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Autore: Shawol_Locket    03/05/2015    2 recensioni
- Pensi che non ci abbia provato?!
Quante volte vuoi ancora che te lo ripeta, per far sì che tu lo capisca?
Ti desideravo accanto a me, volevo che tu fossi lì con me.
E forse nemmeno capisci quanto sia stato difficile accettarlo per me, sai quanto etero pensavo che fossi, come credi che mi fossi sentito a desiderare di nuovo le tue labbra, le tue carezze e il tuo corpo vicino al mio?
Pensavo di essere sbagliato, pensavo di poter deludere la mia famiglia; sono un uomo, Kibum, ho il compito di proteggere la mia famiglia.-
Confessò il biondo tentando di avvicinarsi a te, ma tu subito ti allontanasti da lui.
- Io avrei lasciato tutto per te.
Non sopportavo più nemmeno il fatto che non potevamo vederci tutti i giorni.
Nel senso che mi mancavi davvero, anche se erano trascorse soltanto alcune ore.
Non puoi immaginare il vuoto che hai lasciato dentro di me quando sei andato via, c'era un dolore così lancinante, proprio qui sul petto.
Tu eri andato via e l'unica cosa che mi era rimasta era il tuo profumo sul cuscino.
E. . Dio me ne scampi, ho pianto come una ragazzina quando anche quello è scomparso.-
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eccomi qui!
Alloora prima di iniziare credo abbiate ormai capito tutte che aggiornerò un sabato sì e uno no, questo a causa della scuola.
Vi giuro voi non sapete l'inferno che mi attende.
C'è una prof in particolare che, forse è troppo da dire ma anche no, fa del terrorismo psicologico in classe.
Siamo tutti terrorizzati da lei.
Okey, detto questo, questo è un capitolo un po' speciale, almeno ci ho provato *faccina indecisa che sorride*.
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Well, i'm going to drink my chocolate.



28/11/14
Ore: 7.45


Kim Jonghyun.

- Giorno 135 -


Jonghyun.

Jonghyun-ah.

Jongieee.

Yah, Jonghyun!

Kim Jonghyun!

Aigooo.
Lo sai che odio anche io svegliarti in questo modo, ma tu non ti ho chiamato per diversi minuti.
E' il momento di alzarsi, quante volte ti ho detto di non ignorare il raggio di sole che ti sveglia la mattina?
Seriamente Jonghyun, ti lamenti di avere problemi per addormentarti e poi non vuoi nemmeno alzarti dal letto.

Su è una bella giornata, il sole porta sempre belle notizie!
Ora, da bravo ragazzo, alzati.

- Aiishh, che mal di testa.-
Esclami tu sedendoti sul letto e massaggiandoti i capelli.
Okey, vabene, so che mi odi quando faccio l'ottimista ma magari delle fusa da parte di Kibum potrebbero migliorare le cose?

E come rispondendo affermativamente alla mia domanda, apri un solo occhio e allunghi la tua mano al tuo fianco per cercare la schiena nuda di Kibum sul letto.
Purtroppo non la trovi e ti senti un po' più di giù di prima, con l'unica voglia di tornare a stenderti nel letto e ritornare in letargo.

Ma magari si trova in cucina a prepararti una bella colazione come fa sempre, quella buon anima di Kibum.
Ahhh, solo io posso capire quanto sei fortunato Kim Jonghyun!
E ancora una volta provi ad ascoltarmi e con mala voglia ti alzi dal letto per raggiungere la cucina.

Ma non lo trovi ancora una volta.
Forse è semplicemente andato a fare la spesa, no?
Infondo Kibum è così un bravo ragazzo.
Sembra sempre calcolare le sue mosse, fare tutto con un filo logico, nulla è impulsivo in quel ragazzo.

Lui sì che è un ragazzo disciplinato, uno che sta a sentire la propria coscienza, eh Kim Jonghyun?
Aiigoo, cosa devo fare con questo ragazzo ribelle?

Sempre a seguire gli istinti e mai a ragionare su cosa è giusto e sbagliato, mai una volta che mi avessi dato ascolto.
Chissà se sono veri tutti quei film dove si dice che il protagonista non segue mai la ragione!
Infondo è come se io parlassi da sola ogni volta.
Non lo sto facendo forse di nuovo? Eh?
E' così Jonghyun, vero?


- Ahh, dove sono le aspirine?-
Domandi al vento, cercando di ricordare.
Okey, vabene, cercherò di calmarmi!

Yah, yah, attento con quel mo-.
Lo sapevo.
Era impossibile che quello spigolo non finisse in mezzo alla tua fronte, ma d'altronde non mi dai mai ascolto.

Quando chiudi il mobiletto, dopo aver preso una tachipirina, noti un bigliettino rosa pallido sul tavolo della cucina.
La scrittura era quella di Kibum e doveva essere stata scritta velocemente, perchè non si trattava della sua solita calligrafia ordinata.
Il contenuto del biglietto non parve comunque sorprenderti molto.
 
< Ho pensato che per una volta sarebbe stato giusto fare quello che mi sentivo.
Non fraintendermi, voglio solo una famiglia Jonghyun.
Non ci metterò molto, tornerò presto.

p.s. non darmi del fuggitivo!
Ti amo ancora. 

