Nel 2015, uno scienziato americano, Nicolas Eldrich scoprì come misurare la magia(chiamata da lui energia Delta o energia Eldrich) in oggetti e persone, e perciò capire se una persona possiede dei poteri o no.
Il Governo poi partì dalle ricerche di Eldrich per creare un sistema di incanalamento e assorbimento di questa energia, per trasformarla in ‘carburante universale’ e infatti scoprì che l’energia Eldrich poteva far funzionare qualunque cosa, da una lampada, ad una automobile.
Nel 2032 la situazione è degenerata, e così le persone dotate di energia Delta vengono cacciate senza sosta e imprigionate. Solo alcuni individui sono riusciti a trovare un modo per nascondere la loro energia Delta.
 
 
Capitolo I. Benvenuto.
 
“L’immaginazione è più importante della conoscenza”
Albert Einstein
 
Adam si sentiva come in un racconto di Edgar Allan Poe, oppure come quelle volte in cui era capitato di stare in macchina, con i finestrini chiusi in una via trafficata.
Tutti i rumori del mondo ‘al di fuori’ gli venivano ovattati, spenti, come se fossero ‘fiacchi’.
Sentiva come se niente potesse raggiungerlo. Come se tutto gli scorresse addosso. Forse erano le chiacchiere di suo padre a stordirlo. Parlava di come sarebbe stato bello iniziare una nuova vita a Winterfield, ma lui pensava solo a come era quasi scappato suo padre.
Da un giorno all’altro, gli disse che si sarebbero trasferiti, in un altro stato, in un’altra città, e quasi senza dargli il tempo di digerire questo enorme cambiamento, partirono, trasportandosi dietro, mezza casa.  
“Siamo quasi arrivati”  lo informò suo padre, inutilmente, dal momento che Adam aveva letto chiaramente il cartello che segnava l’inizio della città.
“Guarda il depliant… c’è anche un accenno su una antica maledizione…”
Adam prese in mano l’opuscolo e cominciò a leggere svogliatamente ad alta voce “Incastonata tra la baia e la foresta secolare, Winterfield è un luogo senza tempo, dove la frenesia della vita moderna non ha ancora turbato la sua armonia e bla bla bla…” poi la sua voce cambiò, e lesse, leggermente più interessato “…La città ha anche un lato oscuro. Ci sono voci di una antica maledizione, che renderebbe Winterfield come una calamita per il sovrannaturale…Seriamente, di che anno è questo volantino? Ormai tutti sanno che la magia esiste, e anche la streghe. Non ci sono più misteri da risolvere.”
“Non la penso così” sorrise George Freeman. “Avanti, di cosa ti lamenti? Poteva capitarti peggio. Oh c’è un posto di blocco.”
Il signor Freeman iniziò a rallentare la sua andatura, Adam guardò leggermente interessato. Riconosceva quelle divise. Erano dell’unità per il rilevamento e censimento dell’energia Eldrich, ECEE
C’era un posto di blocco ad ogni entrata ed uscita di ogni città americana. Adam aveva sempre trovato molto fastidiosa la cosa, gli faceva venire in mente una dittatura fascista, ma in effetti, lo era.
Per le persone con poteri magici, ovviamente.
Uno dell’unità RECEE, fece cenno al padre di Adam, e lui fermò la macchina. Si avvicinò piano. Guardò padre e figlio e cercando di essere più cordiale possibile chiese loro di scendere dall’auto.
George e Adam vennero sistemati fianco e fianco appoggiati ad una parete, e sottoposti al test, che in realtà era molto semplice,e consisteva in una piccola pinza di rame collegata sia al dito indice della persona, e sia allo scanner energetico. George si sottopose al test, e dopo qualche secondo la guardia sorrise “Zero unità di energia Eldrich, Perfetto, adesso passiamo al ragazzo.”
La guardia tolse la pinza dal dito di George, e la posizionò sul dito di Adam. Avviò lo scanner, e stavolta sollevò un sopracciglio. “Uhm…centocinquanta unità di energia Eldrich. E’ strano. Dobbiamo ripetere il test.”
George sorrise rassicurante al figlio.
Non era la prima volta che succedeva, anzi.
La guardia rifece il test, ma il risultato era sempre lo stesso.
Guardò il ragazzo. “Credo che dovremo trattenerti per un po’.”
La guardia non era agitata, perciò Adam si sentiva calmo, ma di solito lo lasciavano andare, perché il valore di 150 unità di energia Eldrich era assurdo per una strega.
Arrivarono altre unità RECEE e rifecero il test altre due volte.
Parlottavano fra loro, accordandosi sul da fare, e in quel momento Adam cominciò davvero a preoccuparsi finché non furono interrotti da una donna.
Era una donna sui quarantadue anni, molto attraente, anche se il tailleur che indossava la rendeva molto seria e professionale. Aveva corti capelli corvini e occhi quasi rossi.
“Che cosa sta succedendo qui?” chiese, con un tono autorevole.
“Buongiorno signora Mader. Stavamo effettuando il solito controllo di routine su due persone che devono entrare in città, ma abbiamo avuto dei valori insoliti.”
La donna si avvicinò, camminando con eleganza su due scarpe con il tacco rosse, e guardo Adam e suo padre.
“Sono loro?” chiese ad uno dell’unità e quello annuì.
Lei si avvicinò, e il suo viso si addolcì in un sorriso. “Buongiorno. Sono il sindaco di Winterfield, Laura Martin. Spero che questo contrattempo non vi abbia infastidito.”
“No, affatto, anche se vorremmo sapere se possiamo procedere ed entrare nella sua splendida città.” Sorrise mio padre.
“Lei è George Freeman, vero? E lui deve essere Adam. Sapete, in questa città non succede niente che io non venga a sapere. Adesso cercherò di risolvere questo problema.”
E si rivolse verso i tecnici dell’unità RECEE, che stavano facendo calcoli astratti, e parlò, togliendo ogni traccia del sorriso che aveva sfoderato con noi. “Signori, capisco l’impegno che mettete nel vostro lavoro, ma non potete trattenere una persona per il fatto che l’ago dello scanner si è mosso appena.”
“Ma sindaco… Il ragazzo risulta avere150 unità di energia Eldrich”
“150 unità non sono nulla. Probabilmente avrà stretto la mano ad una strega a sua insaputa, che ne so. Sapete meglio di me che un valore diventa preoccupante quando raggiunge i duemila…Perciò, pretendo che li lasciate andare. Adesso.”
“D’accordo signora Mader.” Il tecnico comunicò la decisione agli altri, e la sbarra si alzò.
La donna avanzò verso George e suo padre che sorrisero riconoscenti. Lei scosse la testa “Ho fatto solo il mio lavoro. Non volevo che consideraste questo come il mio benvenuto a Winterfield. Adesso potete proseguire. Appena vi sarete sistemate, verrò a trovarmi, magari porterò mia figlia, che ha la stessa età di Adam. Che ne dici, eh Adam?”
Adam si sentiva come un bambino, cosa che odiava, perciò non rispose, ma George sorrise e ringraziò il sindaco.
I due montarono in macchina e procedettero per la città. 

Nota: Salve sono lo scrittore(sì scrittore, non sono una ragazza) e so che questo capitolo è molto corto, ma gli altri non saranno così. Consideratelo come un prologo. Spero che vi piaccia.
Ah, piccolo dettaglio. Per il sindaco mi sono ispirato fisicamente alla splendida Regina Mills di Once Upon a Time <3