Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: tixit    04/05/2015    2 recensioni
Due ragazze non proprio simpatiche si vorrebbero azzuffare, ma, siccome sono cortesi, si limitano ad insultarsi velatamente riguardo un ragazzo che non c'è e la cui opinione non ci è dato di sapere.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Calì Patil
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

DISCLAIMER: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling e di chiunque possieda diritti su Harry Potter (libri, film e quant’altro). Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro: ho usato un mondo solo per divertimento personale.


NOTE: giro nel viale delle rimembranze. Storia vecchiotta, che esisteva sul mio vecchio account su fanfiction.net, con il mio vecchio nick smoke. Non credo dica niente a nessuno perché non le leggeva quasi nessuno eheheeh!
La ripiazzo qui, per fare ordine, e poi... hai visto mai?

Non ha mai funzionato veramente: era stata pensata per una storia che non ha mai voluto nascere sul serio, con due personaggi forse un po' troppo vecchi rispetto alla loro età cartacea.
Nella prima versione al posto di Millicente c'era Pansy, ma tutte le Serpeverde / Slytherin sembrano essere racchie e stronze; ora sullo stronze niente da dire... l'ambizione richiede anche quello, e le donne da briefing/meeting/conference call non sono certo timide violette,  ma... racchie? Corrono tutte sul tapis roulant e mangiano low carb...

Secondo me le piccole Serpeverde erano racchie perché Harry le vedeva così – se il narratore fosse stato un Tassorosso, forse, ne avremmo vedute delle belle. In tutti i sensi.

Comunque in quella storia la Serpeverde è molto amica del tizio a cui Parvati ha spaccato il cuore e, come tutte le amiche del cuore, ci tiene a farsi una forchettatina di fatti non suoi. Parvati (Calì)non è cattiva, semplicemente il tizio le è piaciuto e ora non le piace più. Succede. Ma gli amici di chi viene lasciato di solito la vedono diversamente, si sa...

Sapere chi, a questo punto, non conta più. E' un Serpeverde, ovviamente.

 
L'ho ripresa in mano e resta comunque qui, anche se, per quanto io l'abbia ritoccata, sembra sempre mancarle qualcosa.

 


 

Chiacchiere Senza Importanza Prima Di Un Ballo.

 

Nel bagno al pianterreno, le due ragazze si incontrarono per caso davanti ad uno specchio.
Parvati stava studiando con occhio critico il proprio riflesso alla ricerca di un difetto. Anche se non c'era proprio niente da criticare, neanche volendo: Parvati, infatti, era semplicemente bellissima.

Millicent, invece, girò divertita davanti allo specchio osservando la sua gonna fare la ruota. Non era bellissima, ma piaceva. Soprattutto a se stessa.
Poi sorrise all'altra ragazza.

 

Millicent: Vedo che sei pronta per le tue conquiste.

Parvati:Non riesco nemmeno ad immaginare dove tu voglia andare a parare, Bullstrode.

Millicent: Stavo semplicemente ammirando il tuo abito da guerra: sono impressionata, lo ammetto, riesci a mostrare in modo così innocente, senza nessuna volgare ostentazione, il premio finale per il vincitore.

Parvati:Brava, mi fa piacere vederti apprezzare il mio ottimo gusto. Anche il tuo vestito, cara, non è male.

Millicent: A volte mi chiedo se tu davvero non ti rendi conto di niente… Il salone della scuola è pieno di bellissimi… fiori… ci sono timide violette, che nessuno coglierà, ci sono semplici margherite, che non sanno molto bene cosa vogliono, o forse non vogliono proprio niente, ci sono orgogliose rose, inavvicinabili gigli. Di tutto e per tutti i gusti.
Ma per lui, e mai io lo capirò, per lui c'è un solo unico fiore. Un piccolo fiorellino bianco di dionea.
Ed è un vero peccato, per lui, che proprio non riesca a vedere nient' altro .

Parvati: E quell'unico candido fiorellino sarei proprio io? Come sei tenera…

Millicent: Sai cosa è una Dionea, Parvati?

Parvati: No, temo di non essere stata attenta a Erbologia, ma tu mi illuminerai, vero? Anche se non mi interessa, perché lo sai vero, che non mi interessa?

Millicent: E' una pianta carnivora

Parvati: Adesso esageri!

Millicent: Ma per piacere! Come se non sapessi mai niente, tu! Coi tuoi sorrisi, i tuoi gesti ed i tuoi comportamenti da sciocca. L'hai fatto diventare una specie di… avanzo. Un… un involucro che sta lì ad aspettare chissà che cosa.

Parvati: Ma si può sapere di chi stai parlando?

Millicent: Lo sai benissimo di chi. Stiamo parlando, tutte e due, di qualcuno che ti guarderà molto attentamente mentre tu ballerai con un altro ragazzo, facendo finta che non gli importi.
Qualcuno che non ti chiederà mai di ballare, né stasera, né mai, che non si avvicinerà a te, né ti rivolgerà la parola perché tu hai voluto così. E perché è orgoglioso. Eppure, anche se non parlerà una sola volta con te, sarà come se tutta la sera la passasse da solo insieme a te perché non vedrà nient'altro.

Parvati: Mi spiace, non ho la minima idea di chi tu stia parlando

Millicent: Oh Parvati, piantala con i tuoi giochetti, per piacere. Qui ci siamo solo tu ed io.

Parvati: Allora dimmelo subito, è stato… lui… che ti ha mandata? Stai parlando per lui o stai solo ficcando il naso nei fatti miei?

Millicent: Ti piacerebbe non è vero, se mi avesse mandato lui. Scommetto che ne saresti felice!

Parvati: Guarda che non me ne importa proprio niente. Tutta la faccenda è chiusa, finita. Chiaro? Io gliel'ho spiegato molto chiaramente e se ancora ci pensa o MI pensa, guarda, io non posso fari niente. E' un problema suo, non mio.

Millicent: Ma per piacere… come se tutto fosse successo per caso.
Guarda che lo conosco perfettamente anche io il gioco della tentazione e della resa. Lo so bene quanto possa essere eccitante osservare la preda, oramai catturata, senza via di scampo, eppure così ignara di essere solo quello, una stupida preda.
Hai giocato con lui solo per il gusto di giocare. E l'hai lasciato con una motivazione per cui saresti da prendere a schiaffi, che non sarebbe abbastanza rispettabile per via di suo padre. E della sua Casa. Ma dico! Almeno gli avresti potuto dire la verità, no? Che non te ne era mai importato niente! Meritava di meglio.

Parvati: E' davvero interessante ascoltare queste tue parole, sai? All'improvviso sei diventata una moralista… eppure… mi hanno detto che anche tu sai farti desiderare, senza dare proprio niente, a proposito.

Millicent: Si, lo ammetto qualche volta, soffio su qualche fuocherello, e non mi interessa stare lì a scaldarmici. Ma non è mai e sottolineo mai un gran danno per nessuno.

Parvati:Io, invece, al fuoco di quel falò, mi ci sono scaldata ben benino. E ora, semplicemente, vorrei provarne uno nuovo. Tutto qui. Che c’è di male?

Millicent: Ma a furia di giocare sempre lo stesso gioco, non ne hai mai abbastanza?

Parvati: Non è che sei solo gelosa? Una volta, se non sbaglio, anche tu uscivi con… lui.

Millicent: Adesso cosa c'è? Non riesci neanche a pronunciarne il nome? Ti vergogni così tanto? Guarda che è solo un ragazzo… niente di più. Ma anche niente di meno.

Parvati: Magari lo sto solo dimenticando. La vita prosegue, sai?

Millicent: E' un vero peccato. Perché, vedi, conquistare alla fine è un po' come essere usati. E' difficile percepire la differenza. Accanto a lui, sarebbe stato un bel posto per sostare, rilassarsi, soprattutto rimanere. Se non altro saresti stata certa che non ti avrebbe mai né adorata, né esibita. Né un mito irraggiungibile, né un oggetto di poco conto. Non è poco sai? Trovare un compagno che si adatti al tuo passo, quella è la cosa difficile, che credi?

Parvati: E questa cosa sarebbe? Un'altra delle tue… metafore? Un modo tortuoso per dire semplicemente… amata?

Millicent: Il fatto è che non so cosa vuoi dire tu, stavolta. Vedi, a volte alcune persone, tu, perfino lui, perfino io un certo periodo - chiamate qualcosa "amore" e ci ricamate sopra, o ci state male, o ve ne vantate con le amiche.
Ma chiamarlo amore e riuscire a restar seri, a volte, sai, è quasi impossibile.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: tixit