Kibum.
 >

Sorridesti alle ultime parole.
Già, ti amava ancora.
Quel ragazzo è così speciale e tu sei stato così fortunato ad averlo di nuovo indietro.
Solo Dio sa se Minho avrebbe potuto riprenderselo.

Deve essergli costato così tanto anche solo scriverlo su carta.
Non sa esprimere molto bene i suoi sentimenti, eppure con ogni gesto ti fa capire così tanto.
Dillo che a volte fai anche finta di essere stupido, perchè ami vederlo mentre ci prova e ci riprova.

Lo ami anche tu.
Forse anche troppo.
Senza di lui è stato un inferno, ogni giorno speravi di poter riavere l'occasione di poter tornare in Corea, incontrarlo, baciarlo e stringerlo per sempre a te.
Quando poi venisti a sapere di Minho, i tuoi sogni e le tue illusioni americane furono distrutte in un secondo, insieme alla  possibilità di rivivere nello stesso appartamento e che tutto tornasse come prima.
Tutto per colpa di quella farsa con Minho aveva fatto sì che il tuo cuore ne risentisse per un bel po'.
E pensare che avevi addirittura perso le speranze in Kibum per qualche minuto!
Fortuna che esisto io per te, che se fosse per Kim Jonghyun il cantante, Key neanche-  ma cosa dico.
Quel ragazzo ti avrebbe accettato comunque.
E tu ancora che non vuoi capirlo e che ti preoccupi di queste cose.


Perchè lo so che sei preoccupato per questa storia della famiglia.
E' solo che non puoi farci niente, questa volta ha ragione.
Ti avevo detto di ascoltarmi ieri sera, forse avresti avuto la possibilità di parlarne di più, invece che farlo fuggire in questo modo.
Chissà se sta bene, chissà a che ora sarà partito.
Spero per te che tutto si sistemi nei migliori dei modi, non voglio che inizi a impazzire come fai di solito quando non c'è Kibum nei dintorni.

Ora è inutile che ti metti le mani nei capelli, non c'è davvero bisogno di preoccuparsi.
Te l'ha detto no? Tornerà.
Non hai ancora capito che nemmeno lui senza di te combina qualcosa di buono?
Bhe, okey, forse sì, infondo è diventato importante nel giro della moda, ma questo che c'entra?
Questo non voleva certo dire che fosse felice!
Anche tu sei diventato un cantante, ma senti la mancanza di Kibum anche quando sei a uno stupido Fanmeeting e sei circondato da miliardi di ragazzine urlanti.

So che hai ancora paura di quell'uomo e che se dovessi fare ancora la scelta fra Kibum e la tua famiglia non sapresti ancora una volta cosa scegliere.
Io capisco tutto questo, sono parte di te e percepisco le tue paure.
Solo che questa volta non sta a te, questa volta è tutto nelle mani di Kibum.
Questa volta la scelta è sua.
E forse hai paura che anche lui possa fare la tua stessa scelta di un po' di tempo fa.
Ma che colpa ne può mai avere lui? Hai forse il diritto di giudicarlo?
E' vero che la sua famiglia non è come la tua, sua madre non sarà forse stata così premurosa e attenta ai suoi bisogno come la tua e suo padre non sarà di certo stato così aperto da accettare la sua sessualità come il tuo.
Però è  la sua famiglia, sono le persone che l'hanno reso come è oggi.
Sono importanti per lui quanto lo sono per te i tuoi.
E' sbagliato dire che per lui, loro non sono nulla.
L'hanno educato, l'hanno curato e infondo l'avranno anche amato o si sarebbe trovato in mezzo ad una strada all'età di cinque anni.
Quindi in fin dei conti, forse dovresti addirittura ringraziarli per essersi presi cura di una persona del genere.

La sua è una situazione difficile, nessuno vorrebbe ritrovarsi in una tale esperienza, eppure c'è e ha trovato il coraggio per poterla affrontare più di una volta.
E tu invece di sostenerlo, tutte le volte non hai fatto altro che tentare di scoraggiarlo.
Non ti pare che abbia bisogno anche del tuo appoggio?
Infondo te l'ha chiesto con quegli occhi supplicanti ieri sera, erano così belli e luminosi che quasi ti commossero per la loro intensità.
Se la prima volta sei dovuto scappare, questa volta non farlo.
Rimani e affronta quello che viene.
I tuoi familiari sono al sicuro, l'unico che forse non lo è, è proprio Kibum.

Questa volta non scapperai e ti prenderai cura di quello che sarà il tuo ragazzo al ritorno.
Ha sofferto così tanto che non si merita un'altra sofferenza.
Hai il compito di renderlo felice, vedi di svolgerlo bene, Kim Jonghyun!



Con un sorriso sulle labbra posi il bigliettino accanto agli occhiali e al libro preferito di Kibum sul suo comodino.
Decidi di prepararti per uscire, magari fare una bella colazione e dedicarti a scrivere canzoni tutto il giorno.
Il ricordo degli occhi rossi e il sorriso di Kibum al locale mentre suonavi la sua canzone, non fa altro che compiacerti ogni volta che prendi in mano la tua chitarra.



- Yeoboseo?-
Rispondi tu al cellulare con il numero di uno sconosciuto.
- Jonghyun?-
Ti domanda una voce che tu ancora non riesci a identificare.
- Dhe, con chi sto parlando?-
Rispondesti tu ancora una volta.
- Sono Minho.-
Replica lui senza scomporsi per un secondo.
- Ah, Minho-ah che succede?-
Domandasti tu camminando per il centro di Seoul alla ricerca di un bar carino in cui fare colazione.
- Ho bisogno di parlare con te, per sapere che diamine ti sta passando per la testa!-
Dice lui alzando sempre di più la voce.
- Yah! Era una bella giornata prima che decidessi di telefonarmi, devo  forse riattaccare?-
Replichi tu facendo una brutta smorfia appena lo intravedi in una vetrina di un bar a pochi metri di distanza dal marciapiede dove stavi camminando.
- Andea! Solo, potresti raggiungermi a-. -
- So già dove sei, purtroppo.
Sto arrivando e cerca di toglierti quella brutta espressione dal viso, spaventi le bambine che passano sul marciapiede.-
Pronunci tu, interrompendo lui e la sua chiamata.

Quando entri nel locale Minho è il primo a guardarti e il suo sguardo non sembra felice.
- Problemi in paradiso?-
Domandi tu appena arrivi al tavolo.
- Già, nel tuo paradiso.-
Risponde Minho guardandoti negli occhi.
- Hai voglia di litigare, Rana?-
Chiedi ancora, visto il suo sguardo insistente.
- Ho saputo di Kibum, mi ha mandato un messaggio pochi minuti fa, sai niente del fatto che sia ritornato a Daegu?-
Risponde lui ancora una volta alla tua domanda.
- Sì lo so. 
Ne abbiamo parlato ieri sera e stamattina è partito.-
Replichi tu.
- E sei d'accordo con questa storia? Nonostante tutto quello che gli hanno fatto?-
Continua a domandare Minho.
- Non sono propriamente d'accordo, ma è quello che vuole lui Minho.-
Affermi tu ordinando una cioccolata.
- Vuoi dire che non sei minimamente preoccupato?
Dio, lo sapevo che era la tua vicinanza a fargli male!
E' completamente impazzito, e tu con lui!-
Quasi urla Minho stringendo forte tra le sue mani la tazza di caffé.
- Al diavolo Minho! 
E' ovvio che sia preoccupato, cosa credi?
A differenza tua, ho provato in prima persona di che cosa è capace il padre di Kibum.
Ma tu. . Cioè ieri sembrava molto convinto, non che mi sia lasciato convincere, penso ancora che questa sia tutta un'assurdità e Kibum tornerà piangendo, ma è ciò che vuole.
A volte è meglio non avere rimpianti no?-
Affermi prendendo la tua cioccolata e iniziando a sorseggiarla piano.
- Jonghyun che diamine, non ha bisogno di una famiglia, ci siamo noi.
Non capisco perchè adesso abbia avuto questa strana idea di ricomporre il loro rapporto.
Non ha bisogno di quella gente, capisci?-
Replica agitato Minho.
- Aigoo, ci tieni troppo a Kibum o hai bevuto troppa caffeina?-
Domandi per cercare di alleggerire la tensione nel locale.
- Jonghyun!
Sto dicendo sul serio, cerca di prendere la cosa con serietà ti prego.-
Risponde lui forse contando mentalmente le tazzine di caffé che gli hanno servito.
- Minho, tu hai una famiglia che ti vuole bene, vero?-
Chiedi mentre avvicini ancora la cioccolata alle tue labbra.
- Dhe.-
Replica lui calmandosi almeno apparentemente.
- Bene, anche io ho una famiglia a cui tengo molto e che mi vuole davvero bene.-
Dici tu scaldandoti le mani intorno alla tazza.
- Ora noi sappiamo cosa questo voglia dire, avere persone che ci stanno intorno quando tutti gli altri sembrano esserci contro.
Mentre invece Kibum non possiede questa sicurezza.
Lui mi ha visto fuggire nel momento del bisogno, e ha visto te allontanarti sempre di più per la vicinanza  a Taemin.-
Continui tu fissando il tavolo.
- Vuole solo qualcuno che gli stia accanto sempre, vuole avere quella certezza che a volte solo un legame di sangue può dare.
I nostri genitori sono persone che conoscono tutto di noi, e che più di chiunque altro ci amano.
Kibum vuole provare questo genere di attenzione, vuole capire se almeno c'è stato in questi ultimi anni, un amore che possa almeno avvicinarcisi.-
Alzi lo sguardo per vedere l'espressione di Minho, ma sembra alquanto confusa.
- Non so se capisci, forse mi sono spiegato male?-
Domandi tu cercando subito una risposta per la sua faccia.
- No Hyung, penso di aver capito.
E' solo che. . L'idea di non rivedere più Kibum mi spaventa.
E' parte di me capisci?
C'è stato un periodo in cui l'uno senza l'altro non eravamo in grado di fare niente.
Non fraintendere, io amo Taemin e Kibum ama te, però in quel periodo dove non c'era nessuno che poteva capirci c'eravamo l'uno per l'altro.
Senza di lui, io. . Mi sento mancante capisci? 
Come se avessi perso la strada, non saprei più come. . Hyung, mi capisci vero?-
Dice confuso Minho con gli occhi leggermente lucidi.
- Se non sapessi quanto Kibum mi ama, e di quanto ci tieni a Taemin, sarei davvero geloso del vostro rapporto.
Io. . Ancora non credo di poter capire quello che vi lega, perchè solo a pensarci davvero mi da fastidio e mi rende possessivo nei confronti di Kibum.
Eppure so che a te ci tiene tanto, in un modo diverso da come ci tiene a me, ma sei pur sempre parte di lui anche tu.
Infondo quando sono tornato dall'America dovevo aspettarmelo che insieme a Kibum avrei dovuto accettare anche te.
All'inizio non lo comprendevo e davo di matto, volendo Kibum esclusivamente per me, ma adesso so che lui non ti allontanerebbe mai troppo dalla sua vita.
Il fatto che ti abbia mandato un messaggio per dirti dove andava, vuole forse dire qualcosa, no?-
Rispondesti tu sorseggiando ogni tanto la cioccolata ormai tiepida.
- E non ti da fastidio?-
Domanda poi Minho osservandoti con una strana espressione sul viso.
- Dio, certo che mi da fastidio.
Te l'ho detto no? 
Non sono abituato a condividere ciò che è mio, ma capisco che per Kibum devo farlo.
Lo amo Minho e se mi chiede di accettare una persona come te, non mi importa, lo farò, ma lui in cambio deve amarmi come ha sempre fatto.
E penso sia il minimo che io possa fare, lui mi ama davvero tanto eh?
Io . . Solo a pensare a tutto quello che . . Abbiamo sofferto troppo in questa storia e ci meritiamo un lieto fine.
Kibum sta solo cercando di trovare il suo, io il mio l'ho già trovato.-
Affermi tu guardando Minho da sopra la tazza.
- Grazie Hyung. 
E' importante. . Credo.
Avevo un'impressione sbagliata su di te, ma puoi capirmi vero, Hyung?
Ho visto Kibum stare male per colpa tua e. . Pensare di poterlo vedere di nuovo in quello stato mi ha fatto preoccupare.
E' per questo che sono stato tanto ostile nei tuoi confronti, ma ora credo che tu sia una brava persona, Hyung.
Kibum ti ama molto, spero che ne terrai conto la prossima volta che succederà qualcosa.-
- Non ci sarà una prossima volta Minho, ora so come trattare Kibum.-
Replichi tu alla fine, leccando dalle tue labbra le ultime gocce di cioccolato.
Minho a questo punto sembra spaesato e probabilmente non sa cosa dire, si guarda intorno come se fosse in cerca di qualcosa.
Poi guarda fuori alla vetrina, osserva il cielo poi la strada e infine la stazione ferroviaria che si trova qualche chilometro più in là, ma che è così grande che è possibile vederla anche da lontano.
Si creano minuti di silenzio poi Minho decide di riprendere a conversare.
- Credi che dovremmo andare da lui e portarlo indietro?-
Ti domanda poi lui.
Tu sorridi e scuoti leggermente la testa.
- Ha detto che tornerà, Minho.
Ho fiducia in lui questa volta, credo dovresti averne anche tu.-
Rispondi guardando la faccia ancora incupita della rana.
- Quando tornerà sarà distrutto.-
Quasi sussurra lui ancora osservando fuori dalla vetrina.
- Chissà, magari sarà capace di far filare tutto liscio.
O forse avrà bisogno di conforto e in quel momento cercheremo di stargli vicino.
L'importante è che lui non abbia nessun rimpianto.
Il cuore si aggiusta Minho, io lo so per esperienza.-
Dici tu seguendo poi lo sguardo della rana ancora perso altrove.
- Mmmh, spero sia così.-
Risponde semplicemente lui.

