.'' 

La professoressa di biologia mi fa tremare, esco di fretta dalla classe stropicciandomi gli occhi arrossati e poggiandomi vicino al termosifone, con le mani in tasca.

Mi sento così stanca e debole, ma devo continuare così, finchè non raggiungo il mio obiettivo: 1000 euro per il pacchetto vip del concerto della mia boyband

preferita. Mi stropiccio di nuovo gli occhi sbadigliando e sospirando, stanotte i clienti erano davvero tanti e sono tornata a casa alle 3, dopo aver pulito da cima

a fondo il locare in cui lavoro. 

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26 Luglio 2013.

Urla, confusione, pianti, grida. Siamo poche ad avere questo tipo di pacchetto, essendo il più costoso, ma meglio così. 

Tutte le altre ragazze parlano tra di loro, si rivolgono falsi sorrisi, ognuna di loro sotterrerebbe viva l'altra pur di non farle incontrare ''i suoi ragazzi''.

Io sono qui, su una sedia dietro le quinte rannicchiata e con la testa poggiata sulle ginocchia a piangere silenziosamente, guardando verso il corridoio che porta 

ai loro camerini. 

''Ragazza, ti senti bene?'' una mano fredda si poggia sulla mia spalla nuda, mi volto verso quella che capisco essere una dello staff.

''Diciamo di sì.. sono molto emozionata ma mi fa molto male la testa, potrei avere una bustina di medicinale?'' le altre ragazze hanno smesso di starnazzare e hanno

rivolto la loro attenzione su di noi.

''Mi dispiace ma sei minorenne e senza il consenso di qualcuno non posso darti nessun tipo di medicinale.'' certo, la solita storia.

''Però, vieni con me. C'è una persona che vuole vederti.'' mi prende dolcemente il polso trascinandomi con sè, le altre ci guardano fuori dai gangheri e mi guardano

molto male, a momenti mi uccidono, me lo sento.

''Chi?'' continuo a piangere, ecco perchè ho mal di testa. Ma non perchè sono triste, anzi, bensì perchè ho realizzato il mio sogno con le mie sole ed uniche forze.

''Harry Styles, lo conosci?'' cosa?

La fisso per 10 secondi contati con la bocca spalancata. Che fa, mi prende in giro? Capisco che la risposta è 'sì' quando mi ride praticamente in faccia.

Mi lascia avanti una porta con un foglio bianco 'Harry Styles' e sotto a penna una scritta che cita 'è un'idiota'. 

Busso, la porta si apre dopo poco mostrando un ragazzo con dei capelli ribelli a torso nudo e con delle fossette che farebbero girare la testa a chiunque.

''Ciao! Sei tu! Vieni, non avere vergogna!'' mi poggia una mano dietro la schiena spingendomi dentro il suo camerino, facendomi sedere su un divanetto a gambe

incrociate. Lo fisso con gli occhi lucidi senza proferire parola, non perchè non voglio.. ma non ci riesco. 

''Non fissarmi così.. sono timido, sai?'' anche lui ora si prende gioco di me?

''Perchè sono qui?'' pronuncio in un sussurro con il mio perfetto inglese.

''Allora.. -gira per la stanza denudandosi e cambiando vestiti ogni secondo senza problemi- prima ho visto tutte voi con il pacchetto vip qui fuori e tutte parlavano

tra di loro tranne tu che eri seduta e rannicchiata a piangere. E non sempre si vede una ragazza come te ai nostri concerti -in effetti il mio stile accattivante,

aggressivo e superiore non è da 'One Direction'- quindi, che è successo?'' davvero mi ha fatta venire qui per questo? Ma cos'è, scemo?

''Io.. non è successo nulla, solo che non riesco a credere di essere qui..'' ancora sussurri che lui non ha problemi a capire.

''Oh.. uhm.. b-bhe allora.. d'accordo.. ehm...'' è sul serio questo il motivo per cui sono qui?

''Ora tolgo il disturbo, vado con le altre..'' 

''NO!'' mi giro di scatto verso di lui mentre la mia mano è già sulla maniglia della porta.

''No?''

''Ti uccideranno!'' scoppio in una risata chiudendo gli occhi, uccideranno?

''Perchè dovrebbero uccidermi? Non ho fatto nulla!'' si avvicina allontanando la mia mano dalla maniglia.

''Vieni con me, vuoi guardare il concerto dal backstage?'' afferra la mia mano insicuro della mia reazione. Guardo prima le nostre mani, poi lui. Perchè no?

''Ci sto. Andiamo.''

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26 Luglio 2014.

I ricordi di quella giornata si proiettano a tratti come tanti flashback nella mia mente, fa tanto male dirgli di no. 

''Ti prego.'' è in ginocchio avanti a me, fortunatamente guardandomi intorno noto che non c'è nessuno.

''Harry.. i-io..'' come faccio a dirgli di no? 

Il fatto è: è un ragazzo per cui vale la pena lasciarsi alle spalle 18 anni di vita?

Già so la risposta: sì. 

Harry è il mio principe azzurro, il mio protettore, il mio angelo costude.

''Sì.'' da spazio ad un sorriso e a due fossette assolutmente adorabili prima di alzarsi di fretta e prendermi in braccio, facendomi roteare.

''Ti amo, amore mio.''

''Sempre insieme?'' 

''Sempre insieme.'' le sue ultime parole prima di assaporare lentamente le mie labbra.














Non chiedetemi perchè ma mi è venuta in mente davvero un'ora fa questa oneshot.
Sto davvero lavorando per mettere da parte i soldi per il prossimo concerto qui in Italia
e sto concerto lo sto sognando pure di notte, tipo.. questo è il sogno di stanotte.
La prossima oneshot sarà sul sogno che riguarda Zayn :')
Stay tuned c: