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Autore: 24maggio2011    04/05/2015    3 recensioni
Questa è la storia di due fratelli. Laura e Thomas Hale-Stilinski. Sono i figli di un avvocato: Derek Hale e di un dottore: Stiles Stilinski. Laura, appena quattordicenne, Thomas, appena dodicenne. Laura e Thomas non hanno neppure una sola goccia dello stesso sangue, nelle vene, ma si amano esattamente nella stessa e identica maniera e l'uno non vive senza l'altro. Riusciranno, Stiles e Derek, a prendersi cura di loro e a sopportare i capricci di due ragazzi in piena adolescenza?
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ATTENZIONE: Questo, è una specie di esperimento. Sto unendo la mia primissima storia: "Laura Hale-Stilinski." alla mia seconda, legata a questa famiglia: "Ti ricordi?" Ci saranno più capitoli e molte modifiche. Scritta in maniera molto differente e unita in un unica storia. AVVERTENZA: La seguente storia, puo' essere letta, anche senza la lettura delle precedenti.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Un giro in moto per Thomas.
 
Era Venerdì ed erano le quattro e quarantacinque del pomeriggio ormai, in casa Hale-Stilinski. Stiles era ancora a lavoro e Derek anche! Laura, era nella sua stanza con le cuffie nelle orecchie intenta a messaggiare con il suo ragazzo. 
 
Era un freddo 22 febbraio e Thomas aveva deciso bene di commettere forse l'errore più grande della sua vita essendo il figlio di un avvocato e il nipote di uno sceriffo. Era con un suo amico, il suo nome è James, ha 21 anni ed è il migliore amico di Lucas e la sua particolarità è che ha una moto, una bellissima moto che Thomas ama. Una Kawasaki Z750, troppo pericolosa per i gusti del suo papà Stiles e anche per quelli di Derek. 
 
Ci ha provato e riprovato a convincerli a prendergli una moto, tanto ormai ho la patente, gli diceva sempre Thomas, ma i genitori erano irremovibili. La moto è troppo pericolosa! 
 
Sa che se i suoi lo scopriranno daranno di matto, ma questo non lo ferma dal salire su quella moto e guidarla senza il permesso dei suoi genitori. Spera solo che suo nonno non sia in giro per la città e che sopratutto non sia in servizio. 
 
Indossa il casco e con James dietro, come passeggero, parte a tutta velocità per fare il giro della città. Quel che Thomas non sa però è che lo sceriffo è a casa sua che beve l'ultimo sorso di birra, si alza dal divano, spegne la tv che stava trasmettendo una vecchia partita di basket, indossa il giubbotto e tutto sorridente, con la macchina della centrale, si dirige dai suoi amati nipotini. 
 
E' quasi arrivato a destinazione, mancano si e no, poco meno di due minuti quando nota sfrecciare a tutta velocità, almeno secondo le sue convinzioni, proprio di fianco a lui una moto e un guidatore decisamente troppo piccolino per una moto così grande. 
 
Ma sopratutto, Jonh è certo al mille per mille che quel guidatore, sia proprio il suo amato nipotino. Thomas non si è accorto di lui e continua nella sua malefatta come nulla fosse. Lo sceriffo ha il cuore in gola, si ritrova per un attimo sommerso dalla paura ma si rilassa quando nota che la moto, sta svoltando per entrare proprio nel vialetto di casa Hale-Stilinski. 
 
Nonno Stilinski ha parcheggiato qualche metro prima e di corsa è entrato dal garage che conduceva in casa e non appena Thomas fa una super sgommata proprio davanti casa, lui esce dalla porta, braccia incrociate e rabbia che farebbe paura a chiunque, si fa vedere da suo nipote appoggiandogli una mano sulla spalla. Thomas deglutisce a vuoto e non ha il coraggio di voltarsi, temendo che sia uno dei suoi papà. Tutto avrebbe pensato tranne di trovarsi proprio suo nonno, lo sceriffo della città che lo guardava in cagnesco.
 
- Nonno?! - Chiede Thomas, terrorizzato.
- Si, nonno. Hai intenzione di spiegarmi qualcosa? - Urla lo sceriffo.
- Non... nonno per favore, sta calmo ok? Non è come sembra. 
- No? Perchè a me sembra che mio nipote, non ancora diciottenne, minorenne* stesse sfrecciando a velocità massima consentita a bordo di un enorme moto su cui non aveva nemmeno il permesso di salire. Mi sei passato davanti e nemmeno ti sei accorto che ero io Thomas e mi hai fatto prendere un infarto. Ok che hai la patente**, ma non mi pare che nessuno della nostra famiglia ti abbia dato il permesso di usare una moto e per di più così grossa! Sono entrato dal garage per fare prima di te, esco dalla porta e vedo che fai questa bellissima sgommata. Dimmi, Thomas Hale-Stilinski, ti sei per caso impazzito? - Lo riprende, urlando sulle ultime parole, lo sceriffo. Thomas abbassa lo sguardo e si sorbe la giusta sgridata che il nonno gli sta facendo. 
 
Stanno zitti qualche secondo, poi il nonno si rivolge a James.

- Tu, chiunque tu sia... hai un minuto per sparire di qui o giuro che ti farò una di quelle multe che ricorderai per tutta la vita. 
- Me ne vado subito sceriffo. Ciao Thomas. - Dice James.
- Ciao James, grazie. - Dice Thomas sorridendo e battendo il cinque all'amico.
- Grazie? Gli hai pure detto grazie? - Chiede furioso lo sceriffo. La paura che ha avuto nel vedere il suo nipotino su quella pericolosissima moto, è stata troppa.
- Dai nonno per favore.. - Tenta di scusarsi Thomas.
- Cosa? Fila in casa e vai a chiamare tua sorella. Oppure devo aspettarmi che anche lei faccia una bravata del genere? - Chiede lo sceriffo.
- E' in casa credo. E io che gli avevo pure chiesto di coprirmi. - Si lascia sfuggire Thomas mentre entra in casa e sale le scale per raggiungere la sorella, al piano di sopra. 
 
Lo sceriffo ha sentito tutto e si sta arrabbiando ancora di più.

- Laura e Thomas Hale-Stilinski! Vi voglio immediatamente qui di sotto in meno di un minuto. Noi tre dobbiamo fare un bel discorsetto. - Urla lo sceriffo dal fondo delle scale. I nipoti non rispondo, ma un minuto dopo sono davanti a lui, in cucina. 
- Posso sapere a cosa devo questa riunione? - Chiede Laura schioccandogli un bacio nella guancia.
- Non fare la spiritosa signorina. Sedetevi! - La riprende lo sceriffo.
- Ok, tu hai fatto qualcosa e adesso il nonno è arrabbiato anche con me, grandioso. Tho, ti odio. - Dice Laura, con fare scherzoso in direzione del fratello.
- Si, un giro in moto La. Dai nonno, mi dispiace, ma non farla così lunga. Ok, ho sbagliato e tutto quello che vuoi..
- Sei un idiota.. - Lo interrompe ridendo Laura.
- Tu non ridere perchè ce n'è pure per te signorina. Dovevi coprirlo, addirittura! Laura, sei la sorella maggiore. Dovresti dare il buon esempio. - Dice lo sceriffo.
- Dai nonno, che sarà mai! L'ho fatto anche io. E la moto era pure più grande. Era quella di Lucas. Come mai non l'hai ancora vista? La colpa è di tuo figlio, ok? Non vuole che ci prendiamo la moto, nonostante abbiamo già la patente a noi la moto piace. - Dice Laura. 
- NO! E' troppo pericolosa. Ha ragione vostro padre. Quanto a te, signorino... ringrazia che sono stato io a scoprirti perchè a quest'ora ti eri appena preso una di quelle punizioni che un mese non ti sarebbe bastato, credimi.
- Lo so nonno, dai per favore. Scusami! Non lo faccio più, te lo giuro. - Dice Thomas mentre finalmente, va ad abbracciare il suo nonnino e a dargli il bacio nella guancia che è d'obbligo con lui. E' un nonno eccezionale.
- Ti rendi conto della paura che ho avuto? - Chiede Jonh, con la voce più calma, facendolo sedere sulle sue gambe e facendo segno a Laura di imitare il gesto e sedersi anche lei fra le gambe del nonno. Laura lo raggiunge subito e come Thomas, lo abbraccia forte.
- Lo so. Scusami nonno, non volevo. - Si scusa Thomas.
- Cos'hai intenzione di fare adesso, nonno? - Chiede Laura.
- Farò finta di non aver visto niente, ma voi due, signorini, da questo momento siete in punizione fino all'ora di cena, chiaro? - Li riprende lo sceriffo, per poi baciare entrambi.
- Ci sto. - Dice Laura.
- Anche io. Mi sembra giusto! - Dice Thomas.
- Certo che lo è, filate di sopra su, che ora preparo la cena. - Dice lo sceriffo.

Alla fine decidono che per cena, è meglio una pizza e dopo un po' di risate, i ragazzi lo baciano un ultima volta e si allontanano. 

- Nonno? - Lo chiama Thomas, fermo ai lati della porta.
- Dimmi amore.  
- Ti vogliamo bene. - Dice Laura.
- Anche io amori miei. Anche io. - Termina lo sceriffo.

 
Piccolo spazio autrice:

Ok, buon pomeriggio a tutti! Probabilmente avrete letto questo capitolo un casino di volte. Lo scrivo, lo tolgo e lo riscrivo di nuovo. Eccolo qui adesso come terzultimo capitolo. Se vi può interessare, posso dirvi che Thomas non manterrà la promessa fatta al nonno e nel prossimo capitolo salirà di nuovo a bordo di una moto e sarà scoperto, si. Ma non come tutti voi state pensando :P
 
Ringrazio infinitamente a Stilba e a Drarry90 per aver letto e recensito il capitolo precedente e dedico questo, a voi. Un abbraccio e un bacione enorme a tutti!
 
* In America si diventa maggiorenni a 21 anni.
** In America si può guidare da 16 anni.
  
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