- C'è qualche problema con Taemin?
Sembri nostalgico o robe del genere.-
Domandi a un certo punto.
Visto che fissare fuori dalla vetrina stava diventando noioso.
- Ahh, non lo so Hyung.
Quel ragazzo mi farà dannare.-
Risponde lui ritornando con lo sguardo sulla sua tazza vuota.
- Che succede?
Quel ragazzo sembra così apposto.-
Dici tu sorpreso dal fatto che quel faccino d'angelo potesse far innervosire anche Minho.
- Ahh, è così diverso da come sembra Hyung!
Dice che è geloso di Kibum e poi esce a ballare con degli amici, ma ti sembra il caso?-
Chiede la Rana alzando un po' il tono di voce per il nervosismo.
- Aigoo, Aigoo.
Minho-ah, hai fatto bene a chiederlo allo Hyung qui presente.
Ho già superato questa fase con Kibum, so cosa devi fare.-
Rispondi tu come se fosse una passeggiata.
Solo per farti una domanda Jonghyun, ti ricordi com'è andata a finire la vicenda?
Non so se tu sia la persona giusta per dare consigli a Minho in questo campo!
Lascia che i due se la vedano da soli, piuttosto che ricevere consigli da una mente bacata come la tua!
- Chommal, cosa devo fare?-
Ahhh, che diamine Minho, se ti affidi al mio Jonghyun non finisci tanto bene.
- Bhe per prima cosa pedinalo.
Guarda cosa fa quando è con i suoi amici.-
Consigli tu come primo passo, e già la vedo brutta.
- Bwho?
Hyung, io non mi metto a perseguitare la gente!-
Replica Minho rilassandosi sulla sedia, come se avesse perso tutte le speranze.
- Anyio, Minho ascoltami.
Quando è successo con Kibum io me ne stavo in casa ad aspettarlo fino a notte fonda, fingendo di dormire.
Poi un giorno ho voluto seguirlo, e . . Praticamente un ragazzino si stava avvicinando fin troppo.
E tu sai quando Kibum possa reggere l'alcool, no?
Ecco, evidentemente era ubriaco, perchè iniziò anche lui ad avvicinarsi.
Così decisi di prendermi ciò che era  mio e di trascinarlo a casa.
Ti tralascio i dettagli del dialogo in macchina e a casa, anche perchè di dialogo c'è stato verament-.  -
- Arasso, arasso Hyung!
Davvero, non mi interessa la tua vita privata con Kibum.-
Quasi urla lui per interromperti.
- Quindi mio caro Dongsaeng, se vuoi evitare strani equivoci, ti consiglio di correre da Taemin il più presto possibile, prima che qualcuno si avvicini 'fin troppo'.
Dhe?-
Chiedi tu in conferma alla fine.
- Aiissh, arasso!
Allora vado, eh Hyung?
Ci-ci vediamo in giro!-
Risponde Minho raccogliendo in fretta e furia la sua giacca e uscendo di corsa dal bar.

- Mi scusi, il signore desidera altro?-
Domanda poi la cameriera che ti aveva servito la cioccolata.
- No, può portarmi il conto per favore?-
Rispondi tu con un'altra domanda.
- Sì, solo un momento per favore.-
Conclude lei alla fine dirigendosi verso la cassa e digitando qualche numero.
Aspetti circa due minuti, un tempo lungo per chi non ha nulla da fare come te in questo momento.
Poi arriva e ti consegna lo scontrino.
- Bwho?!
Quella rana!
Come ha solo potuto bere dieci caffé in una mattina?!-
Quasi urli nel locale, attirando l'attenzione di molti clienti.



Arrivato a casa, felice di avere tutto il pomeriggio libero per poterti dedicare alla tua musica, controlli anche la posta e c'era la solita cartolina da parte dei tuoi genitori.
< Come sta il nostro Kim Jonghyun?
La signora Park del piano di sotto continua a chiedere quando potrà rivederti!

Ho una bella notizia questa volta, figlio mio!
Tuo padre ha finalmente dei giorni di riposo e io non vedo l'ora di vederti!
Quindi stavamo pensando di ritornare in Corea per qualche giorno, probabilmente quando arriverà la cartolina noi saremo già in viaggio!
Preparati ad accoglierci, voglio finalmente conoscere il ragazzo che ha rubato il cuore a mio figlio!
Saranghea,
Umma e Appa.
 >

Basta uno sguardo all'appartamento per capire che non sei decisamente pronto ad ospitare i tuoi genitori.
La casa è un disastro e senza l'aiuto di Kibum tu non sai nemmeno da dove iniziare.
La prima cosa che decidi di fare è chiamare tua madre, per vedere se riesci a rimandare il vostro incontro, infondo non c'è nemmeno il posto per farli riposare qualche ora.

Il telefono squilla a vuoto e probabilmente questo vuol dire che sono già in viaggio per tornare in Corea.
Aiiish, questo è davvero un disastro.

Bhe Jonghyun, l'unica cosa che ti rimane da fare è quella di provare a sistemare le tue cose.
Quindi inizi a raccattare i vestiti che hai sparsi sul divano e su alcune sedie in cucina, ma non ti sprechi a piegarle, credi che non ci sia così tanto tempo per fare anche quello, quindi ti limiti a buttarli direttamente nel tuo armadio.
Okey, questa è fatta.
Inizi a prendere gli spartiti tutti disordinati sul piano della cucina e fai attenzione a non strapparli, ma non ti importa il loro ordine e nemmeno dove metterli perchè ti basta aprire il cassetto del tuo comò e depositarli lì.

Infondo non ti tocca fare molto, visto che Kibum è andato via proprio ieri e la casa è piuttosto in ordine.
Forse è meglio mangiare fuori oggi, eviterei di mettere ulteriore disordine in questa casa.
Ah!
Il letto.
Corri in camera e inizi a mettere in ordine il letto, ma con mettere in ordine tu intendi stendere le coperte e renderle il meno spiegazzate possibile.
Dio, che razza di uomo saresti tu?

Appena sistemato il letto ti guardi intorno e vedi che tanti piccoli oggettini non dovrebbero essere così esposti.
Come gli occhiali da vista di Kibum o il suo libro preferito, il tuo MP4 con le tue cuffie, il telecomando e altri spartiti.
Aiigoo, hai anche fatto la doccia stamattina, ti toccherà lavare anche il bagno!

Prendi tutti gli oggetti di Kibum e li metti nel cassetto del suo comò, anche se tenere in mano quegli oggetti ti fa battere il cuore come una scolaretta per qualche secondo.
- Aiigoo, sono troppo preso.-
Pronunci tu sorridendo e posando con cura i suoi oggetti nel cassetto.
Poi il tuo MP4 finisce insieme agli altri spartiti e il telecomando lo posi affianco alla televisione.
Apri la finestra per arieggiare la casa e poi cambi stanza.

Neanche il tempo di realizzare la camera in cui ti trovi che senti abbaiare dall'altra parte dell'appartamento.
Roo e la sua cuccia!
- Roo, omiodio, Roo.-
Sussurri spaventato da quello che ti si presenta davanti.
- Non è nemmeno estate Roo, perchè perdi così tanti peli!-
Ti lamenti tu guardando la stanza che tu e Kibum avete lasciato al cane, che ospita peli di Roo e crocchette ovunque.
Il cane si limita ad abbagliare felice di aver rivisto il suo padrone, ma tu non sei affatto della stessa impressione.
- Okey Roo, cerchiamo di collaborare.
Io . . Allora, ora ti porto da So-dam.
Sì è la scelta migliore.-
Parli tu al cane tirando fuori dalla tua tasca posteriore il telefonino.

- Yeoboseo?-
Risponde tua sorella dopo due squilli.
- Ho bisogno di una mano.-
Dici tu subito senza neanche presentarti.
- Che succede Jonghyun, hai combinato qualcosa con Kibum?-
Domanda lei subito sospettosa.
- Yah! 
Per quelle cose non mi serve certo il tuo aiuto!-
Rispondi tu sentendoti offeso.
- Bhe, allora?
Sono a lavoro per tua informazione ed è contro le regole stare al telefono.-
Afferma lei abbassando il tono della voce.
- Smettila, oggi è il tuo giorno libero e sei con Jinki.
Non mentirmi Noona.-
Replichi subito tu, non nascondendo un tono riprovevole.
- Jonghyun-ah, si può sapere cosa ti serve?-
Chiede lei ormai spazientita.
- Umma e Appa stanno arrivando in Corea, mi devi aiutare e tenere Roo, sto cercando di sistemare casa.-
Rispondi accarezzando il pelo di Roo.
- Bwho?
Stai sistemando casa?-
Domanda ancora lei, questa volta trattenendo le risate.
- Yaah Noona!
Ahhh, vado di fretta, ho molte cose da fare, vabene se te la porto adesso vero?
Sono certo che andrà d'accordo con Jinki-Hyung.
Arasso, ora attacco, okey?
A dopo.-
E stacchi la chiamata senza aspettare la sua risposta.
Poi guardi Roo che ancora scodinzola.
- Aigoo, non sei mai stata così felice di vedermi.
Bene Roo, adesso andrai a fare un giro con la Noona e lo Hyung, ti tratteranno bene, infondo sono brave persone.-
Dici afferrando il collare e legandoglielo al collo.


Arrivato nuovamente a casa decidi di iniziare direttamente dalla camera di Roo e prendi l'aspirapolvere che So-dam ti ha prestato, cercando di accenderlo senza romperlo.
Bhe sembra facile, no?
Giri per la stanza raccogliendo tutti i peli del cane e poi dai una sciacquata veloce ai recipienti del cibo e dell'acqua.


Finito di risistemare l'intero appartamento, neanche il tempo di sederti sul divano che il tuo cellulare prese a vibrare.
- Yeoboseo?-
Domandi con voce un po' stanca.
- Aigoo, non ricordavo che mio figlio avesse questo tono.-
Risponde quella che molto probabilmente è tua madre.
- Umma!-
Esclami tu alzandoti di colpo dal divano.
- Siete già in Corea?-
Domandi guardando l'orario.
- No, non ancora, stiamo semplicemente cambiando volo.
Arriveremo tra qualche oretta, intanto perchè non vai a fare la spesa?
Questa sera ho intenzione di cucinare qualcosa di delizioso, dhe?-
Chiede lei sembrando felice dall'altra parte del telefono.
- Ahh, dhe dhe.-
Sorridi nel rispodere a tua madre e ti butti di nuovo sul divano.
- Ah!
Perchè non chiami anche So-dam, così conosciamo anche il suo ragazzo.
Ahh, quante nuove conoscenze yeobo!-
Afferma tua madre eccitata di conoscere Kibum e Jinki.
- Ah, umma. . Ecco non so se sia il caso, forse dovreste passare prima dalla Noona?-
Domandi tu cercando di recuperare del tempo per contattare Kibum.
- No Jonghyun, passeremo da te, dille di raggiungerci nel tuo appartamento, ora devo andare.
Ci sentiamo tra poco, ti vogliamo bene!-
Pronuncia lei attaccandoti il telefono in faccia.
Tu allontani il telefono dal tuo orecchio e fai un grosso sospiro.
Sei stanco per tutto quello che hai fatto durante la giornata, ma ancor di più perchè non hai potuto vedere nè sentire Kibum per tutta la giornata.
Chissà come se la starà passando, deve essere difficile anche per lui.
Non è facile stare a contatto con certe persone, e convincerle che si è diversi.
Forse da una parte ha ragione Minho, e se avesse bisogno di te?
Se ti volesse lì adesso?
Sono solo passate un paio di ore ma la sua vivacità per casa già ti manca.
A volte ti chiedi come hai potuto resistere per tutto quel tempo lontano da lui, e davvero non sai risponderti.
Minho dice che Kibum è parte di sè, ma lui per te è quasi tutto.
Senza di lui sono poche le cose che sai fare, da soli siamo davvero in grado di fare poco.
E' che lui ti completa in modo straordinario, a volte è come se ti leggesse nel pensiero e si avvicina a te donandoti quelle attenzioni speciali che solo lui è in grado di dare.

Forse è giusto almeno contattarlo, sentire cosa sta facendo, cosa ha intenzione di fare.
Se ha ancora intenzione di mantenere la promessa di un ritorno.
Ma il cellulare sembra squillare a vuoto, perchè dall'altra parte nessuno riceve la chiamata.
E allora ci rinunci, non vuoi dargli fastidio, magari è nel mezzo di una discussione importante e non può rispondere.
Ma forse è meglio provarci ancora un'altra volta, mmh?

E in questo preciso momento di squilla il cellulare.
- Yeoboseo?-
Rispondi senza neanche vedere chi è.
- Hyung, hai provato anche tu a chiamare Kibum, vero?-
Ti domanda Minho agitato.
- Yah, Minho-ah non dovevi pedinare il tuo ragazzo?-
Chiedi tu a tua volta, deluso dall'interlocutore al di là del telefono.
- Cosa pensi che stia facendo adesso?
Devo almeno avere la scusa di star parlando al cellulare.
Allora hai provato a contattare Kibum?-
Dice lui un po' più calmo ora.
- Dhe. .-
Rispondi tu mettendoti una mano sulla fronte e chiudendo gli occhi.
- Non risponde neanche a te, vero?

Ahh, chommal, quel ragazzo.
Hyung, aiishh, devo andare, ci sentiamo dopo
.-
Afferma subito Minho attaccandoti il telefono in faccia.

- Ahhh, oggi vogliono tutti attaccarmi il cellulare in faccia!-
Esclami spazientito.
Un rumore del campanello però ti distoglie da quel pensiero.

- Noona,  grazie per aver riportato Roo.-
Dici tu accarezzando il pelo, ora pulito, del cane.
- Umma ha detto che sarei dovuta venire da te per una piccola riunione di famiglia.
Quella donna quando si mette in testa qualcosa. .-
Esclama lei entrando direttamente nell'appartamento.
- E Kibum?-
Continua lei.
- E' andato a trovare la sua famiglia.-
Rispondi tu liberando Roo dal suo collare.
- Bwho?-
Ti domanda quasi retorica tua sorella.
- Noona. . Ti prego non parliamone ora.-
Rispondi ancora una volta con tono spazientito.
- Jonghyun cos'è successo esattamente?-
Chiede di nuovo So-dam.
- Niente, ha solo deciso di andare a trovare i suoi.
Tornerà. 
Sta tranquilla.-
Replichi tu sedendoti di nuovo sul divano.
- Io sono tranquilla, ma tu sei sicuro di convincerti della cosa giusta?
Cioè. . Sei sicuro che Kibum tornerà?
Suo padre ci ha messo alle strette così facilmente che non mi stupirei se Kibum si lasciasse convincere di qualcosa.-
Dice tua sorella accomodandosi al tuo fianco.
- Senti Noona, lo so.
Io davvero so a cosa è andato in contro, l'ho avvisato ma lui ha deciso di andare comunque.
Mi ha detto che tornerà e che è forte e non si lascerà influenzare.
Voglio crederci, okey?-
E questa volta appoggi di nuovo la testa allo schienale del divano e chiudi gli occhi.
- Arasso.
Hai fatto già la spesa che Umma ti ha chiesto?-
Ti domanda ancora, con un tono comprensivo.
- No, non ancora, mi ha chiamato qualche minuto fa e non ho ancora avuto il tempo per riposarmi un po'.-
Rispondi tu.
- Allora vado a farla io, dammi le chiavi, così se ti addormenti riesco ad aprire casa senza chiamare la polizia.-
Dice lei quasi scherzando.
- Sono lì.-
Gli indichi tu ancora con gli occhi chiusi.
- A dopo Jonghyun-ah.-
- Mmmh.-
Vi salutate voi e poi senti la porta dell'appartamento chiudersi e tu decidi di stenderti sul divano.



Quando decidi di svegliarti Roo ti sta leccando il viso e qualcuno sta suonando al campanello incessantemente.
Quindi ti alzi dal divano lentamente e con un leggero mal di testa apri la porta.
- Aigoo, quanto tempo avevi intenzione di farci aspettare fuori alla porta?-
Ti domanda la voce di tua madre, visto che i tuoi occhi non si sono ancora abituati alla luce del salotto.
- Mianhea Umma, ero stanco e mi sono addormentato sul divano.
Adesso potete entrare.-
Dici facendogli largo e poi chiudendo la porta alle loro spalle.
- E' carino questo appartamento, Jonghyun-ah.-
Si limita a dire tuo padre, che è sempre stato un uomo dalle poche parole.
- Grazie Appa.
Mmmh, che ore sono?-
Domandi più a te stesso che ai tuoi, visto che prendi il cellulare dal divano e guardi l'orario.
- Cavolo, già le nove e mezza?-
Affermi sorpreso.
- Il volo ha fatto un po' di ritardo e quindi siamo arrivati solo ora.
La spesa, l'hai fatta?-
Domanda tua madre guardando nel frigo.
- So-dam è uscita a farla qualche oretta fa, ma non è ancora tornata, forse dovrei chiamarla per chiederle che fine ha fatto.-
Rispondi tu digitando il numero di tua sorella.
Ma lei ti precede e apre la porta di casa.
- Umma, Appa!-
Esclama lei felice di rivederli.
- Aigoo, la mia bella figlia.-
Afferma tua madre abbracciandola.
- Come stai?-
Chiede invece tuo padre con tono calmo e dolce, tipico di un padre.
- Sto bene, tutto fila liscio!
E voi, come ve la state cavando in America?-
Domanda tua sorella curiosa.
- Ce la caviamo anche lì.
E' solo che è tutto un po' troppo moderno per i nostri gusti, ma va bene visto che non ci si può lamentare sulle cose che ci stanno a cuore.-
Risponde tuo padre aiutando con le buste della spesa.
- Noona, c'era davvero bisogno di comprare così tanto?
Kibum non lascia mai il frigo vuoto, di sicuro non c'era bisogno di comprare tutto questo.-
Affermi tu ridendo, quando vedi le tre buste piene di cibo da cucinare.
- Non so cosa Umma volesse cucinare, quindi nell'evenienza ho comprato un po' di tutto.-
Ti risponde lei aggiungendosi alla tua risata.
- Aiigoo, avete persone che vi trattano bene qui , eh?-
Domanda vostra madre intenta a tirare il cibo fuori dalle buste.
- Dhe Umma, Jinki purtroppo ha avuto un impegno con il lavoro questa sera e non ha potuto raggiungerci.
Che ne dite di domani sera? Potreste venire a cenare da noi oppure andare a un ristorante tradizionale, mmh?-
Risponde So-dam, giustificando la mancanza del suo quasi marito.
- E Kibum? 
Come mai non è presente?
Ho tanta voglia di conoscerlo!-
Esclama tua madre eccitata all'idea di mettere sotto interrogatorio il povero Key.
- Ah, ehmm.
Anche Key ha avuto un impegno.
E' dalla sua famiglia ora, se mi avreste detto prima che avevate intenzione di venire in Corea avremmo potuto fare qualcosa.-
Replichi tu a tua madre, aiutandola a sistemare il cibo in cucina.
- Che peccato, ero così convinta di poterlo conoscere finalmente!
Quando pensi che tornerà?
Magari tra due giorni?-
Ti chiede ancora tua madre.
- Non lo so Umma, forse tra due giorni o forse una settimana, sai come sono i genitori no?
Vogliono tenere con sè il più lungo possibile i loro figli, giusto?-
Rispondi tu, ferendo leggermente il tuo orgoglio.
- Certo che con quel padre che si ritrova. .-
Dice tua madre lasciando in sospeso la frase.
- Ummaaa.-
La rimproverate tu e So-dam.
- Arasso, arasso!
Dico solo che se fossi stata in lui non mi sarei certo avvicinata ancora a quell'uomo.-
Sussurra lei l'ultima frase come se non si volesse far sentire.
- Come mai si è recato da loro, invece?-
Ti domanda tuo padre curioso, ma con un tono calmo.
- Io. . Penso che anche lui vuole una famiglia unita come la nostra, gli racconto sempre della mia famiglia e 
la maggior parte sono tutti ottimi ricordi, quindi forse avrà sentito una certa nostalgia.-
Rispondi tu rimanendo sul vago.
- Mmmh, non dev'essere stato facile nemmeno per quel ragazzo, eh?-
Domanda ancora tuo padre.
- E' così Appa.-
Replichi con un sorriso amaro.

Un rumore di chiavi vicino alla serratura dell'appartamento però fa zittire tutta la cucina.
Smettete tutti di fare quello che state facendo e aspettate di vedere chi ci sarà mai dall'altra parte della porta.
E' in quel momento che si apre e che appare Kibum seguito da una signora dall'età vicina a quella di tua madre.
- K-Kibum?-
Domandi un po' emozionato.
Avanti, non fare lo stupido, pensi che sia una strana allucinazione questa?
E' vero che Kibum sembra più bello del solito: con quei capelli mossi e neri, gli occhi felini accentuati dalla matita sotto l'occhio, quelle labbra a forma di cuore così piccole ma così morbide che subito ti fanno venire voglia di saltargli addosso.
Che diamine Jonghyun, è passato solo un giorno e Kibum sembra ancora più stupendo.
- Ah, ehmm.
Buonasera.
Jonghyun, possiamo parlare un momento?-
Risponde Kibum dedicando solo a te l'ultima domanda detta in un sussurro.
Tu ti schiarisci la voce e ritorni al presente, tralasciando i Jeans stretti che fasciano a meraviglia le gambe di Key.
- Dhe.-
Rispondi poi tu uscendo dalla porta e lasciando i tuoi genitori e tua sorella con quella che probabilmente è la madre di Kibum.


 


E anche questa è fatta!
Ditemi cosa ne pensate, e cosa credete che succederà!
Ci vediamo tra due sabati allora *scappa via prima che la madre le dice che non si deve dedicare a queste cose ma alla roba da studiare a scuola*.
Goodnight!


  
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